Il mondo della pubblicità è un mondo fatto di parole e immagini. Nessuno potrebbe sostenere il contrario. Siamo pronti a scommetterci sopra un milione di euro.
Ma sapevi che il cervello umano elabora le informazioni visive 60.000 volte più velocemente rispetto ad un contenuto scritto? Bene.
Perché partiamo proprio da questo dato per spiegare l’importanza del visual content marketing oggi.
Si tratta – infatti – di uno strumento di comunicazione estremamente efficace. Utilizzato da piccole, medie e grandi aziende per catturare l’attenzione degli utenti e favorirne l’engagement.
Credi che il visual content marketing possa fare al tuo caso?
Allora sei sulla pagina giusta.
Continua a leggere e non dimenticare di prendere appunti!
In pochi punti:
- 1 Che cos’è il visual content marketing e perché è importante
- 2 Come fare visual content marketing
- 3 Qualche statistica sul visual content marketing
- 4 Consigli per una strategia visual vincente
- 5 Immagini e copyright
- 6 Esempi di visual content marketing
- 7 A chi rivolgersi
- 8 Pro e contro del visual content marketing
- 9 Conclusioni
Che cos’è il visual content marketing e perché è importante
Il visual content marketing – o visual content – è la branca del content marketing che si occupa dei contenuti visuali (foto, grafiche, video, eccetera).
Attenzione. Non sono elementi puramente formali. Da integrare al testo a proprio piacimento. Tutt’altro.
Ricordiamo che un buon messaggio visivo riesce in due azioni fondamentali del marketing. A trasmettere informazioni e – soprattutto – a coinvolgere gli utenti creando forti connessioni emotive.
Come ci riesce? Semplice. Almeno in teoria. Basta riflettere su un dato.
Il 90% delle informazioni trasmesse al cervello sono visive
Smart Insighs
Le immagini parlano in modo rapido, immediato e diretto ai sensi di chi guarda.
E in più non conoscono confini geografici. Il loro linguaggio è praticamente universale.
Come fare visual content marketing
Esistono diversi tipi di contenuti visivi da impiegare nella propria strategia di visual content marketing. E ovviamente non parliamo solo di foto ed immagini.
Conosciamo i principali.
- INFOGRAFICHE = Sono rappresentazioni grafiche di concetti, numeri e dati complessi. Facilitano l’apprendimento di quanto espresso e promuovono il branding.
- VIDEO = Si tratta di uno degli elemento visual più apprezzati in assoluto. Se ben fatti possono incrementare le conversioni fino all’80%.
- MEME = Li conosciamo come immagini accompagnate da didascalie sagaci o umoristiche. Sono facili da creare e ad alta potenzialità virale.
- GIF = Parliamo delle famose immagini animate che spopolano nei social. Ormai piacciono a tutti. Anche ai meno giovani.
Scopri come realizzare la tua GIF animata in poche e semplici mosse!
All’elenco aggiungiamo pure: screenshot, slide, flipbook (libri animati digitale) e illustrazioni di ogni genere.
Naturalmente la scelta è collegata a vari fattori. In primis, alla natura del messaggio impiegato.
Qualche statistica sul visual content marketing
Ti abbiamo convinto sull’importanza del visual content marketing? Ancora no?
Non demordiamo. Di sicuro ci riusciremo ora. Dandoti 3-4 informazioni utili sull’argomento.
Dai un’occhiata!
- La principale forma di media utilizzata nel content marketing è il video (HubSpot).
- Il 49% dei marketer valuta il marketing visivo come molto importante per la propria strategia di marketing, il 22% lo considera importante mentre il 19% afferma che la propria strategia non è nulla senza di esso (Venngage).
- I post contenenti immagini producono un coinvolgimento del 650% maggiore rispetto ai post di solo testo (Medium.com).
- Il 51% dei marketer B2B privilegia la creazione di risorse visive come parte della propria strategia di content marketing (HubSpot).
- Il 40,8% dei marketer pubblica contenuti visivi da 2 a 5 volte a settimana (Venngage).
Ok. Con la teoria dovremmo esserci. Passiamo alla parte operativa.
