L’email marketing è una strategia di grande successo. Per questo motivo il tasso di apertura assume grande importanza. Soprattutto in quanto è uno strumento utile a verificare l’efficacia di una campagna mail.
L’open rate ti consente di approfondire come sta andando la tua strategia. Ad esempio così puoi capire se l’oggetto è efficace e se porta all’apertura dell’email. O ancora puoi appurare quanti utenti aprono effettivamente il tuo messaggio.
Tutte queste informazioni sono fondamentali. E il motivo è piuttosto semplice: così puoi modificare la tua strategia se non è funzionante. Oppure al contrario puoi continuare con una campagna di successo.
Come interpretare il tasso di apertura può non essere semplice. Se desideri conoscere questa info (e molto altre) sull’argomento continua a leggere. Faremo un viaggio nel mondo dell’email marketing!
In pochi punti:
Cos’è il tasso di apertura?
Innanzitutto il tasso di apertura è conosciuto anche come open rate (cioè la sua traduzione in inglese). Con questo termine si indica il rapporto tra le email aperte e il totale delle inviate. Cioè si ottiene un indicatore di quante email sono state visualizzate e aperte. Perciò quanti utenti hanno effettivamente ricevuto il messaggio e deciso di leggerlo.
Di solito con l’open rate è possibile capire quanto una campagna sia performante. Nello specifico ti aiuta ad analizzare se stai svolgendo bene una strategia di email marketing. O se la qualità della tua mailing list sia elevata o meno.
L’open rate, o tasso di apertura, è uno dei metri più diffusi, insieme al click-through rate, per misurare il successo di una campagna di email marketing. È espresso in percentuale e calcolato dividendo il numero di messaggi email aperti per il numero totale di messaggi inviati.
Wikipedia
A cosa serve il tasso di apertura?
Il principale uso del tasso di apertura è di monitoraggio. Cioè si usa per verificare l’andamento di una campagna di email marketing. Grazie a questo numero puoi approfondire quanto sia efficiente la mailing list. Quindi se le persone che ricevono i tuoi messaggi le aprono.
L’apertura dell’email deve essere il primo obiettivo della campagna. Difatti se il cliente non riceve o non apre il messaggio, l’efficacia sarà notevolmente più bassa. Per questo il primo step da raggiungere in una campagna email è l’open rate alto.
Sicuramente più questo numero è alto e più una campagna è soddisfacente (o efficace). Nonostante questo però non è sempre così facile capire quando il livello sia davvero alto, medio o basso. Anzi, in alcuni ambiti e settori il 40% di apertura delle email può essere molto alto. In altri casi questo valore sufficiente è ancora più basso.
Per ambiti specialistici il tasso di apertura è ridotto. Ad esempio il mondo della finanza e della consulenza economica è in media meno del 20%.
Continua a leggere per scoprire le percentuali degli altri settori.
Perché è importante l’open rate?
Per svolgere correttamente strategie di marketing (soprattutto tramite email) il monitoraggio è fondamentale. Di solito si crea una strategia, si attendono le reazioni e poi si analizzano. Da questo procedimento si valutano i risultati e si prendono delle decisioni. Solitamente sono:
- Di modifica, nel caso di risultati poco soddisfacenti;
- Di monitoraggio, nel caso di risultati positivi e in crescita.
Nell’email marketing per procedere può dare un grande aiuto il tasso di apertura. Quindi per capire se modificare o meno la propria strategia si può analizzare l’open rate della campagna. A fronte dei risultati puoi decidere in seguito cosa fare, come anticipato.
Il tasso di apertura non è l’unico parametro da considerare. In effetti sono molti i KPI marketing da poter usare. Infatti con questo nome si indicano le metriche che puoi usare per verificare la performance di una campagna. Tra queste c’è anche lo spam.
Come aumentare il tasso di apertura?
Le strategie per aumentare il tasso di apertura sono molte. Alcune di queste possono essere applicate a tutte le campagne. Al contrario, altre devono essere adattate solo in casi specifici. Senza dubbio l’analisi delle performance è soggettiva e richiede molto tempo. Per analizzare e comprendere i risultati.
Attenzione se sei finito nello spam
Prima di tutto è fondamentale capire se l’email arriva a destinazione. Dunque se il messaggio è classificabile come spam e spostato nella posta indesiderata. Questo aspetto ci permette di capire se l’email è stata scartata dall’utente o dal server.
Ci sono alcuni aspetti da poter migliorare nel caso in cui tu sia spesso tra gli spam. Tra questi c’è la pulizia del codice HTMLHTML è l'acronimo di Hyper Text Markup Language, in italiano Linguaggio di Contrassegno per Ipertesti. Non si tratta di un linguaggio di programmazione, ma di un sistema che permette di.... Inoltre anche le parole utilizzate possono portarti a finire tra i messaggi indesiderati. Nello specifico ci sono parole spam che vengono subito reputate negativamente.
Infine non usare troppo caratteri speciali o emoji. Allo stesso modo possono causare una classificazione penalizzante di spam.
Verifica che l’oggetto non presenti errori
Se invece i tuoi messaggi arrivano a destinazione ma non vengono aperti dagli utenti, le spiegazioni potrebbero essere molte.
