Il tuo brand parla nel modo giusto? La risposta è tutta nel tone of voice, che non è altro che il tono di voce che scegli di dare alla tua azienda, per parlare ai clienti reali e potenziali. Ma come si fa a trovare la voce migliore per raccontarsi? Lo scopriremo in questa guida dedicata al tone of voice nel marketing. Pronto a partire?
In pochi punti:
- 1 Cos’è il Tone of voice: le parole contano (e cantano)
- 2 A cosa serve il giusto tono di voce
- 3 Perché è importante per la tua azienda
- 4 Come creare il giusto tone of voice
- 5 Come identificare quello giusto per il proprio brand
- 6 Un esercizio per definire il tuo tone of voice
- 7 Consigli e strategie su come identificarsi
- 8 Esempi di tone of the voice
- 9 In conclusione
Cos’è il Tone of voice: le parole contano (e cantano)
Il tone of voice, come abbiamo anticipato poco fa, è il particolare modo in cui un’azienda sceglie di comunicare e presentarsi al suo pubblico. Qui entra in gioco lo straordinario potere delle parole che, con le loro infinite sfumature, riescono a dare una vera e propria voce alla tua azienda. Proprio come se parlassi a un interlocutore in carne e ossa, i tuoi testi dovranno avere un colore riconoscibile, che aiuti il lettore a cogliere il carattere e la personalità che c’è dietro al tuo brand.
Un’impresa non facile, certo, ma davvero affascinante.
A cosa serve il giusto tono di voce
Dopo questa piccola introduzione sul significato di tone of voice, avrai di sicuro intuito che il tono che decidi di dare alla tua comunicazione aziendale può fare davvero miracoli (o quasi).
Il tone of voice, infatti, se ben studiato permette al brand di avvicinarsi maggiormente ai suoi clienti, di puntare a un nuovo target ma anche di cambiare in modo efficace il proprio posizionamento.
Se stai “rifacendo il look” alla tua azienda con un’operazione di rebranding, ricorda di far emergere questa trasformazione anche nel linguaggio e nel modo in cui descrivi questa metamorfosi. Fidati, i clienti lo noteranno subito e percepiranno che qualcosa sta cambiando in meglio.
Perché è importante per la tua azienda
Se vuoi promuovere la tua attività, soprattutto sul web, la comunicazione è il tuo pane quotidiano. Ma nell’era dei social, in un mondo in cui riceviamo continuamente informazioni e messaggi, comunicare non basta più: bisogna saperlo fare in modo efficace.
Nel caso di un’azienda, in particolare, è fondamentale parlare dei propri valori, dei benefici relativi ai servizi offerti, della propria filosofia e dei propri punti di forza. Insomma, ciò che rende unico un brand, distinguendolo dai competitor.
Trovando il giusto mix per comunicare in modo originale e trasparente, ti risulterà molto più semplice raggiungere il tuo target e fidelizzarlo, ma anche per attirare l’attenzione di nuovi clienti.
Come creare il giusto tone of voice
Come ogni bel progetto che si rispetti, anche la creazione di un tone of voice che rappresenti al meglio il tuo brand richiede una fase di analisi. In cosa consiste? Ecco qui per te una ricetta facile facile su cui lavorare:
- Studia il tuo target: il tone of voice non esisterebbe senza un pubblico di riferimento. Ed è proprio su questo che dovrai basare la tua analisi. Solo conoscendo alla perfezione il target a cui ti rivolgi potrai trovare le parole e il modo giusto per esprimerti;
- Studia gli obiettivi di marketing: il tono di voce dovrà aderire in tutto e per tutto agli obiettivi dell’azienda.
- Prepara una lista di parole: quali sono i termini più appropriati per raccontare il tuo brand e i tuoi prodotti? Quali sono quelli, invece, da evitare? Un bell’elenco di parole OK o KO ti darà una mano a focalizzarti sulla strada giusta. Il tone of voice è anche una questione “matematica”: se hai le idee chiare sarà difficile sbagliare.
Come identificare quello giusto per il proprio brand
Quando si parla di tone of voice nel marketing, non c’è una regola prestabilita e valida universalmente per qualsiasi brand. Come puoi immaginare, ci saranno aziende che prediligeranno un tono di voce più formale, altre andranno su quello ironico, amichevole, e via discorrendo. Allora il punto di partenza è proprio questo: scegliere il tone of voice adatto, quello “su misura” per raccontare la tua realtà.
Ma ora è il momento di passare dalla teoria alla pratica. Come fare per identificare la giusta voce per il tuo brand? Per compiere questo passo, può esserti utile iniziare con un’analisi SWOT. Si tratta di una tecnica di marketing che ti aiuta a valutare le tue caratteristiche vincenti, quelle da migliorare e gli scenari futuri. L’acronimo SWOT sta per Strengths, Weaknesses, Opportunities e Threats, che tradotte diventano:
- Punti di forza
- Punti di Debolezza
- Opportunità
- Minacce
Con quest’analisi inizierai a fissare in mente le informazioni utili per definire un tone of voice che ti rappresenti. Rifletti sulla tua brand identity: chi sei, cosa fai, quali sono i valori alla base della tua azienda. Solo così potrai trovare la maniera giusta per dare un’impronta unica alla tua comunicazione. Molte aziende amano definirsi “leader di settore”. Ma cosa si può fare per andare oltre una definizione simile (che non racconta assolutamente nulla di sé)?
