Il mondo del marketing è in continua evoluzione. Segue i cambiamenti dettati dalle nuove tecnologie e soprattutto dal comportamento di consumatori sempre più esigenti.
I dati parlano chiaro. Solo in Italia, un utente su quattro acquista sia in modalità online che offline. Cioè tramite app, e-commerce e presso punti di vendita fisici.
Come interpretiamo questo trend? Con un consiglio. Se hai un’attività da promuovere impiega tutti i canali disponibili. In base a quella che possiamo definire una buona strategia di marketing multichannel.
Vuoi saperne di più? Capire come funziona e come usarla per dare una spinta decisiva al tuo business?
Dai un’occhiata al nostro articolo!
In pochi punti:
Che cos’è il marketing multicanale
Il marketing multichannel – anche detto marketing multicanale – serve alle aziende per intercettare potenziali clienti. In qualsiasi fase del customer journey.
Come ci riescono? Semplice. Utilizzando più canali di contatto. Diretti o indiretti, tradizionali o innovativi. Come: siti web, social network, app, store, email, SMS, cataloghi, radio, eccetera.
Il marketing multicanale riguarda la scelta. L’obiettivo delle aziende che si occupano del marketing è di facilitare al consumatore l’acquisto. Nel modo più appropriato.
Wikipedia
In pratica si tratta di aprire finestre di comunicazione con il proprio pubblico.
L’importante è lavorare rispettando una visione d’insieme. Mai affidarsi al caso quando si parla di affari.
Quali canali scegliere
A questo punto avrai capito che il marketing multichannel si fonda su tre elementi chiave. Ovvero: clienti, una campagna da lanciare e i canali scelti per la distribuzione/promozione.
Bene. In questo paragrafo ci occuperemo proprio della questione strumenti.
Quali sono quelli più utilizzati? Leggi sotto per scoprirlo.
- Negozi fisici = Resistono nonostante l’impatto rivoluzionario del web sulla vita quotidiana. Una soluzione che piace a molti? Il click and collect. Cioè ordini in Rete e ritiri presso lo store più vicino.
- Social media = Soltanto Facebook ha un giro di quasi 2 miliardi di utenti attivi ogni giorno. Ma ci sono anche Instagram, Pinterest, WhatsApp e Twitter da tenere in considerazione. Rappresentano un’ottima vetrina digitale e rafforzano la brand identity.
- Sito web/e-commerce = Deve essere funzionale sia per gli utenti che per i motori di ricerca. Dunque, attenzione ai contenuti e alla Search Engine Optimization.
Vuoi sapere quali sono le ultime tendenze SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto...? Come carpire i segreti della SERPCon l’acronimo SERP (in inglese Search Engine Results Page) si fa riferimento alla "pagina dei risultati del motore di ricerca". Si tratta, dunque, dell’elenco ordinato di pagine internet che appaiono...? Basta leggere la nostra guida!
- Comparatori di prezzo = Si sa che Internet viene utilizzato anche per trovare informazioni utili all’acquisto. Trovaprezzi, Ciao! e Twenga sono solo alcuni dei comparatori di prezzo più popolari. Offrono visibilità e traffico targetizzato.
- Grandi marketplace = Chi non ha mai comprato su piattaforme come Amazon o eBay? Puoi impiegarle per accedere ad un largo numero di utenti abituati allo shopping online. Il lato negativo? La presenza di un enorme numero di competitors. Agguerritissimi.
Naturalmente ci sono tante altre strade da prendere. Si può fare marketing multicanale anche tramite telefono (con messaggi o chiamate), newsletter, spot televisivi, video, articoli, notifiche push ed eventi di vario genere.
In linea di massima, tutti i mezzi sono leciti.
Consigli per una strategia vincente
Partiamo da un presupposto fondamentale. Senza budget non si va da nessuna parte.
Quindi, prima di intavolare una qualsiasi strategia di marketing multicanale, controlla le finanze.
