Molto spesso si sente parlare di inbound-marketing e di outbound marketing. Due termini apparentemente simili poiché accomunati dalla parola bound ma molto diversi tra loro. A cambiare infatti è il prefisso “in” e “out” che marca sicuramente la differenza più importante a proposito delle strategie di marketing.
Proprio per questo è bene chiarire qual è la differenza tra inbound e outbound marketing per fare chiarezza sul loro significato. Ti ruberò solo qualche minuto per poi entrare nel vivo del nostro articolo. Sarà fondamentale, credimi.
In pochi punti:
INBOUND-MARKETING E OUTBOUND: DIFFERENZE
Come ti ho specificato poc’anzi dedicherò solo poche righe per parlarti delle differenze ma lo faremo insieme perché conoscerle è molto importante per entrare nel vivo di quello che è il marketing inbound e come fare per applicarlo.
La differenza sostanziale tra queste strategie è esattamente l’approccio utilizzato nei confronti dell’utente (o meglio, potenziale cliente). Da un lato abbiamo un approccio diretto, univoco anche denominato interrupting marketing. Stiamo parlando dell’outbound, una strategia di marketing attraverso la quale un’azienda promuove i suoi servizi in modo diretto rivolgendosi a tutti (nessuno escluso).
Per farlo, il brand si serve di strumenti che interrompono l’attenzione del cliente cercando di catturarne l’interesse. Ad esempio servendosi di spot pubblicitari, volantini, pop-up; insomma tutto ciò che non è il cliente a ricercare volontariamente.
Diverso invece per l’inbound-marketing dove è l’utente a voler conoscere il brand dando quasi il consenso di potersi far trovare. Non a caso prende anche il nome di “permission marketing“. Meno invasivo e molto diffuso, l’inbound marketing conquista il suo bacino di clienti fornendo loro contenuti e informazioni di reale interesse che possano vertere all’acquisto del prodotto sponsorizzato. Vediamolo più nel dettaglio.
INBOUND MARKETING DEFINIZIONE
“Ma quindi l’inbound marketing cos’è?
Beh se ancora non ti è chiaro voglio dirtelo semplicemente in quattro parole: capacità di farsi trovare. Proprio così! Mettiti nei panni di una persona X che sta navigando su internet per cercare una piattaforma di email marketing e il primo risultato è Mailsenpai. Pensi che il sito web in prima posizione sia messa li per caso? Assolutamente no.
La piattaforma in questione, attraverso tecniche e strategie di inbound-marketing si è fatta trovare, palesandosi davanti ai tuoi occhi come la soluzione più giusta per te. Aldilà delle strategie (di cui parleremo tra pochissimo) è molto importante stabilire un metodo alla base del nostro progetto.
Come è illustrato nell’immagine, “attirare, convertire chiudere e deliziare” sono le quattro fasi per poter addentrarsi nell’inbound-marketing. Mettiamola così, è una sorta di obiettivo che l’azienda deve imporsi per raggiungere la meta prefissata.
Forse ti è capitato molto spesso di vedere questa immagine; questo perché nel marketing si tende a raffigurare il processo di acquisto con i cosiddetti funnel, o “imbuti di vendita” che appunto illustrano il cammino di un utente intenzionato ad acquistare. Quello che vedi nell’immagine è pero incentrato sul “come” farsi scegliere da un consumatore.
Un funnel dunque strategico che si pone gli obiettivi per attirare quanti più clienti con una strategia mirata. Vediamo allora nel dettaglio in che modo fare inbound marketing e perché.
STRATEGIE E STRUMENTI DI INBOUND MARKETING
Fino ad ora dunque abbiamo parlato di in bound, di definizione e significato ma veniamo al nocciolo della questione. Come si fa marketing inbound? Quali sono gli strumenti per arrivare al cuore del cliente?
Probabilmente non ti stiamo svelando un segreto ma forse nella nostra lista potresti trovare la soluzione a cui non avevi pensato prima ma che stravolgerà in positivo i tuoi piani. I mezzi che ti permettono di essere raggiunto da potenziali consumatori sono tanti, anche se alle volte un po duraturi e complessi ma, se adoperati con la massima discrezione, potrebbero davvero produrre grandi risultati. Esaminiamoli insieme.
BLOG AZIENDALE
Partiamo da uno standard. L’inaugurazione dell’inbound marketing è la creazione del blog aziendale. Attraverso la stesura di contenuti a scopo editoriale (SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto... search engine optimization) e informativo il blog serve per attirare nuovi visitatori e iniziare pian piano a far conoscere il proprio brand.
