Le statistiche parlano chiaro. Ormai, il 50% circa delle ricerche online viene effettuata tramite comandi vocali.
Dunque, capirai bene che, se hai un’attività o uno spazio web da promuovere, è impossibile fare a meno di scommettere sulla ricerca vocale.
Ma come funziona? Cosa funziona a livello pratico?
Naturalmente si parla sempre di ottimizzazione in chiave SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto....
Per saperne di più leggi la nostra guida.
Scoprirai tanti consigli utili e segreti sul mondo della voice search.
Non perdere l’occasione di far crescere il tuo business!
In pochi punti:
Che cos’è la ricerca vocale
Noi comuni mortali abbiamo cominciato ad interessarci alla ricerca vocale solo negli ultimi anni.
Il merito va soprattutto a noti vocal assistant come Siri, Alexa, Google Home/Assistant e Cortana.
Ma cosa sono veramente?
Si tratta di software basati sull’intelligenza artificiale e su meccanismi di machine/deep learning. La loro funzione principale è quella di interagire con la voce umana.
Insomma, sono operatori sintetici, capaci di riconoscere le parole pronunciate dagli utenti e di restituire risposte adeguate alla query.
Ovviamente, la comodità di questo sistema di ricerca è davvero lampante.
Vuoi sapere se oggi c’è il sole a Milano? Oppure qual è il ristorante a tre stelle più vicino a casa tua?
Che problema c’è? Parafrasando la Bibbia… chiedi ai motori di ricerca e ti sarà dato.
Non a caso:
il 55% dei teenager e il 41% degli adulti ammette di fare ricerca vocale su telefonino mobile più di una volta al giorno.
blog ufficiale di Google
Il bello è che i dati vanno verso la crescita esponenziale.
E, come abbiamo già accennato nell’introduzione, la maggior parte dei marketer e professionisti SEO ne sono consapevoli.
Non ignorano i numeri. Anzi. Li studiano per intavolare strategie efficaci.
Vediamo come.
Perché investire sulla ricerca vocale conviene
Rispondiamo senza esitazione. Ma per farlo dobbiamo riprendere, almeno in parte, quanto detto finora.
La ricerca vocale è una tendenza in continuo aumento.
D’altronde, non è nemmeno difficile capire perché gli utenti preferiscono i comandi vocali alla compilazione di query testuali.
Per riassumere, è:
- pratica = si adatta ai ritmi frenetici della vita contemporanea e agevola il multitasking;
- veloce = mentre pronunciamo circa 125 parole al minuto possiamo trascriverne solo una quarantina;
- precisa = le risposte sono brevi, informative e dirette; con un margine di errore praticamente vicino allo zero.
Ok, ora torniamo a noi per rispondere alla domanda del paragrafo.
Qual è l’obiettivo di chi possiede un sito o una pagina web?
Semplice. Farsi trovare dagli utenti.
Quindi pure da coloro che preferiscono la ricerca vocale.
D’altro canto, ottimizzare il proprio spazio online per la ricerca vocale vuol dire – soprattutto – andare incontro alle esigenze degli internauti.
Migliore la loro user experience.
Come si ottimizza un sito web per la ricerca vocale
Insomma, a questo punto avrai capito quanto sia importante ottimizzare un qualsiasi tipo di sito Internet.
Ma prima di entrare nel vivo del tema dobbiamo fare una piccola precisazione.
La cosiddetta Voice Engine Optimization (VSO) funziona – in linea di massima – come la SEO tradizionale.
Vuoi conoscere le principali novità del mondo SEO? Scoprile con la nostra guida.
Richiede però qualche accorgimento in più.
Desideri aumentare le probabilità di ricevere maggiore traffico proveniente dalle ricerche vocali?
Bene. Allora, segui le nostre dritte.
1# Attenzione alle long tail keywords
Quando si utilizza la ricerca vocale si tende ad usare uno stile conversazionale.
Insomma, più naturale e certamente meno telegrafico di quello scelto per una normale query scritta.
Di solito, si scelgono parole chiave lunghe anche fino a sette parole (le cosiddette long tail). Spesso inserite in quesiti contenenti congiunzioni, pronomi e avverbi.
Dunque, cerca di lavorare sui contenuti adattandoli all’espressività verbale degli utenti.
2# Punta ai featured snippet
Sappiamo che la ricerca vocale ama particolarmente i featured snippet (altrimenti noti come “posizioni zero”).
Ovvero quelle 50-60 parole che Google mette in evidenza nella SERPCon l’acronimo SERP (in inglese Search Engine Results Page) si fa riferimento alla "pagina dei risultati del motore di ricerca". Si tratta, dunque, dell’elenco ordinato di pagine internet che appaiono..., addirittura sopra al primo risultato di ricerca, perché risponde in maniera esaustiva ad una query posta dall’utente.
Puoi aiutarti a raggiungere questa posizione inserendo parole chiave di tipo WH questions. Cioè: COSA, QUANDO, PERCHÉ, DOVE, CHI e COME.
P.S. gli snippet possono anche essere sotto forma di elenchi puntati/numerati, video o tabelle.
3# Cura la SEO locale
Le statistiche confermano che gli utenti scelgono la ricerca vocale soprattutto a scopo navigazionale. Per sapere dove si trovano località specifiche e in che modo raggiungerle.
In fondo, chi non ha mai effettuato una ricerca vocale Google per chiedere come si arriva ad un certo posto X? Oppure qual è il negozio più vicino?
Quindi non dimenticare di ottimizzare il tuo account Google My Business.
Se non ne hai ancora uno attivalo subito.
Ricerca vocale last tips
Prima di concludere la nostra guida vogliamo aggiungere qualche suggerimento in più.
Si tratta di consigli da mettere in pratica per ottimizzare un sito web secondo i criteri della ricerca vocale.
Pronto? Allora, non resta che proseguire con la lettura. E non scordare di prendere appunti.
- Migliora la velocità del tuo sito web e verifica che sia mobile friendly.
- Inserisci tutte le informazioni di contatto (quello che in gergo si riassumono in NAP, acronimo di Name, Address e Phone).
- Crea una pagina FAQ per offrire risposte utili e pertinenti.
- Usa i dati strutturati di schema.org per consentire ai motori di ricerca di classificare le pagine ed ottimizzarne il posizionamento.
- Organizza i contenuti seguendo la regola della “piramide rovesciata”: si comincia a scrivere iniziando dalle informazioni più importanti mentre dettagli ed eventuali link vanno posti alla fine.
- Utilizza lo strumento Answer the public per capire cosa cercano gli utenti Google.
Infine, tieni a mente che Google predilige testi lunghi e approfonditi.
Sono, poi, gli algoritmi che pensano ad estrarre i match tra domande e contenuti.
Conclusioni
Ormai praticamente tutti sanno come attivare la ricerca vocale su Google.
Ecco un motivo in più per convincerti a passare alla forza (per niente oscura) della Voice Engine Optimization.
Applica i nostri consigli per ottenere risultati visibili.
Prova e non te ne pentirai.
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