Le emozioni, positive o negative che siano, guidano la nostra vita. I nostri comportamenti sono infatti spesso frutto di ciò che proviamo. Perché dunque non utilizzarle anche nella progettazione di siti e pagine web? Il design emozionale ha proprio questo obiettivo.
Non ne hai mai sentito parlare? Quest’articolo fa al caso tuo! Scoprirai cos’è il design emozionale, come utilizzarlo nell’email marketing, quali sono i pro e i contro. Dedicaci qualche minuto del tuo tempo, non te ne pentirai!
In pochi punti:
Cos’è il design emozionale e a cosa serve
Il design emozionale è un approccio al web design che mira a suscitare emozioni negli utenti. Come? Collocando stimoli che possano determinare una reazione emotiva nelle persone. Gli stimoli possono essere diversi, testuali o visivi.
Viene anche definito web design emozionale proprio perché punta a costruire siti e pagine web in modo che attirino l’attenzione. L’assunto di base è il seguente: se gli utenti si sentono coinvolti da ciò che vedono, saranno ben predisposti nei confronti dell’azienda. Questo porta, nel migliore dei casi, a maggiori conversioni. Vale a dire che la persona passa da semplice visitatore di un sito web a cliente.
I tre livelli del design emozionale
Donald Norman, psicologo e ricercatore statunitense, ha identificato tre livelli del design emozionale. Nel suo testo Emotional design. Perché amiamo (o odiamo) gli oggetti della vita quotidiana, l’autore fa un’analisi dei motivi per cui gli oggetti di uso quotidiano ci procurano determinate sensazioni. Le emozioni non sono infatti prerogativa del web. Anche gli oggetti fisici possono fungere da stimoli – o trigger – emotivi.
I tre livelli descritti da Norman, in ogni caso, possono essere utilizzati anche nel web design emozionale. I livelli si riferiscono alla tipologia di risposta cognitiva che può essere suscitata dagli stimoli. Vediamoli insieme.
- Viscerale: una reazione istintiva, frutto della prima impressione. L’utente giudica “a pelle” lo stimolo, senza rendersene conto.
- Comportamentale: gli utenti valutano in che misura il design li può aiutare a raggiungere i propri obiettivi. In altre parole, quanto è funzionale. Anche questa valutazione avviene a livello inconscio.
- Riflessivo: l’ultimo livello coinvolge il pensiero razionale. Gli utenti valutano i vantaggi del prodotto, il suo funzionamento, il rapporto qualità/prezzo. Ma anche come questo li fa sentire. Se la valutazione ha esito positivo, continueranno ad utilizzare il prodotto.
Come fare a suscitare emozioni
Poco fa abbiamo parlato di stimoli. Sono elementi del design appositamente studiati per suscitare una reazione emotiva. Occorre qui specificare che non c’è un’unica reazione emotiva possibile. Stupore, curiosità, attesa, ma anche nostalgia e paura di perdere un’occasione: sono tutti possibili esiti del design emozionale.
Ciò che si vuole evitare è l’indifferenza. L’obiettivo è, naturalmente, presentare il prodotto, ma non in maniera standardizzata e impersonale. In altre parole, si cerca di instaurare una relazione con l’utente, coinvolgendolo anche a livello emotivo.
Per questo, non esiste una regola generale per il funzionamento del web design emozionale. Ogni designer deve interpretare il messaggio che il brand vuole trasmettere e “tradurlo” in elementi da collocare sul sito web. La parola d’ordine è però coerenza tra brand e design. Un e-commerce che vende abbigliamento sportivo dovrebbe comunicare energia, così come un blog che parla di viaggi dovrebbe trasmettere voglia d’avventura e curiosità.
L’importanza delle emozioni
Per capire a pieno l’importanza delle emozioni, anche sul web, immagina le seguenti situazioni. Sei atterrato su una landing page di un prodotto tecnologico. Vi trovi la descrizione del prodotto, le sue caratteristiche, qualche foto. Non ti trasmette però nessuna emozione. È una pagina asettica.
Ora immagina invece una landing page di un prodotto analogo. Stavolta però ti senti immediatamente coinvolto. La descrizione del prodotto, seppur presente, è collocata quasi al fondo della pagina. Prima ci sono immagini e frasi che ti fanno immaginare come ti sentiresti se avessi quel prodotto. In più, c’è un box in cui puoi lasciare la tua email per essere tra i primi a conoscere data di lancio e accedere a promozioni esclusive.
Quale prodotto, a parità di caratteristiche, compreresti? Molto probabilmente il secondo. Il brand è infatti riuscito a coinvolgerti nel suo racconto.
La seconda ipotetica landing page è un ottimo esempio di design emozionale. Attira l’utente con immagini e testi d’impatto, lo invita ad essere parte di un ristretto gruppo di persone, permettendogli di sviluppare senso di appartenenza.
In generale, le applicazioni di emotion design sono diverse. Gli stimoli emotivi possono infatti essere collocati in diversi contesti, dai siti web alle landing page, dai blog agli e-commerce. Senza dimenticare le email.
Il design emozionale nell’email marketing
Curi le tue campagne di email marketing nei minimi dettagli, segmenti i contatti per essere sicuro di inviare ad ogni utente il giusto messaggio, eppure i risultati non sono quelli attesi. Probabilmente alle tue email manca un pizzico di emozione.
Il design emozionale può venire in tuo aiuto. Progettare le tue campagne secondo questo approccio può infatti determinare un miglioramento delle tue performance. Le regole da seguire sono poche e semplici. Ma se seguite nel modo corretto, garantiscono risultati.