Ci siamo? Ok. Allora è arrivato il momento di passare all’azione.
Ma ricorda di seguire alcuni step obbligati. Nella fattispecie:
- Identifica il tuo buyer persona per capire cosa vuole, come soddisfare a pieno le sue esigenze e – soprattutto – quale medium scegliere. Insomma, se ti occupi di assistenza per anziani è praticamente inutile puntare su una piattaforma come TikTok.
- Studia una campagna unica per tutti i canali utilizzati. La parola d’ordine è “riconoscibilità”. Il messaggio deve essere chiaro, diretto e conciso.
- Misura i risultati e le conversioni ottenute. Se hai un sito web ti suggeriamo di utilizzare Google Analiytics.
Un’ultimissima indicazione.
Quando si vende su più canali occorre gestire ogni aspetto con precisione. Inventario, magazzino, entrate e uscite… tutto deve essere rigorosamente sotto controllo.
Per fortuna la tecnologia è dalla nostra parte. Puoi scegliere fra diversi software per la vendita multicanale. Come Etos o Ecwid.
Esempi di marketing multicanale
Ce ne sono a bizzeffe. Ormai il marketing multichannel riguarda tutti i settori.
Dalla moda all’elettronica. Dalla GDO (grande distribuzione organizzata) al turismo. Senza limiti sostanziali.
Insomma, quante volte ci siamo trovati a scovare informazioni, su un articolo da comprare, in Rete?
Magari sulla pagina Instagram dell’azienda produttrice o leggendo le opinioni dei forum.
Forse alla fine non abbiamo nemmeno acquistato. In fondo lo store si trova a due passi da casa. Ma non importa. Ciò che conta è che siamo soddisfatti del servizio offerto. Al 100%.
Pro e contro del marketing multichannel
Facciamo il punto della situazione. Chi compra è sempre più consapevole.
Sa bene cosa vuole dal mercato e come ottenerlo. Complici: l’enorme diffusione di Internet, dei dispositivi mobili e di utenti giovanissimi (la cosiddetta Generazione Z) decisamente abituati alla virtualità.
Nel 2020 sono 46,5 milioni i consumatori multicanale italiani – gli utenti che usufruiscono di servizi di eCommerce o per i quali il digitale ha un ruolo nel proprio percorso di acquisto -, pari all’88% della popolazione italiana sopra i 14 anni (52,7 milioni totali) e in crescita di 2,6 milioni rispetto all’anno precedente (+6%).
Osservatorio Multicanalità 2020
Ma proviamo a riassumere. Per quale motivo non si dovrebbe rinunciare al marketing multicanale?
Perché:
- aumenta le interazioni con gli utenti;
- favorisce cross/up-selling e complessivamente le vendite;
- semplifica l’esperienza d’acquisto;
- permette di raccogliere informazioni sui propri clienti.
Però non è tutto oro ciò luccica. Anche il marketing multicanale presenta i suoi punti critici. Quello più evidente? L’organizzazione.
Si tratta di una strategia piuttosto impegnativa. Che richiede: competenze, tempo e risorse non indifferenti.
Inoltre, precisiamo che i diversi canali di comunicazione non interagiscono fra di loro (come nel marketing omnicanale). Procedono per compartimenti stagni. Cosa significa?
Che se avvio il mio acquisto su un e-commerce senza concludere il pagamento, ricollegandomi tramite app non troverò nulla di quanto fatto.
C’è da ricominciare da capo. L’intero procedimento. Purtroppo.
Conclusioni
Il nostro viaggio sta per terminare. Ma speriamo di averti aiutato ad entrare nell’argomento.
Ancora qualche dubbio? Non preoccuparti. Ci sono un paio di letture che potrebbero risultare utili. Prova a sfogliare:
- Marketing multicanale di Francesco Ricotta;
- Multichannel Retailing di Edoardo Fornari.
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