Ti sei mai chiesto quanto gli odori possono influenzare realmente le decisioni delle persone? Hai presente quando ti innamori di un profumo e non ti si scolla più di dosso? Quando quel sentore ti riaffiora ricordi, emozioni, immagini uniche?
Bene. Ci siamo. Tutto questo ha un nome: marketing olfattivo. Ora siediti comodamente, immagina quell’odore e assaporalo fino alla fine di questo articolo.
In pochi punti:
Cos’è il marketing olfattivo?
Ricade nel ramo del marketing sensoriale, ossia uno strumento capace di influenzare le decisioni, il giudizio dei consumatori utilizzando i cinque sensi, in particolare l’olfatto. Molte aziende o negozi lo utilizzano per incrementare le vendite o per attirare nuovi clienti.
Questo perché l’odore va a rimarcare l’immagine di un brand o di un marchio che si vuole pubblicizzare. Questo tipo di marketing ha avuto feedback positivi soprattutto nella fidelizzazione del cliente. E’ capitato anche a voi di essere attratti da un negozio o da un capo di abbigliamento solamente dalla fragranza che questo emanava?
Caratteristiche principali
Come abbiamo visto, l’obiettivo è quello di attirare il consumatore verso un coinvolgimento sensoriale ed emotivo attraverso fragranze ed emozioni. Non a caso l’olfatto è il senso più collegato ai centri della memoria del nostro cervello. Paradossalmente quando pensiamo al cibo ciò che ci invoglia a mangiare non è tanto la vista del piatto quanto l’odore che emana. Basti pensare agli spaghetti con il tartufo o al sentore della carne arrostita in campagna. Solo a pensarci viene l’acquolina!
Proprio per questo il marketing olfattivo colleziona queste caratteristiche alquanto particolari:
- Incremento delle vendite;
- gradevole persistenza della profumazione nei locali;
- migliori prestazioni lavorative dei dipendenti;
- sensazioni di benessere e di relax;
- immediata sensazione di pulito.
Sembra assurdo ma tutto questo è dato da un semplice odore e dal potere del nostro olfatto!
A cosa serve e come funziona?
Ormai è chiaro. Il marketing olfattivo “sfrutta” il senso dell’olfatto per aumentare la notorietà di un brand. Grazie al potere della tecnologia e dai diffusori ambientali, il profumo che viene vaporizzato nell’ambiente coinvolge il cliente che entra nel negozio, rimane colpito, ricordando tutto ciò che c’era all’interno.
Il fine è proprio quello di creare una comunicazione quasi viscerale ed empatica cliente e azienda, il che le permette cosi di rimanere impressa anche a distanza di tempo ed essere riconosciuta con più facilità. Un’ottima strategia dunque anche a livello di visibilità!
Esempi di marketing olfattivo
Ma passando ai fatti, qual è il successo ottenuto da altri brand? In che modo le aziende hanno fatto breccia nel cuore del cliente? Eccoti alcuni esempi di brand che hanno investito sul marketing olfattivo e fatto di questo la propria forza!
Abercrombie
Una delle prime aziende ad aver utilizzato il marketing olfattivo è stata Abercrombie & Fitch, spruzzando ripetutamente il suo profumo intenso sia fuori che dentro il negozio. Quella che viene definita anche “immersive brand experience“.
L’obiettivo dell’azienda era proprio quello di essere unici. Infatti è proprio cosi. Ci basta sentire questo profumo per sapere di trovarci nelle vicinanze di un negozio Abercrombie. Insomma, non è necessario guardare l’insegna!
Il caso Burger King
Un’altra importante catena conosciutissima al mondo è Burger King, che ha fatto del marketing olfattivo il suo punto chiave. Attraverso i suoi condotti di areazione e ventilazione all’interno del punto vendita, induce perennemente il cliente a provare sensazione di fame. Come?
Usando una fragranza di uno dei loro hamburger, il Whopper, per stimolare i consumatori ad acquistarne sempre di più. Cosi facendo si aumentano le vendite e i guadagni. Questa fragranza di hamburger con carne alla griglia è stata utilizzata in Giappone per promuovere gli hamburger in una campagna, avente successivamente un grandissimo successo.
