Nell’attuale mondo digitale, l’analisi dati di email marketing si rivela un’attività indispensabile. Qualunque sia il tuo business, hai a che fare – ogni giorno – con centinaia di competitor che sgomitano per ottenere l’attenzione degli utenti. Come sono le tue email performance rispetto alle loro? Non puoi saperlo, e quindi non puoi procedere con l’ottimizzazione campagne, senza un’analisi accurata del tuo lavoro. Qui ti racconteremo non solo i KPIKPI è l'acronimo di Key Performance Indicator. In italiano Indicatore Chiave di Prestazione. Il termine... Leggi email marketing da monitorare. Ma anche alcuni benchmark del settore, gli strumenti e l’approccio per trasformare i dati in azioni concrete.
L’importanza dell’analisi dati di email marketing

Avrai sentito dire spesso che viviamo in un mondo data-driven. Cosa significa? Che i dati sulle nostre azioni, soprattutto in un contesto lavorativo, devono guidare le scelte strategiche per una crescita sana e costante del business. Questo vale anche nell’ottimizzazione campagne email. Insomma, ti servono i numeri. Non puoi approcciarti a un progetto (che sia puramente editoriale o legato alla vendita di un prodotto o servizio) senza monitorare le metriche chiave. Pensa a tutte le aree della tua azienda o della tua attività. Quali di queste sono guidate dal puro istinto? In un mondo ideale, nessuna.
Pur riconoscendo il valore delle tue capacità umane (empatia, rapporto con i lettori o clienti, capacità di riconoscere i loro bisogni), non puoi prescindere dai dati. Loro ti guideranno a fare scelte che non siano di pancia ma ragionate, strategiche e orientate al risultato. In fondo, è quello di cui hai bisogno quando fai email marketing. La capacità di trasformare le tue doti personali di connessione con l’utente in un funnel di conversione.
Cosa significa email performance?
Per trasformare il rapporto con l’utente in rapporto lavorativo (quindi in conversione) devi misurare l’email performance. Questo significa capire se, come e quanto le tue comunicazioni raggiungono gli obiettivi. Ecco alcune cose da considerare prima di iniziare una campagna.
- Stabilisci l’obiettivo. Non puoi misurare e neanche individuare i KPI email marketing se non sai quale sia l’obiettivo da raggiungere. Mettine a fuoco uno generico (aumentare il fatturato, raggiungere un buon numero di follower, ottenere riconoscimento come leader del settore). Ma non dimenticare anche gli obiettivi specifici di campagna. Per esempio, spingere gli utenti a iscriversi a una newsletter, convincerli a condividere un contenuto, indurli ad approfittare di una promozione.
- Considera un arco di tempo. La tua analisi dati di email marketing deve avere un periodo di tempo preciso. Anche qui, suddividi le analisi in lungo periodo (trimestre, semestre, anno) e breve periodo (ora, giorno, settimana, mese). Alcune metriche si riveleranno in poco tempo. Ma altre ti daranno insight utili solo dopo un certo periodo di test.
- Valuta i canali che stai utilizzando. Oltre all’email performance, puoi valutare anche i dati che arrivano dall’integrazione di canali diversi. Social media, sito web, app, punto vendita fisico: tutti i contatti con il cliente possono far parte di una strategia complessiva. Ognuno di essi avrà delle metriche specifiche da valutare e analizzare.
Creazione e ottimizzazione campagne: l’esempio concreto
Per renderti più semplice la comprensione dei passi per creare una campagna, facciamo un esempio. Hai un’attività in cui vendi prodotti per la cura della pelle. Accanto al negozio fisico, hai creato un sito web con ecommerce per ampliare il tuo raggio d’azione. Hai creato una newsletter e invii periodicamente promozioni ai tuoi iscritti. Si avvicina l’estate e, attraverso delle ricerche sui tool SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa... Leggi per ecommerce, hai scoperto un’impennata sulle ricerche relative alla protezione solare e alle creme con SPF. Prepariamo la campagna email marketing.
- Obiettivo: aumentare le vendite di prodotti per la protezione della pelle dal sole.
- Arco di tempo: da maggio a settembre.
- Canali: email marketing, landing page mirate, campagne di sponsorizzazione sui social media, volantini in negozio.
Riunisci dipendenti o collaboratori che realizzeranno gli elementi creativi. Prepara una serie di email periodiche sulla protezione dai raggi UV. Per esempio una newsletter informativa, poi un’email di lancio della collezione estiva, poi una promozione per chi acquista i prodotti solari.
