Oggi si parla sempre più spesso del consumatore consapevole. E i motivi sono molti. Sicuramente l’emergenza climatica è uno di questi. Infatti le persone acquistano con maggiore consapevolezza. Soprattutto di come i prodotti possano avere un impatto sull’ambiente.
Negli anni la popolazione si è interessata sempre di più a questi aspetti. Non solo ecologici bensì anche di responsabilità sociale. Questo ha portato chi compra ad essere più attento. Soprattutto in merito a cosa acquistano.
Per questa ragione anche le imprese sono molto attente al consumatore consapevole. Ad esempio a come rispondere alle sue necessità. O a come comunicare meglio. Ecco tutte le informazioni utili sull’argomento.
In pochi punti:
Chi è il consumatore consapevole?
In primo luogo il consumatore consapevole è una persona. Nello specifico si tratta di una figura molto rilevante nella società di oggi. Infatti è chi sceglie di acquistare beni e servizi sulla base di criteri ragionati. Cioè che vanno oltre il solo prezzo o le caratteristiche del prodotto.
Questo consumatore è attento a tanti aspetti. Ad esempio all’impatto che il prodotto ha sull’ambiente. Oppure ancora sulla società. Cioè l’obiettivo è cercare di ridurre la propria influenza. E nel farlo sceglie prodotti eco-sostenibili.
Per questo motivo si tratta di un cliente che interagisce solo con specifici brand. Ovvero quelli che rispettano i diritti dei lavoratori. E che promuovono pratiche etiche e sostenibili. L’attenzione è sulla qualità dei prodotti. Quindi evita prodotti con ingredienti dannosi per la salute. Oppure che provengono da imprese che utilizzano pratiche discutibili.
Il consumatore consapevole è informato. Perciò è alla ricerca di conoscenze sui prodotti che intende acquistare. Questo si traduce ad esempio in:
- Leggere le etichette;
- Conoscere le certificazioni;
- Informarsi sul web;
- Leggere le recensioni.
Essere un consumatore consapevole significa scegliere con attenzione e consapevolezza. In questo modo si può contribuire a promuovere uno sviluppo sostenibile. Nonché a responsabilizzare i brand, a investire sulla qualità e a rispettare l’ambiente e la società.
Cosa fa il consumatore consapevole?
Sicuramente il consumatore consapevole non si concentra solo sul prezzo . Anzi, al centro dell’acquisto c’è l’impatto ambientale e sociale del prodotto. Nella pratica questo si traduce in:
- Scegliere prodotti eco-sostenibili;
- Ridurre il proprio impatto sull’ambiente;
- Preferire articoli di aziende che rispettano i diritti dei lavoratori;
- Scegliere brand che promuovono pratiche etiche e sostenibili;
- Evitare prodotti con ingredienti dannosi per la salute;
- Informarsi sui prodotti che intende acquistare;
- Leggere le etichette e le recensioni online;
- Limitare lo spreco di risorse;
- Preferire prodotti di qualità. Nonostante il prezzo possa essere più elevato;
- Cercare di ridurre l’impatto ambientale;
- Partecipare all’attivismo consumatore.
Cosa significa esserlo nel 2023?
Essere un consumatore consapevole nel 2023 significa molte cose. In primo luogo essere più informati. Cioè più attenti, soprattutto rispetto al passato. Questo riguarda nello specifico il potere d’acquisto. Di conseguenza anche l’impatto che l’acquisto ha su ambiente e società.
Nel 2023, ciò si traduce nello scegliere prodotti eco-sostenibili. Optare per imballaggi riciclabili. In più significa conoscere le principali certificazioni. Ad esempio sulle pratiche etiche. Così come sui diritti dei lavoratori e sulla riduzione dei gas serra.
Diventa fondamentale la qualità dei prodotti. E allo stesso tempo la loro durata. Ciò significa impegnarsi alla riduzione del consumo di risorse. Difatti nella pratica i prodotti di qualità tendono a durare più a lungo.
Il consumatore consapevole nel 2023 cerca di informarsi sempre. Inoltre, preferisce comprare presso negozi locali. E sostenere la produzione sul territorio.
Persino partecipare ai movimenti di attivismo gioca un ruolo importante. Ad esempio per sensibilizzare l’opinione pubblica. Nello specifico su tematiche correlate all’acquisto di prodotti. In questo modo, il consumatore consapevole contribuisce a promuovere uno sviluppo sostenibile. Così come a chiedere un cambiamento alle aziende.
Come diventare un consumatore consapevole?
Per diventare un consumatore consapevole ci vuole tempo. E buona volontà. Ecco alcuni consigli su come fare.
- Informarsi. Prima di fare acquisti è fondamentale informarsi sui prodotti. Questo implica la ricerca di informazioni sul web. Ad esempio le recensioni dei prodotti. Oppure contattare direttamente il produttore;
- Scegliere prodotti sostenibili. Ad esempio che utilizzano imballaggi riciclabili. O che hanno i certificati europei. Questi ultimi possono essere ambientali o sociali. Come il marchio di sostenibilità per gli standard green;
- Preferire prodotti di qualità. Cioè articoli durevoli nel tempo. E che richiedono meno sostituzioni. In questo modo, si riduce il consumo di risorse. In più si risparmia denaro nel lungo termine;
- Acquistare da produttori locali. Questo consente di abbattere l’inquinamento del trasporto. Inoltre aiuta a sostenere la produzione del territorio;
- Preferire aziende etiche e sostenibili. Dunque le realtà che rispettano i diritti dei lavoratori. E che si battono per la riduzione delle emissioni di gas serra;
- Limitare lo spreco è fondamentale. È bene evitare gli acquisti impulsivi. Preferendo invece scelte più ragionate;
- Riciclare e smaltire correttamente. Ciò contribuisce alla riduzione degli sprechi. E alla promozione di una cultura del riciclo;
- Partecipare all’attivismo consumatore.
