Qual è l’obiettivo numero uno di qualsiasi campagna email marketing che si rispetti?
Ovvio. Che i messaggi vengano aperti.
Ma non sempre accade. Anzi. Spesso i messaggi inviati non arrivano nemmeno a destinazione.
Il motivo? Potrebbe essere ricollegabile alla presenza di parole spam.
Cioè di termini che risultato poco graditi ai famosi filtri di controllo dei client di posta. Oppure agli utenti stessi, che decidono di cestinare manualmente le mail sospette. Solo con un colpo d’occhio dato all’oggetto dell’email.
Insomma, capirai bene che non è il caso di affidarsi alla provvidenza scrivendo contenuti potenzialmente dannosi. Controproducenti.
Quindi… leggi questa guida!
Scoprirai quali sono le trigger words su cui NON VALE la pena scommettere. Meglio metterci una bella croce rossa sopra.
Fa’ attenzione e prendi nota!
In pochi punti:
Che cos’è lo spam?
Prima di entrare nel vivo dell’argomento “spam words” (che non ha niente a che fare con lo Star Wars di George Lucas) dobbiamo intavolare una piccola premessa.
Per definizione il termine SPAM descrive:
l’invio anche verso indirizzi generici, non verificati o sconosciuti, di messaggi ripetuti ad alta frequenza o a carattere di monotematicità (generalmente commerciali o offensivi).
Wikipedia
Lo spam è anche noto come posta spazzatura (in inglese junk mail) o posta indesiderata.
Può essere attuato attraverso qualunque sistema di comunicazione, ma il più usato è Internet, attraverso messaggi di posta elettronica, chat, ecc.
Per fortuna, esistono i filtri antispam. Servono – infatti – a tutelare l’utente da eventuali truffe. O a bloccare la ricezione di messaggi pubblicitari invadenti o dai contenuti illeciti.
Ma cosa possiamo fare per aggirare l’ostacolo? Impedire che le nostre campagne di email marketing cadano nel vuoto?
Facile. Dobbiamo essere in grado di riconoscere le parole spam.
Vediamo subito di identificare quali sono le più utilizzate.
Parole che finiscono in spam
Possiamo dividerle per categorie.
Difatti, se da una parte risulta impossibile stilare una lista completa di tutte le parole spam esistenti al mondo, dall’altra… è fondamentale comprendere quali opzioni ci mettono in pericolo.
E – ovviamente – scegliere quella che ci consente di superare i filtri antispam.
Leggi sotto e non inserire nessuna di queste parole nel tuo oggetto mail!
Parole spam di OFFERTA
Quante volte ti è capitato di leggere oggetti contenenti termini come GRATIS, FREE, SCONTO, OMAGGIO e via dicendo?
Di sicuro, tantissime. Innumerevoli. E sappiamo anche che il messaggio va (praticamente in automatico) nella cartella della posta indesiderata.
Sono messaggi perlopiù manipolativi. Il loro obiettivo è quello di spingerci all’acquisto immediato. O quasi.
Nell’elenco mettiamo anche le seguenti combinazioni di parole spam: offerta esclusiva, disponibilità limitata, miglior prezzo, risparmia fino a, spedizione gratis, eccetera eccetera.
PREMI
Sono messaggi a cui facciamo fatica a credere. In genere, riguardano la vittoria di qualche premio o ricompensa inverosimile.
Perché? Perché, di fatto, non abbiamo partecipato a nessun contest.
In questi casi troviamo nell’oggetto della mail ricevuta parole spam come:
- congratulazioni;
- complimenti, hai vinto;
- abbiamo cercato di contattarti;
- hai vinto 100 euro di spesa;
- buono da riscuotere.
SpamIn gergo la parola spam significa spazzatura. Difatti, indica un messaggio indesiderato. Un messaggio che viene inviato, in maniera spesso reiterata, a destinatari che non ne hanno fatto richiesta. ... words MARKETING PIRAMIDALE
Partiamo dalle basi.
Il marketing piramidale è un modello di vendita multilevel. Per dirla in soldoni: si promettono grandi guadagni in cambio di una quota d’ingresso.
Non serve approfondire. Ma in molti paesi del mondo viene considerata una vera e propria truffa. In Italia, l’art. 5 del D. Lgs. n. 173/2005 ne sancisce addirittura l’illegalità.
Quindi, è chiaro che termini legati a questo sistema rientrino nel campo delle parole spam.
Quali sono? Ad esempio: guadagna ogni settimana, lavora da casa, guadagni extra, flessibilità e chi ne ha più ne metta.
Ci siamo capiti!
Pagamenti, prestiti e finanziamenti
Non possiamo sottovalutare la valanga di email giornaliere che ci invitano a investire denaro. Oppure a richiedere finanziamenti o prestiti. Per realizzare i nostri sogni. Almeno così dicono.
In linea di massima, tutto quello che riguarda il settore delle finanze personali va preso come un campanello d’allarme.
Dunque sconsigliamo di aggiungere nel calderone delle parole spam termini o espressioni del tipo: bitcoin, trading online, tassi d’interesse più bassi, indirizzo fatturazione, carta di credito, stipendio, tassi assicurativi e privo di rischio.
Parole spam che comunicano senso di URGENZA
Chiudiamo con quelle che sono le parole spam per eccellenza. Per intenderci: i filtri antispam alzano su una muraglia cinese quando ne rilevano una.
In pratica, sono gli oggetti email che ci spingono a fare una cosa immediatamente. Come se dovessimo morire da un giorno all’altro. Includono termini/frasi come:
- chiama ora;
- ordina adesso o prenota subito;
- approfitta all’istante;
- solo per oggi;
- cosa aspetti?
Consigli utili
Ti abbiamo regalato un bel menù di parole da evitare per spam.
Ma non è finita qui.
Vogliamo regalarti anche qualche indicazione extra. Best practice da seguire alla lettera. Per essere sicuri di scrivere un oggetto email che funzioni davvero. Al 100%.
Eccole sotto.
- Non anticipare il testo dell’oggetto con la dicitura “Re” per ingannare l’utente. Capirà subito che non si tratta di una replica ad una conversazione già avviata.
- Evita di scrivere in maiuscolo, utilizzare caratteri speciali e punti esclamativi.
- Attenzione ai giochi di parole. Possono suscitare l’interesse dell’utente. Ma anche risultare difficili da capire.
- Non impiegare superlativi (straordinario, ottimo, bellissimo… ), troppi numeri od espressioni come COMUNICAZIONE IMPORTANTE o NON È SPAM.
- Scrivi in maniera corretta. Gli errori grammaticali e ortografici sono considerati elementi tipici delle email di phishing. Watch out!
- Controlla la cartella spam della tua casella di posta elettronica per avere un’idea complessiva. Su cosa può andare bene o meno.
P.S. Ricordati di non inviare email a contatti che non risultano iscritti al servizio newsletter o che non abbiano firmato il consenso al trattamento dei propri dati personali. Così come regolamentato dal nuovo GDPR.
Consulta la nostra guida e scopri come scrivere l’oggetto perfetto per le tue email. In poche e semplici mosse.
Conclusioni
Insomma, sono davvero numerose le parole spam che potrebbero influenzare negativamente deliverability ed open rate delle nostre campagne di email marketing.
Quindi, prima di scrivere rifletti con attenzione.
Se hai bisogno di una consulenza per la tua campagna e realizzare una strategia vincente… contattaci subito.
MailSenpai è la risposta che stavi cercando. Mettici alla prova!