Oggi indossiamo i panni di un medico. Guanti, mascherina, camice e cartella alla mano. Il nostro paziente? Il tuo sito. Fare una SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto... checklist è fondamentale per tenere monitorata la salute del tuo sito web. E dal momento che siamo nel mondo digitale, non possiamo battere sulla schiena del nostro paziente, chiedere di tossire e di dire trentatré. Ma sulla cartella che abbiamo in mano c’è tutto quello che dobbiamo controllare. Prendi una penna e iniziamo a mettere delle spunte sulla tua SEO checklist.
In pochi punti:
Cos’è la SEO checklist?
La SEO checklist è un’analisi tecnica del tuo sito web che permette di fare una diagnosi sulla sua efficacia ed efficienza nel mondo del web. Sarà un codice rosso, giallo o verde? Lo scopo della SEO checklist è proprio quello di saperlo, individuando le eventuali criticità del tuo sito così da poter migliorare il suo stato di salute. Come afferma lo stratega del marketing B2B, e CEO dell’agenzia TopRank Marketing, Lee Odden:
SEO fondamentalmente è una serie di metodologie che rende più semplice per i motori di ricerca trovare, includere, categorizzare e dare un punteggio ai tuoi contenuti.
E noi vogliamo che questi punteggi siano più che positivi. Proprio come se fossero i valori del tuo colesterolo. Vediamo insieme quali punti deve avere la tua cartella SEO checklist per verificare l’efficienza del tuo sito web.
A cosa serve fare SEO checklist?
Abbiamo capito perché è importante una SEO checklist ben fatta: migliorare il ranking del tuo sito web, migliorare la user experience, scalare le vette della SERPCon l’acronimo SERP (in inglese Search Engine Results Page) si fa riferimento alla "pagina dei risultati del motore di ricerca". Si tratta, dunque, dell’elenco ordinato di pagine internet che appaiono..., questi sono i nostri obiettivi quando facciamo una SEO checklist. Perché il tuo sito web deve sempre soddisfare i criteri che fanno contenti Google, ma senza trascurare il tuo utente. Il fattore umano è sempre e comunque indispensabile. Se Google è il cervello, il tuo utente è il cuore. Se mettessimo il tuo sito web sotto i raggi x come risulterebbe la sua radiografia? Scopriamolo subito! “Qual è il tuo punteggio SEO?” Inserisci qui l’URL del tuo sito, alla radiografia ci pensiamo noi di Mail Senpai. Non ci occupiamo solo di email marketing, abbiamo infatti un reparto specifico per l’analisi e le strategie SEO. Se cerchi un professionista, siamo qui per un check-up completo del tuo sito.
Ma torniamo a noi, nel prossimo paragrafo i nostri consigli per una SEO checklist efficace.
Come fare SEO checklist: le best practises
A quali elementi bisogna mettere una spunta? Ecco cosa deve esserci nella tua cartella per capire lo stato di salute del tuo sito. Penna alla mano, iniziamo.
1. Analisi della presenza del sito sul web.
Iniziamo con un’analisi del sangue…pardon…con un’analisi della presenza del sito sul web. Come sono indicizzate le pagine del tuo sito web o del tuo e-commerce secondo i motori di ricerca? Ci sono doppioni sul tuo sito, ovvero pagine uguali con lo stesso contenuto? Parti da qui, per una prima analisi di laboratorio. E a proposito di analisi, conosci già Google Analytics?
2. Configura Google Analytics
Non farti spaventare dal suo prefisso, non è un esame rettale. È uno strumento gratuito che ti permette di ottenere informazioni complete sul tuo sito, dall’analisi dei tuoi utenti fino al rendimento del tuo sito e molto altro. Senza dei dati su cui lavorare non è possibile fare SEO.
3. Velocizza!
Il tuo sito deve essere un atleta allenato e scattante, non un molliccio trentenne che fa sollevamento di ciambelle. La velocità è fondamentale. Nella tua SEO checklist questa deve essere una voce molto importante. Inizia dunque a comprimere immagini, fai uno Speed Test. L’esperienza utente sarà presa in grande considerazione non solo dall’utente – che non starà di certo ad aspettare tranquillamente che il tuo sito si carichi, mentre quello del tuo competitor è un razzo – ma anche da Google.
