Come nella maggior parte delle discipline che hanno a che fare con i numeri, anche per l’email marketing l’A/B testing risulta cruciale. Formulare un’ipotesi, testarla e validare la sua efficacia è il modo migliore per ottimizzare qualsiasi campagna marketing, ma questo vale a maggior ragione per le email. Perché? Perché si tratta di un canale in cui moltissimi elementi possono essere ottimizzati: dal titolo, al contenuto, alla call to action ecc.
In questo articolo spigheremo che cos’è la conversion rate optimization, come utilizzare l’A/B testing in funzione della ottimizzazione campagne email e per migliorare le strategie di marketing digitale.
Pronto a cominciare?
Cos’è l’A/B testing per le email

In generale, l’A/B testing è il processo di validazione di un’ipotesi messa a confronto con un’altra. Facciamo un esempio concreto. Vuoi inviare una mail con un’offerta a tempo su una serie dei prodotti presenti sul tuo e-commerce. A tutti coloro che hanno già acquistato una volta. Di solito, la tua azienda utilizza per questo tipo di offerte la formula 2×1. Ovvero, invita ad acquistare due prodotti proponendo quello meno costoso come omaggio. Però ti è venuto un dubbio. Forse sarebbe più convincente offrire il 50% su tutto il carrello; indipendentemente dalla quantità di prodotti acquistati.
Bene. Testiamo la nostra perplessità con un A/B test.
Il test passo dopo passo
L’ipotesi: se proponi un’offerta del 50% su alcuni prodotti selezionati, otterrai maggiori vendite rispetto al 2×1 sugli stessi prodotti. Non sei sicuro che questa ipotesi sia corretta. Quindi ti serve un test.
Prendi il numero di destinatari di questa offerta e dividilo esattamente a metà. Una metà riceverà l’offerta 2×1; l’altra metà il 50% di sconto.
Una volta inviate le email, analizza quale delle due ha ottenuto maggiori conversioni e scopri l’offerta più apprezzata dal pubblico.
L’A/B testing automatizzato
Sembra semplice eh, però come fai a selezionare tutti i destinatari, dividerli in modo equo e mandare due versioni della stessa email in contemporanea? E poi come analizzi tutti i risultati? Con una buona piattaforma di email marketing. Piattaforme come MailChimp, GetResponse o l’italianissima Mailsenpai permettono di targetizzare i destinatari, dividere correttamente la mailing list e analizzare le performance delle tue campagne test.
Ti basta rivolgerti ai professionisti e creare le due versioni, studiando poi – nel dettaglio – i loro risultati. Sicuramente le tue strategie di marketing digitale ne beneficeranno.
Considera anche che, l’esempio appena fatto, può essere ripetuto per ogni elemento delle tue campagne di email marketing.
La conversion rate optimization nelle email

La conversion rate optimization (abbreviato in CROL'acronimo CRO indica la Conversion Rate Optimization, ovvero l'ottimizzazione del tasso di conversione di una... Leggi) è la strategia di marketing con cui puoi ottimizzare ogni elemento di una campagna. Nello specifico, quando parliamo di ottimizzazione campagne email, si tratta di individuare la giusta amalgama di elementi che portino maggiori conversioni dalla tua mailing listLa mailing list è una lista di corrispondenza. Cioè, un insieme di indirizzi e-mail destinati... Leggi.
Ecco alcuni degli accorgimenti che puoi mettere in atto:
- usare headline più convincenti;
- scrivere testi di copywriting persuasivo;
- ottimizzare il layout della email;
- analizzare la funzionalità di tutti i pulsanti;
- rendere più chiara la CTA;
- sperimentare diverse offerte;
- proporre benefici diversi ai tuoi lettori.
P.S.
Naturalmente seguendo questi suggerimenti la conversion rate optimization e la tua attività di ottimizzazione di campagne email faranno grandi passi in avanti.
Come si analizza la conversion rate optimization nelle email
Come si fa a mettere a punto la conversion rate optimization delle proprie email?
Una volta realizzato l’A/B testing di ognuna di queste variabili, puoi analizzare i risultati con i report della piattaforma utilizzata. Metriche come il tasso di apertura, il bounceIl Bounce (in italiano rimbalzo) è un indicatore che ci segnala quanti messaggi non hanno... Leggi rate, lo spamIn gergo la parola spam significa spazzatura. Difatti, indica un messaggio indesiderato. Un messaggio che... Leggi score e il click sui link ti diranno quali versioni hanno avuto più successo.
Attenzione a non farti prendere dal testing compulsivo: a volte basta seguire il tuo istinto per individuare la formula migliore. In casi più complessi, invece, sottoporre due versioni della stessa mail ti aiuterà a chiarirti le idee.
Ottimizzazione delle campagne email tramite A/B testing
In una campagna email, letteralmente tutto può essere testato e ottimizzato. Questo vale anche per il design di un sito o di ogni singola pagina. Il testing è il cuore del marketing, perché ti darà risultati concreti e misurabili.
Il successo di Amazon è proporzionale a quanti esperimenti facciamo ogni anno, ogni mese, ogni settimana, ogni giorno.
Jeff Bezos
Presta attenzione a ogni aspetto della comunicazione rivolta al tuo destinatario. Il tema dell’email è chiaro fin dal titolo? Il body copy è accattivante e comprensibile? Ci sono troppe CTACTA o call to action è un messaggio diretto all'utente che naviga sul nostro sito... Leggi e il lettore si confonde? Ognuno di questi elementi può essere misurato e poi ottimizzato.
L’analisi dei risultati

