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Attenzione. Non siamo impazziti e questa non è una lista di cose da fare. Vogliamo solo introdurre l’argomento con alcuni esempi pratici di call to action.
Di cosa stiamo parlando? Di uno strumento fondamentale del web marketing. Uno strumento super-efficace (anzi indispensabile) per convertire e fare lead generation.
Se vuoi saperne di più e scoprire come funziona il mondo delle call to action continua la lettura del nostro articolo.
Troverai tanti spunti utili per promuovere la tua attività online.
In pochi punti:
Che cosa significa call to action
Come la buona scuola ci insegna, anche questa volta iniziamo dalle basi. Dunque… che cos’è una call to action?
Prima di tutto traduciamo. “Call to action” significa “chiamare all’azione”.
In pratica, sono degli inviti diretti che hanno lo scopo di convincere l’utente a compiere determinate azioni.
Spingerlo a continuare il percorso all’interno del funnel marketing. O meglio ancora: stimolarlo a dare una risposta immediata.
Le call to action (o CTACTA o call to action è un messaggio diretto all'utente che naviga sul nostro sito web realizzato per portare a termine un'azione. Per quest'ultima si intende chiaramente un acquisto, un...) possono avere l’aspetto di banner, link e più facilmente di bottoni. Tasti dallo stile colorato e accattivante, con su scritte frasi imperative e dirette come “ACQUISTA”, “ISCRIVITI”, “AGGIUNGI”, eccetera.
Per la maggior parte riportano inviti utili alla conversione, quali:
- acquisto di prodotti
- registrazione ad un evento
- richiesta informazioni
- condivisione social
- download file
- iscrizione alla newsletter
- adesione prova gratuita
Invece di essere un’interruzione unidirezionale, il marketing online propone agli acquirenti contenuti utili nel momento in cui ne hanno bisogno.
David Meerman Scott, esperto in marketing e strategie di vendita
Generalmente una CTA si compone di tre elementi essenziali:
- Headline (titolo), che introduce l’utente al contenuto vero e proprio
- Body copy, il testo che anticipa l’invito all’azione. Contiene informazioni utili. Breve e incisiva, di solito non oltrepassa i 150 caratteri
- Bottone, è il pulsante che persuade il cliente a completare il suo customer journay. Si clicca e il gioco è fatto.
Spesso le call to action sono seguite da “thank you page”. Pagine che servono a ringraziare l’utente per aver effettuato l’operazione suggerita.
Come realizzare una call to action che funziona
Per realizzare una call to action davvero efficace bisogna conoscere le armi del mestiere.
Non si tratta soltanto di scrivere uno slogan convincente o di scegliere una grafica che fa tendenza.
Occorre un pizzico di ingegno in più. Ma soprattutto sapersi orientare con le varie tecniche a disposizione.
Per aiutarti, ecco una serie di accorgimenti da seguire per risultati ottimali:
- Posiziona il riquadro/pulsante CTA in aree visibili della pagina. Di solito in alto, in quell’area che il gergo definisce “above the fold”. Oppure lateralmente o alla fine del documento.
- Scegli colori adeguati. Devono attirare l’attenzione degli utenti, suscitare fiducia e rendere un buon contrasto rispetto a sfondo e stringa di testo. Rosso, verde e blu sono le cromie più popolari.
- Cerca di suscitare curiosità con frasi chiare, dirette e concise.
La banalità non è mai premiata. Sì alla fantasia senza eccessi. - Personalizza l’appello utilizzando messaggi “one to one”.
Studia il target di riferimento: tenta di presentare soluzioni ad hoc e proposte allettanti. - Trasmetti urgenza. Ricorda che “l’effetto scarsità” – il prodotto sta per finire – genera desiderio di possesso.
- Offri un bonus. Che sia un e-book, il primo video di una serie, un omaggio o una demo da provare poco importa. D’altronde… “do ut des” ovvero “io do affinché tu dia”. Insomma, vale il principio di scambio.
- Impiega uno split test A/B per verificare le diverse opzioni e relative performance per scegliere quella migliore.
“Last but not least” come dicono gli anglofoni: sii coerente all’obiettivo prefissato.
Una buona call to action marketing deve essere sincera.
Guai a disattendere le aspettative con promesse infondate. Internet è un universo praticamente sconfinato ma le voci corrono veloce.
E un cliente perso è un cliente che difficilmente tornerà indietro. Senza contare le cattive recensioni.
