Pull! Un urlo, poi uno sparo. Così funziona il tiro al piattello: una parola, Pull, per far scattare il lancio automatico del colorato disco. Centrare l’obiettivo è fondamentale per portarsi a casa una medaglia. Il Pull Marketing è decisamente meno violento, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: fare centro. Scopriamo insieme cos’è il Pull Marketing, a cosa serve e quali benefici può portare.
In pochi punti:
Cos’è il Pull Marketing?
Dal verbo inglese to pull, tirare, nasce questo tipo di strategia molto usata nel marketing di oggi e che prevedere di tirare a sé, anzi più correttamente di attirare a sé, il cliente davvero interessato. Il Pull Marketing è dunque una strategia mirata che punta il mirino verso il cliente suscitando in lui il desiderio o il bisogno del tuo specifico prodotto. Una volta nel mirino, Pull! e farai centro negli interessi del cliente. Un cliente consapevole che non si limita passivamente a “subire” prodotti e servizi come un consumatore apatico, ma partecipa realmente e attivamente alle diverse fasi della creazione del prodotto finale.
A cosa serve questa strategia?
Quando un prodotto o un servizio che prima non c’era viene creato appositamente per raggiungere e soddisfare il bisogno del cliente allora entra in gioco il Pull Marketing. Si instaura in questo modo una duratura, stabile e proficua conversazione tra consumatore e produttore. Particolarmente azzeccate in questo caso sono le parole dell’esperto del marketing, Hector J. Baragano, Direttore Marketing e Comunicazione presso ESIC Business & Marketing School:
Il marketing è un cocktail di immaginazione, illusione, innovazione, identificazione delle necessità, fidelizzazione e misurazione sotto lo sguardo globalizzato, aperto e in costante aggiornamento.
E la fidelizzazione, uno degli obiettivi del Pull Marketing, potrebbe essere la ciliegina al maraschino sul nostro Manhattan: se non c’è, il nostro cocktail è incompleto.
Ovviamente si parla di Pull Marketing quando la propria fetta di mercato è matura e conosciuta, non certo quando siamo agli inizi della nostra start-up. Per questo si parla soprattutto di fidelizzazione quando si nomina il Pull Marketing. Di fidelizzazione e di scavalcare l’intervento di intermediari. Nessun venditore, nessun agente: questa è un’altra importante funzione che ha Il Pull Marketing, eliminare (non sparando, eh!) terze parti andando direttamente verso il cliente.
E a proposito di cocktail sai qual è un altro mix esplosivo? Il Pull Marketing sapientemente mescolato al Push Marketing.
Differenza tra Pull Marketing e Push Marketing
Anche qui il significato dei verbi inglesi ci dà già una dritta sull’argomento. Se Pull, lo abbiamo visto, è tirare quindi attirare il cliente verso un prodotto, il Push Marketing, spinge il cliente verso il prodotto o servizio: due forze opposte che però si attraggono. E dopo aver letto questa frase ci ritroviamo nei banchi di scuola a lezione di fisica in un flashback in stile Vietnam. Torniamo alla realtà. Pull Marketing e Push Marketing dicevamo. La prima strategia l’abbiamo capita, la seconda, invece, prevede appunto una spintarella del cliente verso il nostro brand, come? Attraverso la forza vendita che non è invece prevista nel Pull Marketing.
Quando strategie di inbound marketing – cioè tutta quella serie di attività basate sulla creazione di contenuti web per attirare il consumatore come un’ape al miele – e strategie di outbound marketing – ovvero la parte vintage della comunicazione, ma sempre importante – si incontrano, si crea una strategia vincente.
Perché è importante unire Pull Marketing e Push Marketing?
Anche se queste due strategie sono ai poli opposti, l’una non esclude l’altra e la tecnica migliore è sicuramente nel mezzo. Tutto dipende dal tipo di azienda che hai e quali sono i tuoi obiettivi, ma unire una strategia classica che prevede l’uso classico della pubblicità senza dunque un dialogo diretto col cliente, con una strategia più moderna che prevede l’online e la comunicazione viva, può essere una mossa vincente. Ricorda: per definire al meglio la tua strategia di marketing devi tenere bene a mente:
- qual è il target di riferimento;
- quale deve essere il suo contenuto del tuo messaggio;
- come voglio che venga percepito dal mio utente finale.
Solo dopo aver bene in mente le risposte a questi quesiti potrai iniziare a valutare quale strategia si addice di più al tuo brand.
Ma cambiamo musica e facciamo qualche esempio pratico.
Esempi di Pull Marketing, accendiamo Spotify
Accendiamo Spotify. Apriamo la nostra playlist preferita. Qualche brano di Ronnie James Dio, un po’ di AC/DC, una grossa manciata di Guns’n’Roses e…You’re in the jungle, baby. Spotify permette agli utenti di creare la propria playlist, condividerla con la community, condividere i propri gusti musicali. Ora l’utente ha un grosso potere nei confronti delle case discografiche che sono obbligate a mettersi le cuffie nelle orecchie e andare verso i loro ascoltatori. Pull Marketing.
Ricordate le compilation dell’estate, prima dell’arrivo di questa piattaforma e prima dei Social? Le varie Hit Mania Dance Estate? Sembra passato un secolo, ma le case discografiche sceglievano per noi le canzoni tormentoni. Push Marketing.
Per fortuna ora le cose sono cambiate. Alzate pure il volume.
Ma ci sono molti altri esempi di strumenti che aiutano questa strategia di Pull Marketing nel suo percorso. BlogLa definizione di blog deriva dagli anni '90. Si tratta di una fusione delle parole inglesi web + log, e indicava in maniera generica un diario online. Oggi però fare..., social media, podacst – un format sempre più seguito – eBook, pubblicità display: tutto ciò rientra nel vasto campo del Pull Marketing… where the grass is green and the girls are pretty. Ok, basta con i Guns’n’Roses.
Come e quando fare pull marketing? Strategie, tecniche e consigli
La risposta la troverai nella tua strategia. Ricordi le tre domande a cui devi rispondere prima di buttarti a capofitto su un progetto? Il miglior consiglio è quello di avere le idee chiare fin dall’inizio in modo da avere una rotta tracciata senza proseguire a tentativi con un lumino. La tecnica migliore è quella di attirare il cliente verso il tuo brand con contenuti davvero interessanti: articoli blog mirati, post social accattivanti, call-to-action chiare e invoglianti.
Pro e contro
Se stai muovendo i primi passi nel tuo settore optare per una strategia di Push Marketing è sicuramente la cosa migliore, per iniziare. Via libera quindi a pubblicità televisive, cartelloni stradali, spot radio. Poi, una volta che sarai conosciuto e riconosciuto dal tuo pubblico, sperimenta il Pull Marketing: il tuo utente è pronto per essere attirato. I benefici si vedranno a lungo termine e quella ciliegina sul nostro Manhattan che è la fidelizzazione sarà la soddisfazione più grande.
Beviamo insieme un drink? La musica sceglila pure tu. Continua a seguire i nostri Tips & News e scopri altri contenuti interessanti.