Le lancerai in periodi diversi e userai tutte le tecniche di copywriting persuasivo. Affiancherai le email a landing page ben confezionate, ottimizzate SEO e funzionanti; a post e sponsorizzazioni sui social media che parlano degli stessi temi; a volantini da distribuire in negozio. Alla fine di ogni mese e al termine dell’estate analizzerai i KPI email marketing e scoprirai cosa ha funzionato.
Analisi dati di email marketing: le metriche da monitorare

Ma cosa significa esattamente KPI email marketing? Quali sono i numeri e i dati da monitorare nel corso di una campagna come quella dell’esempio? Eccone alcuni fondamentali, e altri che possono essere più o meno importanti in base ai tuoi obiettivi.
Tasso di apertura
Il primo e forse più importante tra i KPI email marketing è l’open rateL'open rate è il tasso di apertura. Indica la percentuale di messaggi aperti calcolata sul... Leggi o tasso di apertura. Si ottiene dalla percentuale di utenti che hanno ricevuto la tua email e l’hanno aperta. A influenzare questa metrica ci sono degli elementi del tuo copy e della tua identità di brandIl brand coincide con il marchio di un'azienda, ma la sua definizione ha più a... Leggi come: il titolo della mail, l’anteprima, il tono di voce. Considera di effettuare alcuni A/B test per capire se alcune di queste caratteristiche possono essere modificate e migliorate. La percentuale di apertura media è del 30%, ma il tuo obiettivo dev’essere avvicinarti sempre di più al 100%.
CTR o click-through rate
Quando parliamo di analisi dati di email marketing, questa è la percentuale di utenti che, avendo letto la tua email, clicca su uno dei link. Dipende da molti fattori tra cui: il copy, la posizione e la grafica della call to action; il numero di link presenti nella mail; la chiarezza del beneficio che l’utente riceverà.
Se l’email performance da questo punto di vista è bassa, forse non hai specificato in modo chiaro cosa si trova dall’altra parte del link. Nel caso delle creme solari, è una landing page con questa categoria di prodotti? Uno sconto? Un testo con consigli per individuare la crema giusta?
Analisi dati di email marketing e conversioni
Un’altra delle chiavi per analizzare un’email performance è capire quante conversioni ha ottenuto. Le conversioni sono azioni concrete, che l’utente compie dopo aver letto la tua email e cliccato sul link all’interno. Considera che più alte saranno le conversioni, più alto sarà il ROIIl ROI (Return Of Investment) è il ritorno sull'investimento ossia il guadagno complessivo generato dall'investimento... Leggi (return on investment). Insomma, devi calcolare quanto hai guadagnato (sia in termini di brand identity o migliore autorevolezza che in termini economici) rispetto a quanto hai speso per la campagna.
Come si raccolgono e come si misurano i KPI email marketing
Se ti affidi a uno dei software di email marketing più diffusi, dovresti avere una comoda dashboardLa parola dashboard si può tradurre coi termini: pannello di controllo, cruscotto e console. In... Leggi che ti indica tutte queste metriche. L’analisi dati di email platforms, però, si riferisce spesso ai soli KPI interni (deliveryLa parola delivery significa consegna. Si tratta del tasso di reperibilità dei contatti presenti sulla... Leggi rate, open rate, CTRCTR è l'acronimo di Click Through Rate, ovvero in italiano "percentuale di click". Il CTR... Leggi, conversioni). Ti servono altri tool e bravi data analyst per mettere insieme queste metriche e quelle del sito web, della landing page, del fatturato mensile. Alcune piattaforme offrono un numero interessante di integrazioni con altri strumenti.
Puoi scoprire quanti utenti hanno visitato un’altra pagina del sito web dopo aver cliccato su un link; quanto tempo hanno trascorso sulla pagina; se hanno messo dei prodotti in carrello ma non li hanno acquistati. Dashboard della tua piattaforma email e del tuo sito web, pluginIl termine plugin (o estensione o add-on) si usa in ambito informatico. Indica un programma... Leggi del sito e tool di analisi come GA4 ti aiutano a comprendere meglio l’integrazione tra i diversi canali. Così come i tool interni ai più diffusi social media, che ti danno un’idea abbastanza chiara di quante persone interagiscono con i tuoi post organici e le tue sponsorizzazioni.
Creare una dashboard di email performance
Raccolti tutti questi KPI email marketing, social media, SEO e sponsorizzazioni, puoi metterli tutti in relazione tra loro in un unico report. Non si tratta di un lavoro semplice. Però strumenti di gestione delle campagne e softwareIl termine software indica le componenti immateriali di un sistema elettronico (computer, tablet, smartphone ecc)... Leggi di intelligenza artificiale possono darti una mano. Ricordati che i numeri sono importantissimi, ma non sono l’unica cosa che conta. Vanno messi in relazione tra loro, analizzati con sguardo strategico e trasformati in insight utili all’ottimizzazione campagne future.