Cosa non fare
Abbiamo spiegato come ci si deve muovere per costruire call to action valide.
Però, anche così, c’è sempre il rischio di bruciare i contatti con atteggiamenti sbagliati. Erronei grossolani che potrebbero pregiudicare sensibilmente il tuo business.
Vediamo allora cosa va assolutamente evitato per una call to action vincente:
- Non usare pulsanti troppo piccoli. Piatti.
Quelli ideali sono bombati per simulare un vero tasto 3D e invitare al click immediato. - Non esagerare con il numero. Il troppo stroppia anche in questo campo. La media consigliata è di circa 1-2 CTA per pagina web.
- Non usare tecnicismi e parole difficile.
Chi legge deve essere messo nelle condizioni di capire tutto senza problemi. L’atteggiamento da professorino della classe non è quello adeguato. Potrebbe stancare l’utente e spingerlo ad abbandonare la pagina definitivamente. - Non usare la stessa CTA per lunghi periodi di tempo.
Si potrebbe dare un’impressione negativa di immobilità del sito o del servizio offerto.
Chiudiamo con un altro suggerimento.
Evita di collegare la call to action alla home page.
Il luogo deputato alla conversione è, infatti, quella che viene chiamata landing page.
Scopriamo perché con il prossimo paragrafo.
L’importanza della landing page
La landing page è la pagina di atterraggio di un sito.
In parole povere… si tratta della pagina che si apre dopo aver aderito ad una campagna di web marketing.
Magari, dopo aver cliccato su un annuncio AdSense oppure sul link di una ricerca online.
Il suo obiettivo è assolutamente mirato e riguarda un servizio specifico. Quello per cui è stato progettato.
In via complessiva, serve a:
- portare l’utente a compilare un form di contatto (landing page per lead generation o squeeze page)
- condurlo all’acquisto (landing page per la vendita o sales page)
Il mezzo? Ovviamente la call to action.
Per costruirne di efficaci basta seguire le indicazioni date o richiedere la consulenza di un copy di fiducia.
Esempi di CTA marketing famose
Speriamo di essere stati abbastanza esaustivi sul tema. O almeno di averti regalato qualche tips in più per i tuoi affari online.
Ma bando alle ciance.
È arrivato il momento di passare ai fatti, con esempi di aziende che sono riuscite a confezionare call to action coi fiocchi.
- Netflix
La nota piattaforma di visione serie e film streaming predilige la trasparenza.
Chi non ha in mente quel rettangolo rosso su fondo scuro? Ma soprattutto il suo messaggio forte e privo di ogni fraintendimento: “Abbonati gratis per un mese”.
Non c’è niente da spiegare. Il servizio Netflix è strapopolare e la call dritta come un treno. - HubSpot
Il software di inbound marketing americano HubSpot opta per la semplicità. Il motto dell’azienda è “C’è un modo migliore per crescere”.
La call to action appare subito sotto per illuminarci la strada con un “Get HubSpot free”. Anche qui, sul fronte chiarezza non c’è nulla da aggiungere.
E la scelta dei colori risulta pure innovativa. Il rosa dello sfondo è quasi rasserenante. L’arancio della call rappresenta uno sferzata di energia. - Spotify
La celebre piattaforma di streaming musicale si rivolge principalmente ad un pubblico giovane. O addirittura giovanissimo.
L’headline di Spotify serve a catturare il suo target e lo fa con caratteri che campeggiano evidenti: “La musica è per tutti”. Ad accompagnarlo un bel tasto verde che non lascia spazio all’indecisione e invita gli utenti grazie ad un decisivo “Scarica Spotify free”. Impossibile resistere.
Come puoi notare, queste tre grandi imprese hanno deciso di puntare alla stessa strategia.
Free e gratis sono parole magiche che non passano mai di moda e assicurano risultati ottimali.
Provare per credere!
Conclusioni
Bene, siamo giunti al termine di questa breve guida sulle CTA marketing.
Abbiamo chiarito di cosa si tratta, come funzionano e quali sono le migliori strategie per avere successo con il tuo business online.
Naturalmente, il consiglio finale è quello di rivolgerti a professionisti del settore. Come MailSenpai, la piattaforma di email marketing specializzata anche in altri servizi: SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto..., SEMSEM sta per Search Engine Marketing. Rappresenta una parte fondamentale del digital marketing. Il suo obiettivo primario è quello di aumentare visibilità e traffico di un sito web. In che..., Social media e affilizione.
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Saremo felici di conoscerti e crescere insieme!