Non sai come attirare l’attenzione degli utenti inattivi? Definisci una campagna di riattivazione e migliora il tuo rapporto con i destinatari delle tue email. Per raggiungere l’obiettivo, però, devi adottare la giusta strategia! Tranquillo, abbiamo preparato per te una guida completa ed efficace.
In pochi punti:
Cos’è una campagna di riattivazione?
Per dare una scossa agli utenti inattivi è necessaria una campagna di riattivazione! Questo tipo di attività pone l’attenzione sui destinatari delle tue email. In particolar modo, su quegli utenti che non hanno aperto o non hanno interagito con i tuoi messaggi per molto tempo. La campagna email di riattivazione è fondamentale per capire il destino di questi utenti. Se, infatti, dopo queste sollecitazioni continuano a ignorare le tue email non potrai fare più nulla! Per il bene delle tue campagne di email marketing dovrai eliminarli dalla tua mailing list. Non preoccuparti, però, faremo in modo che la tua campagna di riattivazione avrà il successo sperato.
A cosa serve una campagna di riattivazione?
Come avrai capito, la campagna di riattivazione ha il compito di rivitalizzare la relazione con i tuoi clienti. Solitamente, le email di queste campagne sono pensate e realizzate per attirare l’attenzione del cliente. I motivi principali, quindi, per cui è vitale creare una campagna email di riattivazione sono:
- diminuire il tasso di abbandono;
- aumentare il coinvolgimento.
Un’altra conseguenza positiva di questa campagna è il miglioramento della deliverability, ossia la capacità dei messaggi di arrivare all’inbox degli utenti. È un fattore importantissimo per ogni azienda! La deliverability, però, è definita dai client di posta che analizzano e giudicano tutti i mittenti. Se le tue email vengono ignorate oppure cancellate, potresti diventare uno spammer agli occhi dei client. Per evitare conseguenze negative sulle tue campagne di email marketing, è importante riconquistare l’attenzione dei clienti oppure eliminarli dalla mailing list.
Perché è importante?
Vuoi sapere perché è vitale una campagna di riattivazione? Per migliorare la tua relazione con i tuoi clienti! Immagina un rapporto tra due persone che dura tanti anni, sicuramente ci saranno tre fasi:
- un primo momento pieno di entusiasmo ed eccitazione;
- una situazione in c’è maggiore fiducia e stabilità;
- un periodo di stallo in cui il coinvolgimento diminuisce.
Per rivitalizzare questo periodo di stallo devi definire una campagna email di riattivazione. È bene, però, che questo tipo di contenuti non siano troppo commerciali. Devi cercare di sorprendere e stimolare la gli utenti dormienti, con delle email inaspettate!
Come fare una campagna di riattivazione
Per avere gli effetti positivi di una campagna di riattivazione è bene avere una strategia. Ora ti aiuteremo a definire nel dettaglio ogni sua fase.
1. Identificare gli utenti inattivi
Innanzitutto, dobbiamo fare dei chiarimenti! Gli utenti inattivi sono tutte quelle persone che sono iscritte alla newsletter, ma che non interagiscono alle email. Per essere sicuro di identificare i giusti utenti, tieni ben a mente questi fattori:
- Frequenza delle email: l’attività dei destinatari è indirettamente proporzionato all’invio delle email. Ad esempio, se ricevono delle email ogni mese il periodo di inattività può considerarsi dopo sei mesi. Se, invece, le email sono inviate settimanalmente il periodo di inattività inizia dopo massimo due mesi.
- Comportamento degli utenti: Per valutare l’attività di un destinatario devi avere ben chiaro il tipo di conversione che vuoi ottenere.
- Ciclo di vita del cliente: Questo fattore può essere considerato in relazione al comportamento degli utenti. Ad esempio, se l’utente ha effettuato un acquisto importante è probabile che ci sarà un periodo di attività più lungo.
Una volta individuati gli utenti inattivi bisogna analizzarli e comprendere quali sono le loro preferenze.
2. Definisci contenuto
Il segreto di una valida campagna di riattivazione sono i contenuti! Come avrai capito, il primo step è fondamentale per poter creare delle email interessanti. Devi avere ben chiaro, che questo tipo di utenti hanno già ignorato i tuoi contenuti; quindi, devi necessariamente apportare delle modifiche significative.
Non sai da che parte iniziare? Ecco per te degli spunti:
- Sondaggi e survey. Può essere un buon modo per far sentire importanti gli utenti, che saranno incentivati ad aprire la tua email. Non dimenticare di porre le giuste domande e di catturare la loro intenzione.
