Quante volte hai pensato “chissà come sarebbe andata se…”? Sarebbe bello poter sapere quale di due strade è la migliore da percorrere, prima di prendere una decisione. Purtroppo questo nella vita reale non è possibile, ma lo è per i siti web. E lo è grazie ad uno strumento chiamato Google Optimize.
Se gestisci un sito web, questo è lo strumento che fa per te. Sei curioso di scoprire come funziona? Allora prosegui nella lettura e dici addio alle indecisioni!
In pochi punti:
Cos’è Google Optimize
Google Optimize è uno strumento gratuito che consente di effettuare A/B test.
È uno dei tool di Google pensati per aziende ed imprenditori, tra i quali ci sono anche Google Analytics, Google Ads e Google TagCome da traduzione dall'inglese, un tag è letteralmente un'etichetta. Cioè una parola (o un codice alfanumerico) che nel mondo digitale diventa una sorta di "contenitore". Cos'è un tag ... Manager.
A cosa serve
L’obiettivo principale di Google Optimize è permettere a chi lo utilizza di effettuare test ed esperimenti sul proprio sito.
Fare A/B testing vuol dire testare quale di due opzioni funziona meglio, analizzando il comportamento degli utenti. Oggetto di A/B test possono essere ad esempio le landing page, le pagine di atterraggio dell’utente su un sito web, o i pulsanti della call to action, l’azione che l’utente dovrebbe compiere.
Come funziona Google Optimize
Il funzionamento di Google Optimize è piuttosto semplice: lo strumento analizza le azioni degli utenti su un sito web. Permette dunque di monitorare come reagiscono alle diverse opzioni, e quale risulta essere la migliore.
L’analisi viene condotta in funzione dell’obiettivo che si vuole raggiungere. Su Optimize è possibile scegliere tra tre obiettivi:
- pagine visualizzate,
- durata della sessione e
- tasso di rimbalzo.
A seconda dell’obiettivo scelto, lo strumento evidenzierà la versione più performante.
Quali funzioni offre
Cosa si può fare con Google Optimize? Vediamo insieme le tre tipologie di test di questo tool.
- A/B test: questa funzione permette di testare due varianti diverse di una pagina web o di un suo elemento. Agli utenti viene presentata in modo casuale l’una o l’altra variante, per capire quale performa meglio. È anche possibile testare più di due varianti con l’opzione A/B/n test, dove “n” sta per numero di varianti.
- Test di reindirizzamento, definito anche URL split test. In questo caso vengono testate due pagine diverse, con URL diversi. È molto utile per testare due diverse landing page.
- Test multivariato: ad essere testate sono combinazioni di elementi, tutte diverse tra loro. È il test più complicato, ed i risultati possono essere considerati attendibili solo se il traffico sul sito web è elevato.
Oltre ai test, Google Optimize presenta altre importanti funzioni.
- Targeting avanzato: la funzione targeting consente di scegliere a quale tipologia di utenti mostrare le varianti da testare. Le opzioni tra cui scegliere sono tantissime: il target può essere determinato ad esempio in base al comportamento, alla geolocalizzazione, al browser utilizzato.
- Editor visivo: permette di creare rapidamente diverse versioni di una pagina web, e di verificare che si vedano correttamente su diversi tipi di dispositivi.
- Reportistica: in questa sezioni vengono visualizzati tutti gli esperimenti condotti e i risultati raggiunti in relazione all’obiettivo impostato.
Perché è importante
Prima che Google rilasciasse Optimize nel 2017, la funzione di Conversion Rate Optimization (CROL'acronimo CRO indica la Conversion Rate Optimization, ovvero l'ottimizzazione del tasso di conversione di una pagina web, di un annuncio pubblicitario, di un post sui social ecc. Si tratta quindi...) era integrata in Analytics. Era tuttavia molto limitata, per cui gli utenti preferivano strumenti alternativi.
L’ottimizzazione del tasso di conversione è però fondamentale per chi gestisce un sito web, poiché permette di individuare quali elementi sono importanti nella conversione dei visitatori di un sito in clienti.
Google Optimize ha dunque costituito l’ingresso del colosso di Mountain View nel mercato della CRO, posizionandosi fin da subito come valida alternativa agli strumenti già presenti.
Perché utilizzarlo
Ti stai chiedendo perché dovresti utilizzare Google Optimize? Dopotutto, il suo sito web sembra funzionare correttamente. E se scoprissi un modo per aumentare le performance?
Oltre a creare una buona strategia di web marketing. è importante monitorare i risultati, per capire se ci si sta avvicinando all’obiettivo prefissato. E quindi anche capire cosa funziona e cosa no, per intervenire laddove necessario.
Google Optimize ti consente di farlo. Conducendo gli esperimenti capirai quali sono gli elementi da mantenere e quali invece da migliorare. Questo strumento ti aiuterà nella gestione del tuo sito web, con il risultato di migliorare la user experience e il tasso di conversione. E poi, è completamente gratis!
Come installare Google Optimize
Ora che sei consapevole di quanto Google Optimize può aiutarti nel tuo lavoro, vorrai sapere come si installa. Per l’installazione sono necessari 2+1 elementi.
