Perché conviene parlare di omnichannel marketing? Spieghiamo subito.
Per tutte le aziende, piccole o grandi che siano, è fondamentale raggiungere il maggior numero di utenti possibili e accontentare le loro esigenze.
Ovvio. Lo scopo finale è quello di trasformarli in clienti fidelizzati.
Non fa una piega. Ma qual è il punto?
Che per riuscirci bisogna stare sul pezzo. Cioè essere in linea coi tempi che corrono e con gli sviluppi della tecnologia.
Ed ecco che entra in campo l’omnicanalità, ormai universalmente considerata come la nuova frontiera del marketing.
Non perdere l’occasione di approfondire l’argomento per dare una spinta concreta al tuo business.
Continua a leggere e occhio agli appunti!
In pochi punti:
Cos’è l’omnicanalità
Il termine “omnicanalità” – in inglese “omnichanneling” – è usato per definire l’utilizzo di più canali di comunicazione e vendita fra loro interconnessi.
In pratica, si tratta di offrire ai consumatori un’esperienza di acquisto del tutto innovativa. Completa. Dove ogni touchpoint (sia online che offline) risulta fluidamente inserito nel cosiddetto customer journey.
Senza interruzioni di sorta.
Chiariamo. I punti di contatto sono quelli a cui siamo abituati.
Ovvero:
- sito web/e-commerce;
- newsletter;
- email marketing;
- social media;
- negozi fisici;
- app;
- call center;
- SMS;
- advertising tradizionale (TV, radio, giornali, eccetera).
La questione è come integrarli per risultati tangibili. NO WORRIES. Siamo qui proprio per questo. Per aiutarti.
Non resta che andare avanti con la nostra guida sull’omnicanalità.
C’MON!
Come impostare una strategia omnicanale
Domanda. Come si realizza una strategia di omnichannel marketing efficace? In grado di regalare agli utenti una user experience memorabile, davvero coinvolgente?
Risposta numero uno. Rivolgiti a figure esperte del settore. Giusto per evitare errori e cattivi investimenti.
Risposta numero due. Se il mondo del marketing è il tuo mondo dai un’occhiata ai consigli dell’elenco sottostante.
Illustriamo subito quali sono i passaggi essenziali per un piano vincente.
- Studia e segmenta il pubblico di riferimento = I clienti sono il vero focus dell’omnicanalità. Quindi, cerchiamo di comprendere cosa vogliono e come raggiungerli. Anche – e soprattutto – per “strapparli” ai principali competitors.
- Progetta percorsi d’acquisto mirati = Abbiamo individuato i nostri buyer personas? Ok. Adesso si tratta di capire come intercettarli e su quali canali/piattaforme. Tieni a mente che, in questa fase, è fondamentale aiutarsi con l’uso di strumenti di marketing automation.
- Adotta un piano di comunicazione ad hoc = Che, in pratica, significa: contenuti di qualità, messaggi diretti, inequivocabili e tone of voice in linea con l’immagine aziendale.
- Monitora i KPI = Bisogna dare retta agli anglofoni. “If you can’t measure it, you can’t improve it”. Se non puoi misurarlo, non puoi migliorarlo. Nient’altro da aggiungere.
LAST BUT NOT LEAST
Non trascurare il customer care. L’assistenza cliente va fatta prima, durante e dopo l’acquisto.
È l’elemento cruciale di qualsiasi strategia di marketing che si rispetti.
Pro e contro dell’omnichannel marketing
A questo punto dovrebbe essere piuttosto evidente. L’approccio omnicanale porta notevoli vantaggi a chi lo pratica. Lo confermano i dati.
Il 70% delle aziende italiane dichiara un forte commitment verso l’approccio omnicanale.
https://www.osservatori.net
Una buona strategia omnichannel permette – infatti – di:
- acquisire informazioni utili per campagne marketing personalizzate;
- ottimizzare brand identity e reputation;
- avere clienti più soddisfatti;
- incrementare le vendite.
Insomma, sembrerebbe che non esistano risvolti negativi. In realtà, bisogna fare molta attenzione a come si lavora.
Qual è il rischio?
Quello di deludere le aspettative dei consumatori con servizi non adeguati. Approssimativi. Non è un caso se si parla anche di omnichannel customer experience.
