Internet ha spalancato le porte a tutta una serie di nuove professioni legate al mondo del web.
Basta leggere gli annunci di lavoro. Le imprese cercano copywriter, SEO specialist, e-commerce manager, videomaker e tantissime altre figure con competenze specifiche nel campo digital.
Con questo articolo ci occuperemo di parlare, più ampiamente, del web content editor.
L’obiettivo principale è quello di darti consigli utili. Da mettere subito in pratica.
Magari per diventare un professionista affermato o far crescere la tua attività online.
In pochi punti:
Chi è e cosa fa un web editor
Il web content editor si occupa di scrittura online. Non ci piove.
Però attenzione. Molte volte questo impiego viene confuso con posizioni diametralmente opposte. O quantomeno differenti.
Quindi, chiariamo… cosa fa un web editor?
Per dirla in breve, fa tantissimo. Redige, revisiona, carica e gestisce contenuti web.
Testi, naturalmente. E quindi newsletter, post per social network, articoli tematici, descrizione prodotti per e-commerce, eccetera, eccetera.
Ma pure immagini, video e contenuti multimediali di vario tipo.
Spesso, lavora in team e ha l’incarico di supervisionare i colleghi web writer. Per capirci meglio, pensa ad una testata giornalistica. Il web editor è una specie di redattore capo. Una figura che coordina l’attività dei suoi giornalisti funzionando anche da mediatore per le volontà aziendali.
Cinque skills che non possono mancare
Il web content editor non fa copia/incolla. Non è un semplice articolista. Ma, specialmente, non è qualcuno che ha dato libero sfogo alla propria fantasia cercando di ricavare soldi facili. Anzi.
Si tratta di una professionista che possiede competenze plurime. Alcune, forse, innate.
Cerchiamo di riassumerle con una lista di cinque punti assolutamente imprescindibili. Cioè, caratteristiche che ogni buon web editor dovrebbe avere per essere considerato tale.
- Padronanza della lingua italiana.
Sembra scontato eppure non lo è. Basta leggere cosa si trova in giro. Strafalcioni e sviste ortografiche che nemmeno un bambino delle elementari si permetterebbe di fare.
Come migliorare? Con la lettura e tanto esercizio pratico. - Conoscenza dei principali CMSUn CMS (Content Management System) è un software realizzato per creare, gestire e progettare un sito web in pochi e semplici passaggi. L'unicità di un CMS risiede nel fatto che... (Content Management System).
Citiamo WordPress, Joomla e Drupal perché sono i CMS più noti. Sicuramente le piattaforme più utilizzate da chi scrive per la Rete. - Competenze SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto....
Siti e blog hanno un obiettivo comune. Ovvero, raggiungere il maggior numero di utenti possibili. Le strategie SEO (Search Engine Optimization) servono proprio a posizionare i contenuti web tra i primi posti dei motori di ricerca. Impossibile farne a meno. - Inglese di livello intermedio.
Il web editor scrive. Crea. Ma non inventa nulla e l’italiano ha i suoi limiti. Avere un buon livello di inglese assicura l’accesso a più fonti. - Capacità creative
Il compito del web editor non è di compilare liste della spesa. Deve realizzare contenuti interessanti, che coinvolgano i lettori. Come? Con inventiva e stile. Da potenziare mediante studio assiduo e la frequenza di laboratori o corsi appositi.
Abbiamo citato i requisiti fondamentali, ma precisiamo che le mansioni di un web editor non finiscono qui.
Un profilo di qualità ha anche abilità grafiche, conosce in maniera approfondita le dinamiche del web marketing, utilizza strumenti social e di analisi dati come Google Analytics.
Quanto si guadagna
Attualmente, quella del web content editor, è una delle professioni più richieste dal mercato. In particolar modo se freelance e con partita IVA.
Ma quanto si guadagna?
Diciamo che, in Italia, lo stipendio medio è di circa 35.000 euro lorde all’anno. Ma i conti si fanno con l’oste.