Consigli per una strategia visual vincente
Premessa. Suggeriamo di leggere tutto e farne tesoro. Non sono semplici trucchi del mestiere. Ma vere e proprie best practice.
LET’S GO.
- Al posto della classica landing page solo testo (o testo + immagine) inserisci un video. Aumenta sensibilmente il tasso di conversione.
- Utilizza immagini accattivanti anche per le newsletter, ma non esagerare con le quantità.
- Affidati all’arte del visual storytelling per raccontare la storia della tua azienda o del tuo brand.
- Non dimenticare di aggiungere ad ogni visual content il giusto attributo tag alt (migliora la SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto... e facilita il lavoro di indicizzazione dei motori di ricerca).
- Se hai un e-commerce presenta i prodotti con foto a 360 gradi.
- Sorprendi gli utenti con tipologie di contenuti e formati diversi.
- Applica il visual content marketing nelle principali piattaforme social come Facebook, Instagram, Twitter e LinkdIn.
Vuoi sapere quali sono i nuovi social network emergenti ? Te lo diciamo noi nel nostro articolo.
Immagini e copyright
Visto che il visual content marketing si basa sull’uso di immagini… ci sembra doveroso procedere con una puntualizzazione.
La maggior parte di quelle che trovi online sono protette da copyright, cioè dal cosiddetto marchio d’autore. BE CAREFUL!
La loro condivisione (se non consensuale) è soggetta a sanzione economica.
Quindi cerchiamo di tutelarci. Il modo migliore per farlo?
Ovviamente ricorrendo ad immagini gratuite. Ma soprattutto non soggette a licenza di utilizzo.
Basta consultare siti dedicati come Pexels, Burst e Pixabay.
Esempi di visual content marketing
Ormai dovrebbe essere tutto piuttosto chiaro. Tutto ciò che rientra nella formula “comunicazione o pubblicità + contenuto visivo” è visual content marketing.
Ma è anche vero che gli esempi stimolano la fantasia.
Perfetto. Abbiamo deciso di dartene un paio particolarmente creativi. Mai sentito parlare di branded GIF? Sono proprio quello che sembrano: GIF firmate.
A fare scuola in tal senso sono grandi aziende come Starbucks, Netflix e Pepsi.
A chi rivolgersi
Ci sono due strade da prendere. O ci affidiamo ad una figura professionale come il visual content specialist (che curerà anche l’aspetto della Search Engine Optimization) oppure facciamo da soli.
Vuoi andare sul sicuro? Contatta subito l’esperto.
È il solo modo per non avere brutte sorprese.
Se – invece – Internet è più una passione che un lavoro… perché non testare il terreno? Sperimenta.
P.S.
Puoi creare i tuoi contenuti visual utilizzando uno dei tanti tool disponibili online. Come Canva, Picktochart o Stencil.
Pro e contro del visual content marketing
Quali sono i vantaggi del visual content marketing? Ne abbiamo già citati molti. Ma proviamo a capire di più.
Chi ha un’attività dovrebbe puntare sui contenuti visual perché:
- aumentano il traffico online e i tempi di permanenza sulle tue pagine;
- rafforzano la brand awareness;
- migliorano i tassi di conversione;
- favoriscono la condivisione social.
Non c’è molto da aggiungere. Giusto una piccola precisazione. Quando si parla di marketing bisogna sempre fare attenzione a due aspetti: ai costi (quindi cerchiamo di stare nel budget) e ai rischi.
Una campagna di visual content marketing può andare benissimo.
Oppure fallire miseramente andando incontro al peggiore degli epic fail.
Conclusioni
Il visual content è una delle strategie in maggiore crescita nel campo del marketing online. E ormai dovresti averne intuito le motivazioni.
Sei una di quelle persone a cui piace approfondire? Nessun problema. Abbiamo una buona lettura da consigliarti: Visual content marketing di Tommaso Guadagni e Luca Gorini.
E – ovviamente – ricorda di seguire la sezione News & Tips di Mailsenpai.
Trovi tanti nozioni interessanti e idee da mettere subito in pratica!