Perché si sente parlare sempre più spesso di Metaverso?
Semplice. Perché è il futuro di Internet. E ne sono sicuri anche gli addetti ai lavori.
L’immaginifico mondo virtuale teorizzato dallo scrittore Neal Stephenson — nel libro Snow Crash del 1992 – è ormai diventato realtà. Non ci sono dubbi.
Basta ricordare Mark Zuckerberg e il suo nuovo Facebook-Meta.
Ma l’imprenditore statunitense non è certo l’unico a pensare in grande.
Sono tante le aziende famose – come Microsoft, Roblox ed Epic Games – che hanno deciso di investire sulle enormi potenzialità del progetto.
Credo che il metaverso potrà essere un social media 3D in tempo reale in cui non si scambiano messaggi in maniera asincrona, ma ci si ritrova in un mondo virtuale dove è possibile fare sostanzialmente qualsiasi cosa.
Tim Sweeney, CEO di Epic Games
Che ne dici? Trovi l’argomento di tuoi interesse? Utile?
Ottimo. Non resta che leggere sotto!
In pochi punti:
Cos’è il Metaverso e come funziona
Proviamo a spiegare facendo appello alla fantascienza e alla cinematografia.
Mai visto film come Matrix, Ready Player One o Ralph Spacca Internet?
Se la risposta è negativa corri a guardarne subito uno. Fidati. Ti sarà d’aiuto.
Comunque… il Metaverso è un luogo digitale. Un universo che ci permette di creare personaggi 3D e vivere esperienze virtuali di vario tipo. Fare tante cose. Come incontrare amici, assistere ad un concerto rock, giocare con altri utenti e così via.
Secondo il dizionario il termine indica infatti:
uno spazio tridimensionale all’interno del quale persone fisiche possono muoversi, condividere e interagire attraverso avatar personalizzati.
Treccani.it
Come si accede
Stai pensando a robe complicate (tipo codici informatici) o a meccanismi da dark web? Lascia stare.
In realtà, entrare in un Metaverso è piuttosto facile.
Quasi come bere un bicchiere d’acqua fresca. Sicuramente è alla portata di tutti.
Servono soltanto:
- un computer o dispositivo mobile;
- connessione Internet;
- la piattaforma di accesso al Metaverso;
- eventuali visori per la realtà aumentata.
Bene. Gli strumenti ci sono. Ma come dobbiamo procedere?
Come per qualsiasi altra piattaforma online.
Bisogna registrarsi, creare un account e inserire – ad ogni utilizzo – le dovute credenziali.
Nient’altro. Almeno in linea di massima.
Come investire nel Metaverso
Parliamoci chiaro.
Metaverso non significa solo svago e divertimento. Vero. È un mondo virtuale. Ma è comunque un mondo che ci dà la possibilità di interagire con gli altri.
E non basta. In questo spazio digitale siamo in grado di svolgere attività praticamente uguali a quelle che svolgeremmo nella vita reale. Perfino lavorare. E da comuni mortali (non nel ruolo di multinazionali e aziende milionarie).
Ad esempio per:
- formare personale a distanza;
- organizzare briefing, conferenze o riunioni;
- aprire negozi online;
- offrire consulenze professionali;
- lanciare campagne marketing e di advertising;
- investire in criptovalute;
Non è finita qui. Stai cercando un impiego e magari non hai nemmeno un’auto con cui muoverti?
Sogni di lavorare comodamente da casa?
Su TheMetaversejobs trovi posizioni aperte per lavorare nel Metaverso come creators, designer, sviluppatore web e tanto altro ancora.
Invia la tua candidatura se possiedi le capacità e le competenze richieste.
Qualche consiglio in più
Hai un’attività o un marchio da promuovere?
Ok. Perché abbiamo un paio di suggerimenti utili per sfruttare il Metaverso. Nel modo giusto.
Dai un’occhiata.
- Trasforma i tuoi prodotti in NFT (Non Fungible Token).