In primo luogo l’oggetto potrebbe essere poco stimolante. Infatti chi fa email marketing lo sa bene: questa sezione è determinante per il successo. Ad esempio se l’utente considera il tuo oggetto troppo da click bait è più probabile che lo eliminerà, senza nemmeno aprire l’email.
Le modifiche che puoi applicare all’oggetto per un tasso di apertura più alto sono diverse. Prima di tutto deve essere:
- Conciso
- Breve
- Facilmente leggibile
- Stimolante
- Personalizzato.
Previeni gli sbagli futuri
Una brutta email può rovinare il futuro tasso di apertura. E questo perché un utente interessato e colpito positivamente è più portato ad aprire il messaggio successivo. O ancora quello seguente.
Al contrario invece un utente che non si è trovato bene non aprirà l’email successiva. Anzi, potrebbe considerarla una scocciatura. Quindi causare un notevole abbassamento del tasso di apertura.
Dedica tempo ai tuoi contenuti
Per aumentare il tasso di apertura è bene essere coerenti. Così come per molte altre strategie di marketing.
Quindi invia solo contenuti che siano pertinenti. E che effettivamente possano interessare al tuo target. In caso contrario potresti risultare poco accattivante. Se non noioso o fuori tema.
Ad esempio fai delle ricerche su cosa interessa al tuo pubblico. Uno strumento valido sono le keyword, perciò le parole cercate di più da chi ti segue. Sono tanti gli strumenti Google che possono aiutarti in questo.
Strategie e consigli
Se hai deciso di monitorare il tasso di apertura e hai scoperto che è basso, potrebbero tornarti utili altri consigli. Ecco perciò alcune semplici strategie per migliorare il tuo punteggio.
- Inserisci delle call to action. Ti aiuteranno a coinvolgere l’utente e a rendere il tuo messaggio più interessante. All’interno dell’email o dell’oggetto non può mancare almeno una CTACTA o call to action è un messaggio diretto all'utente che naviga sul nostro sito web realizzato per portare a termine un'azione. Per quest'ultima si intende chiaramente un acquisto, un.... Puoi usare questi dettagli anche per sostituire i più tradizionali link.
- Segmenta il tuo pubblico. Ad esempio così puoi personalizzare il messaggio (e l’oggetto). Per farlo è necessario avere diverse informazioni sulla tua mailing list. Queste possono aiutarti a fornire dei tag agli utenti. Così potrai inviare solo alcuni contenuti a chi è davvero interessato.
- Puoi usare il nome reale. Cioè scrivere da parte dell’azienda e con un indirizzo generico a volte è rischioso. Difatti puoi risultare impersonale. Piuttosto usa il nome invece di un indirizzo come “info@azienda”.
- Tieni sempre sotto controllo il database. Se ci sono iscritti che non aprono email da tanto tempo non ha senso tenerli nella tua lista. Togliendo chi non apre mai le email potrai ottenere un notevole aumento del tasso di apertura. E non rappresenterebbe una perdita per te, in quanto sono utenti inattivi.
- Non considerare solo l’open rate. Per avere una panoramica più dettagliata opta anche per gli altri strumenti. Ad esempio il CTRCTR è l'acronimo di Click Through Rate, ovvero in italiano "percentuale di click". Il CTR è il numero di volte in cui l'annuncio viene cliccato in rapporto al numero di..., il tasso di disiscrizione e il BounceIl Bounce (in italiano rimbalzo) è un indicatore che ci segnala quanti messaggi non hanno raggiunto l'inbox (casella di posta elettronica) del destinatario in una campagna di email marketing. Le... Rate. La combinazione di queste metriche ti permetterà di avere ancora più chiaro il motivo per cui non funziona la tua campagna di email marketing.
Esempio di tasso di apertura
Per capire matematicamente come calcolare il tasso di apertura può essere utile un esempio. Questo è basato su numeri non realistici, però permette di comprendere meglio il rapporto tra gli infici.
Ad esempio consegni a 100 contatti il tuo messaggio, ma ne aprono solo 50. Il tasso di apertura è ovviamente il 50% (piuttosto alto e soddisfacente, vuol dire che 1 persona su 2 ha aperto il tuo messaggio).
Perciò l’open rate per essere calcolato ha bisogno di due elementi. Cioè il numero di email aperte e il numero totale di email inviate. Questi dati sono facilmente reperibili. Soprattutto se si usa un software di email marketing semplice e intuitivo come Mailsenpai.
In più è bene ricordare come ogni settore possa avere un tasso di apertura differente. Uno studio di Litmus permette di avere chiare alcune di queste percentuali di tasso di apertura medio.
- Turismo 25,5%;
- Sports e divertimento 18,9%;
- Agro-alimentare 25,9%;
- Educazione 27%;
- Costruzioni e immobili 28,1%.
Tiriamo le somme
Quindi il tasso di apertura non è l’unico fattore che determina il successo dell’email marketing… Però è sicuramente uno dei più utili. Soprattutto per capire se stai sbagliando qualcosa. O se le tue email sono efficaci.
Confrontando le email totali e quelle aperte puoi verificare che il tuo messaggio sia arrivato a destinazione. E che le tue email siano state aperte dagli utenti. Piuttosto che essere finite nello spam!
In ogni caso, un buon software di email marketing è indispensabile per analizzare questi aspetti. Questo in quanto ti consente di avere tutti i dati nel dettaglio. Per questa ragione può essere una buona idea affidarsi al nostro servizio.