Hai voglia di testare i tuoi prodotti online? Con l’usability testing puoi scoprire se il tuo sito, app o software è chiaro e performante per i potenziali clienti. Oggi ti aiuteremo a capire come si creano questi test e tutti i suoi vantaggi!
In pochi punti:
Cos’è l’usability testing?
L’usability testing letteralmente significa “test dell’usabilità”. Secondo Wikipedia può essere definito come:
Una tecnica utilizzata nella progettazione dell’interazione incentrata sull’utente per valutare un prodotto testandolo sugli utenti. Questa può essere vista come una pratica di usabilità insostituibile , poiché fornisce un input diretto su come gli utenti reali utilizzano il sistema
Possiamo, quindi, definirlo come un metodo di osservazione utilizzato per verificare il corretto funzionamento di un prodotto digital. Questi test sono sfruttati da molte aziende per comprendere se il prodotto è strutturato adeguatamente o se ha bisogno di qualche modifica. Solitamente, viene condotto sulle persone che devono compiere delle azioni su un sito, software o applicazione. Non è utile solo per risolvere eventuali problemi prima dello sviluppo del prodotto, ma per le aziende è un buon modo per relazionarsi con i propri clienti. Grazie all’usability testing, infatti, è possibile avere dei feedback diretti dei potenziali utilizzatori del prodotto.
Cosa non è il test di usabilità
Prima di conoscere come fare un usability testing dobbiamo fare delle precisazioni!
Innanzitutto, non fare l’errore di confonderlo con i Focus Group che hanno come obiettivo conoscere il pensiero degli utenti riguardo al prodotto. Solitamente, questo tipo di test prevede delle persone riunite in gruppo e che parlano della loro esperienza con il prodotto o servizio. A differenza del test di usabilità, non si va a scoprire se il prodotto funziona correttamente, ma solo il loro giudizio.
Anche il sondaggio è differente dall’ usability testing. Il soggetto intervistato fornisce una sua valutazione dell’esperienza e non si va a indagare sulle sua funzioni.
A cosa serve l’usability testing?
Per capire se l’usability testing può esserti utile è bene capire la sua funzione. Con questi test le aziende cercando di comprendere se il prodotto è funzionante e se è facile da utilizzare per i clienti. In particolare, viene utilizzato per testare se un sito web è chiaro e se gli utenti possono trovare le informazioni senza troppi sforzi. Da solo non potrai mai rispondere a queste domande:
- È davvero interattivo?
- Le call to action sono chiare e apprezzate dagli utenti?
- La mission e la vision aziendali sono comprensibili?
Ovviamente, il test dell’usabilità può essere utilizzato per avere dei feedback su qualsiasi prodotto online. In questo modo, sarà più semplice e meno dispendioso risolvere dei problemi o modificare degli elementi poco chiari per il target di riferimento.
Quanti test dell’usabilità posso fare?
La risposta è semplice, non c’è un limite ai test! È bene che tu faccia questi test prima di lanciare online il prodotto. In questo modo, potrai subito comprendere e risolvere gli errori. Non esiste un momento della giornata o un numero preciso di test da sottoporre. Ti consigliamo, però, di concordare con i partecipanti delle date con largo anticipo. Così sarai certo della loro disponibilità e avrai tempo di raccogliere un gran numero di partecipanti.
Come fare un usability test?
Ora passiamo all’azione! Per essere sicuro di condurre al meglio il test dell’usabilità bisogna seguire uno schema preciso.
Fase 1. Prepara il prototipo
Senza il prodotto non c’è nulla da testare. Crea il prototipo e assicurati che abbia tutte le funzionalità del prodotto finale. Sembra una fase banale, ma è vitale che sia creato al meglio. Crealo in base alle caratteristiche aziendali e al tuo target di riferimento. Più il prototipo sarà performante e meno aggiustamenti dovrai fare al termine del test.
Fase 2. Definisci il contesto
Dove utilizzeranno il tuo prodotto? È bene definire lo scenario ideale in cui i clienti utilizzeranno il tuo sito, il tuo software o la tua applicazione. Questa fase è importantissima, perché le funzionalità del prodotto saranno influenzate dalle interazioni dell’utente con gli stimoli esterni.
Fase 3. Trovare i partecipanti giusti
La prima domanda che ti starai ponendo è: dove trovo volontari? Esistono tantissimi modi per assoldare dei partecipanti:
- Cerca tra le tue conoscenze. Amici e parenti sono sempre pronti a darti una mano, anche gratuitamente.
- Utilizza il potere dei social network oppure scova nuovi partecipanti tra forum e annunci. In questo caso, dovrai prevedere un incentivo economico.
La seconda domanda è, che caratteristiche devono avere? Nella selezione dei partecipanti al test dell’usabilità ci sono pareri contrastanti. Alcune aziende non fanno nessuna distinzione e selezionano soggetti con qualsiasi caratteristiche. C’è chi, invece, preferisce reclutare individui in linea con il target di riferimento.
Fase 4. Prepara nel dettaglio il test
Prepararsi a questa fase è necessario! Non puoi pensare di interagire con i partecipanti senza essere sicuro di poterli supportare adeguatamente. È necessario programmare le azioni che gli utenti dovranno fare sul prodotto. Per definire questa lista devi avere ben chiaro questi punti:
- Cosa devono testare i partecipanti?
- È necessario provare l’intero prodotto o solo alcune funzioni?
- Quali sono i passaggi che devono eseguire?
Fase 5. Analisi dei risultati
Questa è una delle fasi più importanti e delicate. L’obiettivo dell’usability testing è proprio raccogliere feedback diretti da parte dei partecipanti. Ovviamente, non potrai interromperli durante il test con domande. Per questo motivo, solitamente si registra tramite audio o il video il soggetto che effettua il test.
