Quando nel 2009, i due ex dipendenti di Yahoo, Jan Koum e Brian Acton danno vita a WhatsApp certo non hanno la minima idea del successo che avrebbe travolto la loro creatura. Parliamo – infatti – dell’app di messaggistica istantanea più utilizzata al mondo, con circa 2 miliardi di utenti attivi in 180 Paesi.
Il bello è che da qualche tempo a questa parte WhatsApp ci permette anche di fare marketing.
Sono soprattutto le aziende che si occupano di e-commerce ad utilizzare la newsletter WhatsApp per comunicare, in maniera veloce e sicura, con i propri clienti.
Ogni giorno vengono inviati oltre 100 miliardi di messaggi WhatsApp.
https://it.moyens.net
Vuoi sapere come funziona? In cosa consiste e quali sono i vantaggi apportati?
Non resta che leggere sotto!
In pochi punti:
Possiamo vederla come una specie di campagna email marketing specifica per app.
La newsletter di WhatsApp (o Promotional Messages) permette – infatti – l’invio massivo di messaggi informativo-promozionali. A contatti che hanno espresso consenso esplicito alla ricezione mediante pratico sistema opt-in.
Quindi in piena conformità alle nuove regole GDPR sulla protezione dei dati.
Il 65% degli utenti si aspetta di poter comunicare sempre più spesso con le aziende via WhatsApp.
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Pillole di storia… WhatsApp
Prima di proseguire ci teniamo ad aprire una piccola parentesi sulle newsletter di WhatsApp. Piccola ma necessaria per l’argomento trattato.
Nel 2019 WhatsApp vieta in maniera categorica l’invio di messaggi commerciali. Le sanzioni riservate ai trasgressori sono severe: blocco dell’account o – addirittura – sanzioni economiche per aver violato termini e condizioni del servizio. Forse qualcuno ricorda ancora l’accaduto. Intanto rinfreschiamo la memoria per evitare confusione.
Qual è il punto? Che, per fortuna di tutti, le carte in tavola cambiano presto. La funzione viene reintegrata (funzione che in realtà non era mai stata resa ufficiale ma semplicemente tollerata) appena un anno più tardi.
Quindi le newsletter di WhatsApp sono assolutamente legali. Al 100%.
Baste seguire le regole.
Bene. Premessa fatta. Andiamo avanti.
Precisiamo subito che, per realizzare una newsletter WhatsApp professionale (non stiamo parlando di messaggi inviati a una semplice lista broadcast), bisogna avere un account WhatsApp Business APIL'acronimo API (per esteso Application Programming Interface) si riferisce a un insieme di regole di programmazione informatica secondo le quali un'applicazione può estrarre informazioni da un altro servizio utilizzandole sia....
La piattaforma si rivolge soprattutto ad aziende di medie e grandi dimensioni ed è integrabile con CRMPer CRM (o Customer Relationship Management) si intende una serie di strategie che mettono il rapporto con il cliente al centro delle attività di marketing. Quando si usa un CRM... e altri software di marketing.
Come si accede?
Il procedimento non è proprio semplicissimo, ma lo sforzo è ben ripagato.
Chiariamo, infatti, che in questo caso non esiste nessuna app scaricabile. È invece obbligatorio rivolgersi ad un fornitore di software aziendale già partner ufficiale di Facebook. Parliamo del cosiddetto Business Solution Provider (trovi una lista completa di quelli disponibili nella directory del social).
E in più – se non incluso – serve anche un software per gestire la messaggistica con i clienti come Userlike o Twilio.
I costi
A differenza delle versioni classiche di WhatsApp Messenger e Business per usare Api occorre pagare un canone fisso al fornitore (qualcuno include anche i costi di installazione) + commissioni WhatsApp per ogni conversazione avviata.
Attenzione. Le prime 1000 conversazioni al mese sono gratuite.
Come avrai capito possiamo usare le newsletter WhatsApp esattamente come fossero newsletter tradizionali.
Quindi per inviare messaggi dal contenuto informativo o pubblicitario.
Ad esempio per:
- la presentazione di nuovi prodotti;
- suggerimenti per gli acquisti fatti in base all’ultimo ordine (del tipo “abbiamo scelto per te” o “potrebbe interessarti”);
- l’invio di codici sconto e coupon:
- dare aggiornamenti sul brand.
Al di là del contenuto specifico ricorda di mantenere sempre il giusto tone of voice, di fare attenzione ad eventuali errori ortografici/grammaticali e di non esagerare mai con le quantità. Potresti infastidire i tuoi contatti e perderli definitivamente. Non rischiare!
Perché le newsletter risultano fondamentali per realizzare una strategia di marketing vincente?
Scoprilo con il nostro articolo.
Un ultimo suggerimento: non dimenticare le emoji. Sono neuro-scienziati e ricercatori a confermarlo. Generano empatia e maggiore coinvolgimento dei testi scritti.
Be careful!
Stai per realizzare la tua prima newsletter di WhatsApp? Perfetto. Ne siamo più che felici. Ma tieni presente che:
- prima di effettuare l’invio occorre creare modelli di messaggi da sottoporre a convalida WhatsApp; in genere si riceve nell’arco delle 24 ore;
L’Azienda può avviare chat solo utilizzando un Modello di messaggio approvato […] soggetto ai prezzi applicabili. Tutti i Modelli di messaggio devono rispettare i nostri termini e le presenti normative e devono altresì essere usati per lo scopo previsto. WhatsApp si riserva il diritto di esaminare, approvare e rifiutare i Modelli di messaggio in qualunque momento.
https://www.whatsapp.com
- solo i contatti opt-in possono ricevere messaggi (si può rischiare la sospensione dell’account);
- è meglio consultare la normativa di vendita WhatsApp per evitare di commettere errori grossolani.
Possiamo ammetterlo senza girarci intorno. Creare una newsletter WhatsApp è facile e veloce.
Ma ci sono altri vantaggi da prendere in considerazione.
A livello “tecnico” assicura:
- velocità di consegna;
- alto tasso di apertura e di click;
- la possibilità di inserire contenuti multimediali (immagini, gif, video, file audio), allegati e call to action.
Inoltre i messaggi sono protetti da crittografia end-to-end. Questo significa che solo gli utenti coinvolti nella conversazione possono leggerne il contenuto. Rimane segreto a terze parti e a WhatsApp.
E non è mica finita qui. Come accade per le newsletter tradizionali se il servizio offerto è davvero ben fatto aumenta la fiducia degli utenti verso il brand/azienda e di conseguenza anche la capacità di fidelizzazione.
Ci sono aspetti negativi da evidenziare?
Solo i costi (di cui abbiamo già parlato). Ma si sa che la qualità merita sempre di essere pagata.
Conclusioni
La nostra guida sulle newsletter di WhatsApp sta per giungere al capolinea. Ci auguriamo di essere riusciti a farti capire le enormi potenzialità di questo strumento che, oltre ad essere piuttosto economico e accessibile, assicura notevoli vantaggi. In primis, quello di poter stabilire un contatto diretto, immediato e personalizzato con i propri clienti.
Insomma se hai un’attività da promuovere non rinunciare alle WhatsApp newsletter. Prova e condividi i tuoi risultati con la community di MailSenpai.
Per altre informazioni o chiarimenti sull’argomento… ci siamo noi Rispondiamo praticamente all’istante!