Noi ti consigliamo di affidarti a un professionista o a un team di analisi dati di email marketing e non solo. Lo abbiamo scritto tante volte: alcuni insight e dettagli delle tue campagne e del loro funzionamento (o meno) non sono facilmente intuibili da una macchina. Ti serve ancora l’aiuto di esseri umani competenti, possibilmente con grande esperienza alle spalle, per inserire i KPI email marketing in un quadro più ampio e interpretarli in modo corretto.
Capire l’email performance: insight e illuminazioni
Torniamo all’esempio delle creme solari. Hai creato la tua campagna, hai inviato tutte le comunicazioni giuste al momento giusto al pubblico in targetTarget è un termine che viene dalla lingua inglese e che vuol dire letteralmente "bersaglio".... Leggi. Ma il fatturato non aumenta. Non stai vendendo più creme solari rispetto all’estate scorsa. Perché? Ti serve il pensiero laterale per ottenere insight e illuminazioni non sempre semplici da raggiungere. Può darsi che i tuoi clienti non avessero le giuste informazioni su quando scadono i prodotti per la pelle e abbiano usato per tutta l’estate quelli acquistati l’anno precedente. Lo saprai solo guardando alle notizie e ai dati del tuo settore, alle ricerche scientifiche, ai sondaggi sulle abitudini di acquisto e di consumo.
Per questo consigliamo il coinvolgimento di esperti nel settore. I dati sono fondamentali, ma a volte non ti aiutano, da soli, a comprendere un fenomeno. Una volta inserito all’interno di un contesto più ampio, il tuo problema con la campagna sui prodotti solari appare chiaro. E anche la sua soluzione. Inserisci nel piano editoriale delle newsletter dedicate alla prevenzione dei melanomi, ai danni che i raggi UV possono fare alla pelle e all’importanza di controllare la data di scadenza dei prodotti di skincare. Se hai fatto analisi dati di email marketing costante, puoi aggiustare il tiro nel corso dell’estate e ottenere quell’aumento di vendite a cui puntavi. Altrimenti, ti servirà come importante input per l’ottimizzazione campagne della prossima stagione estiva.
Ottimizzazione campagne: come trasformare i dati in azioni?
Come ti abbiamo spiegato, per comprendere a fondo un fenomeno devi analizzarlo in tutta la sua complessità. Solo in questo modo i KPI email marketing diventeranno davvero preziosi per il tuo business e ti aiuteranno a fare scelte strategiche per il futuro. Analizziamo la tua ipotetica campagna sulle creme per la protezione solare. Guardi i dati dell’email performance e scopri che le mail informative hanno un tasso di apertura e un CTR inferiori rispetto a quelle che contengono una promozione. Come trasformi questo dato in azione per l’ottimizzazione campagne del tuo brand di cosmetici?
La prossima campagna in calendario è quella dei prodotti per mantenere l’abbronzatura alla fine dell’estate. Adesso che hai misurato l’analisi dati di email marketing e sai che certe email funzionano meglio di altre, modificherai i tuoi piani. Non devi manipolare il cliente per ottenere un’email performance migliore. Ma usare le conoscenze per aiutarlo a risolvere un problema. Scrivi la tua newsletter di informazioni sulla cura della pelle dopo l’estate. Però cambia l’oggetto con una frase più persuasiva. Oppure inserisci una promozione anche in quel tipo di email.
Hai già visto, dai KPI email marketing, che offrire uno sconto funziona per spingere gli utenti all’acquisto.
Analisi dati di email marketing e manipolazione del cliente
Siamo sicuri che tu voglia raggiungere i tuoi obiettivi e aumentare il fatturato senza manipolare il cliente. Infatti quello che ti consigliamo è un’ottimizzazione campagne guidata dai dati. Puoi considerare queste metriche come semplici numeri, freddi e difficili da interpretare. Oppure puoi guardare anche alle performance con empatia e autenticità. L’ottimizzazione campagne non serve solo ad aumentare il fatturato della tua azienda. Serve, e questo deve essere il motore delle tue azioni, a capire e risolvere meglio i problemi, i dubbi e i desideri delle persone che si affidano a te.
In quest’ottica, i KPI email marketing non sono numeri, ma ponti che ti permettono di raggiungere l’utente. L’email performance è il modo per comprendere che rapporto hai con il pubblico, coltivarlo e rafforzarlo. E l’ottimizzazione campagne è uno strumento utile a dare al tuo cliente attuale e potenziale esattamente ciò di cui ha bisogno. Vuoi un’ottimizzazione campagne che passi da un’analisi dati avanzata? Scopri le soluzioni di MailSenpai!







