Ti abbiamo già parlato della legge sulla privacy detta GDPR. Ma le sue applicazioni sono molteplici, e potresti chiederti in quali casi sia necessario chiedere un consenso esplicito. Bene, sappi che l’invio di newsletter senza consenso è quasi sempre vietato.
Ci sono però pochissimi casi eccezionali e alcuni metodi per mantenere la privacy secondo GDPR senza perdere i contatti in mailing list. Ti spieghiamo tutto in questo articolo.
In pochi punti:
Cos’è la legge sulla privacy GDPR?
Possiamo riassumerla come una legge che, introdotta nel 2018, è volta a tutelare i dati personali degli utenti. Questo è applicabile ai rapporti offline tra aziende e potenziali clienti, ma soprattutto ai rapporti online.
Infatti è proprio sul web che le aziende cercano un dialogo costante e produttivo con clienti attuali e potenziali. Ed è proprio sul modo di raccogliere dati online che la legge GDPR ha messo l’accento. Non è possibile, per esempio, l’invio di newsletter senza consenso esplicito da parte della persona interessata.
Come non è possibile usare i dati personali dell’utente per la profilazione dei clienti e la lead generation. Tutto questo fa sì che le aziende, come la tua, potrebbero chiedersi: “Come faccio a fare email marketing senza incorrere in sanzioni?“
Secondo questa legge sulla privacy, il consumatore deve lasciarti liberamente e spontaneamente i propri contatti. Questo vale, per esempio, se ti invia un’email per chiedere informazioni sul tuo lavoro. Oppure se si iscrive ad un concorso o ti lascia la sua email per ricevere le tue newsletter.
Ecco, questo è proprio il caso emblematico di tutta la faccenda: il consenso per le newsletter. Come puoi chiederlo in maniera corretta? Ci sono alcune caratteristiche che il tuo form di compilazione deve avere.
Per esempio, assicurati che l’utente debba spuntare le diciture:
- acconsento al trattamento dei dati personali;
- do il mio consenso all’invio di email pubblicitarie;
- accetto di ricevere materiale pubblicitario da aziende terze.
Dovrebbero essere tre possibilità distinte e l’utente deve avere la libertà di spuntarne solo alcune o tutte.
Il modo in cui formuli il modello di iscrizione alla newsletter è tutto. Indispensabile è la presenza delle tre frasi da “flaggare”, come ti abbiamo già spiegato. Poi potresti inserire il double opt-in. Ciò significa che, una volta iscritto alla tua mailing list, l’utente dovrà confermare il suo interesse a ricevere email da te.
Inoltre ricorda che in ogni comunicazione via email deve essere presente e chiara la possibilità di disiscrizione. Inseriscila alla fine di ogni email pubblicitaria, DEM o quant’altro. L’utente ha diritto a revocare il suo consenso a ricevere newsletter in qualsiasi momento.
Questo può provocare danni al tuo email marketing?
Beh, da un lato sì. Considera che adesso il cliente ha piena consapevolezza di chi usa i suoi dati e a quali scopi. Se ci pensi, però, può essere anche un notevole vantaggio. Dovresti ricordare, infatti, che nell’email marketing è più importante la qualità che la quantità dei contatti.
L’invio di newsletter senza consenso ti porterebbe ad essere accusato di spam o comunque a infastidire l’utente, perdendo così il suo interesse. Se invece il consumatore ti lascia i suoi dati in maniera spontanea e consapevole, aumenta la possibilità che sia realmente interessato ai tuoi prodotti. E che quindi prima o poi diventerà un cliente pagante.
Le novità della GDPR sulla privacy ti portano a dover essere più creativo quando desideri i dati di un potenziale cliente. Alcuni trucchetti di lead generation possono aiutarti a raccogliere informazioni di valore su clienti attuali e potenziali.
Un esempio è quello di offrire un freebie. Ovvero un prodotto di valore, interessante e gratuito. Può essere un ebook o un pdf, una guida o un coupon da usare in negozio. La cosa importante qui è che per scaricarlo l’utente dovrà inserire alcuni dati. Fai in modo che siano pochi e facili da inserire: nome, cognome e email all’inizio possono bastare.
In questa maniera avrai i contatti di una persona potenzialmente interessata ai tuoi servizi, che ti sta dando il consenso alla newsletter e ad altre comunicazioni di natura pubblicitaria.