E’ una sorta di legame che va incrementandosi man mano che l’utente si fida di te ed è cosi pronto a effettuare acquisti. Se pensi di ottenere con uno schiocco di dita risultati beh puoi continuare a sognare. In questo una buona parte la gioca Google che può decidere di non posizionarti e non far apparire i tuoi contenuti nei primi risultati di ricerca.
Fare SEO è un po come una maratona. Puoi arrivare al secondo posto, rientrare nel podio, uscirne vincitore o addirittura classificarti come ultimo. Insomma una fatica che potrebbe però rivelarsi qualcosa di magnifico. Dunque smettila di volere tutto e subito e inizia a rimboccarti le maniche!
SOCIAL NETWORK
Se Google rimane il best che si possa desiderare non da meno sono i Social Network. Oggi tutti passano il loro tempo sui social. Non sfruttarli per fare inbound-marketing è davvero da stupidi (senza offesa!)
Proprio sui social dovrai pubblicare i tuoi contenuti, le tue offerte, le promozioni e così interagire con il tuo grande pubblico. Alla base di tutto infatti vi è la comunicazione costante, un ingrediente che dovrà essere presente in tutti i tuoi progetti.
Non tartassare il tuo pubblico con le offerte. Parla con loro, dialogaci. Sarà la tua carta vincente.
FORM
“Cos’è il form?” E il mezzo attraverso il quale puoi acquisire un contatto a cui inviare email o offerte. Per fare questo l’utente deve appunto compilare un modulo appositamente creato per rilasciare dati personali.
Attenzione però, non è tutto oro quel che luccica. E’ bene che il form sia ottimizzato al massimo per rendere “piacevole” e spontaneo il passaggio tra utente e contatto.
CALL TO ACTION
Ora voglio farti una domanda: quanto desideri che un utente che entra nel tuo sito web ci rimanga senza scappare via subito?
Domanda retorica, si forse. Ma se vuoi davvero questo, devi far sì che la persona a cui ti stai rivolgendo sia incoraggiata a rimanere nel tuo sito. Come? Attraverso le call to action, pulsanti o link che invogliano a scoprirne sempre di più.
Questa può aumentare incredibilmente il numero delle tue conversioni (se fatta bene, chiaro).
LANDING PAGE
Il posto in cui gli utenti possono diventare contatti. E’ proprio questa la landing page, “la pagina di atterraggio” per eccellenza da sfruttare se si vuole fare inbound-marketing. Uno strumento ed una strategia mirate per la conversione. La landing page è infatti quella pagina dove gli utenti lasciano i loro dati diventando cosi nuovi contatti e pontenziali consumatori.
Come ti abbiamo spiegato nella nostra guida su cos’è una landing page e come crearla è molto importante curarne ogni dettaglio al fine di attirare l’interesse del lettore e non perderlo di vista.
EMAIL MARKETING
L’email marketing è senza dubbio uno degli strumenti più utilizzati per l’inbound marketing. L’invio delle email è adatto per indurre i propri contatti a compiere un’azione di acquisto ma soprattutto a continuare a interagire con loro.
Come un promemoria, l’invio delle email permette all’utente di rimanere aggiornato sulle tue offerte, aggiornamenti e tanto altro. Questo chiaramente innesca fiducia nel tuo cliente che dal canto suo si sentirà più sicuro di effettuare acquisti tramite il tuo sito web.
A proposito, se vuoi conoscere alcune strategie su come conquistare il tuo cliente, leggi la nostra guida sull’invio email marketing. Non te ne pentirai!
CONCLUSIONI
Come hai potuto notare l’inbound-marketing è un argomento molto ampio. Ho cercato infatti di farti capire quanto innumerevoli siano le strategie da poter applicare se ci si vuole addentrare in questo grande settore. Certo, non è una passeggiata ma posso assicurarti che con impegno e un pizzico di ingegno potresti raggiungere risultati strabilianti.
Se vuoi approfondire ulteriormente questo settore ti consigliamo di farlo con il libro di Jacopo Matteuzzi sull’inbound marketing! Non demordere e rimboccati le maniche.
Tu hai mai fatto marketing inbound? Quali strategie hai utilizzato? Lasciaci un commento se ti va di raccontarci la tua esperienza al riguardo.