Per chi cerca una strategia originale, il Disruptive marketing è l’ideale. Grazie a questa strategia puoi bucare il mercato. Nonché presentarti in modo innovativo e unico. Il suo obiettivo è quello di attirare l’attenzione del target. E di distinguere il brand dalla concorrenza.
Fare questo tipo di marketing può essere complesso. Tuttavia i risultati possono raggiungere livelli notevoli di successo. Ecco perché abbiamo deciso di dedicare una guida all’argomento. Alla fine avrai tutte le info utili!
In pochi punti:
Cos’è il Disruptive marketing?
Il Disruptive Marketing è una strategia di marketing innovativa. Questa si concentra sull’uso di tecniche insolite. Solitamente si tratta di meccanismi fuori dagli schemi e inusuali. L’obiettivo? Attirare l’attenzione del pubblico e rompere gli schemi tradizionali del marketing.
Il termine “disruptive” significa letteralmente “sconvolgente” o “interrompente“. Questo nome si riferisce al fatto che mira a interrompere le abitudini e le aspettative dei consumatori. Soprattutto per catturare la loro attenzione e farsi ricordare.
In sintesi lo scopo è creare una forte impressione nel pubblico. Ciò permette di distinguere un’azienda o un prodotto dalla concorrenza. Nonché di creare un’esperienza di marca memorabile e coinvolgente. Le tecniche utilizzabili sono molte. Alcuni esempi sono:
- Pubblicità insolite e creative;
- Esperienze di marca coinvolgenti;
- Eventi promozionali inusuali;
- L’utilizzo di tecnologie innovative (come la realtà virtuale o la realtà aumentata).
Il Disruptive Marketing è l’ideale per i mercati altamente competitivi. In questi ambiti i consumatori sono sovraccarichi di informazioni e il rumore di fondo è alto. Perciò è fondamentale riuscire ad attirare l’attenzione. Quindi anche distinguersi dalla massa per ottenere risultati significativi.
Sicuramente però il Disruptive Marketing non è adatto a tutti. È importante valutare attentamente se una strategia simile è appropriata. Ad esempio a un prodotto o a un servizio. In più sono da considerare anche l’obiettivo e il pubblico dell’azienda.
A cosa serve?
Come anticipato, il Disruptive marketing serve a creare una forte impressione nei consumatori. Per farlo è necessario rompere le regole e le aspettative tradizionali. E dunque è necessario interrompere la monotonia delle campagne pubblicitarie convenzionali. E catturare l’attenzione del target con tecniche insolite e memorabili.
Un altro scopo è quello di differenziarsi dalla concorrenza. Dunque distinguersi nel mercato e aumentare la consapevolezza del brand. Infatti questo permette al marchio di farsi notare. Difatti il Disruptive marketing aiuta a rompere la monotonia del mercato. E di creare un’immagine di marca distintiva.
Come costruire una strategia di marketing dirompente?
Di sicuro una strategia di marketing dirompente richiede un approccio creativo. O ancora, innovativo. Ecco alcuni passaggi utili per farlo in modo efficace:
- Comprendere il proprio target di riferimento. Infatti prima di iniziare è fondamentale capire il pubblico del brand. Nello specifico le sue esigenze, le preferenze e i comportamenti d’acquisto. In questo modo crei una strategia altamente mirata. Quindi che sia in grado di catturare l’attenzione del pubblico.
- Analizzare il mercato. Senza dubbio conoscere il settore in cui si opera è un altro passaggio importante. Solo così puoi individuare le opportunità per distinguerti. Tra i dati utili ci sono i trend di mercato, le strategie dei competitor e gli eventuali gap.
- Sperimentare con nuove tecniche di marketing. A volte questo aspetto richiede l’uso di tecniche insolite, fuori dagli schemi e inusuali. Ad esempio la realtà virtuale, la realtà aumentata o il marketing esperienziale. Tutto ciò porta a un’esperienza di marca memorabile e coinvolgente.
- Creare un’immagine di marca unica. In questa fase invece è imperativo l’uso di creatività e originalità. Lo scopo è creare un’immagine di marca distintiva dalla concorrenza. Questa deve essere coerente in tutti i canali di comunicazione. Dal sito web alle campagne pubblicitarie.
- Coinvolgere il pubblico è la chiave del Disruptive marketing. In particolare le esperienze di marca coinvolgenti e interattive. Alcuni esempi possono essere eventi promozionali inusuali o concorsi innovativi. Ciò può creare una relazione più profonda e duratura tra il marchio e i suoi clienti.
- Misurare i risultati ottenuti. Questo ti aiuta a valutare l’efficacia della strategia e a individuare eventuali opportunità di miglioramento. Analizzare i dati e i feedback del target aiuta a capire se la strategia sta funzionando. Perciò anche se sono necessarie modifiche.
Perché è importante?
I motivi per cui il Disruptive marketing è importante sono molti. In primis permette alle aziende di distinguersi dalla concorrenza. Inoltre anche di catturare l’attenzione del pubblico in un mercato sempre più competitivo. Perciò è un modo per creare un’immagine del brand distintiva e memorabile. Ciò aumenta la visibilità dell’azienda e la fidelizzazione dei clienti.
In aggiunta a questo, il marketing dirompente permette di individuare nuove opportunità di business. Di conseguenza decidere se sviluppare nuovi prodotti o servizi. Dunque le aziende possono individuare i trend emergenti e i gap nel mercato. E sfruttarli.