Frasi da utilizzare nell’usabiliy test
Come ti abbiamo già detto in precedenza, la fase operativa del test è molto delicata. Devi cercare di essere il più professionale possibile e poco invasivo. Non puoi rischiare di infastidire i tester o di influenzarli. Ti consigliamo di seguire questi consigli per eseguire il test nel migliore dei modi.
Frasi di benvenuto
All’inizio del test oltre a presentare ai soggetti l’attività devi rassicurarli. Un buon modo è seguire questo script:
- specifica che non esiste una risposta o azione sbagliata;
- sottolinea che non sono loro a essere messi alla prova ma il prodotto;
- assicurati che abbiano dato il loro consenso a essere registrati durante il test.
Domande introduttive
Il tuo obiettivo deve essere quello di mettere i soggetti a loro agio. Cerca di entrare in empatia con loro facendogli delle domande personali. Devi essere bravo a non sembrare un semplice osservatore e allo stesso tempo devi recepire le informazioni necessarie.
Parole a supporto alle attività
Durante il test devi utilizzare delle frasi volte ad accompagnare il cliente a compiere determinate azioni. Ad esempio, per invogliarlo a pensare sempre ad alta voce usa questa frase “Capisco che non sia facile farlo, ma con un piccolo sforzo puoi farcela”.
Non usare mai frasi che possano facilitare l’utilizzo del prodotto, anche se è il tester a chiedertelo. Devi sempre usare frasi imparziali che non lascino suggerire nulla.
Domande conclusive e ringraziamenti
Al termine del test di usabilità puoi fare delle domande su delle azioni compiute. In questo modo, non interromperai il tester durante l’azione, ma potrai conoscere le sue intenzioni in quel momento.
Infine, ringrazia il partecipante adeguatamente, facendo percepire che il suo contributo è stato rilevante per migliorare il prototipo.
Tipologie di test usabilità
L’usability testing può assumere diverse forme. In base alle tue necessità e ai tuoi obiettivi puoi decidere di scegliere tra queste tipologie di modalità.
Usability test: a distanza o in presenza?
La prima differenza tra queste due modalità è evidente. A distanza l’osservatore e il partecipante non si trovano nello stesso luogo e solitamente si utilizzano dei supporti tecnologici per effettuare il test.
Spesso si preferisce effettuare il test a distanza per facilitare l’organizzazione e per avere un vantaggio in termini di costi. Basti pensare, che è necessario avere uno spazio per effettuare il test e rimborsare le spese del viaggio dei partecipanti. L’unico svantaggio della modalità a distanza è di non riuscire a cogliere tutti i segnali del corpo, che in presenza sono più evidenti.
Test di usabilità qualitativi o quantitativi?
Un vero dilemma vero? Cerchiamo di analizzare i pro e i contro di entrambe le tipologie, così da capire quella sia migliore per te.
Durante il test qualitativo l’osservatore si trasforma in facilitatore, ossia colui che conduce e analizza il test. Spesso si utilizzano strumenti per analizzare direttamente il comportamento visivo, come l’eye tracking. Per poter portare a dei risultati, però, non può essere sottoposto contemporaneamente a un gran numero di partecipanti. È consigliato avere massimo 8 tester per facilitatore. È bene utilizzare questo tipo analisi se si vuole:
- Comprendere il perché di alcune azioni;
- Trovare soluzioni relative alla conversione e al coinvolgimento;
- Avere pochi dati, ma molto dettagliati.
I test quantitativi, invece, sfruttano delle metriche come facile/difficile oppure migliore/peggiore. Il numero di partecipanti può essere superiore rispetto a quello qualitativo ed è necessario meno tempo. L’osservatore, in questo caso, non partecipa attivamente. Ti consigliamo questo tipo di usability testing se:
- Ti interessa sapere quanti utenti compiono una determinata azione;
- Hai bisogno di avere un gran numero di dati a disposizione;
- Vuoi conoscere l’usabilità dell’intero prodotto, senza entrare nel dettaglio.
Esempi di test di usabilità
Per aiutarti a capire come creare il perfetto usability testing ecco per te due esempi usati da tantissime aziende.
Card Sorting Test
Il primo esempio test usabilità è il Card Sorting Test. Durante il test vengono fornite delle card ai partecipanti e gli viene chiesto di organizzarli in cluster nel modo più chiaro e coerente per loro.
Solitamente, viene utilizzato per testare la struttura del sito. In particolare, è utile per scoprire se le voci del menù sono chiare. Esistono due tipi di Card Sorting Test:
- Aperto: quando si chiede ai tester di raggruppare le carte in gruppi e poi di inserire delle etichette. Viene utilizzata per progettare in modo efficace il menù di navigazione.
- Chiuso: i partecipanti avranno già i gruppi di etichette e dovranno solo dividere le carte in base alla loro organizzazione mentale.
Per i partecipanti a questa tipologia di usability testing è, però, richiesta una conoscenza base dei siti web.
Test di esposizione rapida
In questo secondo esempio di test usabilità, l’utente è messo davanti all’interfaccia grafica. Dopo un breve periodo di tempo, viene tolta l’interfaccia e gli si pongono le seguenti domande:
- Quali elementi ricordi?
- Perché hai ricordato quell’elemento? Cosa ti ha colpito?
Il Test di esposizione rapida è molto utile per capire la prima impressione che un utente ha guardando il nostro prodotto.
Conclusioni
Pronto per creare il tuo usability testing? Seguendo i nostri semplici e pratici consigli siamo sicuri che riuscirai a rendere perfetti i tuoi prodotti. Se hai bisogno di ulteriore supporto non esitare a contattarci! Noi di Mailsenpai siamo pronti a testare ogni nostra competenza.