Come fai a capire se l’ottimizzazione delle campagne ha funzionato? Analizza le due diverse versioni. Se la seconda – quella nuova – ottiene risultati migliori della prima, vuol dire che la tua ipotesi iniziale è valida. Adesso hai un nuovo modello di email che ottiene risultati migliori di quello che hai impiegato finora. Affinché l’analisi risulti efficace – con risultati precisi – considera alcuni aspetti:
- Le mail devono essere mandate allo stesso giorno e allo stesso orario.
- I destinatari devono far parte dello stesso gruppo targetTarget è un termine che viene dalla lingua inglese e che vuol dire letteralmente "bersaglio".... Leggi.
- Le metriche che analizzi devono essere le stesse.
In questa maniera elimini la possibilità che fattori come, appunto, l’orario di ricezione o la tipologia di target falsino i risultati.
A/B test per le strategie di marketing digitale: varianti
Chiaramente quello che abbiamo detto sopra vale se il tuo A/B testing è relativo al contenuto della mail. Se invece vuoi testare quale sia l’orario migliore per mandare una newsletter, dovrai effettuare il percorso inverso.
Invia lo stesso contenuto in due orari diversi e analizza quale riceve un maggior tasso di apertura e di conversione. Allo stesso modo, se studi il miglior target, invia la stessa email allo stesso orario a due gruppi di destinatari diversi e scopri chi risponde più positivamente.
Errori comuni nelle strategie di marketing digitale con A/B testing
Se non hai dimestichezza con i numeri e le statistiche, potresti fare degli errori madornali nel tuo A/B testing. Quindi inficiare le strategie di marketing digitale che stai testando. Niente paura: siamo qui per risolvere ogni dubbio nel modo più semplice possibile. Ti presentiamo alcuni errori che rischi di commettere e come evitarli.
1. L’obiettivo del test
Per avere risposte chiare, devi formulare la domanda in modo chiaro. Ciò significa che bisogna impostare un obiettivo definito su cosa vuoi scoprire con il tuo test.
Come hai visto, identificare quale oggetto email funzioni meglio o segmentare correttamente il target sono obiettivi che richiedono test diversi.
2. L’individuazione del periodo di test
Un A/B testing ha valore anche in base alla tempistica che ti dai. Non mantenere le tue doppie email all’infinito. Stabilisci un periodo di prova. Alla fine del quale troverai la versione che funziona meglio e la implementerai ai fini di una positiva ottimizzazione campagne email.
3. Analisi corretta dei dati
Puoi incappare in errori, distrazioni che ti faranno interpretare in modo poco corretto i dati. Per esempio, se volessi scoprire quale giorno sia il migliore per inviare una newsletter, faresti un A/B test inviandola ad alcuni destinatari il martedì e ad altri il mercoledì.
Ma se il mercoledì capita in un giorno festivo, otterrai risultati falsati rispetto a un qualsiasi altro mercoledì feriale.
4. Conosci la significatività statistica
Questa è la probabilità che un dato sia dovuto all’azione che hai compiuto e non al caso. Nell’esempio precedente, se i lettori aprono in maggior numero la mail del mercoledì è perché quello è casualmente un giorno di festa e sono più liberi. Non sai se avresti ottenuto lo stesso risultato in un giorno lavorativo. Per capire al meglio la significatività statistica di un test ti serve un buon analista dei dati nel team. Altrimenti, affidati a una piattaforma con report molto precisi e dettagliati.
5. Fai A/B testing su una variabile alla volta

Collegandoci alla significatività statistica, considera di effettuare il test su un solo elemento. Se, per esempio, modifichi sia l’oggetto della mail che l’orario di invio, non saprai se i risultati sono dovuti all’una o all’altra modifica. Fai test separati per elementi separati della tua campagna.
Casi di studio vincenti per una buona ottimizzazione campagne email
La piattaforma Foodwatch, che si batte per una distribuzione più etica delle risorse alimentari e una diminuzione degli sprechi, effettua regolarmente A/B test sugli headline delle sue campagne email. Una volta al mese viene inviata a tutti gli iscritti la possibilità di partecipare a una campagna di sensibilizzazione sullo spreco alimentare o argomenti correlati, valutando diversi oggetti dell’email per un maggiore tasso di apertura.
Il sito California Closets, che invece si occupa di organizzazione degli spazi in casa, ha ottenuto il 115% di conversioni in più con un body copy più persuasivo.
Quali sono i vantaggi dell’A/B testing nelle email
Con una serie di test mirati, migliori le strategie di marketing digitale, conosci meglio il tuo pubblico e il lavoro sulla ottimizzazione campagne email dà risultati evidenti.
Andando più nel dettaglio… puoi scoprire informazioni importanti sulla tua audience, migliorare la conversion rate optimization, pianificare al meglio le future campagne.
In definitiva, quello che otterrai saranno maggiori conversioni e potenzialmente un fatturato più alto per il tuo business online.
Ottimizzazione campagne email con gli A/B test? Si… può… fare!

Ottimizzazione campagne email con l’A/B testing: conclusioni
Ti abbiamo spiegato come impiegare l’A/B testing ai fini di una ottimizzazione campagne email valida. Come impostare buone strategie di marketing digitale con la conversion rate optimization.
Insomma, da oggi sai come fare a testare nuove features e scoprire se funzionano. Dotati di pazienza, di una buona piattaforma di email marketing e di tutti i consigli che troverai tra le news di Mailsenpai per rendere le tue strategie di marketing digitale sempre più efficaci.







