Sai a quanto corrisponde il ROIIl ROI (Return Of Investment) è il ritorno sull'investimento ossia il guadagno complessivo generato dall'investimento di un capitale. Viene utilizzato maggiormente da chi è a capo di un'azienda o di... delle tue email? In altre parole, sai se la tua strategia di email marketing funziona? Rispondere di sì senza dati alla mano non conta. Quello di cui hai bisogno è l’email audit, un controllo periodico dell’efficacia delle tue campagne email.
Non ne hai mai sentito parlare? Tranquillo, sei nel posto giusto. Impara a condurre audit per migliorare oggi stesso la tua strategia!
In pochi punti:
Cos’è l’email audit
L’email audit è un processo di analisi delle strategie di email marketing, che ha l’obiettivo di verificarne il corretto funzionamento.
Viene infatti definito anche email marketing audit, perché se è vero che le email sono un potente strumento di marketing, è altrettanto vero che monitorare la propria strategia è fondamentale per correggere – eventualmente – il tiro.
L’email audit andrebbe dunque svolto periodicamente, almeno una volta l’anno, per assicurarsi che il proprio lavoro stia andando nella giusta direzione.
A cosa serve
Con un audit potrai valutare elementi essenziali delle tue campagne email. La valutazione verte in particolare sui seguenti aspetti:
- sicurezza: verifica le impostazioni di sicurezza, per garantire agli iscritti alla tua email la massima trasparenza;
- reputazione: la reputazione del mittente è importante tanto quella del servizio a cui ci si affida, e incide sull’efficacia delle campagne. Monitorarla è dunque fondamentale;
- erogabilità: le email che mandi arrivano a destinazione? E soprattutto, vengono visualizzate nell’inbox principale o finiscono in spam? Un audit ti permette di scoprirlo;
- efficacia: questo parametro valuta il tasso di apertura medio delle email, i clic sul bottone della call to action, il bounce rate. Fornisce dunque un’idea generale del funzionamento della tua campagna;
- qualità del contenuto: oggetto e anteprima sono gli elementi che inducono o meno un utente ad aprire un’email. Ma naturalmente anche il testo della mail e come questa è strutturata sono fondamentali, e vanno ad incidere sull’efficacia del messaggio. Questi elementi vanno dunque valutati nel dettaglio.
Condurre un’analisi di questo tipo ti permette non solo di valutare le performance della tua strategia, ma anche di capire quali sono le criticità da correggere subito. È questo che rende l’email audit così incisivo per chi si occupa di email marketing: consente di migliorare le proprie campagne partendo da dati reali e concreti.
Perché è importante
Le autorità sanitarie consigliano un check-up completo almeno una volta l’anno, per verificare che il nostro corpo sia in salute. Perché allora non farlo anche per le email? Se non ci hai mai pensato, sappi che non sei il solo.
Secondo uno studio di Litmus, circa il 70% dei brand non misura il ROI delle proprie campagne di email marketing. Perché? I motivi sono principalmente due: ci si accontenta di pensare che la propria strategia funzioni, e si ritiene che le email abbiano un ROI talmente alto che non valga la pena misurarlo.
E tu, sai come si calcola il ROI? Se non sei ancora pratico allora non potrai fare a meno della nostra guida su come calcolarlo!
Le email garantiscono effettivamente un alto tasso di ritorno sull’investimento, ma questo non significa che ci si può accontentare di un dato generico. Bisogna indagare, testare, verificare. In poche parole, assicurarsi che la propria strategia sia efficace. E lo strumento più adatto a farlo è proprio l’email audit, il check-up completo per le tue campagne email.
Come funziona l’email audit
Bene, ora che hai capito l’importanza dell’email audit, è il momento di iniziare il processo di analisi. Come?
Prima di iniziare, devi decidere a chi affidare il compito di condurre la verifica. Questa può essere svolta internamente da dipendenti dell’azienda oppure può essere affidata ad una società esterna. Naturalmente, nel secondo caso i costi aumenteranno. Alcuni servizi di gestione email forniscono inoltre report senza richiedere ulteriori spese, utili per condurre gli audit.
Condurre un audit non vuol dire altro che valutare alcuni elementi chiave delle email – titolo, testo, design, frequenza di invio – e verificare il corretto funzionamento dell’infrastruttura tecnologica grazie alla quale le email vengono inviate. È importante inoltre analizzare i dati sul comportamento degli utenti, come ad esempio il tasso di rimbalzo o il numero di clic sul pulsante della call to action.