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Altri modi per raccogliere prospect interessanti possono nascere in qualsiasi situazione. Per esempio ad una fiera, puoi offrire piccoli gadget o uno sconto sui tuoi prodotti a chi compila un form di contatti al tuo banco.
In forma virtuale, puoi raccogliere dati tramite iniziative divertenti come concorsi e contest, oppure semplicemente chiederli a chi si iscrive ai tuoi canali social.
Oppure puoi comprare lead da aziende terze. Quest’ultima possibilità va specificata quando un utente lascia la sua email (si tratta appunto del consenso al trattamento dei dati da parte di terzi). I contatti acquistati in questa maniera sono del tutto legali.
Scopri perché acquistare indirizzi email è controproducente per la tua azienda!
La conservazione dei dati secondo la privacy GDPR
Quando un utente ti lascia i suoi dati, devi specificare a quali fini li userai. La legge GDPR dice che i dati per finalità di profilazione si possono mantenere per 12 mesi. Il consenso per newsletter di marketing, invece ha un periodo di data retention di 24 mesi.
Trascorso questo termine, puoi inviare una mail di rinnovo al tuo utente oppure aspettare che si iscriva di nuovo alle tue comunicazioni online. L’importante è che le finalità e le modalità di trattamento siano sempre chiare.
Ci sono vantaggi nell’uso della GDPR?
Sicuramente sì, anche se sono un po’ difficili da vedere. Anche se il numero di iscritti alla tua newsletter diminuisse, avresti la certezza che si tratta di persone veramente interessate.
E questo ci porta al vantaggio principale di inviare email dopo aver chiesto il consenso. In questo modo crei infatti un rapporto di fiducia e trasparenza con i clienti che ti aiuterà a migliorare la brand reputation.
Al contrario, se invii newsletter senza consenso, verrai visto come un professionista poco serio, un’azienda invadente e non rispettosa della privacy altrui. Ricorda che la casella email di un utente è come un prolungamento della sua casa: invaderla senza permesso non ti metterà in buona luce.
Ci sono alcuni rari casi in cui puoi aggirare la norma sulla privacy GDPR. Per esempio, se hai raccolto l’indirizzo email di un utente prima che la norma entrasse in vigore (quindi prima del 2018) e le finalità di utilizzo non sono cambiate. In questo caso puoi continuare l’invio newsletter senza consenso esplicito. Ma sempre lasciando all’utente la possibilità di cancellarsi dalla tua mailing list.
Un altro caso limite è il seguente. Secondo l’avvocato Antonino Polimeni, esperto in diritto del web,
Se l’utente ha acquistato dal tuo ecommerce e dopo l’acquisto vuoi inviare al cliente delle newsletter commerciali relative allo stesso negozio, agli stessi prodotti, alla stessa categoria commerciale o a prodotti affini, allora non devi richiedere alcun consenso.
Questo perché gli utenti si sono già dimostrati interessati al prodotto, avendo effettuato l’acquisto. Non puoi farlo però se l’utente attiva l’account, ma non acquista.
intervista ad Antonino Polimeni su smshosting.it
Cosa succede se non rispetto la legge sulla privacy?
Il Garante Europeo per la Privacy ha scelto di indire la legge GDPR nel 2018 per proteggere i dati personali degli utenti sul web. Qualora non rispettassi la normativa vigente, potresti incorrere in parecchi problemi.
Prima di tutto, le sanzioni previste dalla legge possono arrivare a 10 milioni di euro. Ovviamente l’entità dipende dalla gravità della tua inadempienza. In secondo luogo, rischi di finire nella blacklist di numerosi server di posta, che ti marchierebbero come spam. A cosa ti serve inviare milioni di newsletter se queste finiscono sistematicamente nel cestino?
Poi, come abbiamo detto, la tua reputazione sul web ne risentirebbe. Davvero non ne vale la pena. Rispetta le regole e vedrai che, con la giusta campagna di email marketing, i tuoi clienti aumenteranno senza problemi.
Conclusioni
Se avevi ancora poco chiara la legge per la privacy GDPR e volevi saperne di più sull’invio di newsletter senza consenso, speriamo di aver dissipato i tuoi dubbi. Qualsiasi altra domanda tu abbia, ti invitiamo a contattarci per informazioni precise.
Intanto comincia a pensare alla tua strategia di email marketing e, se non la ritieni del tutto efficace, segui i nostri consigli sulla sezione New & Tips di Mailsenpai.