Mai come oggi ha senso parlare di segmentazione email. Il motivo è semplice. La posta elettronica è, indiscutibilmente, fra gli strumenti più potenti e versatili per instaurare relazioni durature con il pubblico. Ma è vero anche che l’invio massivo e indifferenziato di comunicazioni ha perso da tempo la sua efficacia.
Il successo di una campagna email dipende – soprattutto o per larga parte – dalla capacità di segmentare i contatti. Perché permette di personalizzare contenuti e offerte, in base alle caratteristiche e ai comportamenti dei destinatari.
Ecco dove nasce la collaborazione fra Bancomail, specializzata nella fornitura di database B2B, e la piattaforma di email marketing professionale MailSenpai.
In questa guida spieghiamo – quindi – in cosa consiste la segmentazione del database. Come, perché dividere i contatti e con quali benefici.

Non resta che iniziare.

Il tasso di click-through (CTR) delle campagne segmentate è (in media) superiore del 100,95% rispetto a quelle non segmentate.

kinsta.com

Cos’è la segmentazione email e perché è indispensabile alle aziende

 

 

segmentazione email

 

 

La segmentazione email è una strategia fondamentale nel marketing digitale. Consiste nel dividere i contatti in gruppi omogenei, in base a caratteristiche comuni, criteri facilmente individuabili come:

  • Dati demografici (età, sesso, località);
  • Interessi e preferenze dichiarate;
  • Storico di acquisti o interazioni;
  • Livello di engagement aperture, click, risposte);
  • Fase del funnel (lead, cliente, cliente ricorrente).

I vantaggi direttamente collegati a questa pratica sono innumerevoli. Una buona segmentazione del database permette, infatti, di:

  • Offrire contenuti più rilevanti
    Gli utenti ricevono comunicazione in linea con le proprie esigenze aumentando le chance di interazione/conversione.
  • Aumentare i tassi di apertura e di click
    I contenuti mirati generano curiosità e coinvolgimento, migliorando il CTR (Click-Through Rate).
  • Ridurre le disiscrizioni e le segnalazioni di spam
    Gli utenti percepiscono valore nelle comunicazioni ricevute. Quindi diminuiscono le possibilità le email vengano cestinate o segnalate come indesiderate.
  • Fidelizzare
    Le comunicazioni personalizzate rafforzano e rendono più stabile il rapporto con il cliente.
  • Migliorare la comprensione del pubblico
    La segmentazione del database consente di analizzare diversi gruppi. Dunque di identificare pattern, preferenze, opportunità di cross e upselling.
  • Creare automazioni più efficaci
    I flussi automatizzati (benvenuto, follow-up, eccetera) possono essere adattati a ogni segmento con una maggiore precisione dei trigger e dei contenuti.
  • Migliorare il ROI (Return on Investment)
    La segmentazione email ottimizza le risorse investite, generando conversioni più elevate e riduzione degli sprechi.

Oltre la metà (57%) dei professionisti del marketing personalizza i propri contenuti, adattando i messaggi in base al comportamento dell’utente, alla posizione geografica e alla cronologia degli acquisti. 

Hostinger.com

La segmentazione email con Bancomail: contatti profilati ed elevate prestazioni

Bancomail è una delle principali piattaforme italiane per l’email marketing B2B. Specializzata nella fornitura di database aziendali altamente profilati, conta oltre 11 milioni di contatti nel mondo, per campagne davvero efficaci.

Ma cosa offre nella fattispecie?

  • Indirizzi email validati e conformi al GDPR e alle leggi nazionali;
  • Oltre 2000 filtri categorici, dimensionali e strutturali;
  • Aggiornamenti periodici;
  • Supporto e assistenza qualificata.

Il processo operativo è, inoltre, davvero semplice ed intuitivo. Basta selezionare i filtri desiderati (es. codice ATECO, città, numero di dipendenti). Il database generato è in formato XLS o, su richiesta, in formato CSV.

Ricordiamo: ogni record si contraddistingue per una classificazione profonda che comprende:

  1. DATI AZIENDALI = ragione sociale, partita IVA, codice ATECO, forma giuridica, fatturato, numero dipendenti, settore merceologico.
  2. DATI GEOGRAFICI = indirizzo completo, CAP, città, provincia, regione, nazione.
  3. DATI DI CONTATTO = email, telefono, fax (se disponibile) sito web.

In definitiva Bancomail si afferma come strumento strategico per l’email marketing. Per creare liste mirate e ottimizzare al massimo la comunicazione, grazie anche al supporto di una piattaforma di email marketing adeguata.

MailSenpai: segmentazione del database e automazione intuiva

 

 

dividere i contatti

 

 

La sinergia tra Bancomail e Mailsenpai rappresenta un modello virtuoso di integrazione tra qualità del dato e potenza della piattaforma. Bancomail fornisce database B2B profilati, aggiornati e conformi al GDPR. MailSenpai mette a disposizione un sistema evoluto per la gestione, l’invio e l’automazione delle campagne email.

Parliamo, infatti, di una piattaforma di email marketing adatta a tutti. PMI, freelance e agenzie alla ricerca di uno strumento intuitivo e scalabile per le proprie comunicazioni via posta elettronica.

Quali sono i principali punti di forza? MailSenpai garantisce:

  • Alta deliverability, tramite uso di protocolli di autenticazione del mittente SPF – DKIM e gestione della reputazione dell’IP.
  • Segmentazione avanzata, è possibile dividere i contatti in base a comportamento, interessi, dati demografici e storico di interazione.
  • Editor drag & drop, per creare email funzionali e responsive anche senza competenze tecniche.
  • Automazioni intelligenti, per flussi dinamici e personalizzati.
  • Reportistica dettagliata, con statistiche in tempo reale e test A/B.

