I visitatori del tuo sito saltano in poco tempo fuori? Questo fenomeno si chiama pogo sticking e può avere delle conseguenze negative sul tuo posizionamento SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto.... Non ne hai mai sentito parlare? Non preoccuparti! Oggi ti racconteremo cos’è il pogo sticking e tutti i segreti per evitarlo!
In pochi punti:
Cos’è il pogo sticking?
Il pogo sticking deriva dalla parola inglese “pogo stick” che letteralmente significa “trampolo a molla”. Sicuramente da piccolo avrai giocato con un bastone, che ha una pedana per i piedi e una molla per saltare. Dal punto di vista della SEO, però, non è un concetto divertente. Infatti, la parola pogo sticking viene utilizzata per indicare la pagina di un sito che è ben posizionata sui motori di ricerca, ma non genera traffico di qualità. In altre parole, identifica quando i clienti visitano la pagina e in pochi secondi saltano verso un altro sito. Questo è un fenomeno poco preso in considerazione, ma può portare conseguenze negative per il posizionamento SEO del tuo sito web. Se Google nota che il pogo sticking si verifica troppe volte sul nostro sito tenderà a penalizzarci nei risultati di ricerca.
La differenza con il bounce rate
Prima di entrare nel cuore di questo fenomeno dobbiamo fare delle precisazioni. A differenza di quanto molti pensano il pago sticking è differente dal bounce rate.
Come abbiamo detto in precedenza, il pogo sticking è sempre un elemento negativo ed è sintomo di insoddisfazione dei visitatori. Inoltre, spesso si verifica quando le informazioni che ricerca il visitatore non sono presenti sulla pagina del nostro sito.
Il bounce rate, o frequenza di rimbalzo, invece:
Serve per conoscere quanto è alto il “rimbalzo” degli utenti che visitano il mio sito. Più è alto, più vuol dire che i miei utenti tendono a guardare senza agire come vorrei facessero
Mailsenpai
A differenza del pogo sticking, il bounce rate non è sempre un fattore negativo. Potrebbe, anche, significare che il visitatore ha ottenuto le risposte a tutte le sue domande e non ha necessità di ricercare altre informazioni sul tuo sito.
Perché si verifica il pogo sticking?
La prima risposta a questa domanda è semplice, perché l’utente non è soddisfatto. È bene, però, cercare di comprendere i motivi per cui un nostro potenziale cliente scappa dalle nostre pagine.
Contenuti di scarsa qualità
Non finiremo mai di ripeterti che la tua pagina deve avere dei contenuti interessanti per il target di riferimento. Ogni pagina deve essere pensata per risolve un problema o rispondere a una domanda. Spesso, infatti, il pogo sticking si verifica, perché, i contenuti sono:
- Disordinati
- Con errori grammaticali
- Non formattati adeguatamente
- Non rispecchiano la ricerca dell’utente
Problemi con le keyword e pogo sticking
Utilizzare solo keyword troppo generiche non è sempre una buona idea. È vero che generano molto traffico all’interno del tuo sito, ma è realmente di qualità? Se non inserisci keyword di long tail sarà più probabile che si verifichi il pogo sticking.
Per esser sicuro di inserire le giuste parole chiave a coda lunga, assicurati che abbiano queste caratteristiche:
- sono solitamente composte da quattro parole;
- Il loro tasso di conversione è alto;
- Hanno un volume di ricerca basso;
- Sono poco competitive.
Sito troppo lento
Un fattore che provoca il pogo sticking è il tempo di caricamento delle pagine. Assicurati che il tuo sito web non ci impieghi più di 6 secondi a caricarsi. Le persone non hanno tempo da perdere e se un sito ha problemi di caricamento con molta probabilità lo abbandoneranno subito. Per verificare la velocità delle tue pagine utilizza la Google Search Console sul tuo sito.
Una grafica poco accattivante
Il primo elemento che nota un utente è la grafica di un sito! Se non hai inserito immagini, scritte o un font accattivante i visitatori non leggeranno neanche una riga dei tuoi contenuti. Cerca di utilizzare una grafica che favorisca la lettura e che aiuti l’utente a ricordarsi del tuo brand.
Come evitare il pogo sticking
Per non essere una nuova vittima del poco sticking segui questi semplici e pratici consigli! In questo modo, i visitatori apprezzeranno i tuoi contenuti e non salteranno a un altro sito.
Crea contenuti coerenti
Devi essere sicuro che l’intento di ricerca dell’utente sia soddisfatto nel tuo sito. Ad esempio, se utilizzi una keyword su “come usare WordPress”, devi offrire dei consigli validi sull’utilizzo di questo prodotto. Se non offri una soluzione l’utente non avrà nessun motivo per restare sulla pagina e si sentirà preso in giro. Un altro elemento che non devi dimenticare è aggiornare i tuoi contenuti. È possibile che tu abbia dato la risposta a un problema, ma che essa non sia più valida o che sia troppo datata. Se non vuoi aggiornare costantemente i tuoi contenuti è bene che tu scelga degli argomenti evergreen.
Concentrati sull’user experience
Tutto il tuo sito deve essere strutturato per incentivare il cliente a visitarlo. Il tuo obiettivo è quello di aumentare il loro tempo di permanenza su ogni tua pagina. In particolare, ti consigliamo di:
- Favorire la leggibilità con un font pulito e con un colore del testo non troppo accesso;
- Utilizzare immagini di alta qualità e coerenti con l’argomento trattato nella pagina;
- Creare un indice e dividere il contenuto in paragrafi.
Utilizza i collegamenti interni
Per sfavorire il pogo sticking utilizza i vantaggi dei collegamenti interni. Come ben sai non puoi scrivere tutto quello che conosci in una sola pagina. Per questo motivo, per offrire al visitatore informazioni aggiuntive crea delle call to action di approfondimento. Così facendo, il visitatore sarà incentivato a restare nel tuo sito e non salterà via.
Sfrutta i vantaggi delle FAQ
Non ti limitare a offrire una sola risposta! È molto probabile che l’utente si ponga differenti domande relative a un determinato argomento. Aggiungi alla fine della pagina una serie di risposte alle domande più frequenti. In questo modo, l’utente sarà incentivato a rimanere sul tuo sito e otterrà più informazioni di quelle che sperava.
Conseguenze del pogo sticking
Il pogo sticking porta con sé numerosi effetti, purtroppo tutti negativi, per il tuo sito. Dobbiamo, però, sfatare un falso mito! Non è un fattore che viene preso in considerazione direttamente da Google. Indubbiamente, avrà delle conseguenze indirette sul tuo posizionamento nei risultati di ricerca.
Possiamo riassumere gli effetti negativi del pogo sticking in 5 punti:
- Insoddisfazione da parte del visitatore e quindi la perdita di un potenziale cliente;
- Peggioramento della brand reputation:
- Diminuzione del tempo di permanenza medio di un visitatore all’interno del sito;
- Cattiva ottimizzazione SEO;
- Possibilità di essere penalizzato da Google.
Conclusioni
Sei sei arrivato fino a questo punto il pogo sticking non ha più segreti per te! Ti abbiamo offerto tutti i trucchi del mestiere per evitarlo e incentivare gli utenti a restare sulle tue pagine. Se hai bisogno di ulteriori informazioni contattaci! Noi di Mailsenpai, non vediamo l’ora di rispondere a ogni tua domanda.