Bisogna ammetterlo. Internet ha stravolto il mondo della comunicazione e la vita delle persone. Soprattutto in positivo. Nessuno oserebbe dire il contrario.
Però – come in tutte le cose – c’è da considerare il rovescio della medaglia. Forse i profili fake non saranno il male del secolo. Certo. Ma rappresentano un pericolo che non va sottovalutato.
Ne vogliamo parlare più ampiamente proprio in quest’articolo.
Non perdertelo!
In pochi punti:
Che cosa sono i profili fake
Beh, non c’è molto da spiegare. Sono account social fasulli.
Quello che non tutti sanno è che – spesso – dietro un profilo fake non c’è una persona in carne ed ossa.
Ma un bot. Cioè un programma software capace di simulare il comportamento degli esseri umani.
Di solito, questo tipo di account viene impiegato per influenzare l’opinione pubblica. A fini politici o commerciali.
Come si creano profili fake
Probabilmente ti starai chiedendo come si possono creare profili fake. Se servono competenze specifiche, strumenti ad hoc. O addirittura il supporto di hacker professionisti.
Diamo subito una risposta secca: NO. In pratica, aprire un falso profilo social è come aprire un account reale.
I passaggi sono gli stessi. A cambiare sono OVVIAMENTE i contenuti.
Per realizzare un profilo fasullo – su qualsiasi social network come Facebook e Instagram – dovremo ricorrere a:
- nome e cognome = obbligatoriamente inventati, di fantasia, tuttavia credibili;
- un’immagine = di proprietà esclusiva o comunque non protetta da copyright;
- un indirizzo email = è possibile impiegare una email temporanea ma, per evitare eventuali problemi di comunicazione, meglio ancora un indirizzo creato apposta per la registrazione.
P.S.
Vuoi divertirti a creare un’identità fake online? Puoi farlo con Fake Name Generator. È un generatore di nomi falsi gratuito, facilissimo da usare.
Cosa dice la legge sui profili falsi
Sono in tanti quelli che aprono profili fake solo per farsi tranquillamente i fatti degli altri.
In totale anonimato. Magari per sapere come se la passa un ex o qualche vecchio collega di lavoro poco simpatico.
In questi casi non si commette reato. Anche se le policy di tutti i principali social network condannano apertamente la pratica.
ATTENZIONE. Le cose cambiano drasticamente quando si creano profili falsi per:
- rubare l’identità di una persona a scopo di lucro o per rovinarne la reputazione;
- scrivere false recensioni;
- atti diffamatori;
- perseguitare qualcuno;
Per le situazioni indicate si parla di illeciti o reati propriamente detti.
Cosa si rischia? Si va da una “semplice” sanzione pecuniaria alla detenzione. Per stalking anche di 6 anni e 6 mesi.
Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino ad un anno.
Art. 494 del Codice Penale
Come accorgersi se un profilo è falso
Chi ha un profilo social da parecchio tempo sa già come muoversi.
Diciamo pure che ha esperienza e – soprattutto – occhi allenati che gli permettono di identificare un profilo social falso in pochissimi istanti.
A tutti gli altri consigliamo di proseguire con la lettura.
Hai tra le mani un profilo sospetto? Controllalo subito seguendo le nostre indicazioni.
- BIO/DESCRIZIONE
Non è attendibile, incompleta o totalmente mancante. - FOTO PROFILO
In genere vengono utilizzate immagini anonime, di paesaggi, animali od oggetti. Oppure foto appartenenti a persone di bell’aspetto, che spesso risultano rubate a personaggi famosi. Per accertarsene basta fare una breve ricerca con Google Immagini. - INTERAZIONI
Praticamente assenti. Like e commenti sono ridotti al minimo. - POST PUBBLICATI
Possiamo trovarci davanti due situazioni. O si contano sulle dita di una mano. Quindi abbiamo una bacheca semivuota. O è monotematica. Parla di un solo argomento con messaggi ripetitivi, forzati e impersonali. - AMICI
I profili fake hanno quasi sempre pochi amici che – non si sa come – provengono da ogni parte del mondo. Inoltre – nonostante la famosa teoria dei sei gradi di separazione – tra il proprio profilo e il supposto fake non c’è nemmeno un contatto in comune. - MESSAGGI INVIATI IN PRIVATO
Presentano link (anche di natura commerciale), foto con contenuti vietati ai minori, errori ortografici o grammaticali? Sono spammer, truffatori o tutte e due le cose insieme. Insomma… un affare. - FOLLOWER
Ogni eccesso puzza di fake. Sono tantissimi? Potrebbero essere stati acquistati per dare credibilità al profilo. - TAG
Solita storia. Nessuno sembra conoscere la persona in questione. Abbiamo a che fare con un fantasma che ama scrivere.
Non abbiamo mica finito.
Stai chattando con qualcuno ma ad ogni domanda risponde in maniera evasiva? Troppo vago? Alziamo subito la paletta rossa.
Ti ha chiesto dei soldi millantando una storia strappalacrime? Semaforo rossissimo. Nel 99,9% dei casi si tratta di un tentativo di phishing.
Qualche strumento utile
Abbiamo menzionato Google Immagini e tutti sappiamo cos’è e come funziona.
Ma ci sono altri tool che possono venirci in aiuto per smascherare eventuali profili falsi.
Ad esempio, l’app di recente creazione Think Before You Link.
Oppure FollowerCheck e SocialAuditPro per rilevare i finti follower di un profilo Instagram.
Ci teniamo a sottolineare che esistono tanti altri strumenti a disposizione.
Basta dare un’occhiata in Rete per trovare risorse inaspettate come la pagina Facebook Profili Fake Italia.
Come denunciare profili fake
La prima cosa da fare quando siamo sicuri di aver individuato un profilo social falso? Semplice. Si segnala il profilo alla piattaforma di riferimento.
Se il profilo fake ha causato, o sta causando, danni di una qualche entità va sporta denuncia tempestiva alla Polizia Postale.
Naturalmente con materiale alla mano. Dunque screenshot di messaggi che documentino la truffa (se di truffa si tratta) e l’ID – User Identifier – del profilo incriminato.
Conclusioni
Speriamo di averti aiutato a comprendere meglio il fenomeno dei profili fake. Ma soprattutto di averti dato qualche strumento in più per combatterlo e reagire nel modo giusto.
Hai ancora qualche dubbio? Ti piacerebbe saperne di più? Approfondire l’argomento?
Noi ti consigliamo di farlo leggendo People watching in Rete di Alice Avallone (è anche un’ottima base di etnografia digitale).
E non dimenticare che MailSenpai è il tuo asso nella manica.