Il caso Cambridge Analytica ci ha restituito una lezione difficilmente dimenticabile.
Su quanto conti la raccolta dati per le aziende. Piccole, medie o grandi che siano.
Certo. Ci ha insegnato anche altro.
Cioè che bisogna agire nella legalità. Non tanto per paura delle conseguenze.
Ma soprattutto per il rispetto che dobbiamo agli utenti.
Premessa fatta. Veniamo pure a noi.
Vuoi sapere come raccogliere informazioni nel modo giusto? Come far crescere il tuo database contatti e conquistare nuovi clienti?
Trovi le risposte nella nostra guida!
È un grosso errore teorizzare prima di avere dei dati: spesso si alterano i fatti per adattarli alla teoria, anziché adattare la teoria ai fatti.
Arthur Conan Doyle
In pochi punti:
Perché la raccolta dati utenti è importante
Prima di passare alla parte pratica conviene rispondere alla domanda del titolo.
Insomma, a cosa ci serve raccogliere dati?
Perché dovremmo impegnare tempo ed energie a cercare informazioni su persone sconosciute?
Beh, c’è più di una ragione. Si tratta di un’attività assolutamente fondamentale.
Ci permette di:
- trovare nuovi contatti;
- realizzare comunicazioni in target e campagne più efficaci (sia DEM che social);
- costruire buyer personas;
- aumentare le vendite di clienti già acquisiti tramite tecniche di up-selling e cross-selling;
- offrire adeguato servizio di customer service;
- ottimizzare il ROI;
- essere più competitivi.
Il 49% dei marchi utilizza il marketing basato sui dati per costruire relazioni significative e percorsi dei clienti.
www.affde.com
Morale della favola: impossibile farne a meno.
Tipologia di raccolta dati
Ci siamo. È arrivato il momento di tirarsi su le maniche. Cioè di procedere con la nostra raccolta dati.
Ma in che modo? Quali sono le opzioni disponibili?
Possiamo farlo con un semplice form online.
Oppure dal vivo. Fisicamente. Con una figura incaricata che si occuperà di prendere informazioni e contatti nelle sedi prestabilite.
Il mezzo da adoperare è sempre lo stesso: un modulo cartaceo o digitale.
Al di là del modus operandi… ricordiamo di sottoporre a tutti gli utenti la famosa informativa sulla privacy.
Così come previsto dal nuovo testo GDPR.
Non è un optional ma un obbligo!
Quali dati richiedere?
Ovviamente informazioni anagrafiche.
Cioè: nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza, professione, titolo di studio e così via.
Poi, a seconda delle esigenze e degli obiettivi prefissati, possiamo “alzare la posta” richiedendo, ad esempio:
- DATI COMPORTAMENTALI
Ossia dati che ci spiegano come si comportano gli utenti. Quali sono le loro abitudini di acquisto e preferenze (articoli comprati, spesa complessiva, carrelli abbandonati, eccetera). - DATI QUALITATIVI
Parliamo di feedback, eventuali critiche e recensioni che riguardano il marchio o il servizio offerto.
Come raccogliere dati online
L’abbiamo accennato.
Per raccogliere dati online serve un modulo di registrazione o contatto.
È quella che gli antichi latini definirebbero la conditio sine qua non.
Traducendo in parole povere… NON possiamo non averlo.
Ed è essenziale che sia: facile da leggere, compilare e il più breve possibile.
Insomma, evitiamo di indugiare su quesiti ridondanti o effettivamente poco utili alla nostra attività.
Bene. Passiamo allo step successivo.
Dove va inserito questo modulo? Generalmente in una pagina del proprio sito web. Oppure in un’apposita landing page.
Avremo premura di collocare istruzioni e call to action in posizione di evidenza.
P.S.
Non dimentichiamo di inviare agli utenti un messaggio di conferma. Non solo la classica email di benvenuto.
Suggeriamo – infatti – di fare ricorso al più che utile sistema double opt-in.
È una specie di doppia convalida che ci consente di verificare la correttezza o l’esistenza degli indirizzi mail usati per l’iscrizione.
Come raccogliere dati offline
Qual è il primo passo da compiere?
Facile. Scegliere il posto giusto. Cioè il luogo dove abbiamo deciso di raccogliere dati intercettando i passanti.
Ad esempio: un negozio, un centro commerciale oppure una strada particolarmente trafficata.
Quindi, con il solito modulo di contatto alla mano (cartaceo o su dispositivo online) cercheremo di persuadere la gente a fermarsi un attimo con noi. Per “scambiare due chiacchiere”.
Ma attenzione. Si tratta di una fase delicata.
Non perdiamo di vista lo scopo finale.
Quello che ci preme ottenere sono i dati. Magari con la compilazione di un sondaggio o l’iscrizione ad un servizio newsletter.
Per riuscirci è importante:
- esporre tutto nei dettagli spiegando anche la natura informativa/promozionale della proposta e i diversi vantaggi collegati;
- rispondere alle domande senza mostrare incertezze;
- essere gentili e mai invadenti (evitiamo di insistere se la persona non è interessata);
- assicurare che i dati sono protetti e non cedibili a terze parti.
Indicazione finale: se abbiamo gadget a disposizione usiamoli pure come incentivo.
Di solito funzionano!
Gli strumenti utili
C’è chi trova sufficiente raccogliere dati con un foglio di calcolo Excel.
Ma diciamolo pure… è una soluzione poco conveniente. Specialmente se si ha che fare con tante informazioni.
Oggi quasi tutti utilizzano un Customer Relationship Management. Più noto come CRMPer CRM (o Customer Relationship Management) si intende una serie di strategie che mettono il rapporto con il cliente al centro delle attività di marketing. Quando si usa un CRM....
Che cos’è? Di che si tratta?
Un software che ci permette di registrare/gestire ogni dato relativo ai vari clienti e prospect.
In modo facile e veloce. Realizzando un unico database.
Preferisci raccogliere contatti offline? Con un tablet o un telefonino?
Perfetto. Non c’è nessun problema.
Esistono numerose app di raccolta dati. Come EasyContact, Filos o TDox.
Sono strumenti creati ad hoc. Per coloro che lavorano in mobilità e non hanno tempo da perdere in procedure complesse.
Vanno provati.
Cosa dare in cambio
Chiariamolo subito. Difficilmente le persone accettano di effettuare un’iscrizione o di rilasciare dati personali senza avere una ricompensa.
Anche perché – visto che quasi tutte le aziende si occupano di raccogliere dati – le richieste sono sempre più numerose.
E spesso gli utenti ne risultano comprensibilmente infastiditi. Annoiati.
Quindi? Come possiamo convincerli a prestarci attenzione?
Coi cosiddetti lead magnet.
Cioè con contenuti gratuiti come webinar, ebook scaricabili o demo di prodotti e servizi online. Oppure con codici sconto, offerte esclusive e promozioni.
Conclusioni
Il nostro viaggio sta per giungere al termine.
Ci auguriamo di averti convinto ad investire seriamente sulla raccolta dati.
Per realizzare strategie di marketing ancora più efficaci e incrementare conversioni e guadagni.
Se hai domande sull’argomento o richieste specifiche da fare… contattaci subito.
La squadra di MailSenpai è a tua disposizione!