Il mondo del business è sempre più internazionale. Privo di confini geografici.
E non sono soltanto le grandi multinazionali ad investire all’estero. Basta guardare i numeri.
Secondo un recente rapporto Ice, quasi il 60% delle imprese italiane dedite all’export conta meno di dieci dipendenti.
Ecco perché – oggi – è assolutamente indispensabile avere un sito che parli più lingue.
In grado di coinvolgere nuovi mercati e milioni di potenziali clienti.
Trovi l’argomento interessante? Allora, dai un’occhiata alla nostra guida.
Ti spiegheremo come creare un sito multilingua su WordPress. In poche e semplici mosse.
Non resta che mettersi comodi. Iniziamo pure la lezione!
In pochi punti:
Perché realizzare un sito multilingua
Prima di entrare nel vivo del discorso ci teniamo a fare una breve premessa.
Per quale motivo dovremmo puntare su un sito web multilingua?
L’abbiamo già accennato nell’introduzione.
Per avere più opportunità.
Poi, parliamoci chiaro, non esiste solo l’italiano (ovvio). E men che mai il tanto famigerato inglese. Anzi.
Per Traducta si piazza – addirittura – al terzo posto delle lingue più parlate del mondo.
Dopo lo spagnolo (che vanta intorno ai 460 milioni di locutori nativi) e il mandarino, al vertice della classifica con circa 1 miliardo e 120 milioni di utenti sparsi nel pianeta.
Insomma, è facile capire quanto sia importante avere un sito multilingua. Che ci consenta di raggiungere più utenti possibili e incrementare enormemente le vendite.
Inoltre ricordiamo che questa soluzione:
- permette di instaurare un rapporto di maggiore fiducia e credibilità con i consumatori stranieri;
- migliora il posizionamento del sito nelle SERPCon l’acronimo SERP (in inglese Search Engine Results Page) si fa riferimento alla "pagina dei risultati del motore di ricerca". Si tratta, dunque, dell’elenco ordinato di pagine internet che appaiono... estere;
- è un’ottima strategia di web marketing a costi ridotti.
Ok. A questo punto dovremmo averti convinto definitivamente.
Passiamo pure alla parte pratica.
Quale opzione scegliere
Diciamo subito che non c’è un’unica strada da percorrere.
Ma almeno tre. Tre diversi metodi di lavoro con cui costruire il nostro sito multilingua.
Difatti, possiamo decidere di:
- creare diverse installazioni separate di WordPress (una per ogni lingua prescelta);
- utilizzare la funzionalità Multisite della piattaforma;
- adottare un plugin apposito per la gestione delle lingue.
Bene. Ora cerchiamo di capire quale si adatta meglio alle nostre esigenze andando nel dettaglio.
1. Sito multilingue con installazioni multiple di WordPress
Si tratta della soluzione più impegnativa. Non soltanto dal punto di vista tecnico. Ma anche del tempo speso.
In pratica, per creare un sito multilingua con questo sistema occorre effettuare quantomeno una doppia installazione WordPress. Una per la versione in italiano e l’altra per quella tradotta. Mettiamo in inglese.
Per evitare disordini si possono impiegare più estensioni di dominio (ad esempio casavendita.it per l’Italia e casavendita.uk per il mercato anglofono).
Oppure utilizzare uno stesso dominio suddiviso in cartelle o sottodomini.
Qual è il dominio giusto per il tuo sito web? Leggi la nostra guida completa e scoprirai tanti trucchi e consigli utili.
Naturalmente la traduzione e l’inserimento dei contenuti è manuale. Ed è meglio affidarla a professionisti del settore.
Lo puntualizziamo anche per l’ottimizzazione SEO che sarà certamente più precisa e accurata che se fatta tramite traduttori automatici.
2. WordPress Multisite
Non sono in molti a saperlo. WordPress mette a disposizione una funzionalità che serve a gestire più siti da un’unica dashboard.
Come avrai intuito dal titolo del paragrafo stiamo parlando di WordPress Multisite. Ed è un ottimo strumento a cui fare ricorso proprio per la realizzazione del nostro sito multilingua.