Quindi RICORDA BENE.
Quando si opta per una strategia di omnichannel marketing tutti i canali proposti DEVONO risultare funzionali e perfettamente ottimizzati.
Nessuna eccezione.
Se il livello di maturità all’omnicanalità è mediamente ancora limitato in tutti gli ambiti analizzati, l’interesse è particolarmente elevato e ci aspettiamo crescerà sempre più, perché dai casi più evoluti emergono benefici chiari e misurabili degli investimenti fatti.
Marta Valsecchi, Direttrice dell’Osservatorio Omnichannel Customer Experience
P.S.
I costi dell’omnicanalità sono elevati. In fondo si tratta di sviluppare più piattaforme e punti di contatto professionali.
Ma i risultati sono più che garantiti.
Come si dice… “il gioco vale la candela”. Decisamente.
Omnicanalità o multicanalità
Che sia chiaro. I due termini NON sono sinonimi.
Anche se il punto di partenza è praticamente lo stesso: il canale. Cioè il luogo fisico o digitale in cui avviene l’interazione fra azienda e utente.
Allora qual è la differenza?
Semplice. La multicanalità offre ai potenziali clienti numerosi punti di contatto dove effettuare l’acquisto. Proprio come avviene per l’omnichannel marketing. Ma ogni mezzo è a sé stante. Indipendente l’uno dall’altro.
Esempio.
Ho bisogno di un libro. Lo cerco su e-commerce, metto nel carrello, pago e aspetto di riceverlo a casa. Stop.
In alternativa, scovo qualche informazione online sul prodotto interessato e chiudo lo shopping in un punto vendita. Perché preferisco toccare con mano. Sentire il profumo della carta.
Beh, l’omnicanalità è un’altra cosa. Perché l’esperienza d’acquisto diventa unica.
Come abbiamo già spiegato, tutti i touchpoint risultano contemporaneamente disponibili e ben integrati fra loro.
Insomma, potremmo prendere il nostro libro online e ritirarlo personalmente nello store più vicino.
Senza ricominciare il cosiddetto buyer’s journey da capo. Ogni volta.
Vorresti saperne di più sul marketing multichannel? NO WORRIES.
Basta leggere la nostra guida.
Spieghiamo tutto nel dettaglio!
Esempi di omnicanalità
Se si parla di omnicanalità non possiamo fare a meno di citare il lavoro svolto da grandi aziende come Ikea, Disney e Starbucks. Ma soprattutto da Amazon, la piattaforma di vendita online creata da Jeff Bezos.
I servizi offerti dal colosso americano sono impeccabili e facilmente usufruibili. Senza soluzione di continuità.
Abbiamo un’app, un sito web, store fisici, abbonamento Prime e da qualche anno a questa parte anche Alexa, l’assistente a comando vocale che tutti conoscono.
L’utente medio di Amazon è sicuramente un cliente soddisfatto!
Perché è importante
Prima di avviarci alla conclusione di questo viaggio ci teniamo a sottolinearlo ancora una volta.
L’omnicanalità è il futuro del marketing.
Per quale ragione?
Perché le aziende di oggi hanno a che fare con utenti sempre più sofisticati, attenti e consapevoli. Ma soprattutto interconnessi. Acquistano sia presso negozi fisici che su Internet.
In maniera del tutto naturale.
Bene. L’omnichannel marketing nasce proprio come risposta al cambiamento dei consumatori. Per restituire loro una migliore esperienza d’acquisto e – ovviamente – avere maggiori chance di crescita.
Non priviamocene.
Il 71% dei consumatori cerca informazioni prevalentemente sul web prima di comprare un prodotto. […] il 43% dei consumatori compra solo in rete e il 25% in modo ibrido.
https://www.engage.it
Conclusioni
Pronti a scommettere sull’omnicanalità? Ci auguriamo una risposta affermativa.
Sarà – certo – una grande sfida (perché impegnativa e complicata da mettere in atto), ma ad alto rendimento.
Basta cominciare col piede giusto.
Se desideri saperne di più ti suggeriamo di leggere il libro Il marketing omnicanale. Tecnologia e marketing a supporto delle vendite di Silvia Vianello e Antonio Ferrandina.
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