È un’analisi che va fatta con particolare cura e in maniera approfondita. Può essere utile anche tener conto del feedback degli utenti, che possono evidenziare alcuni aspetti critici.
Come si prepara un audit
Vi sono alcuni passaggi preliminari da effettuare prima di iniziare l’audit. Questi servono ad avere ben chiare le azioni da svolgere, per assicurarsi di condurre un’analisi efficace.
- Pianificare la frequenza. Per prima cosa, è necessario stabilire ogni quanto dovranno essere condotti gli email audit, in relazione alle risorse a disposizione. La frequenza dipende molto dalle esigenze dell’azienda e da quante diverse campagne gestisce contemporaneamente.
- Scegliere la tipologia. Non esiste infatti un solo tipo di audit. A seconda dell’obiettivo che vuoi raggiungere, dovrai scegliere quale effettuare.
- Preparare una checklist. In base alla tipologia scelta, le azioni da svolgere e gli elementi da analizzare saranno diversi. Avere un elenco di cosa da fare ti faciliterà.
- Selezionare il campione. Infine, dovrai selezionare alcune campagne email da analizzare. Condurre un audit su tutte sarebbe infatti troppo lungo e dispendioso. Puoi scegliere ad esempio le campagne che hanno registrato performance peggiori, per capire cosa non ha funzionato.
Tipologie di email audit
Come detto poc’anzi, esistono diverse tipologie di audit. Le più importanti sono però sei, descritte di seguito.
- Acquisizione. Il processo di iscrizione dell’utente alla tua email dev’essere chiaro e facile da completare, senza decine di passaggi. Poni dunque l’attenzione sul modulo che hai progettato, e simula un’iscrizione per essere sicuro che non vi siano problemi.
- Disiscrizione. Quante volte ti è capitato di cercare inutilmente il tasto per disiscriverti da una newsletter? Di solito sono posti in fondo alla mail, quasi nascosti. L’utente dovrebbe essere lasciato libero di decidere se e quando abbandonare un servizio email, per cui assicurati che ci riesca facilmente.
- Erogabilità. Perché siano efficaci, è importante che le tue email vengano lette. E per essere lette, devono arrivare agli utenti. Vi sono alcuni fattori che incidono sulla deliverability, primi tra tutti la reputazione del mittente e il numero di volte in cui una email viene contrassegnata come spam.
- Privacy. Le normative sulla privacy sono aggiornate costantemente, per cui starci dietro è complicato. Tuttavia, è assolutamente necessario per rendere le tue email sicure per gli utenti. Assicurati di rispettarle!
- Template. Controlla che gli elementi principali – nome del mittente, oggetto, anteprima, titolo, testo, immagini e call to action – funzionino e siano ben organizzati. Verifica inoltre che le email vengano visualizzate correttamente su diversi tipi di dispositivi.
Problemi con la visualizzazione delle tue email da mobile? Probabilmente non usi il responsive design!
- Engagement. Quanto gli utenti sono coinvolti dalle tue email? Misurare il grado di interesse ti aiuterà a capire se la tua strategia sta funzionando o meno. Il tasso di apertura dell’email e quello di rimbalzo sono due importanti indicatori da analizzare.
Come avrai notato, ogni tipologia persegue uno specifico obiettivo. Ciò tuttavia non esclude che tu possa condurre due o più tipologie di audit contemporaneamente.
Cosa fare dopo l’audit
Come si procede una volta concluso il processo di email audit? Per prima cosa, bisogna analizzare i risultati per capire quali sono i punti da migliorare. Il secondo passo è poi capire come correggere le problematiche emerse, stabilendo una tempistica per effettuare le modifiche necessarie.
Infine, per valutare i miglioramenti ottenuti nel corso del tempo, puoi confrontare tra loro i risultati di audit condotti in precedenza. In questo modo potrai renderti conto dell’efficacia di questi check-up periodici alla tua strategia di email marketing.
Conclusioni
L’email audit è un processo di analisi fondamentale per valutare le performance delle proprie campagne email. Se fin’ora non ne hai mai effettuato uno perché non sapevi come fare o semplicemente non sapevi cosa fosse, ora non hai più scuse. Dunque cosa aspetti? Inizia subito!
Prima di andare, però, lasciaci un commento per farci sapere cosa ne pensi dell’articolo. E se ti serve una mano per la tua strategia, Mailsenpai è ciò che ti serve: siamo gli specialisti dell’email marketing!