Sono dei certificati che riconoscono la proprietà di un determinato bene, sia fisico che virtuale, nel nuovo mondo Metaverso. Si tratta di un’ottima soluzione per vendere in maniera alternativa. - Crea eventi e shop interattivi
Lo fanno i grandi marchi – soprattutto del settore fashion – per attrarre potenziali clienti. Sono esperienze divertenti, accattivanti e ad alta connessione emotiva.
Segui gli esempi di aziende come Gucci e Balenciaga. - Utilizza influencer virtuali
Versatili e poco costosi, assicurano gli stessi risultati dei loro colleghi in carne ed ossa. Almeno secondo i dati.
LAST BUT NOT LEAST…
Non smettere mai di informarti.
Dove? Sono disponibili numerosi contenuti online come la lezione/dibattito tenuta da Marco Montemagno su YouTube.
Invece suggeriamo ai neofiti di leggere il volume Metaverse: Guida per principianti al Metaverso e agli NFT per il nuovo mondo virtuale di Mark J. Davies.
Esempi di Metaverso
Abbiamo già citato quello di Mark Zuckerberg. Ma ne esistono tanti altri. Più o meno noti.
Con la teoria ne hai abbastanza e preferisci passare alla parte operativa? Capire come funziona il Metaverso attivamente?
Perfetto.
Potresti cominciare scegliendo una delle piattaforme sottostanti.
- Decentraland
Nasce nel 2015 su idea di Esteban Ordano e Ari Meilich, ma diventa ufficiale due anni più tardi con la prima vendita di appezzamenti virtuali. Decentraland è infatti e soprattutto un world-building dove gestire la proprietà di terreni (i LAND), costruire e monetizzare contenuti. - Roblox
È una piattaforma per il gaming multiplayer e una community per content creator. Recentemente il marchio di abbigliamento sportivo Nike ha creato, al suo interno, l’immaginaria città di Nikeland. Una sorta di laboratorio virtuale dove testare il lancio di nuovi prodotti. - Stageverse
Assicura esperienze immersive. Forse ne avrai sentito parlare in occasione del concerto virtuale tenuto dai Muse nel 2021. Ogni avatar/partecipante poteva assistere alla performance da ben 16 angolazioni differenti. - The Sandbox
Si tratta di un’altra antesignana del Metaverso ed è – essenzialmente – una piattaforma di gioco basata su tecnologia blockchain.
Metaverso sì o no
Fare un discorso sui pro e contro del Metaverso è piuttosto difficile.
Diciamo che entrano in campo varie questioni. Soprattutto di natura etica e psicologica.
C’è già chi lancia strali contro forme di iper-sorveglianza e violazione della privacy mai avute prima. E chi lamenta evidenti disturbi della socialità come accade per i social network.
Dal punto di vista degli affari le cose stanno diversamente.
Ce lo fa capire anche l’impegno profuso dalle multinazionali. Il Metaverso ha davvero tanto da offrire.
Dobbiamo solo considerare i normali tempi di affermazione. Che valgono come per qualsiasi altra novità.
Anche se i giovanissimi della cosiddetta Generazione Z sembrano già avvezzi al Metaverso. Un mondo scoperto, soprattutto, durante il periodo di lockdown legato alla pandemia da Covid-19.
C’è inizialmente un attrito, perché quello che si cerca di comprendere non è tangibile come tutte le cose che abbiamo imparato a conoscere da quando siamo nati.
Giancarlo Valente
Conclusioni
Insomma il Metaverso non è semplicemente un fenomeno mediatico. Destinato a semi-scomparire come la moda del cinema 3D.
Ha solo bisogno di tempo per crescere.
Ma intanto risulta fondamentale intuirne le opportunità di business.
Guardiamo ai numeri. Per la società di ricerca e analisi americana Gartner, entro il 2026 il 25% delle persone trascorrerà nel Metaverso almeno un’ora al giorno.
Mica roba da ridere!
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