Avviare una campagna di marketing richiede senza alcun dubbio una strategia solida, idee creative e investimenti economici. Ma non è tutto: prima di lanciarti in questa impresa è sempre auspicabile fare una valutazione accurata di ciò che ti aspetta in termine di costi e benefici. Per aiutarti esistono degli indicatori di riferimento: il ROAS e il ROIIl ROI (Return Of Investment) è il ritorno sull'investimento ossia il guadagno complessivo generato dall'investimento di un capitale. Viene utilizzato maggiormente da chi è a capo di un'azienda o di....
Ti stai chiedendo cosa si nasconde dietro queste due sigle apparentemente misteriose? Bene, questa è l’articolo che fa per te. Ti sveleremo cosa si intende e quali sono le differenze sostanziali tra ROAS e ROI. Vedremo come si calcolano e perché sono così importanti per la tua attività. Per finire, guarderemo da vicino alcuni esempi pratici delle due metriche in questione. Dunque mettiti comodo, prepara un caffè e seguici passo passo in questa guida pensata per te. Pronto a partire?
In pochi punti:
Cos’è il ROAS e come calcolarlo
Il ROAS (abbreviazione di Return On Advertising Spend) non è altro che la metrica con cui si calcola la resa delle campagne ADV online, nello specifico quelle attuate con Google ADS e Facebook ADS. In parole povere, questo indicatore ci dice quanto ci fanno guadagnare le campagne che abbiamo avviato, rispetto a ogni euro che abbiamo speso per esse. Ma qual è la formula per calcolare il ROAS? Presto detto:
ROAS = ricavi da campagne ADV / costo campagna
Anche Google Ads tiene in considerazione la forte diffusione della metrica ROAS. E proprio per questo ha introdotto, tra le varie strategie di offerta proposte per le proprie campagne, proprio quella basata sul ROAS.
Ti stai chiedendo qual è l’obiettivo di questa scelta? Bene, sappi che tutto serve a massimizzare il ritorno sull’investimento pubblicitario. Grazie a un algoritmo basato su un determinato target ROAS, il sistema imposterà in automatico le offerte che consentono di ottenere il maggior valore di conversione possibile. Ma non è tutto: anche Facebook Ads permette di calcolare in modo semplice e automatizzato il ROAS generato dagli acquisti sul sito web.
In pratica, il ROAS misura i ricavi lordi generati dalle campagne ma possiamo considerarlo come una metrica semplificata per gestire al meglio le campagne e ottimizzarle. Se invece abbiamo bisogno di prendere decisioni più strategiche e delicate, conviene affidarsi a un’altra metrica più dettagliata: stiamo parlando del ROI.
Cos’è il ROI
Mentre il ROAS è un utile strumento per la pianificazione dell’ADV, il ROI è indispensabile per gestire in modo corretto i budget a disposizione per il marketing. Questa metrica è l’acronimo di Return On Investment, che tradotto vuol dire Ritorno Sull’Investimento. Perché è così importante? Scopriamolo insieme.
Partiamo da una definizione semplice: il ROI è il guadagno proveniente da un dato investimento, meno il costo dell’investimento stesso. In genere si tratta della misura delle prestazioni, usata per valutare l’efficacia di un investimento pubblicitario o per mettere a confronto l’efficacia di una serie di investimenti diversi.
Ora di sicuro ti starai chiedendo come fare per calcolare il ROI. Bene, la formula per poterlo determinare è la seguente:
ROI = Reddito Operativo / Capitale Investito Netto Operativo.
Il punto di partenza per calcolare il ROI è la definizione precisa dell’attività da svolgere, per poi contestualizzarla all’interno di una digital strategy. Tale azione è molto importante, per non rischiare raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato, perché tutto va di pari passo.
ROI e ROAS: in cosa si differenziano?
Ti sarà chiaro, a questo punto, che queste due sigle (molto simili al primo sguardo) abbiano un significato e una valenza molto diversi. Il ROI, dunque, non deve essere confuso con il ROAS poiché quest’ultimo è semplicemente il guadagno apportato da una campagna pubblicitaria meno il costo della campagna stessa.
