Hai appena scelto una piattaforma di invio newsletter per la tua attività e non sei sicuro che si tratti di quella giusta? I risultati tardano ad arrivare? O – più semplicemente – desideri avere maggiori informazioni prima di registrarti ad un piano a pagamento?
Fai bene. Perché avere un buon software di email marketing rappresenta il primo step verso il successo. Ma capiamo anche che non è per niente facile orientarsi. Ci sono mille offerte disponibili e (spesso) il linguaggio usato per la presentazione delle funzionalità è piuttosto criptico.
Specie per chi non è del mestiere.
Qual è il nostro suggerimento? Dai un’occhiata a questa guida.
Ti spiegheremo come capire se stai utilizzando una piattaforma invio newsletter adeguata alle tue esigenze.
E non dimenticare di prendere appunti!
In pochi punti:
Definisci i tuoi obiettivi
Prima di iniziare con il nostro vademecum di consigli utili ci teniamo a fare una piccola premessa. Tieni a mente che scegliere una piattaforma di invio newsletter non vuol dire tagliare la testa al toro, propendendo per quella più completa e ricca di funzioni aggiuntive.
Anzi. Così si rischia di spendere soldi inutili. Per caratteristiche che, la maggior parte delle volte, nemmeno servono.
Quindi: siediti comodo, prendi carta e penna e comincia a schiarirti le idee.
Qual è il tuo volume di affari e in cosa consiste la tua attività? Ma – soprattutto – quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine?
Queste sono le prime domande da porsi per fare goal.
Facciamo un esempio pratico sul come muoversi.
Se hai un blog e hai bisogno di uno strumento che aggiorni gli iscritti per un articolo pubblicato ogni tot mesi… lascia stare l’automazione. Si tratterebbe di un investimento a perdere.
Possiedi un e-commerce? Stai cercando di costruire un funnel di vendita?
Beh, allora è un altro paio di maniche. In questo caso l’email marketing automation dovrebbe essere un’opzione scelta di default. Senza pensarci su. È fondamentale per semplificare il lavoro, raggiungere più contatti possibili e risparmiare tempo e denaro.
Hai afferrato il concetto? Come si deve procedere? Perfetto. Allora andiamo avanti.
Regola number one: non complicarti la vita. Se le tue conoscenze informatiche sono scarse e non prevedi di ampliarle nell’immediato… punta sulla semplicità.
Insomma, passi ore e ore della giornata a capire come funziona il programma? E per giunta con esiti deludenti? Probabilmente stai utilizzando una piattaforma di invio newsletter troppo complicata.
Quindi ti suggeriamo di verificare che lo strumento in questione abbia almeno:
- template responsivi e pronti all’uso o facilmente modificabili;
- editor “drag and drop” (trascina e rilascia) per creare campagne personalizzate senza bisogno di HTMLHTML è l'acronimo di Hyper Text Markup Language, in italiano Linguaggio di Contrassegno per Ipertesti. Non si tratta di un linguaggio di programmazione, ma di un sistema che permette di...;
- modalità anteprima per testare subito la qualità delle mail create;
- funzione segmentazione contatti;
- assistenza clienti qualificata e meglio ancora se nella propria lingua.
Ovviamente puoi controllare cosa dicono gli utenti per avere una visione d’insieme.
In che modo? Ad esempio consultando il noto comparatore di software gestionali Capterra.
Basta inserire il nome della piattaforma di invio newsletter interessata, nella barra di ricerca, per saperne di più.
Integrazione
Un altro aspetto che vale la pena considerare è quello dell’integrazione con servizi terzi come CMSUn CMS (Content Management System) è un software realizzato per creare, gestire e progettare un sito web in pochi e semplici passaggi. L'unicità di un CMS risiede nel fatto che..., e-commerce, strumenti di web analytics e social network di vario tipo. Di solito Facebook o Instagram.
Perché? In cosa può aiutarti avere una piattaforma di invio newsletter integrabile?
In primis, a mettere in piedi una valida strategia multicanale.
Per comunicare ad ampio raggio e agevolare attività essenziali come l’importazione delle liste contatti o il monitoraggio dei dati.