Il caso Disney
Sei mai stato a Disneyland Paris o nei punti vendita Disney? Sicuramente sarai stato pervaso da un odore dolciastro e salato allo stesso tempo. Questo contrasto è dato dallo zucchero filato e dai pop corn. L’azienda infatti ha installato dei nebulizzatori nelle strade del parco e dei canali di areazione all’interno dei punti vendita che emanano questi odori.
Lo scopo è immergersi nel favoloso mondo della Disney con i suoi giocattoli e i suoi personaggi. Un ottimo modo per conquistare grandi e piccini!
Questa stessa tecnica è stata clonata nei cinema, a tal punto che molti spettatori non si recano in sala se prima non hanno acquistato una scatola di pop corn e qualche dolciume. Della serie, no pop corn, no film!
Perché il marketing olfattivo è importante?
Secondo alcune ricerche, il profumo all’interno di un punto vendita potrebbe incrementare circa l’80% delle vendite. Nella società attuale è importante comunicare in maniera diretta per stimolare e affascinare il consumatore, attraverso un target che lo identifichi. Bene non ci resta allora che presentare pro e contro.
Vantaggi
Allora, quali sono i benefici del marketing olfattivo? Presto detto!
- Stimola la permanenza di un cliente, con una percentuale aggiuntiva di vendita;
- nei ristoranti incide sull’accoglienza dei clienti e sull’atmosfera, regalando loro una piacevole sensazione di benessere;
- negli studi medici aiuta il paziente a sentirsi meno in ansia e migliora l’attesa;
- permette di interagire con il cliente con più facilità;
- creare delle profumazioni adatte ad ogni esigenza;
Svantaggi
Ci possono essere dei contro? Ebbene si, ed eccoli elencati di seguito!
- A volte la profumazione può risultare troppo intensa, provocando un senso di nausea e mal di testa;
- Bisogna saper utilizzare questo strumento e adattarlo al contesto. Un odore di caffè in un negozio di scarpe potrebbe creare una sensazione sgradevole! Come l’odore di benzina in un negozio di alimentari!
- Le aziende devono avere delle certificazioni per gli aromi e le fragranze utilizzate perché potrebbero rimarcare allergie già persistenti nel cliente;
- Non è funzionale abbinare i profumi ad una musica ad alto volume, ad esempio.
Come puntare su una buona strategia di marketing olfattivo
Qual è il miglior modo per cominciare ad applicare questa strategia nelle nostre aziende o punti vendita? Ecco i nostri consigli utili. Bastano pochi e semplici passaggi:
- Creare un’applicazione e fare dei sondaggi per capire il livello di preferenze dei consumatori a livello olfattivo;
- Adattare al contesto gli odori, ad esempio odori mediterranei per chi vive vicino alle coste o al mare;
- Tenersi aggiornati sulla continua evoluzione delle profumazioni. Ogni anno infatti, così come la moda, ci sono nuovi spunti e nuove fragranze che emergono rispetto alle altre. Sarebbe opportuno applicare queste nuove soluzioni per adattarsi alle esigenze del mercato;
- Optare per diffusori per ambiente piuttosto che profumi veri e propri.
- Creare una propria “firma olfattiva“, ossia una propria produzione di profumazione con logo, marchio e brand annesso.
…e per finire
“L’odore subito ti dice senza sbagli quel che ti serve di sapere; non ci sono parole, né notizie più precise di quelle che riceve il naso.”
Italo Calvino
La strategia del marketing olfattivo è diventata, dunque, la base per le aziende di migliorare la qualità delle vendite e perfezionare il rapporto con i clienti. Come cita Calvino, sebbene sia tutt’ora sottovalutato, l’olfatto è il punto chiave per rievocare emozioni, accrescere un’esperienza multisensoriale, coinvolgere, raccontando anche una storia intorno al brand stesso.
Se desideri rafforzare la tua immagine o il tuo brand con una fragranza, abbina in modo coerente una profumazione. Lasciati assuefare dalla fragranza e dai profumi, lasciati cullare dalle note sulfuree e vivi anche tu un’esperienza multisensoriale! Magari potresti trovare quella adatta a te!