4. Analisi dei competitor.
Abbiamo nominato quel velocissimo sito del tuo acerrimo competitor. Ma conosci i tuoi competitor? Conosci il loro comportamento? Conosci i tuoi avversari e la loro strategia: ti aiuterà a capire meglio il tuo settore di riferimento e come migliorare il tuo sito.
5. Sei mobile friendly?
Oggi più che mai i siti web devono essere perfettamente fruibili anche da smartphone. Anche qui non resta che sottoporre il tuo sito ad un semplice test sempre del Dottor Google: “La tua pagina web è ottimizzata per i dispositivi mobili?” Inserisci l’URL da testare e scoprilo subito. L’operazione può richiedere 1 o due minuti, ci dice Dottor Google, ma i risultati del test ti saranno molto utili.
Questi sono solo alcuni dei passaggi da fare per una valutazione tecnica iniziale del tuo sito web. Ma la SEO checklist non si ferma certo qui. Mai sentito parlare delle famose parole chiave? Le keyword sono le ricerche degli utenti sui motori di ricerca per trovare una risposta alle loro necessità. Il tuo sito deve dunque soddisfare la domanda dei tuoi clienti, per questo ora ci soffermeremo sull’importanza dei contenuti del tuo sito.
Best practises per un’ottima SEO checklist
Hai scelto le corrette keywords per il tuo sito? Sono parole utili e non buttate a casaccio? (Occhio, che Google se ne accorge e ti penalizza). Vediamo più nel dettaglio questo punto.
6. Keyword giuste per un sito giusto
Le parole chiave le hai individuate. Di tool ce ne sono: Semrush, SeoZoom, sono i più famosi, ma anche Google mette a disposizione la sua piattaforma per scoprire le tue parole chiave. Ma, oltre alle keyword, non devi dimenticare le long tail keyword, parole chiave dalla coda lunghissima che, vista la loro specificità, porteranno più conversioni.
7. Conosci la domanda, non solo la risposta
I tuoi contenuti devono essere utili, azzeccati, devono soddisfare la curiosità o la domanda del tuo utente. Questo tipo di studio è fondamentale: il tuo utente si affida a te, cerca di venire incontro alle sue esigenze.
8. Non solo keyword
Per i tuoi contenuti, di importanti non ci sono solo le keyword. Degli Url SEO friendly – ovvero url che non contengono solo numeri, lettere, parole vaghe come category o gallery, ma url completi e comprensibili – saranno di grande aiuto al tuo utente e ti aiuteranno nel posizionamento. TagCome da traduzione dall'inglese, un tag è letteralmente un'etichetta. Cioè una parola (o un codice alfanumerico) che nel mondo digitale diventa una sorta di "contenitore". Cos'è un tag ... Title, Meta description, nome file immagini, anche questi elementi faranno si che il contenuto si distinguerà.
9. Aggiusta i tuoi link esterni
Anche i link fanno parte della SEO checklist. I link interrotti che mandano a pagine di errore 404 sono deleteri e infastidiscono l’utente. È segno di cura e attenzione sistemare gli eventuali link che non rimandano più a nulla. Piuttosto, rimuovi il collegamento.
10. A volte bisogna amputare
I contenuti che non funzionano bene nel tuo sito web e che non portano valore aggiunto, semplice vanno tolti. Contenuti duplicati, ripetitivi, di scarsa qualità non portano alcun beneficio al tuo sito, anzi! Individua le pagine in più e amputa.
Conclusioni SEO checklist
Una SEO checklist davvero completa deve farla un professionista del settore. Questi sono solo alcuni dei punti per un’analisi iniziale della salute del tuo sito. Ti sei ricordato ad esempio di inserire nel footer la Cookie Policy? Dai, vai ad inserirli, sono importanti. E visto che hai messo la spunta su tutti i punti della tua SEO checklist, mangiatelo un cookie: te lo sei meritato.
Continua a seguirci!