Il ROI ha una sfera d’interesse più ampia, perché prende in considerazione anche le altre spese. Con ciò intendiamo i costi di produzione, quelli di spedizione e via dicendo. Per questo motivo, il ROI ci fornisce uno specchio più chiaro e nitido del profitto in essere. Il ROAS, al contrario, è riferito a un caso specifico, a una singola campagna di marketing.
Perché il ROI e il ROAS sono importanti per un’azienda?
Dopo aver passato in rassegna la definizione di ROI e ROAS, e aver visto come calcolare sia l’uno che l’altro, vogliamo parlarti del perché queste metriche siano fondamentali per il tuo business. Come avrai intuito, si tratta di due indicatori importanti per valutare l’efficacia dei tuoi investimenti e capire quanto guadagno arriverà alla tua azienda grazie alle campagne che metti in atto. Perché sprecare tempo e denaro in tentativi ed errori che possono costarti caro? Basta monitorare con costanza le tue operazioni per capire le eventuali modifiche da apportare.
Un esempio pratico di ROI
Ora è il momento di vedere nel concreto quelle che finora possono sembrare delle definizioni complesse e astratte. Partiamo dal ROI: possiamo trovare esempi pratici di questa metrica nelle dinamiche del digital marketing. Grazie alla sua versatilità, infatti, il ritorno dell’investimento può essere utile per osservare e valutare la redditività di un investimento legato a una campagna pubblicitaria su Google Ads, una campagna di email marketing oppure un’attività SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca), o ancora un’iniziativa di comunicazione proposta sui social media.
Se dovessi renderti conto che l’attività di marketing che hai scelto non ha un ROI positivo, sarà necessario cercare altre opportunità. Sarai, così, in tempo per raddrizzare il tiro e ridurre i rischi di perdite per la tua azienda.
Sempre in tema di digital marketing, esistono poi altre attività per le quali è molto semplice calcolare il ROI e altre che richiedono più tempo. Un’attività di Digital PR, per esempio, può avere un ritorno sull’investimento elevato, ma visibile sul lungo termine. Al contrario, un’attività pubblicitaria mirata alla vendita diretta può avere effetti visibili nell’immediato.
Un esempio pratico di ROAS
Un discorso a parte merita il ROAS: prendiamo, ad esempio, il caso di una campagna Facebook Ads. Come abbiamo già visto, infatti, questo indicatore consente di monitorare i risultati del proprio investimento in termini di conversioni (potrebbe trattarsi di acquisti online, nel caso di un sito di e-commerce, oppure contatti ottenuti compilando un form).
Per capire l’efficacia di una campagna bisognerà calcolare quante conversioni abbiamo ottenuto e quanto ci sono costate. Come fare? Semplice: utilizzato i cosiddetti “Pixel” di Facebook. Si tratta di specifici codici HTMLHTML è l'acronimo di Hyper Text Markup Language, in italiano Linguaggio di Contrassegno per Ipertesti. Non si tratta di un linguaggio di programmazione, ma di un sistema che permette di... da inserire all’interno di tutte le pagine del sito web della campagna, per tracciare tutto il traffico e le conversioni.
In sintesi, grazie al Pixel potrai monitorare, per esempio, quante volte viene aggiunto un articolo al carrello all’interno di un ecommerce, verificarne l’acquisto o la compilazione di un form. Utile, vero?
In conclusione, scegli la professionalità
Ti sarà chiaro, dunque, che per avere grandi risultati è sempre consigliabile affidarsi a professionisti competenti che possano seguire le tue campagne e indirizzarti verso i canali più adatti alle tue esigenze. In sostanza, è necessario affidarsi a un partner valido ed efficiente. Proprio come Mailsenpai, alleato prezioso per raggiungere successi visibili e duraturi. Come per il ROI e il ROAS, per avere un’idea più approfondita non bastano delle banali formule aritmetiche: occorre provare sul campo per toccare con mano la differenza.