- Devi aver installato Google Analytics sul tuo sito web.
- Devi avere a disposizione il browser Google Chrome.
- Per utilizzare il Visual Editor di Optimize, devi aver installato l’estensione Optimize per Chrome. Questo passaggio è però opzionale.
Segui ora questi tre passaggi per iniziare ad usare Google Optimize.
#1. Crea un account Optimize
Apri Google Optimize e fai clic su Crea nuovo account. Inserisci il nome dell’account e quello del contenitore – l’area in cui farai gli esperimenti – e poi clicca Crea.
Potrai successivamente modificare le impostazioni dell’account e del contenitore – nome, lingua, modalità di ricezione delle notifiche – andando alla voce Impostazioni del menù.
#2. Installa Optimize con Google Tag Manager
È il momento di installare il tool sul tuo sito. Per farlo puoi utilizzare Google Tag Manager. Ti serviranno l’ID monitoraggio di Analytics e l’ID contenitore di Optimize.
Una volta effettuato l’accesso in Tag Manager, vai su Tags e poi su Nuovo. Clicca ancora Configurazione Tag e seleziona Google Optimize. A questo punto inserisci gli ID di Analytics e Optimize. Salva questo tag.
Apri ora il tag di Google Analytics e vai nelle Impostazioni avanzate. Spunta l’opzione Attiva un tag prima dell’attivazione di Universal Analytics nella sezione Sequenza tag. Tra i tag di installazione, seleziona Optimize. Pubblica il contenitore per salvare le modifiche.
#3. Collega Optimize a Google Analitycs
Per permettere a Google Optimize di funzionare correttamente, è necessario collegarlo a Google Analytics. I due strumenti verranno infatti integrati e i dati di Analytics verranno utilizzati per condurre esperimenti in Optimize.
Per effettuare il collegamento, accedi al tuo account Optimize e poi seleziona un contenitore. Fai clic su Collega proprietà – le proprietà sono i siti web o le app che vengono analizzate da Google Analytics. Scegli la proprietà da collegare e clicca Collega.
Come si utilizza
Una volta eseguiti tutti i passaggi, sei pronto ad iniziare ad utilizzare Google Optimize.
Come? Per prima cosa dovrai decidere quale esperimento condurre. La decisione dipende dalle caratteristiche del tuo sito web, dall’obiettivo che vuoi raggiungere, da quali elementi vuoi testare.
Finita la fase di test, analizzando i risultati capirai cosa funziona meglio e ti garantisce un tasso di conversione più alto. Vediamo però come si crea un esperimento.
Creare un esperimento: ecco come fare
Pronto per iniziare un esperimento? Ci vorranno pochi e semplici step.
- Clicca su un contenitore e poi su Crea esperienza.
- Inserisci un nome che ti aiuti a ritrovare facilmente l’esperimento. Ad esempio “test call to action”.
- Scegli il tipo di esperimento che vuoi condurre tra i tre proposti.
- Fai clic su Crea.
A questo punto dovrai creare le varianti da testare. Seleziona quindi Nuova variante e inserisci il nome. Se vuoi testare il pulsante della call to action, il nome può corrispondere al colore che hai scelto per l’esperimento. Nel caso di test di reindirizzamento, inserisci anche l’URL della pagina alternativa all’originale. Per finire, clicca su Aggiungi.
È il momento di scegliere obiettivi e target. Come obiettivo dell’esperimento puoi selezionarne uno tra i tre di Optimize – pagine visualizzate, durata della sessione e tasso di rimbalzo – oppure utilizzare gli stessi obiettivi impostati su Google Analytics. Per definire il target puoi far riferimento ai parametri che abbiamo visto in precedenza, decidendo quale tipologia di utenti dovrà essere sottoposta alla variante.
Fatto! Clicca su Inizia esperimento e lascia che Google Optimize faccia il suo lavoro. I risultati saranno visibili nell’apposita sezione, ma non avere fretta: perché siano rilevanti, ci vorrà un po’ di tempo.
Vantaggi e svantaggi
I vantaggi di Google Optimize ti saranno ormai chiari, ma un piccolo ripasso non fa mai male. Con questo strumento potrai:
- migliorare le performance del tuo sito web, andando a lavorare sul tasso di conversione e riducendo quello di abbandono;
- ottimizzare la user experience degli utenti, implementando gli elementi che risultano funzionare meglio;
- risparmiare tempo e soldi, costruendo una strategia di sicuro successo.
Gli svantaggi di questo tool sono praticamente inesistenti, se si considera che è in costante aggiornamento, per cui alcuni elementi che attualmente mancano – come le heat map – potranno essere inseriti in futuro.
Conclusioni
Google Optimize può rivelarsi fondamentale per la tua strategia di web marketing. Considerando che è gratuito e facile da utilizzare, non hai scuse: inizia subito con gli esperimenti!
Non devi fare tutto da solo. La squadra di professionisti di Mailsenpai sarà felice di aiutarti. Che aspetti? Contattaci subito!