Nel marketing la ricerca di modalità di comunicazione efficienti è al primo posto. Sia online, che nella stampa o in televisione. Grazie al product placement questo è possibile. Perchè? In quanto è una strategia indiretta molto efficace.
Vuoi saperne di più? Vorresti conoscere qualche esempio? Sei nel posto giusto. In questa guida scoprirai cos’è il product placement. Così come quali sono i pro e i contro. Cosa aspetti? Tieniti forte e inizia questo viaggio!
In pochi punti:
Cos’è il product placement?
In primo luogo, con product placement si indica una strategia di marketing. Nello specifico, si usa questo termine per descrivere una comunicazione indiretta. Di cosa? Di un brand, di un prodotto o di un’azienda. Alla base di questa strategia c’è l’inserimento all’apparenza casuale di uno di questi elementi. L’obiettivo è ottenere una visibilità non forzata.
Forma di comunicazione in cui i prodotti di marca sono posizionati in modo apparentemente naturale. In una struttura narrativa pre-esistente, in cambio di un corrispettivo monetario o altra forma di compensazione.
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La comunicazione non è esplicita al 100% nel product placement. Per questo l’utente può non essere consapevole del messaggio pubblicitario. Nonostante questo, per legge in Italia può essere prevista una segnalazione o un’indicazione all’inizio della trasmissione. Ad esempio in video appare una scritta informativa, nella quale si comunica la presenza di materiale pubblicitario.
In cosa consiste?
Il product placement consiste nel posizionamento di un brand o di un prodotto. Nello specifico si inserisce l’oggetto in un contesto mediatico. A quale scopo? Promuoverlo.
A differenza di altre forme di pubblicità però, nel placement c’è più naturalezza. Per farlo, il marchio è inserito quasi casualmente. In realtà è una strategia ben studiata e preparata.
Un esempio è l’inserimento di un oggetto o brand in un film. In teoria una pellicola non ha scopi di marketing. Nonostante questo, l’uso di un particolare prodotto può diventare comunicativo. Perciò rappresentare una fonte di visibilità… E di comunicazione!
A cosa serve il product placement?
Questa strategia serve ad essere meno invadenti nella pubblicità. Non si promuove direttamente il prodotto o il brand. Anzi, si accompagna l’utente nel ricevere il messaggio, ma in modo inconsapevole.
Semplificando, non si distrae lo spettatore dal contenuto. E non c’è una pausa pubblicitaria con un messaggio. Qual è il risultato? Che l’utente non percepisce la natura di marketing. Oppure non cambia canale per fastidio.
Nonostante questa mancanza, assorbe in modo efficace il messaggio. Come? Perchè si colpisce il suo inconscio. La pubblicità è all’interno del contenuto che sta visualizzando. Quindi è un esempio di native advertising.
Vuoi sapere di più sulla pubblicità nativa? Scopri come creare una campagna di questa tipologia, la guida completa con gli esempi e i trend del momento!
Perché è importante?
Il product placement è molto utile. Soprattutto per alcuni brand o prodotti. Ad esempio gli accessori e l’abbigliamento: questi articoli possono caratterizzare un personaggio. Diventando così anche iconici!
Invece è più difficile piazzare prodotti fuori contesto. O meglio, esterni alla storyline. Un esempio? L’arredamento: non colpisce e non si differenzia.
La migliore visibilità è quella attinente alla trama. O ai personaggi. Il cibo preferito o l’accessorio più amato sono delle ottime idee. Al contrario, una lampada di design può non essere notata. Perciò la comunicazione indiretta risulta meno efficace.
Alcuni esempi di product placement
Degli esempi sono sempre utili per capirne di più. Possono aiutarti a capire meglio come funziona il product placement. Eccone elencati alcuni!
Gli iconici occhiali di Pete “Maverick” Mitchell
Uno dei migliori product placement? È un evergreen: il caso del film Top Gun, diretto da Tony Scott. Invece il brand che diventa iconico è quello di eyewear Ray-Ban.
Questo accessorio caratterizza il personaggio principale. Chi? Il coraggioso pilota della Marina Americana Maverick. Tom Cruise, che interpreta il protagonista, porta i famosi occhiali a goccia del marchio. Un esempio di grande efficacia!
La strategia di marketing ha un responso enorme. Nello specifico, il successo del film porta a una crescita del 40% delle vendite. Di quali modelli? I Ray-Ban Aviator di Maverick e i Caravan.
La Coca Cola di Stranger Things
Gli esempi di product placement non sempre sono facili da ricordare. Anzi, l’obiettivo di questa strategia è essere il più “sottile” possibile. Per farlo la comunicazione deve essere naturale. E per questo un esempio molto valido è la Coca Cola nella serie tv Stranger Things.
Nonostante il riferimento negli episodi sia frequente, non è di disturbo. Il prodotto non è facilmente riconoscibile come product placement. Tuttavia il successo è assicurato. E gli spettatori vedono i protagonisti consumare la bibita in continuazione.
