Probabilmente conosci le liste broadcast di WhatsApp. Ma è sempre meglio dare una rinfrescata alla memoria.
È quella funzione speciale che ci permette di inviare lo stesso messaggio a più utenti contemporaneamente.
Ok. Il bello deve arrivare. Sapevi che esistono anche email broadcast?
Ti stai chiedendo cosa sono? Come funzionano e – soprattutto – come possiamo usarle per fare marketing?
Perfetto. Questo è il tuo giorno fortunato. Perché troverai tutte le risposte nella nostra guida.
Dai un’occhiata e comincia a prendere appunti!
In pochi punti:
Definizione di email broadcast
Le email broadcast – o email di trasmissione – rappresentano una parte fondamentale di ogni buona strategia di email marketing.
Ma di che si tratta? Lo spieghiamo in poche parole. È:
una campagna e-mail – una tantum – che viene inviata a un determinato gruppo di clienti o abbonati.
Helpcrunch.com
Insomma, hai una notizia da diffondere a diversi utenti della tua mailing list e poco tempo libero?
La soluzione è proprio quella di scrivere email broadcast (rigorosamente di qualità).
Vediamo nel prossimo paragrafo come vengono utilizzate. E per veicolare quali contenuti.
Esempi pratici di email broadcast
Facciamo una premessa veloce. Le email broadcast non sono una rarità. Anzi.
Larga parte delle comunicazioni inviate tramite posta elettronica dalle aziende appartengono a questa categoria.
Infatti sono email broadcast:
- le newsletter;
- gli aggiornamenti importanti (prezzi, lancio nuovo prodotto o funzionalità, modifica termini di servizio, eccetera);
- i post di blog in primo piano;
- saldi, offerte speciali e campagne promozionali.
Cos’hanno in comune questo genere di messaggi?
Naturalmente, il fatto che gli utenti abbiano sottoscritto il loro consenso a riceverli. Così come previsto dal nuovo regolamento sulla privacy (vedi GDPR).
EmailEmail è il diminutivo del termine inglese electronic mail, ovvero posta elettronica. Si tratta di un messaggio inviato tramite un pc o altro dispositivo connesso in rete da un account... broadcasting caratteristiche
Le email di trasmissione rientrano in quello che – in gergo tecnico – chiamiamo permission marketing. Ovvero, messaggi (informativi o promozionali) autorizzati dall’utente stesso.
Ma questo tipo di email si distingue anche per altre proprietà.
Vediamo quali.
- L’invio è manuale ed occasionale = quindi non continuativo o automatico come accade nei messaggi autoresponder;
- Si rivolgono ad un gruppo minimo di destinatari = d’altronde lo scopo principale dell’email broadcasting è quello di ottimizzare numero e tempi di invio;
- Si basano su informazioni del database = cioè su una selezione di contatti che vengono reputati interessati al messaggio (in target).
Vuoi saperne di più sul mondo degli autoresponder? Capire come possono aiutare la nostra attività di email marketing?
Bastare consultare l’articolo giusto!
Consigli utili
A questo punto è ora di passare alla pratica. Come dobbiamo muoverci per costruire una campagna di email broadcast efficaci?
Ecco qualche regola preziosa. Che vale davvero la pena seguire. Senza remore.
- Segmenta e profila i tuoi contatti
È vero che siamo nel campo dell’invio massivo di email, ma sparare sul mucchio non serve a nulla. Cerca di capire qual è il tuo buyer persona e chi sono i tuoi utenti. Ne guadagnerai in termini di ROI (Return on Investment), aperture e conversioni. - Personalizza i messaggi
Ai clienti piace sentirsi chiamare per nome. Che il barista sotto casa o il commesso del negozio preferito ci riconosca. Perché nessuno vuole essere uno qualunque. Un numero. Idem quando si ricevono email. - Non esagerare
Il tempo è denaro. Anche per i lettori delle tue email. Quindi evita di scrivere poemi. Qual è lo stile più adatto? Deve essere: chiaro, semplice e diretto. Aggiungi immagini ottimizzate, una bella call to action e un layout gradevole. - Scegli un software email broadcast adeguato
La professionalità prima di tutto. Con uno strumento come MailChimp, GetResponse o MailSenpai semplifichi il lavoro e accedi a funzionalità utili come editor drag and drop, tool di analisi/report, e via dicendo.
Infine, ricorda di pianificare correttamente gli invii. Ci sono orari e giorni della settimana più indicati di altri. Sconsigliamo di puntare sul weekend.
Scopri qual è il programma di email marketing più adatto alle tue esigenze. Abbiamo messo a confronto – per te – dieci delle migliori piattaforme attualmente sul mercato!
Come creare una lista di email broadcast
In pratica, si parte dalla creazione di una mailing list di contatti. Nella modalità indicata dal software email broadcast prescelto.
Suggeriamo di tenerla sempre aggiornata e di seguire una valida strategia di database building. Non preoccuparti. Esistono diversi escamotage che ci consentono di incrementare il numero dei contatti. In maniera proficua.
Ad esempio, l’uso di Facebook Leads Ads.
Inoltre raccomandiamo di:
- impostare form di iscrizione provvisti di sistema di conferma double opt-in;
- cancellare gli indirizzi inattivi di lungo periodo;
- fare attenzione all’user experience (le pagine devono essere facilmente visualizzabili sia da pc che da dispositivo mobile).
Sei ancora in fase start up o – nel tuo caso – è più giusto parlare di hobby che di attività?
Ti ricordiamo che puoi inviare email broadcast anche tramite semplice provider di posta elettronica. Come Gmail o Outlook.
Basta selezionare gli indirizzi dei destinatari (con Copia Conoscenza Nascosta) e creare etichette o gruppi per la segmentazione dei contatti.
Premi su invio ed il gioco è fatto.
Pro e contro dell’email broadcasting
In sostanza, fare email broadcasting significa fare email marketing. Quindi presentano – all’incirca – gli stessi lati negativi e positivi.
Proviamo a riassumerli brevemente.
Quali sono i vantaggi apportati da una strategia di email broadcasting che si rispetti?
- Contribuisce a mantenere un rapporto di fiducia con il proprio pubblico;
- permette di comunicare con un elevato numero di contatti in tempi rapidi;
- aumenta la cosiddetta brand awareness;
- è economica e misurabile.
Ma attenzione. Quando non si rispettano le “buone maniere” i rischi sono significativi. Email broadcast invadenti o poco centrate sull’obiettivo portano gli utenti a:
- non aprire i messaggi;
- cancellare l’iscrizione al servizio;
- effettuare segnalazioni di spam.
Morale della favola?
Se non vuoi perdere la stima del tuo pubblico impegnati al massimo. Non affidarti all’improvvisazione. Ma ad agenzie specializzate che sappiano consigliarti bene.
Conclusioni
Siamo giunti al termine del nostro viaggio.
Hai capito cosa sono le email broadcast? È tutto più chiaro? Comunque, ricorda che per ogni problema, domanda o dubbio da risolvere… ci siamo noi di MailSenpai a dare una mano.
Contattaci subito: rispondiamo alla velocità della luce.
E ovviamente, continua a seguire il nostro blog. Trovi consigli utili, spunti e tante idee per far crescere la tua attività. Provare per credere!