Di sicuro, una figura junior, inquadrata con un contratto di stage o tirocinio, non incassa quanto un professionista di lunga esperienza.
Bisogna fare gavetta. Non c’è scampo alcuno.
Ovviamente, ci sono le dovute eccezioni. Stai cercando di lavorare da autonomo? Allora la questione è diversa.
Il tariffario varia a seconda del progetto. E va valutato con estrema cura.
Verifica impegno richiesto, deadlines ed eventuali esigenze specifiche del committente.
Web editor: essere o non essere
Il mondo si divide in due categorie: chi ha la pistola carica e chi scava. La citazione è famosissima. Sono le parole pronunciate da Clint Eastwood nel Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone.
Ora, anche se non stiamo parlando di cinema e i toni sono meno truci… la frase serve a introdurci al paragrafo.
La questione è la seguente: conviene scrivere da soli i contenuti della propria pagina web?
Dipende.
Se hai un’attività online, e il tuo scopo è vivere di questo o avere maggiore visibilità, meglio rivolgersi ad un professionista vero.
Non esistono altre chance. Si tratta di un lavoro che richiede tempo, sacrifici e competenze particolari.
Insomma, l’improvvisazione lasciamola agli attori.
Se, invece, la tua passione per la scrittura è qualcosa che pensi di poter trasformare in lavoro… la storia si fa diversa.
Le posizioni aperte per questo ruolo sono numerose e in continua crescita.
Tuttavia occorre sapersi distinguere. La concorrenza è sempre più agguerrita e, sovente, per vincere la posta in palio, si gioca al ribasso.
Quindi, non mollare.
Piuttosto, cerca di farti notare con un portfolio di qualità. Oppure, realizza un tuo sito web.
Come si diventa web content editor
Bella domanda. Cerchiamo di spiegare per gradi.
Se sei arrivato fin qui, avrai compreso che quella del web content editor è un mestiere ibrido. Al limite del funambolismo.
Un po’ creativo e un po’ tecnico. Sempre alle prese con nuovi contenuti e progetti da seguire.
Proprio per questa ragione la formazione può prendere varie strade (ma mai scorciatoie).
Insomma, c’è chi comincia con una laurea umanistica in facoltà come Lettere, Filosofia o Scienze della Comunicazione. Chi apre un blog dove farsi le ossa. Altri che si iscrivono a corsi in web content editing. O quelli particolarmente fortunati che hanno l’opportunità di iniziare subito con una web agency.
Le sei regole della scrittura: leggere, leggere, leggere e scrivere, scrivere e scrivere.
Ernest J. Gaines
Al di là delle scelte personali, il consiglio che ci sentiamo di darti è uno solo: non smettere di imparare. Curiosità e spirito di osservazione sono caratteristiche vincenti per qualsiasi tipo di lavoro. E soprattutto per un web editor.
Comunque, ecco un due o tre libri che potrebbero risultare utili.
- Le nuove professioni digitali. Risorse, opportunità e competenze per la tua carriera online di Giulio Xhaet e Ginevra Fidora.
- Scrivere per il web di Daniele Fortis.
- The web content style guide: an essential reference for online writers, editors and managers di Gerry McGovern, Rob Norton, Catherine O’Dowd.
Un’ultima tips. Sei un giovanissimo in erba? Bene. Prova a cimentarti con le cosiddette piattaforme paid to write.
Ce ne sono tante. Anche per i writers in lingua italiana come 020, Melascrivi e Greatcontent.
Potrai fare qualche soldino e, al contempo, saggiare in prima persona come funziona il mestiere.
Conclusioni
Giungiamo al termine di questo testo con un’affermazione di cui siamo sicuri. Il web content editor è un autentico specialista della comunicazione. Una sorta di vate 2.0 che sfrutta tecnologia e parole a suo favore. O a quello dell’azienda che rappresenta.
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