Un esempio italiano: Rovazzi
Tra i contenuti con maggiore product placement italiano ci sono i video musicali di Fabio Rovazzi. Il cantante ha spesso incluso più brand al loro interno. L’esempio più emblematico? La canzone “Faccio quello che voglio“.
In questo contenuto sono presenti molti brand e prodotti. Il più esplicito? Esselunga. La maggior parte delle scene sono ambientate in un supermercato. Quale è facile intuirlo. Come? In molti fotogrammi è presente il marchio Esselunga.
I brand presenti all’interno del video sono numerosi. Tra questi: Samsung, Supreme, Acer, MyGiftCard e Celly. La trama vede i protagonisti ballare tra gli scaffali. E intorno a loro sono presenti queste marche!
Quali sono pro e contro del product placement?
I vantaggi sono molti e facilmente riconoscibili. Il primo è aumentare la visibilità. Per il prodotto, il marchio o l’azienda. In più si migliora la brand awareness. In che modo? Presentando allo spettatore la marca in modo indiretto. Così si raggiunge un pubblico più ampio.
Inoltre l’efficacia è maggiore. Soprattutto rispetto a uno spot pubblicitario. Quest’ultimo può essere interpretato come una scocciatura dall’utente. Al contrario, un prodotto ben piazzato è facilmente assimilabile. Questo perché il suo scopo non è palese. E lo spettatore non ne è infastidito.
Un altro aspetto positivo è che si crea una brand identity. Lo spettatore collega il marchio al contenuto. Molti esempi sono nella serie Emily in Paris di Netflix. All’interno degli episodi si trovano griffe come La Perla. Questi vengono associati al lusso e all’alta moda. Quindi in automatico l’utente collega la marca all’high fashion.
Invece un aspetto negativo è il budget: il product placement è una strategia costosa. E non solo in termini di denaro! Anche il reperimento dei prodotti e le spese di produzione sono importanti. Per questo è un tipo di marketing che può non essere adatto alle realtà più piccole.
Come fare product placement?
Esistono diverse tipologie di product placement. Queste possono influenzare come scegliere la tua strategia. Così come in quale contesto inserire il prodotto.
Sicuramente la parola d’ordine è la naturalezza. Infatti in ogni caso è necessario che il brand sia adeguato al contesto. E deve essere inserito con cautela. Al contrario, il risultato potrebbe essere l’opposto di quello desiderato. E il marchio potrebbe risultare insistente o fuori luogo.
Puoi inserire il tuo prodotto anche in diversi modi. Tra questi ci sono lo Screen, lo Script, il Plot e il Name. Ecco elencate le principali caratteristiche.
- Lo screen placement è il più utilizzato. È la semplice rappresentazione visual. Quindi lo spettatore vede il logo o il prodotto. Come? Perché viene inquadrato in una scena.
- Lo script placement è invece verbale. Perciò viene citato il brand o il prodotto. In alcuni casi può anche far parte dello storytelling.
- Il plot placement è forse il più costoso. Questo perché è il fulcro di una vicenda. Ad esempio un episodio che si fonda su quel prodotto.
- Il name placement è la presenza del marchio nel titolo. L’esempio più emblematico? Il film “Il diavolo veste Prada”.
Consigli e tecniche per un product placement efficace
I nostri consigli possono aiutarti nel creare un product placement efficace. Oltre ai tipi di posizionamento del prodotto, ci sono diversi elementi da considerare. Prima di creare la strategia aziendale considera questi quattro.
- Qual è il prodotto da collocare? Il marchio o l’oggetto devono essere coerenti. Non bisogna rinunciare alla naturalezza per spingere su un nuovo articolo. A volte è meglio considerare un evergreen facilmente riconoscibile. Così rafforzi la brand identity.
- Attenzione al contesto! Come anticipato, è l’aspetto più importante. Studia la serie tv, il film o il contenuto nel quale vuoi proporti. Anche l’ambientazione o la specifica scena sono importanti. Così puoi pensare a modalità più accattivanti di inserimento.
- Come vuoi essere pagato? Il corrispettivo monetario è il più utilizzato. Puoi optare però per altre alternative. Un esempio è l’acquisto di un minimo di articoli. Oppure il finanziamento di altre opere per l’azienda. Discuti e rifletti sul corrispettivo più adatto alla tua realtà, senza scartare alcuna opzione a prescindere.
- Qual è il tuo scopo? Non solo pubblicizzare un prodotto o un servizio. Anche essere riconoscibili può essere un obiettivo. Un’altra finalità è invece costruire un’identità del marchio. Come? Associandolo a un personaggio o a un contenuto.
Conclusioni
Ora hai tutti gli strumenti per un product placement efficace. Non ti rimane che investire nella comunicazione indiretta!
E ricorda: se vuoi approfondire strategie di marketing sei nel posto giusto. Nel nostro blog trovi guide e consigli su molti argomenti. Scoprili ora e fai un viaggio nella comunicazione.
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