E poi non scordiamoci i nostri amatissimi clienti. Senz’altro miglioreremo di molto la cosiddetta user experience.
P.S. Scova recensioni in giro per il web. Il processo di configurazione è davvero facile ed intuitivo come promesso?
Non sempre è così.
Deliverability + tracciamento e analisi dati
Le tue campagne newsletter non danno frutti? Hai proposto contenuti e offerte stimolanti, ma nessuno sembra apprezzare?
Beh, potrebbe esserci un problema di deliverability. Significa che non tutte le email inviate arrivano a destinazione. Magari perché bloccate dai filtri anti-spam o per ragioni di altra natura tecnica.
Le tue email non raggiungono l’inbox degli utenti e vorresti capirne il motivo?
Scopri qual è con la nostra guida!
Se vuoi essere sicuro di fare centro accertati che la piattaforma invio newsletter utilizzata operi conformemente alle nuove regole GDPR sulla privacy. E che includa:
- sistema di verifica degli indirizzi double opt-in;
- link di disiscrizione al servizio newsletter;
- protocolli di autenticazione (SPF, DKIMIl DKIM è un metodo di autenticazione delle email tramite firma digitale. Il suo acronimo sta per Domainkeys Identified Mail e serve a evitare truffe e sistemi di phishing via..., DMARCIl DMARC è il sistema creato per assicurare la conformità e l'integrità della posta elettronica. Acronimo di Domain-Based Message Authentication, Reporting & Conformance, è destinato a diventare lo standard nella...);
- dominio personalizzato;
- server SMTP;
- A/B e spam test.
Puntualizziamo. Per comprendere l’andamento delle nostre campagne occorre affidarsi a strumenti precisi. Parliamo di report e statistiche che ci permettono di monitorare dati come: tasso di apertura, frequenza di rimbalzo, tempo medio trascorso sulla pagina, e via dicendo.
Più sono avanzati e meglio è!
Solo i nababbi comprano senza guardare il prezzo sul cartellino. Tutti gli altri (purtroppo) devono fare i conti con il proprio portafogli. Anche quando si parla di programmi per l’invio newsletter.
Ma andiamo dritti al cuore della questione e facciamo chiarezza.
Se hai pochi contatti, un’attività in fase start up o quello che stai coltivando è poco più che un hobby… comincia con i pacchetti base.
Attenzione. Molti servizi di invio newsletter prevedono anche piani gratuiti o demo.
Nessuno ti vieta di provarne più di uno. Per testare tutte le funzionalità offerte e l’efficacia di quanto promesso.
Pensi che la tua azienda abbia buone probabilità di crescita? Allora, meglio scegliere subito una piattaforma scalabile.
Come accennato nell’introduzione esistono tantissimi servizi di invio newsletter.
Avrai sentito parlare di Mailchimp, GetResponse, Sendinblue o ActiveCampaign. Ne citiamo solo alcuni per comodità di esposizione, ma il ventaglio dell’offerta è davvero abbondante.
Vuoi sapere quali sono i principali software di email marketing e invio newsletter sul mercato?
Te lo diciamo noi mettendo a confronto le 10 piattaforme più popolari.
Quello che vogliamo fare in questo paragrafo è – però – presentarti Mailsenpai.
La nostra piattaforma dedicata all’email marketing è versatile, funzionale e davvero facile da usare.
In pratica, ha tutto quello di cui hai bisogno per lanciare campagna newsletter efficaci.
Qual è il punto in più? Diciamo piuttosto che ne ha tanti. Come il numero e la qualità dei servizi offerti (autorisponditori, generatore di form, editor a blocchi, server SMTP-Senpai, eccetera). Ma c’è dell’altro. Cosa?
Puoi richiedere una demo gratuita valida fino a 15.000 mail inviate.
Prova subito!
Conclusioni
Hai capito quali sono i requisiti essenziali per un buon programma di invio di newsletter?
Hai scoperto di aver sbagliato qualcosa nella scelta o che il consiglio di un amico non basta?
Ottimo. Sei comunque sulla strada giusta.
L’importante è tornare indietro e correggere il tiro.
Se vuoi raccontare la tua esperienza e condividerla con la community di Mailsenpai, lascia un commento sotto.
Rispondiamo subito!