Il tuo sito ha un calo di visualizzazioni? Forse ha subito una penalizzazione SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto...! Devi sapere che i motori di ricerca vogliono il bene degli utenti, anche a discapito dei siti web. Assicurati, quindi, che le tue pagine siano tutte giudicate positivamente dagli algoritmi di Google. Non sai come fare? Ci siamo qui noi! Abbiamo preparato la guida perfetta con tutte le cause e i rimedi di una penalizzazione SEO!
In pochi punti:
Cos’è la penalizzazione SEO?
Una penalizzazione SEO è sempre dietro l’angolo! Per non essere la prossima vittima è bene capire di cosa si tratta. La penalizzazione SEO è un modo per i motori di ricerca di tutelare gli utenti online dai siti web malevoli. Può succedere, infatti, che alcuni gestori di siti imbroglino gli algoritmi per salire in vetta alla classifica dei risultati dei motori di ricerca. Google e le altre aziende hanno quindi definito una serie di penalizzazioni per colpire i siti pericolosi. La penalizzazione SEO, però, può riguardare tutti i siti web. Se non presti adeguatamente attenzione al tuo sito potresti essere classificato negativamente e riscontrare dei problemi.
Perché si verifica una penalizzazione SEO?
Dopo avere capito cos’è la penalizzazione SEO indaghiamo sulle cause che portano a un calo delle prestazioni. Innanzitutto, dobbiamo fare delle precisazioni. La penalizzazione SEO non riguarda solo Google, ma può accadere su altri motori di ricerca. Il motivo principale per cui si verifica è la poca sicurezza di navigazione del tuo sito. Un’altra causa riguarda l’esperienza negativa dell’utente sulle tue pagine. Solitamente il sito che viene penalizzato non è a conoscenza degli errori commessi e difficilmente riesce a migliorare il proprio posizionamento. Le conseguenze di questa penalizzazione possono essere anche molto gravi, come:
- Eliminazione dai risultati di ricerca;
- Esclusione completa del sito dal motore di ricerca.
Tipologie di penalizzazione SEO
Per evitare di avere una penalizzazione SEO bisogna scavare più a fondo! Ora cercheremo di analizzare le principali due tipologie di cause che portano a un peggioramento del posizionamento del tuo sito.
Penalizzazioni manuali
Da come avrai già capito dal titolo, questa prima tipologia di penalizzazione riguarda le azioni umane. Insomma, la causa principale potresti essere tu o un tuo collaboratore. Per evitare penalizzazioni di questo tipo è bene controllare se il contenuto della tua pagina sia coerente con la parola chiave utilizzata. Inoltre, ti consigliamo di verificare se il tuo sito è effettivamente responsive e che l’esperienza dell’utente sia positiva. A valutare questi aspetti ci pensa Panda! L’algoritmo di Google creato per controllare la qualità di ogni contenuto presente nel sito.
Penalizzazioni automatiche
In questo caso non è colpa di nessuno! Possiamo definirla una penalizzazione Google, perché sono causate da una valutazione negativa da parte degli algoritmi del motore di ricerca. In particolare, devi fare attenzione all’algoritmo Penguin. Nello specifico, si occupa di analizzare l’over-optimization, tecniche SEO non sempre gradite da Google.
Come accorgersi della penalizzazione SEO?
Molto spesso succede che i proprietari dei siti web non comprendono subito che hanno subìto una penalizzazione SEO. Per non essere il prossimo, ti consigliamo di ascoltare dei campanelli di allarme! In particolare, è bene tenere sotto controllo alcune informazioni:
- I dati relativi alla ricerca organica, se hanno subìto un calo repentino in poco tempo cerca di capire cosa non sta piacendo a Google;
- Le pagine solitamente più performanti hanno un minor numero di visitatori;
- Se fai delle ricerche con determinate parole chiave cerca di capire se il tuo sito è sceso dalla classifica oppure no.
I contenuti e la penalizzazione SEO
Per poter evitare una penalizzazione SEO non devi mai dimenticare l’importanza del contenuto. È risaputo che Google premia i siti utili per gli utenti! Non basta inserire la parola chiave nel testo per far contenti i motori di ricerca. Per questo motivo, abbiamo pensato di regalarti cinque consigli per creare dei testi a prova di penalizzazione SEO!
Punta su articoli utili
Per piacere all’algoritmo Panda devi necessariamente creare contenuti di qualità per l’utente. Il Panda è in grado di scovare e penalizzare ogni pagina che abbia un contenuto non utile per il target di riferimento. Non basta scrivere dei contenuti validi, ma devono essere rilevanti per il pubblico. Ad esempio, se scrivi un articolo su come usare MySpace e nessun utente lo utilizza, verrai penalizzato. Non importa quanto sia di qualità il tuo testo se non riesci a coinvolgere i lettori.