- Personalizzazione. Rivolgersi direttamente all’utente aumenta di circa 6 volte il tasso di conversione dell’email. Le email personalizzate, in altre parole, fanno sentire il destinatario unico e lo coinvolgono fin dalla prima riga.
- Problema. Presenta la tua offerta sotto forma di problema. Qualcosa che sai possa interessare il tuo target. Non dev’essere necessariamente un problema rilevante per tutti, l’importante è che lo sia per i tuoi destinatari.
- Stimolo emotivo. Mettiti nei panni dei tuoi iscritti. Cerca di usare parole e immagini che possano suscitare in loro determinate emozioni. Fai capire loro che sai cosa provano.
- Soluzione. È il momento di presentare la soluzione al problema posto poco prima. Soluzione che viene assicurata dal tuo prodotto o servizio.
- Call to action. Infine, colloca il bottone della CTACTA o call to action è un messaggio diretto all'utente che naviga sul nostro sito web realizzato per portare a termine un'azione. Per quest'ultima si intende chiaramente un acquisto, un.... Se sei riuscito a coinvolgere gli utenti, cliccheranno sul pulsante e atterreranno sulla landing page dedicata. Anch’essa, ovviamente, da costruire secondo il design emozionale.
Puoi interpretare questi elementi come dei passaggi da inserire nel corpo dell’email. Se necessario, puoi ripetere uno o più di questi passaggi, ad esempio riproponendo lo stimolo emotivo.
Esempi di design emozionale
Non sai come includere gli stimoli emotivi nelle tue campagne email? Ti suggeriamo alcuni esempi pratici, utili per capire come muoverti all’inizio. Il primo passo è individuare l’emozione da suscitare negli utenti. A seconda della reazione desiderata, potrai orientarti verso una tipologia di stimolo invece che un’altra.
Se, ad esempio, vuoi indurre impazienza puoi inserire nell’email il countdown che indica quanto manca all’uscita di un nuovo prodotto. Per generare senso di esclusività puoi poi offrire quello stesso prodotto in pre-order.
Quando invece vuoi rafforzare il legame con i tuoi clienti, puoi inviare un’email per festeggiare un importante traguardo, ad esempio i primi cinque anni di attività, offrendo un codice sconto speciale per l’occasione.
L’aspetto importante da tenere in conto è che lo stimolo deve inserirsi all’interno dell’email in maniera credibile. Non può essere semplicemente aggiunto senza curarsene troppo. Altrimenti non avrà l’effetto sperato, ma anzi risulterà una nota stonata.
Vantaggi e svantaggi
È giunto il momento di analizzare i pro e i contro del design emozionale. Tra i vantaggi c’è indubbiamente la possibilità di coinvolgere emotivamente gli utenti in modo da avvicinarli al brand. E trasformarli in clienti. Le alte percentuali di conversione sono infatti un altro importante punto a favore di questo approccio.
Vi è inoltre un aspetto da non sottovalutare: la coerenza che deriva da un utilizzo strategico dell’emotion design. Il brand può infatti declinare il suo modo di comunicare anche attraverso elementi diversi dal semplice testo. Se ad esempio usa un tone of voice scherzoso e amichevole, può riproporlo sul suo sito web, servendosi di immagini o simboli che suscitino gioia.
Il principale rischio, che si traduce in svantaggio, è quello di esagerare. Voler suscitare emozioni è assolutamente positivo, a patto però di non strafare. Inserire stimoli diversi potrebbe infatti confondere l’utente, inducendolo ad allontanarsi dal messaggio e di conseguenza dal brand. Esattamente l’opposto di ciò che si intendeva ottenere.
Il design emozionale è a tutti gli effetti una strategia, e come tale ha le sue regole da rispettare. Se sei alle prime armi, ti sarà utile conoscere alcune tecniche per essere sicuro di far bene. Curioso? Le trovi nel prossimo paragrafo.
Consigli, tecniche e strategie
All’inizio potresti incontrare delle difficoltà nell’utilizzo del design emozionale. Tranquillo, vogliamo aiutarti. Di seguito trovi alcuni consigli che potrai subito mettere in pratica per includere le emozioni nella tua strategia.
- Conosci il tuo pubblico. Questa è una regola universale, che vale anche al di fuori del design emozionale. In relazione a quest’approccio, tuttavia, è ancor più importante. Se conosci le persone a cui ti rivolgi saprai infatti quali sono i loro bisogni, anche dal punto di vista emotivo.
- Fai attenzione al tone of voice. Il tone of voice utilizzato è fondamentale, perché determina come verrà interpretato il messaggio. Svela, in altre parole, le intenzioni del brand. E influenza la reazione dell’utente.
- Usa i colori per rafforzare il messaggio. Sapevi che ogni colore ha un significato? Il rosso, ad esempio, trasmette energia e passione. Il blu ispira fiducia, il verde speranza. Usarli in modo strategico ti aiuterà quindi ad avvalorare il messaggio che vuoi comunicare.
- Inserisci immagini di persone. Può sembrare superfluo, o addirittura inutile, ma non lo è affatto. Quando vediamo altre persone compiere un’azione, tendiamo ad identificarci con loro. Quindi ad esempio ci immaginiamo usare un prodotto, proprio come raffigurato nelle immagini. Questo aiuta a generare empatia e a motivare la persona a riprodurre un comportamento.
Conclusioni
Le emozioni sono fondamentali. Nel marketing così come nel design. Utilizzarle con criterio può significare ottenere ottimi risultati. Il design emozionale ha proprio questo obiettivo: migliorare le performance del brand e l’esperienza dell’utente.
E tu? Sei pronto ad includere le emozioni nella tua strategia? Se hai bisogno di aiuto, sappi che la squadra di Mailsenpai è qui per te. Contattaci per sapere cosa abbiamo da offrirti!