Il mondo del lavoro di oggi è sempre più fluido e imprevedibile. Può capitare che un soggetto particolarmente qualificato sia costretto a cambiare posizione lavorativa per le motivazioni più disparate. Ecco a cosa serve la lettera di referenze o lettera di raccomandazione.
Si tratta di un documento che attesta le competenze e la bravura del lavoratore nella sua precedente mansione.
In pochi punti:
- 1 Cos’è una lettera di referenze?
- 2 A cosa serve la lettera di raccomandazione?
- 3 Gli elementi che non devono mancare
- 4 Come si scrive correttamente la lettera di referenze
- 5 Tipologie di lettere di raccomandazione
- 6 Come scrivere una lettera di referenze corretta
- 7 Un esempio pratico
- 8 Consigli e strategie per colpire il lettore
- 9 Linkedin e le lettere di referenze digitali
- 10 Un piccolo appunto sulla lettera di raccomandazione
- 11 Conclusioni
Cos’è una lettera di referenze?
La lettera di referenze, o lettera di raccomandazione che dir si voglia, è un documento che completa e arricchisce il cv di un lavoratore. In genere la scrive il datore di lavoro o il direttore del personale dell’ultima azienda per cui ha lavorato.
Lo scopo è quello di sottolineare particolari capacità e competenze del soggetto in questione. La sua valenza, seppure ancora poco utilizzata in Italia, è fondamentale per chi cerca un nuovo lavoro.
Il curriculum vitae e la lettera di presentazione sono scritte in prima persona dal candidato. Invece una lettera di referenza offre la prospettiva di un diretto superiore che ne ha apprezzato il lavoro. Ed è quindi un documento più oggettivo.
A cosa serve la lettera di raccomandazione?
Qual è l’obiettivo di questo documento? Raccontare in maniera oggettiva il lavoro svolto dal dipendente che ha deciso di lasciare l’azienda.
Per questo deve essere il datore di lavoro o il direttore del personale a scrivere le lettere di raccomandazione. Si tratta della persona più autorevole per raccontare l’esperienza lavorativa del dipendente.
Chi scrive le lettere di referenze avrà cura, quindi, di sottolineare i pregi e le capacità del lavoratore. Bisogna ricordare anche di inserire il motivo per cui il candidato non lavora più per quell’azienda.
Chi legge curriculum e lettere di presentazione per selezionare un candidato, infatti, può chiedersi come mai abbia lasciato il lavoro precedente. In questo caso la lettera di referenza ne chiarirà il motivo.
Gli elementi che non devono mancare
Il modello di lettera di referenze può variare in base all’azienda, al lavoro svolto e alla posizione per cui il lavoratore si candida.
Tuttavia, alcuni elementi non devono mancare per scrivere una lettera di raccomandazione che sia credibile e autorevole.
Tra questi:
- i dati anagrafici del candidato;
- i dati anagrafici e la posizione all’interno dell’azienda di chi scrive la lettera di referenze;
- la tipologia e la durata del rapporto di lavoro;
- i punti di forza e le qualità dell’ex dipendente;
- la motivazione di rottura del rapporto di lavoro.
Il datore di lavoro o direttore delle risorse umane scriverà la lettera di referenze sempre su carta intestata dell’azienda. Questo darà maggiore autorevolezza al documento.
Come si scrive correttamente la lettera di referenze
Come già detto, non esiste un modello di lettera di referenze che sia univoco.
Questo perché chi redige il documento dovrebbe conoscere bene il proprio ex dipendente. Sarebbe bene anche che si informasse preventivamente sulla posizione lavorativa per cui si candida.
Ciò permette alla persona incaricata di scrivere un documento veritiero, valido e che aggiunga valore al cv del candidato.
Se ti trovi a dover scriverne una, puoi consultare i fac simile di lettera di referenze e poi modificarla in base alla situazione particolare.
Cerca di mettere in evidenza tutti i punti di forza del tuo ex dipendente. Soprattutto quelli che possano dargli una marcia in più rispetto agli altri candidati.
Sottolinea non solo le sue capacità e qualità innate, ma anche la sua velocità di apprendimento. Quali sono le skills che ha messo in pratica nella tua azienda? Con quale velocità e accuratezza le ha apprese?
Tipologie di lettere di raccomandazione
A chi serve una lettera di referenze? Come abbiamo visto, è uno strumento molto importante per trovare un nuovo lavoro dopo aver interrotto quello precedente.
Ma non solo: la lettera di raccomandazione è richiesta anche nel campo accademico. In questo caso, è l’educatore o il professore di riferimento a scriverne una per il proprio studente.
Negli Stati Uniti, serve anche per l’ammissione ad alcuni prestigiosi college. Questi ultimi richiedono una lettera scritta da qualcuno che conosca bene un candidato.
Può essere un insegnante del liceo, un amico, perfino un parente. Purché racconti in maniera oggettiva perché quel ragazzo sia adatto ad entrare in quella scuola.
Come scrivere una lettera di referenze corretta
La struttura di questo tipo di documenti ha un modello abbastanza fisso. Ricorda che si tratta pur sempre di una lettera. Intestazione, suddivisione in paragrafi e saluti di chiusura sono fondamentali.
Il primo paragrafo della tua lettera di raccomandazione dovrà raccontare in breve il dipendente. Questa prima parte conterrà i dati anagrafici e la posizione lavorativa del soggetto. Qui vanno inserite anche le tempistiche del rapporto lavorativo.
Un secondo paragrafo va dedicato a dettagli, competenze e qualità del dipendente. Qui dovrai inserire qualsiasi cosa possa spiccare tra decine e decine di curriculum vitae.
Infine, l’ultima parte della lettera di raccomandazione deve spiegare la motivazione dell’interruzione del rapporto lavorativo. Fallo in maniera breve e sotto una luce positiva.
