Tra gli strumenti per la creazione di siti internet WordPress è tra i più usati. Per questo motivo sono molte le ricerche sui tool della piattaforma. Un esempio? La modifica dello slug WordPress.
Le motivazioni di questo successo sono molte. Innanzitutto lo strumento offre una grande parte di funzionalità gratuite. Inoltre è facilissimo da usare. Questo ti permette di creare un sito web da zero. E senza una preparazione elevata sull’argomento.
Nonostante questo però, per usarlo correttamente, è bene approfondire ogni suo strumento. Quindi informarsi su come portare visibilità a un sito o una pagina. O rendere la campagna SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto... più efficace.
Un esempio è lo slug WordPress. Per questa ragione abbiamo deciso di dedicargli una guida. Dunque allaccia le cinture e… Parti in questo viaggio digitale!
In pochi punti:
Cos’è lo slug WordPress?
Lo slug WordPress è una porzione del permalink. Cioè una url che si riferisce a un’informazione specifica. Ad esempio un prodotto, un post o un servizio. E che riporta a una determinata pagina.
Consideriamo l’url http://www.sito.it/nome-prodotto come esempio. Lo slug è “nome-prodotto”. Quindi la parte finale e che indica nello specifico l’articolo. O il servizio.
Solitamente quando si scrive un contenuto su qualsiasi programma questo slug è generato automaticamente. Così si crea il dominio intero in base alle parole utilizzate. Cioè riflette il contenuto o almeno il titolo scelto. Per questo motivo può essere composto da tanti caratteri diversi. Da numeri a lettere dell’alfabeto, così come caratteri speciali (quali trattini, punti di domanda o esclamativi).
A cosa serve lo slug di WordPress?
Modificare lo slug WordPress può giocare un ruolo centrale. Soprattutto se si pratica la SEO e si desidera ottenere visibilità gratuitamente (in modo organico). Questi slug quando cambiati sono definiti SEO friendly o parlanti, perché “parlano” fornendo alcune informazioni.
Difatti gli elementi considerati dagli algoritmi di Google sono molti quando devono definire il posizionamento nella SERPCon l’acronimo SERP (in inglese Search Engine Results Page) si fa riferimento alla "pagina dei risultati del motore di ricerca". Si tratta, dunque, dell’elenco ordinato di pagine internet che appaiono.... E chi si occupa di SEO questo lo sa bene. Non è sufficiente scrivere bene un contenuto e organizzarlo in paragrafi. Anzi, è necessario considerare anche tag, parole chiave, immagini e altri dettagli!
Tra questi elementi è immancabile lo slug WordPress. Questo deve essere ottimizzato al fine di premiare una pagina, un sito o un post. E di conseguenza di migliorare il proprio posizionamento in prima pagina a seguito di una query di ricerca.
In più questo consente di far sapere agli utenti da subito cosa aspettarsi. Del contenuto e della pagina di destinazione. In uno slug con la parola “borse” non ci si aspetta un trattore o un mobile in pronta consegna. Conseguentemente è anche un modo di guidare il lettore ai contenuti disponibili. Rendendo la sua esperienza più chiara e positiva.
Perché sono importanti?
Se gli slug sono considerati notevolmente dai crawler di Google, è fondamentale personalizzarli e modificarli. Questo in quanto in caso contrario l’algoritmo potrebbe penalizzare la pagina. Se non addirittura l’intero sito.
Google, come altri motori di ricerca, punta alla massima funzionalità e semplicità. Alla base del suo meccanismo c’è proprio rispondere a una domanda diretta dell’utente. Per questa ragione anche le url e lo slug WordPress devono essere intuitivi. Cioè rispondere già a una domanda dalla homepage Google.