- Raccomandazioni di prodotto. Se hai un sito di e-commerce, puoi sfruttare le informazioni sugli acquisti precedenti. In base ad essi puoi offrire prodotti simili o sconti a loro dedicati.
- Concorsi online. Sfrutta il lato competitivo dei tuoi clienti e cerca di incentivare il loro engagement. Se hanno la percezione di vincere qualcosa di importante saranno più incentivare a interagire con le tue email.
3. Automatizza il processo
Non puoi creare una campagna di riattivazione senza un flusso automatizzato! Per fare ciò, hai bisogno di definire:
- Le condizioni di invio;
- I tempi di attesa tra un invio e un altro;
- Il numero di email da inviare prima di eliminare l’utente dalla mailing list.
Per essere certo di non dimenticare nessun aspetto importante, ti consigliamo di affidarti a un tool di invio automatico. In questo modo, avrai un fidato aiutante in grado di offrirti i dati per creare delle campagne email di riattivazione efficaci.
4. Monitorare i risultati
Un altro motivo per avere uno strumento per l’invio delle email sono i dati! Se scegli un valido strumento, potrai ottenere tutte le informazioni utili per comprendere l’esito della campagna di riattivazione. Ti starai domandando, cosa ci faccio con questi dati? Devi metterle in relazione alle metriche! A differenza delle altre campagne di email marketing, in questo caso devi guardare al lungo termine. Non basterà che l’utente apra la tua email solo una volta e ignorare tutte le altre! Devi riuscire a riattivare un legame duraturo e coinvolgente.
Strategie e consigli per una campagna email di riattivazione
Dopo averti fornito dei suggerimenti strategici, abbiamo qualche segreto del mestiere! Seguendo questi consigli riuscirai a sorprendere i clienti e a fargli compiere le azioni tanto desiderate.
Punta sugli oggetti accattivanti
Come ogni email che si rispetti deve avere un oggetto che attiri l’attenzione. Per le campagne di riattivazione bisogna essere ancora più creativi! Non preoccuparti non ti lasciamo solo neanche in questa fase così delicata. Ecco per te qualche oggetto apprezzato dagli utenti:
- “È da un po’ che non passi a trovarci”
- “Non perderti questa occasione!”
- “Un buono sconto per non dimenticarti di noi”
Stupisci i destinatari
Questo consiglio è molto prezioso, soprattutto se non è la prima email che state inviando. Per essere certo che la campagna di riattivazione scaturisca qualche effetto devi garantire qualcosa di interessante. Ad esempio, ti consigliamo di:
- Proporre uno sconto importante, maggiore di quello proposto fino ad’ora;
- Offrire un prodotto che hanno già acquistato gratuitamente. Spesso di opta per promozioni come 2+1 oppure “prodotto omaggio con spesa minima di…”
Se dopo anche quest’ultima attività non aprono la tua email, non puoi far altro che eliminarli definitivamente dalla mailing list.
Benefici della campagna di riattivazione
È il momento di tirare le somme! Cerchiamo di definire insieme tutti i benefici che una valida campagna email di riattivazione può portare alla tua azienda.
Metriche più precise
Avere troppi utenti inattivi porta a statistiche errate! Nei risultati delle tue campagne di email marketing ci saranno dei valori sballati a causa di questi destinatari dormienti. Con una campagna di riattivazione eliminerai tutti gli utenti non interessati alle tue email. In questo modo, sarà più semplice comprendere l’efficacia di ogni tua attività. Inoltre, aiutandoti con dei tool di email marketing professionali potrai avere delle informazioni ancora più dettagliate.
Non diventi uno spammer
Mantieni alta la reputazione con i server di posta! Con una campagna di riattivazione puoi:
- trasformare utenti inattivi in attivi;
- ripulire la mailing list da utenti non interessati ai tuoi messaggi.
In questo modo, i servizi di posta valuteranno positivamente il tuo indirizzo e le tue email non finiranno nello spam!
Meno costi e maggior risultato
Come ben sai, è più semplice mantenere un cliente che acquisirne dei nuovi! La stessa cosa vale per l’invio delle email. Una campagna di riattivazione è sicuramente più economica rispetto a una di acquisizione. I vantaggi, però, non finiscono qui! La percentuale di possibilità che si crei un re-engagement è più alta. Questo è possibile, perché, gli utenti già conoscono la tua azienda e i prodotti o servizi che offri.
Conclusioni
Noi abbiamo parlato fin troppo, ora è il tuo momento! Applicando i nostri consigli riuscirai a creare una perfetta campagna di riattivazione. Per qualsiasi dubbio o curiosità, però, non esitare a rivolgerti a noi Siamo sempre pronti a rispondere a ogni tua domanda!