In sintesi è importante perché:
- Attiri l’attenzione del pubblico;
- Crei un’esperienza di marca coinvolgente e unica;
- Ottieni un aumento delle vendite;
- Fidelizzazione dei clienti;
- Costruzione di un’immagine di marca forte e distintiva;
- Individui nuove opportunità di business;
- Crei un’esperienza coinvolgente;
- Dimostri la tua creatività e innovazione.
Strategie, tecniche e consigli
Il Disruptive marketing è un’importante risorsa per le aziende. Soprattutto per quelle che vogliono fare la differenza nel proprio mercato. Nonostante questo però non è semplice fare del marketing dirompente. Certamente è necessario avere un’approfondita conoscenza del pubblico e del mercato.
Una delle tecniche di questa strategia è l’uso di strumenti digitali e tecnologici. Alcuni, già anticipati, sono l’intelligenza artificiale e il machine learning. Questi hanno come obiettivo raccogliere dati e individuare trend emergenti. Così anticipi le esigenze del target e crei prodotti o servizi unici e d’impatto.
Per fare correttamente Disruptive marketing a volte sono necessarie le tecniche di storytelling e di narrazione. Infatti queste sono in grado di creare un’esperienza avvincente per il target. Ad esempio creando contenuti creativi e originali. O ancora raccontando una storia o un’esperienza unica legata al brand.
Sicuramente un consiglio è quello di essere audaci e coraggiosi. Nella scelta delle idee così come delle soluzioni. Questo può significare uscire dalla tua zona di comfort. Così come di sperimentare soluzioni inedite, che possono avere un impatto forte sul target. E sulla reputazione aziendale.
L’obiettivo finale è sempre creare un’esperienza di marca coinvolgente e distintiva. Questa fa sì che il tuo marchio si differenzi dalla concorrenza e catturi l’attenzione del pubblico.
Esempi di Disruptive marketing
Oggi sono moltissimi gli esempi di Disruptive marketing. Ecco alcuni dei più conosciuti:
- Uber ha rivoluzionato il settore del trasporto privato. Lo ha fatto offrendo un servizio innovativo di ride-sharing. Ciò ha cambiato il modo in cui le persone si spostano in città.
- Dollar Shave Club invece ha introdotto un modello di business innovativo. Nel farlo ha prodotto rasoi di alta qualità a prezzi accessibili. Per farlo ha ideato una sottoscrizione mensile, sconvolgendo il mercato tradizionale di questi prodotti.
- Red Bull ha creato una forte immagine di marca. Alla sua base c’è la passione per lo sport e l’avventura. Infatti nel farlo ha sponsorizzato eventi di estrema attività sportiva e ha prodotto contenuti di marketing originali e creativi.
- Airbnb ha cambiato di molto settore dell’ospitalità. Il brand ha lanciato un’alternativa agli alberghi tradizionali. Nel farlo ha consentito la prenotazione degli alloggi in case private. Come appartamenti in tutto il mondo.
- Tesla è stata la prima azienda a produrre automobili elettriche di alta gamma. Da subito ha rappresentato l’alternativa sostenibile e tecnologica ai modelli tradizionali a combustione. Ad esempio a diesel o benzina.
- Coca Cola è stata invece rivoluzionaria per la forte immagine di marca. Farlo è stato complesso e ha richiesto diversi approcci. Tra questi c’è una campagna di marketing dirompente, basata sulla creatività e l’innovazione.
- Infine Amazon ha cambiato completamente il modo di fare shopping. Non solo proponendo un’ampia selezione di prodotti su una sola piattaforma. Bensì anche introducendo il servizio di spedizione veloce e gratuita. Così come l’abbonamento Amazon Prime.
Benefici del Disruptive marketing
Alcuni dei benefici del Disruptive marketing sono già intuibili. Sintetizzandoli però possono essere definiti come:
- Il differenziarsi dalla concorrenza;
- Catturare l’attenzione del pubblico;
- Innovare e sperimentare;
- Aumentare le vendite;
- Creare un forte legame con i consumatori.
Perciò il Disruptive marketing offre numerosi vantaggi. In particolare per le aziende che decidono di utilizzarlo come strategia di marketing. Grazie a questa strategia puoi differenziarti dalla concorrenza, così come catturare l’attenzione del tuo target. Allo stesso tempo ti aiuta a innovare e sperimentare. O ancora ad aumentare le vendite e il fatturato. Il tutto senza rinunciare alla creazione di un forte legame con i consumatori, come un lovemark.
Ci sono anche svantaggi del Disruptive marketing?
Come anticipato, fare Disruptive marketing non è così facile. E questo è il principale svantaggio della strategia. Nonostante la sua efficacia, comporta diversi rischi. Ecco alcuni degli svantaggi.
- Come anticipato, queste tecniche spesso comportano maggiori rischi per le aziende. Questo è dovuto al fatto che sono innovative e fuori dagli schemi consolidati del mercato. Ciò può comportare un maggiore rischio di insuccesso. E le conseguenti perdite finanziarie e di risorse.
- Se non utilizzate in modo etico o adeguato, alcune strategie possono portare a una reputazione negativa. Soprattutto quando percepite come invasive o irritanti dai consumatori. Per questo motivo studiarne ogni dettaglio è fondamentale.
- Difficoltà nell’implementazione. Ad esempio possono portare a un cambio culturale all’interno dell’azienda. E ciò può portare di conseguenza a resistenze interne. Da parte dei dipendenti e della cultura organizzativa consolidata.
- La sperimentazione e l’innovazione richieste dal Disruptive marketing possono comportare tempi più lunghi. In particolare rispetto a tecniche di marketing più tradizionali e consolidate. Quindi anche a maggiori costi e ritardi.
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