In aggiunta a questo, gli slug ti permettono di creare una struttura gerarchica del sito. O meglio, di organizzarlo con maggiore intelligenza. Ad esempio dividendo la pagina iniziale in più sottocategorie. E ancora queste ultime in pagine prodotto. Come:
- http://sitodiabbigliamento.it
- hhtp://sitodiabbigliamento.it.it/donna
- http://sitodiabbigliamento.it.it/donna/borse
- http://sitodiabbigliamento.it.it/donna/borse/trussardi
In questi esempi sono state create delle sottocategorie. Allo stesso tempo si ottiene così una gerarchia delle pagine più importanti. Oppure di quelle più generiche. Ad esempio dalla homepage alla pagina del singolo articolo.
Se questo lavoro non venisse svolto, avresti tante url scollegate tra loro. Questo perché i programmi le generano automaticamente. Quindi includono numeri e caratteri speciali che portano a una perdita di senso. E che sono penalizzati da Google.
Che funzioni hanno gli slug WordPress?
Gli slug di Worpress hanno differenti potenzialità. Non solo sono relativi a una pagina bensì anche ad altri elementi. Tra questi c’è un singolo post o le pagine autori.
Esistono anche gli slug di categoria, che sono i più usati. Questi sono quelli già anticipati, che aiutano a creare delle categorie nelle quali classificare i diversi contenuti. Nonché creare una gerarchia dei temi trattati.
Infine gli slug WordPress tag sono dedicati a uno specifico tag. Ad esempio le schede prodotto. Oppure i servizi offerti.
Il suggerimento è di fare molta attenzione allo slug scelto. Soprattutto perché gli URL riscritti non devono entrare in conflitto con altri link. Ad esempio due slug uguali creano un duplicato. E di conseguenza una penalizzazione nel posizionamento, in quanto Google li interpreta come un doppione inutile.
Come impostare gli slug?
Innanzitutto esistono diverse modalità per procedere alla modifica degli slug WordPress. Questo perché sono differenti le funzioni di queste porzioni di url. Come anticipato si possono modificare gli slug per le categorie. O ancora per le pagine autore. E questi due sono i più usati.
In ogni caso, tutti hanno in comune la necessità di accedere alla dashboard dell’amministrazione di WordPress. Quindi di avere gli accessi (solitamente email e password). Ecco i principali passaggi spiegati nel dettaglio.
Modificare le “Categorie”
Tra gli slug più semplici da modificare ci sono quelli “Categorie“. Per trovare questa sezione dovrai seguire dei passaggi molto semplici. Tra questi:
- Cliccare sul menù la voce “Articoli“;
- Selezionare “Categorie“;
- Modificare lo slug nella sezione dedicata tramite “Modifica rapida” o dalla pagina impostazioni;
- Cliccare su “Aggiorna” per salvare le modifiche.
Quando modifichi le url di categoria il consiglio è di usare un redirect. In questo modo le precedenti url, ora irraggiungibili, non ti faranno perdere posizioni nella SERP. Cioè l’utente verrà reindirizzato direttamente alla nuova url della pagina.
Un redirect degli URL consente di mappare un link esistente in uno diverso. Così agli utenti e a Google comunichi che una pagina ha una nuova posizione nel sito. Questi re-indirizzamenti sono utili soprattutto per evitare di perdere gli utenti, portandoli a una pagina rimossa. Nonché per evitare penalizzazioni.
Come cambiare lo slug “Autori”
Non è raro voler modificare il nome di un utente del sito, ad esempio di un articolista. Quindi anche di rendere visibile nella URL questa modifica. Per farlo è necessario il cambio dello slug WordPress autore. Questo cambio non è semplice come il precedente, in quanto necessita il download di uno specifico plugin.
Puoi scaricare il plugin “Edit Author Slug” direttamente dal pagina PluginIl termine plugin (o estensione o add-on) si usa in ambito informatico. Indica un programma non autonomo che interagisce con un altro per estenderne o potenziarne le funzionalità originarie. .... Questa sezione la trovi sempre nel menù a sinistra all’interno dell’amministrazione del sito. In questa parte puoi avviare la ricerca di un plugin e scaricarlo. Una volta trovato ti basterà aggiungerlo a quelli che già usi. Come? Tramite il bottone “Installa ora“.