Come cambia il rapporto con le aziende?
Quando si diventa consumatori consapevoli, il rapporto con le aziende subisce un cambiamento significativo. In particolare, il consumatore diventa più esigente. O meglio, più attento alle politiche delle imprese. Ad esempio riguardo all’impatto ambientale e alla responsabilità sociale.
L’esperienza di acquisto cambia. Difatti non si considera solo il prodotto o il servizio. Anzi, si valuta anche la filosofia dell’azienda, il suo impegno con la sostenibilità ambientale e la giustizia sociale. Tutto questo porta a una conseguenza per le aziende: doversi adattare. Infatti devono diventare più responsabili, trasparenti e sostenibili.
Con questo approccio è possibile ottenere una maggiore fiducia e fedeltà dai consumatori consapevoli. Sono loro che premiano l’impegno delle aziende nel migliorare la propria sostenibilità. Così come la responsabilità sociale.
In sintesi, il consumatore consapevole richiede alle aziende un maggiore impegno. Questo può portare anche alla penalizzazione delle realtà che non lo fanno. Questo porta a un cambiamento positivo verso la sostenibilità. Ad esempio migliorando la qualità dei prodotti e servizi offerti.
Cosa devono fare i brand?
Come anticipato, i consumatori consapevoli oggi cercano non solo qualità. Per loro è imperativo che i brand dimostrino un impegno. Per la sostenibilità così come per un impatto sociale positivo. Pertanto, i marchi devono lavorare per soddisfare queste esigenze. Ad esempio adottando strategie che promuovano la sostenibilità e la responsabilità.
Ecco alcuni esempi pratici di ciò che i brand possono fare:
- Riduzione dell’impatto ambientale. Le aziende possono adottare politiche sostenibili. Alcuni esempi sono l’uso di materiali riciclati e biodegradabili. O ancora l’adozione di processi produttivi a basso impatto ambientale. In aggiunta a questo, un’ottima idea sono l’uso di energie rinnovabili;
- Miglioramento delle condizioni dei lavoratori. Adottando politiche per garantire salari equi. O ancora condizioni di lavoro dignitose nei loro processi produttivi;
- Collaborazione con le comunità locali. Il territorio è fondamentale per il consumatore consapevole. Le aziende a stretto contatto con le comunità locali vengono perciò premiate. Nello specifico perchè aiutano a promuovere la responsabilità sociale;
- Trasparenza. Questa caratteristica in un’impresa non può mancare. Infatti le politiche di trasparenza aiutano a fornire informazioni complete al consumatore. Ad esempio sui prodotti così come sulle pratiche commerciali;
- Sostegno a cause sociali e ambientali. Alcuni esempi sono la lotta al cambiamento climatico e la tutela dell’ambiente. Ma anche la lotta alle disuguaglianze sociali.
Un esempio pratico
Un esempio pratico di consumatore consapevole e brand è sempre utile. Sicuramente questo è il brand Patagonia. Il marchio di abbigliamento outdoor è conosciuto in tutto il mondo. Negli anni ha adottato politiche di sostenibilità e responsabilità sociale notevoli.
Ad esempio la società usa materiali riciclati e biodegradabili. Allo stesso tempo adotta processi produttivi a basso impatto ambientale. E in più sostiene cause ambientali e sociali. Tra queste ci sono: la protezione degli oceani e il sostegno alle comunità locali.
Patagonia è ammirabile anche per la trasparenza verso il consumatore consapevole. Difatti la società fornisce informazioni dettagliate sui prodotti e sulle pratiche commerciali. Tutto questo permette una comunicazione limpida e chiara.
In aggiunta a tutto questo, il brand Patagonia utilizza l’email marketing per informare i clienti. Ad esempio sulle sue iniziative sostenibili. O ancora per fornire i dati utili sui prodotti. I contenuti sono disparati e interessano al cliente. Inoltre, l’azienda rispetta la privacy dei dati personali. E adotta pratiche sostenibili per ridurre l’impatto ambientale.
Consumatore consapevole ed email marketing
Il consumatore consapevole è sempre più attento sulla responsabilità sociale ed ambientale. Questa consapevolezza si estende anche alle comunicazioni commerciali. Tra cui l’email marketing (come per Patagonia).
Per raggiungere i consumatori consapevoli si può usare proprio l’email marketing. Tuttavia per farlo bene è utile adottare più strategie:
- Creare contenuti utili e informativi. I consumatori sono alla ricerca di informazioni utili. Quindi le email devono contenerle. Alcuni esempi sono le offerte speciali, i dati sui prodotti o le iniziative;
- Essere trasparenti. Le email devono essere trasparenti. Ad esempio chiarendo l’uso dei dati personali. Oggi i clienti apprezzano la trasparenza e la verità;
- Rispettare la privacy dei dati. Quindi le leggi sulla privacy dei dati. Ad esempio chiedendo il consenso per le comunicazioni commerciali;
- Essere sostenibili. Ad esempio tramite l’uso di server efficienti;
- Le email marketing personalizzate sono più efficaci e apprezzate. Questo perché dimostrano un impegno nei confronti del cliente. Nonché una conoscenza delle loro preferenze.
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