Insomma fare email marketing non vuol dire semplicemente dividere i contatti (segmentare i contatti). Quindi inviare email. MailSenpai dimostra come si tratti più di un mix di funzionalità, tecnologie e collaborazioni con partner affidabili.

Esempi di segmentazione del database e realizzazione di campagne

 

 

segmentare i contatti

 

 

Per chi non ha troppa dimestichezza con la materia può risultare utile guardare alla pratica.
Ecco un paio di esempi su come dividere i contatti. Quindi inviare contenuti strategicamente vincenti nell’ottica di un workflow strutturato.

SEGMENTAZIONE DEL DATABASE PER SETTORE MERCEOLOGICO

Obiettivo: proporre contenuti editoriali o guide turistiche a strutture ricettive
Segmento Bancomail:

  • Settore: Turismo e ospitalità
  • Località: Abruzzo
  • Dimensione: < 10 dipendenti

Flusso MailSenpai:

  • Email 1: Benvenuto + presentazione del contenuto
  • Email 2: Link a una guida gratuita
  • Email 3: Offerta per contenuti personalizzati o collaborazione

SEGMENTAZIONE EMAIL GEOGRAFICA

Obiettivo: promuovere un evento culturale a Roma e dintorni
Segmento Bancomail:

  • Località: Lazio (con focus su Roma, Latina, Frosinone, Viterbo, Rieti)
  • Settore: Comunicazione, editoria, turismo
  • Ruolo: Professionisti del settore
  • Dimensione aziendale: PMI e studi professionali (< 50 dipendenti)

Flusso MailSenpai:

  • Email 1: Invito all’evento
  • Email 2: Reminder + contenuto esclusivo
  • Email 3: Ultima chiamata
  • Email 4: Follow up

Errori da evitare nella segmentazione email

 

 

segmentazione del database

 

 

La segmentazione email è indispensabile per trasformare qualsiasi campagna email in uno strumento di conversione potente. Tuttavia, ci sono errori che possono compromettere fortemente l’efficacia del messaggio. Generando sprechi di tempo, risorse e reputazione.
Quali sono?

  • Segmentazione email eccessivamente generica o dettagliata
    Gruppi troppo ristretti riducono la scalabilità, mentre quelli troppo estesi compromettono la personalizzazione.
  • Database non aggiornato
    Duplicazioni, errori e dati non verificati portano all’aumento dei bounce, perdita di credibilità, penalizzazioni da parte dei provider.
  • Messaggi non coerenti con il segmento
    Inviare contenuti che non rispecchiano le caratteristiche o gli interessi del gruppo selezionato genera calo dell’engagement e reputazionale.
  • Sovrapposizione fra segmenti
    Inviare lo stesso messaggio a più gruppi simili, causa fastidio per i destinatari. Quindi possibili disiscrizioni e segnalazioni di spam.
  • Mancato rispetto del GDPR
    Si rischiano sanzioni legali, danni reputazionali e perdita di fiducia da parte del pubblico.

Metriche e analisi per testare l’efficacia della segmentazione del database

Per valutare l’efficacia della segmentazione email è indispensabile monitorare metriche specifiche, che riflettano il comportamento degli utenti e la pertinenza dei contenuti inviati.

Vediamo le principali:

  • Open rate (tasso di apertura)

Cosa misura: la percentuale di destinatari che ha aperto l’email.
Perché è utile: indica se il messaggio è percepito come rilevante dal segmento selezionato.
Conseguenza: un open rate basso può segnalare un oggetto poco efficace o una segmentazione non pertinente.

  • Click Through Rate (tasso di click)

Cosa misura: la percentuale di utenti che ha cliccato su uno o più link nell’email.
Perché è utile: riflette il reale coinvolgimento e l’interesse verso il contenuto.
Conseguenza: un CTR basso può indicare contenuti poco mirati o call to action inefficaci.

  • Conversion Rate (tasso di conversione)

Cosa misura: la percentuale di utenti che ha compiuto l’azione desiderata (acquisto, iscrizione, ecc.)
Perché è utile: valuta l’efficacia finale della segmentazione nel generare risultati concreti.    
Conseguenza: conversioni basse suggeriscono un disallineamento tra messaggio e bisogni del segmento.

  • Unsubscribe rate (tasso di disiscrizione)

Cosa misura: la percentuale di utenti che ha scelto di non ricevere più email.
Perché è utile: segnala se il contenuto è percepito come irrilevante o invasivo.
Conseguenza: disiscrizioni elevate indicano una segmentazione errata o una frequenza eccessiva di invii.

  • Bounce rate (frequenza di rimbalzo)

Cosa misura: la percentuale di email non recapitate (permanentemente o temporaneamente).
Perché è utile: valuta la qualità e l’aggiornamento del database.
Conseguenza: bounce elevati compromettono la reputazione del mittente e riducono la deliverability.

Segmentare i contatti: Conclusioni

Insomma la segmentazione del database – la segmentazione email – non è solo una tecnica di precisione: è il caposaldo di una comunicazione digitale efficace, personalizzata e orientata ai risultati.
In un contesto in cui l’attenzione dell’utente appare sempre più selettiva, parlare al pubblico giusto, con il messaggio giusto, è ciò che distingue una campagna mediocre da una strategia vincente. Per riuscirci servono due strumenti complementari: dati B2B qualificati e una piattaforma di automazione potente e intuitiva: Bancomail e MailSenpai.

Prova a costruire il tuo primo flusso partendo da un database Bancomail e importalo su MailSenpai: in pochi minuti potrai testare la potenza della segmentazione email intelligente e scoprire quanto dividere i contatti può fare la differenza.

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