Una volta scaricato Edit Author Slug puoi procedere a:
- Accedere alla sezione “Utenti” del menù;
- Alla voce “Author Slug” delle impostazioni selezionare “Custom“;
- Modificare lo slug a tuo piacimento;
- Aggiornare la scelta.
Questo è il caso ad esempio dei siti che hanno diversi utenti esterni che ci lavorano. Quindi, se nonostante le diverse fonti, desideri un effetto omogeneo puoi optare per un unico slug, come se fosse un unico autore.
Come ottimizzare in ottica SEO lo slug
La SEO è fatta di tanti consigli da seguire, che sono in continuo cambiamento. Ogni giorno Google modifica i propri algoritmi e rende complesso conoscere nel dettaglio quali siano gli aspetti che potranno avvantaggiarti di più. Lo slug WordPress però è sicuramente uno di questi.
Modificare la url ha ancora oggi un notevole impatto. Per questo motivo è consigliato apportare questi cambiamenti. In quanto richiedono poco tempo ma sono molto efficaci.
Cosa significa però “ottimizzare la url” tramite lo slug WordPress? Per realizzare un collegamento ben ottimizzato dovrai considerare diversi aspetti.
- L’url non deve mai essere più lunga di 60 caratteri, né più corta di 50. Perciò quando la modificherai dovrai optare per una lunghezza che sia tra questi valori.
- È consigliabile scrivere lo slug in minuscolo. Inoltre se è composto da più parole usa il trattino (“-“) per separarle. È meglio uno slug separato che uno poco leggibile con tutti i caratteri attaccati, perché potresti fare fatica a distinguere le singole parole.
- Inserisci almeno la keyword principale. Nello slug WordPress questo è fondamentale, infatti persino lo Yoast SEO potrebbe segnalartelo. Questo ti permetterà di migliorare la tua posizione su Google. Se hai più di una parola chiave utilizzale nel resto del contenuto, mentre aggiungine una o al massimo due nell’url.
- Usa parole funzionali. Articoli e congiunzioni non sono utili al fine della SEO e della leggibilità. Per questo è bene usare solo le parole come sostantivi e aggettivi. Piuttosto elimina congiunzioni e preposizioni: così il messaggio sarà più immediato e chiaro.
- In generale, considera sempre la leggibilità dell’url. Come per la separazione delle parole, anche l’uso dei caratteri è da esercitare con attenzione. Ad esempio un consiglio è ridurre l’uso di numeri e di simboli che potrebbero rendere più difficile leggere la url.
Quali sono i vantaggi dell’ottimizzazione?
Alcuni dei vantaggi dell’ottimizzazione dello slug li abbiamo già anticipati. Il più grande è certamente la possibilità di posizionarsi meglio nella SERP. E questo è utile sotto moltissimi aspetti.
Essere tra le prime posizioni dell’homepage di Google ti permette di avere maggiore visibilità. Cioè di raggiungere un numero più ampio di potenziali clienti. In più così ti posizioni meglio nella testa del consumatore, diventando più affidabile e una fonte più sicura.
Per questo un secondo vantaggio è attirare con facilità l’utente. Grazie alle anteprime di Google si vede subito l’url. E uno slug automatico è sospetto per l’utente, in quanto probabilmente vedrà caratteri speciali e numeri, poco comprensibili o difficilmente leggibili. Al contrario una url ben ottimizzata porta ad attirare l’attenzione. E a capire subito quale sia il contenuto al suo interno.
Grazie allo slug WordPress ottimizzato creerai una gerarchia. Di conseguenza il tuo sito sarà organizzato con più facilità. Ad esempio considerando homepage, categorie e tag.
In conclusione…
Modificare lo slug Worpress non è obbligatorio. Però sicuramente è molto utile se si desidera raggiungere le prime posizioni. E ampliare il proprio portfolio di possibili clienti.
Personalizzare lo slug della url è solo una delle operazioni SEO che puoi svolgere. Le altre le trovi nel nostro blog, insieme ad articoli e approfondimenti sul settore digitale e della comunicazione.
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