Specialmente se si tratta di siti vetrina o statici. Perché non richiedono aggiornamenti frequenti.
Precisiamo che file di installazione, temi, plugin e database sono condivisi. Mentre le tabelle dei contenuti risultano indipendenti l’una dall’altra.
Come si abilita WP Multisite?
Se possiedi già un sito WordPress l’attivazione è manuale.
In primis, bisogna modificare il file wp-config.php che trovi nella directory principale.
Quindi apri o visualizza con il tasto destro del mouse e:
- individua la riga /* That’s all, stop editing! Happy blogging. */ ;
- aggiungi davanti lo snippet /* Multisite */ define ( ‘WP_ALLOW_MULTISITE’, true );
- salva e chiudi l’editor.
Successivamente accedi alla tua area amministratore e seleziona IMPOSTAZIONI>INSTALLAZIONE NETWORK.
Dovrai scegliere fra una struttura con sottodomini o sottocartelle. Al termine del processo verranno forniti altri due snippet da inserire ai file wp-config.php e .htaccess. Segui le istruzioni e sei dentro. Niente di complicato.
P.S. da sito nuovo basta spuntare l’opzione “Attivare multisito (WPMU)” della sezione Impostazioni.
3. Creare sito multilingua con plugin
Vuoi creare un sito web multilingua? Senza troppe complicazioni?
No problem. I plugin sono la soluzione ideale. Specialmente quando si ha a che fare con siti di piccole dimensioni.
Tra l’altro ricordiamo che WordPress è uno dei migliori CMSUn CMS (Content Management System) è un software realizzato per creare, gestire e progettare un sito web in pochi e semplici passaggi. L'unicità di un CMS risiede nel fatto che... in circolazione e conta migliaia di plugin – sia gratuiti che a pagamento – grazie ai quali potenziare il nostro sito web o blog.
Ma quale dobbiamo scegliere per essere sicuri di realizzare un sito multilingua efficace?
Ti forniamo subito la top 3 degli strumenti più utilizzati.
- WPML (WordPress Multilingual) = è il plugin multilingua per eccellenza. Perché è affidabile, sicuro e compatibile con tutti i principali plugin, temi e page builder della piattaforma. In più permette di tradurre anche file multimediali.
Non è gratuito, ma offre diversi pacchetti e garanzia di rimborso di 30 giorni. - Polylang = rappresenta una buona alternativa a WPML. Vanta oltre 600.000 installazioni attive ed è completamente gratuita. Inoltre supporta anche lingue con scrittura RTL.
- TranslatePress = consente di tradurre direttamente dal front-end e ha altre funzioni utili. Tra cui la possibilità di aggiungere componenti premium come SEO Pack e Extra Languages.
PluginIl termine plugin (o estensione o add-on) si usa in ambito informatico. Indica un programma non autonomo che interagisce con un altro per estenderne o potenziarne le funzionalità originarie. ... gratuiti o no?
La parola GRATIS alletta tutti.
Ma è evidente che un plugin gratuito non ha le stesse qualità di uno strumento a pagamento. Come direbbero i francesi… ça va sans dire.
In particolare, tieni presente che costruendo un sito multilingua con un plugin a spese zero si rischia di avere:
- problemi di compatibilità con i vari temi WordPress;
- difficoltà nella gestione di portfolio e gallerie di immagini multilingua;
- traduzioni imprecise o lacunose;
- assistenza tecnica limitata.
E non è finita qui. Spesso gli sviluppatori non aggiornano questo tipo di plugin. Potresti rimanere a piedi!
In certi casi è meglio non badare al portafoglio. La professionalità va pagata. Inutile cercare scorciatoie.
Conclusioni
Un sito web multilingua non è qualcosa che si fa o non si fa a seconda di come tira il vento. In linea di massima, tutti dovrebbero averne uno. Specie se si hanno necessità imprenditoriali.
Hai domande al riguardo o desideri maggiori informazioni? Scrivici pure.
La squadra di MailSenpai sarà felice di rispondere ad ogni richiesta ed aiutarti a migliorare la tua presenza online.
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