Il troppo stroppia
Il keyword stuffing non piace a Google! Evita di ripetere in modo esagerato la parola chiave all’interno di una pagina. In passato, questa tecnica era molto diffusa nei siti, ma Google ha compreso che ciò non era apprezzato dagli utenti. Non aveva tutti i torti! In molte pagine, la ripetizione ossessiva della keyword rendeva il testo illeggibile. Ti consigliamo di riuscire a inserire in modo coerente nel testo la parola chiave e di non esagerare!
Se copi, Google lo scopre!
Sin da piccoli ci hanno insegnato che copiare non è mai la giusta soluzione! Una delle principali cause di penalizzazione SEO riguarda proprio i testi duplicati. Ricorda che i contenuti di una pagina devono essere sempre unici e originali. L’unica cosa che è permessa è prendere spunto da altri articoli o da altri siti. Molti furbetti, invece, copiano e incollano un testo da un altro sito e cambiano qualche parola. Il risultato? Google penalizza la pagina!
La grammatica conta
Ebbene sì, Google è come una maestra delle elementari! Se nel tuo sito web ci sono troppi errori grammaticali, i motori di ricerca lo scopriranno. È uno dei criteri che vengono valutati, perché va ad impattare sull’esperienza dell’utente nelle tue pagine. Oltre alla penalizzazione SEO, gli errori grammaticali vanno a influire negativamente sulla brand reputation. Tu ti fideresti di qualcuno che non sa scrivere in italiano?
Meglio pochi ma buoni!
Un altro errore che porta alla penalizzazione SEO è la stesura di troppi articoli inutili. Molte aziende hanno la convinzione che avere tante pagine favorisca l’ottimizzazione SEO. Purtroppo non è così! Creare tanti articoli brevi solo per utilizzare delle parole chiave è totalmente inutile. Google in brevissimo tempo se ne accorgerà e ti penalizzerà.
Strumenti per prevenire e rimediare la penalizzazione SEO
Prevenire è sempre meglio che curare! Mentre l’algoritmo Panda è un perfetto segugio di contenuti poco validi, Penguin si occupa della parte più strutturale del sito. Per questo motivo, è bene armarti dei giusti strumenti per piacere sempre agli algoritmi di Google.
Google Search Console
Se vuoi essere sicuro di non avere penalizzazioni SEO di nessun tipo, devi avere la Google Search Console. È uno strumento vitale per il posizionamento SEO. Non solo ti permette di analizzare i dati relativi al sito, ma ti informerà di eventuali mal funzionamenti. Chi meglio di Google può darti i giusti consigli? Inoltre, questo tool è gratuito e quindi è alla portata di ogni tipo di organizzazione!
Screaming Frog Web Crawler
Vuoi sapere perché hai avuto una penalizzazione SEO? Screaming Frog Web Crawler ha la risposta! È un tool in grado di simulare il Googlebot e di analizzare l’intera struttura delle tuo sito. È utilissimo per evidenziare eventuali errori tecnici e di ottimizzazione. Se hai problemi di velocità, questo strumento ti aiuterà a migliorare il tempo di caricamento delle tue pagine. Insomma, è un tool a prova di penalizzazione SEO automatica!
Ahref
Vuoi sapere se i tuoi link sono la causa della penalizzazione SEO? Con Ahref riuscirai ad avere sotto controllo l’intero sito. In particolare, andrà ad analizzare tutti i link presenti sul sito e ti segnalerà quelli che potrebbero non piacere all’algoritmo di Google. Ma non finiscono qui le sue potenzialità! Questo tool ti permette di analizzare l’anchor text e di tenere sempre traccia del reale posizionamento. A differenza, della Google Search Control è un tool a pagamento. Offre ai suoi clienti differenti piani in base ai servizi richiesti.
Majestic SEO
Majest SEO è uno dei più autorevoli tool per l’analisi dei backlink. Questo è possibile grazie a un database di circa 5000 miliardi di URL. È disponibile una versione free con delle funzioni utili, ma limitate. Se vuoi ottenere tutte le potenzialità del sito è possibile accedere alla versione pro a 95 € al mese.
Yoast SEO
Se il tuo sito web è su WordPress c’è un plung-in vitale per la SEO! Stiamo parlando di Yoast SEO che ti permettere di scrivere testi ottimizzati SEO. In particolare, ti permettere di comprendere:
- Se stai esagerando con la ripetizione delle parole chiave;
- Se il testo è difficile da leggere;
- Se hai dimenticato di inserire dei link interni o interni;
Insomma, è un validissimo alleato per piacere all’algoritmo Panda. Anche in questo caso, è possibile una versione gratuita e una a pagamento con delle funzionalità aggiuntive.
Conclusioni
Con i nostri consigli il tuo sito non avrà più una penalizzazione SEO! Non dimenticare, però, di tenere sempre sott’occhio le pagine del tuo sito. Per qualsiasi dubbio o curiosità ci siamo noi, pronti a renderti perfetto agli occhi di Google.