Un esercizio per definire il tuo tone of voice
Prova a domandarti quale di questi stili rispecchia maggiormente la personalità del tuo brand:
- Formale o Informale? Scegli se dare del “tu” al tuo utente di riferimento, oppure se è meglio prendere le distanze ed essere più impersonale;
- Rispettoso o irriverente? Vuoi mostrarti sempre impeccabile o hai voglia di giocare e attrarre l’attenzione con un linguaggio d’impatto, sopra le righe? Il confine può essere molto sottile, e guai a esagerare con l’ironia, perché si rischia di apparire fuori contesto;
- Serio o Divertente? Tratti di argomenti che non lasciano spazio alla leggerezza? Oppure il tuo scopo è intrattenere il lettore e strappargli anche un sorriso? L’umorismo può fare molto per la tua comunicazione aziendale, ma solo se il brand lo consente.
- Realtà o entusiasmo? Puoi convincere i clienti sulla base di dati concreti oppure trascinarlo a bordo facendo leva sulla passione per il tuo lavoro e sull’entusiasmo che ci metti. A te la scelta, tieni presente che anche le emozioni possono avere uno spazio più o meno grande nella comunicazione, a seconda di ciò che vuoi dire.
Consigli e strategie su come identificarsi
Adesso che hai ben chiare le caratteristiche che rendono speciale il tuo brand, è il momento di iniziare a trasmetterle anche agli altri. In questo può esserti di grande aiuto lo storyboard.
Dopo aver fatto un’analisi dell’identità dell’azienda, infatti, prova a immaginare un possibile dialogo con i tuoi interlocutori. Facile a dirsi ma, in concreto, da che parte si comincia?
Bene, eccoti svelato il segreto: basta pensare al brand come se fosse un personaggio. Quando avrai umanizzato la tua azienda, prendi carta e penna e mettiti al lavoro: prepara una scheda che descriva, per filo e per segno, il tuo personaggio. Sarà come trasformarsi in uno sceneggiatore alle prese con un film o un’opera teatrale, ma questa operazione ti consentirà di dare una svolta nel processo di definizione del tuo tone of voice.
Esempi di tone of the voice
E ora veniamo al dunque: ecco alcuni esempi di tone of voice da cui prendere spunto. Dare uno sguardo ai brand che sono riusciti a trovare il tono di voce più calzante per la propria attività ti renderà tutto molto più chiaro. E magari ti aprirà la strada per definire la tua voce.
Tone of voice freddo – Audi
Come accade spesso per i brand di motori, anche in questo caso salta subito all’occhio che il tono di voce utilizzato non “scalda” minimamente la comunicazione, anzi. L’azienda enfatizza il concetto di eleganza e classe di cui si fa portavoce, prediligendo un uso massiccio della forma impersonale.
Audi non si rivolge al suo pubblico dando del “tu” o del “voi”, ma pone l’accento sulle caratteristiche e peculiarità dei vari modelli di auto in commercio. Autorevolezza e distacco sono al posto di guida.
Tone of voice neutro – Alitalia
La compagnia aerea tricolore, sul suo sito web, ha scelto un compromesso tra un tone of voice formale e uno più amichevole. Si tratta di un tono ibrido, una via di mezzo che però non rivela in modo definito e riconoscibile la personalità del brand.
Alitalia utilizza il “tu” ma evita di inserire nei suoi testi dei termini tipici del linguaggio parlato. Insomma, restando in tema di aerei, qui si rimane un po’ sospesi in aria, senza troppe turbolenze.
Tone of voice caldo – BPER Banca
In questo caso ci troviamo di fronte a un tono di voce voce professionale ma con una sfumatura più umana, che fa salire la temperatura. Quella di BPER Banca è una voce calda e accogliente, che fa percepire il brand come una banca vicina alle persone che la scelgono e pronta a sostenerle nei loro progetti.
Tone of voice colorato – Lush
Dulcis in fundo, un brand che si distingue per lo stile frizzante e ironico che ha scelto per la propria comunicazione. Il marchio di prodotti cosmetici handmade ha scelto un tone of voice giocoso, con l’utilizzo di vocaboli divertenti e genuini, che fanno subito sorridere e fantasticare. Parole come “profumino” e “spumanti da bagno” dicono molto sull’approccio del brand e sul modo di concepire i suoi prodotti. Un linguaggio originale e sempre nuovo, per incuriosire e far parlare di sé.
In conclusione
Insomma, dopo questa carrellata di consigli ed esempi sul tone of voice, non ti resta che trovare e definire la tua vera voce. Noi di Mailsenpai siamo pronti ad ascoltarla e ad aiutarti a valorizzarla, per comunicare forte e chiaro con il tuo pubblico.