Di solito, quando pensiamo alle mascotte, ci viene subito in mente l’America.
Ci sono quelle legate alle grandi squadre sportive (specie dell’NBA) e ai college. Oppure ai grandi marchi, come i simpatici Red e Yallow delle M&M’s o il pagliaccio Ronald di McDonald.
Ma attenzione.
In realtà, la mascotte aziendale è diffusissima anche da noi. E nel resto del mondo.
Chi non ha presente Prezzemolo, il drago del parco di divertimenti Gardaland? Oppure il coniglietto rosa di Duracell e il pacioso Omino Michelin?
Beh… chiaro. Il fatto che siano così vivide nella nostra memoria ci fa capire quanto contino per il marketing. Qual è il loro valore effettivo.
Vuoi saperne di più? Allora leggi il nostro articolo.
Facile no?!
In pochi punti:
Origine della mascotte
Ci teniamo ad iniziare con una breve lezione di etimologia. Utilissima per entrare in argomento e capire di cosa stiamo parlando.
Che significa MASCOTTE?
La parola è francese – molto probabilmente di derivazione provenzale – e indica:
una persona, animale o (più raramente) oggetto cui si attribuisce valore di portafortuna.
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Il suo uso si diffonde a partire dal 1880 grazie a La Mascotte, opera comica in tre atti del compositore Edmond Audran.
Bene. Con la storia ci siamo. Ora si va dritti al cuore della questione.
Come si usano le mascotte nelle pubblicità e perché chi ha un brand dovrebbe averne una?
Per le risposte basta proseguire con la lettura.
C’MON!
Che cos’è una mascotte aziendale
È un personaggio di fantasia (umano, oggetto o animale antropomorfo) che viene associato ad un brand.
L’obiettivo?
Semplice. Rafforzarne l’identità e attirare l’attenzione del pubblico per instaurare un rapporto di comunicazione privilegiato.
Una mascotte può trasmettere affetto attraverso la personificazione e indurre fiducia creando legame e complicità.
Jean-Claude Boulay
Perché una mascotte conviene
Precisiamo che i motivi sono tanti. In primis, perché le mascotte aziendali piacciono ai consumatori. Naturalmente se ben costruite. Ça va sans dire (il The King della catena di fast food statunitense Burger King ha avuto – per esempio – vita breve).
Sono simpatiche, divertenti e in grado di suscitare reazione positive nel pubblico.
I marchi che utilizzano mascotte o personaggi speciali nelle loro campagne osservano un aumento di quasi il 41% dei loro profitti. La migliore connessione emotiva che creano con il loro pubblico è una delle ragioni principali di questo miglioramento
Dati Moving Picture Company
Vanno poi considerati una serie di vantaggi aggiuntivi e fondamentali per chi ha un business da promuovere.
Cioè che la mascotte aziendale:
- costa poco o comunque molto meno di un testimonial famoso;
- è estremamente flessibile e può essere utilizzata in vari eventi e piattaforme (TV, cartaceo, digitale, social, eccetera);
- permette di differenziarsi dai competitors, essere più riconoscibili.
Secondo un sondaggio condotto da Fortune, ben il 54% delle aziende più ammirate del mondo utilizza le mascotte come mezzo di comunicazione nelle proprie campagne di marketing.
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Non dimentichiamo il merchandising.
Spesso le mascotte si trasformano in gadget richiestissimi. E impiegati anche per lanciare campagne di vendita o promozionali.
Suggerimenti per una mascotte aziendale che funziona
Non ci sono regole precise. Che ci spieghino il segreto del successo. Tantomeno quello di una mascotte aziendale.
Diciamo – però – che esistono degli accorgimenti che possono contribuire alla sua riuscita.
Vediamoli insieme.
Suggerimento numero uno: studia il tuo pubblico di destinazione.
Devi capire cosa vogliono gli utenti, come interessarli e colpire davvero la loro attenzione. Insomma parte tutto da qui. Dal target di riferimento. Proprio come per qualsiasi altra strategia di marketing.
Analisi compiuta? Perfetto.
Possiamo pure alla parte pratica… dando un’occhiata ai seguenti consigli. S’intende.
- Crea un personaggio dalla personalità ben costruita, che rispecchi l’immagine del marchio e il suo tone of voice;
- Evita i cloni o riferimenti espliciti a mascotte già esistenti;
- Scegli un nome originale, ma semplice da ricordare;
- Non utilizzare troppi colori (due-tre al massimo e ovviamente che richiamino quelli aziendali);
- Usa la tua mascotte nelle campagne di social media marketing. Per consolidare, spingere e stimolare il rapporto con la community;
- Racconta una storia. Le mascotte funzionano benissimo anche nello storytelling;
Ma anche per spiegare, in maniera più easy e comprensibile, messaggi troppo complicati.
LAST TIPS: punta su occhi grandi e ampi sorrisi.
Creano maggiore connessione ed empatia con gli utenti.
Mascotte che hanno colpito il segno
Ne abbiamo già citate alcune nell’introduzione. Ma ci sembra giusto allargare l’elenco.
D’altronde un buon esempio vale più di mille parole.
Scopriamole!
- Negli anni ’50 la multinazionale statunitense Kellogg’s lancia TONY, la tigre dei cereali Frosties che ancora tutti conoscono. Il suo punto di forza? Trasmette energia e vitalità. Come ci aspettiamo da una colazione gustosa e nutriente. Mica è un caso. Una coincidenza!
- CALIMERO è una mascotte davvero unica. Entra nelle case degli italiani con il Carosello del 1963 per pubblicizzare il detersivo Ava (quello di “Ava come lava”). Diventa un cult e – addirittura – un cartone animato a sé stante.
- Mastro Lindo è il nome di una linea di prodotti per la pulizia e anche quello della sua mascotte. Parliamo del muscoloso e calvo marinaio americano che aiuta tutti nelle faccende domestiche. Veste di un bianco splendente e ha occhi azzurri come il mare.
Prendi spunto dai personaggi dei grandi marchi e trova un’idea per la tua mascotte.
Cosa aspetti? È ora di tirare su le maniche!
Prova a creare la tua mascotte aziendale
Hai molta inventiva? Ti piace disegnare?
Ma – soprattutto – desideri capire come si realizza una mascotte aziendale? E quale potrebbe essere il risultato della tua creatività?
Ottimo. Hai due opzioni davanti.
Puoi seguire la vecchia scuola cimentandoti con carta, penne e colori.
Oppure scegliere una strada decisamente più contemporanea. Ossia, progettare la tua mascotte con programmi di grafica vettoriale. Come Adobe Illustrator.
Tra l’altro, assicurano migliore qualità delle immagini e facilità di lavorazione.
Puoi iniziare con un tutorial. Come quello proposto dall’illustratrice Victoria Vasylieva.
O leggere uno dei tanti libri disponibili sull’argomento.
Ad esempio, Mascotte design – Come rinnovare il brand con le mascotte e i prodotti periferici a cura di SendPoints.
P.S.
Non illudiamoci. Per i risultati occorre rivolgersi a designer professionisti. Ci fanno risparmiare tempo, denaro e inutili crisi di nervi o isterie.
Conclusioni
La mascotte aziendale rappresenta un ottimo strumento di marketing. Abbiamo visto di cosa è capace e quali sono le sue potenzialità.
Se hai bisogno di supporto o più informazioni sul tema… ci siamo noi.
E continua a seguire la sezione News & Tips di MailSenpai.
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