Inutile aggiungere che, per questo motivo, non è il caso che a scrivere questo documento sia qualcuno con cui il lavoro si è interrotto bruscamente.
Un esempio pratico
Se stai per cambiare lavoro oppure un tuo ex dipendente ti ha chiesto una lettera di raccomandazione, prova a partire dal modello che ti proponiamo.
Ovviamente, questo fac simile di lettera di referenze è solo una bozza, che andrà completata con i dati e i dettagli della situazione.
“(Intestazione)
Dati vecchio datore di lavoro
(ragione sociale, indirizzo della sede legale, contatti)
Io, sottoscritto/a (nome del datore di lavoro), certifico che (nome del dipendente), nato a ______________ il ____________ e residente in _____________ via ________________ n. ___, ha svolto attività lavorativa per la mia azienda dal ________________ al ______________, e quindi per ________ mesi/anni, con mansioni di _______________ in qualità di ___________ e con inquadramento ___________.
Nel corso dello svolgimento del predetto rapporto lavorativo ______________ ha dimostrato delle ottime capacità organizzative e relazionali e una forte attitudine a lavorare in team, oltre che in perfetta autonomia. È sempre risultato puntuale, dedito al lavoro, riservato e attento. Ha mostrato grandi capacità di apprendimento e di problem solving.
Il rapporto di lavoro si è concluso esclusivamente in quanto ___________ .
Per questo, con la presente ne attesto le referenze e resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Luogo, data __________
Firma del datore di lavoro o direttore del personale”
Consigli e strategie per colpire il lettore
La lettera di raccomandazione sarà letta dal potenziale futuro datore di lavoro o direttore del personale che seleziona i cv.
Considera che questo tipo di persone leggono decine e centinaia di questi documenti. Quindi se vuoi che il tuo lasci il segno devi personalizzarlo il più possibile.
Tra le strategie da applicare c’è certamente quella di usare carta intestata della compagnia. Nel caso di referenze via e-mail, inserisci almeno il logo della stessa.
Utilizza termini e frasi che non risultino banali o troppo vaghe. Concentrati su caratteristiche peculiari dell’ex dipendente e sui motivi per cui queste lo rendono un ottimo lavoratore. Evita le frasi e le parole negative nel corpo della lettera di raccomandazione. Per esempio, invece di “mai in ritardo“, scrivi “particolarmente puntuale“.
Cerca di conoscere nel dettaglio la posizione per cui il tuo ex dipendente si candida. Così potrai mettere in luce le sue qualità e le skills che ha mostrato nella tua azienda. E che potrebbero essere un quid in più nel nuovo posto di lavoro.
Linkedin e le lettere di referenze digitali
Oggi, a parte la classica lettera di referenze da allegare al curriculum, ci sono altri modelli in formato digitale. Uno dei più usati è la raccomandazione su Linkedin. Semplice da scrivere, è immediatamente visibile ai potenziali nuovi datori di lavoro.
Prima di incontrare un potenziale nuovo dipendente, l’esaminatore del suo curriculum cercherà i suoi profili sui social. Per questo è fondamentale curare la presenza digitale e fare un lavoro di personal branding.
Controlla cosa appare su internet cercando il tuo nome e cognome su un motore di ricerca. Soprattutto i primi risultati devono essere positivi e dare un’idea di professionalità e autorevolezza.
Cura tutti i tuoi profili social eliminando o restringendo la privacy dei contenuti più personali o triviali. Assicurati di avere un sito web professionale che contenga il tuo portfolio e le tue esperienze lavorative.
Da questo punto di vista, Linkedin è il miglior modo per raccogliere tutte le tue competenze ed esperienze. Si stima che il 90% delle persone che lavorano nella selezione del personale usi questo social network per farsi una prima idea del potenziale candidato.
Così, se non hai il tempo di chiedere a qualcuno una lettera di raccomandazione, puoi sfruttare le varie funzioni di Linkedin a tuo vantaggio.
Su questa piattaforma colleghi, datori di lavoro e conoscenti possono “confermare” la verità e qualità delle esperienze e delle competenze che hai inserito. Possono anche lasciare un feedback sulla loro esperienza lavorativa con te e “raccomandarti” in maniera semplice e intuitiva.
Un piccolo appunto sulla lettera di raccomandazione
All’estero, come abbiamo detto, la lettera di referenze è uno strumento molto usato nella selezione del personale. In alcuni paesi e in determinate aziende è addirittura indispensabile per poter inviare una candidatura.
Perché in Italia non è ancora così? Probabilmente perché la parola lettera di raccomandazione richiama alla mente una serie di spiacevoli collegamenti. Come quelli con clientelismo e favoritismi che per anni hanno caratterizzato il mondo del lavoro italiano.
Siamo noi a dover cambiare la prospettiva su questo documento. Sia quando ne richiediamo uno sia quando ne scriviamo uno per un ex dipendente.
Le lettere di referenze devono essere autentiche, genuine, e raccontare un rapporto positivo tra lavoratore e datore di lavoro. Così sostituiranno pian piano quella spiacevole idea che si collega alla parola raccomandazione nel nostro paese.
Solo chi lavora in maniera onesta e professionale può cambiare anni e decenni di errori nel mondo del lavoro. Ridare prestigio e professionalità ai lavoratori italiani è fondamentale. Aiuterà a renderci più competitivi sia in patria che all’estero.
Conclusioni
Adesso conosci i pro e i contro di una lettera di referenze. Sai come scriverne una e quali strategie usare per renderla efficace e assicurarti maggiori chance nella ricerca di un nuovo impiego.
Ricorda di usare il fac simile di lettera di raccomandazione solo come un esempio. Ogni dipendente e ogni rapporto lavorativo ha una propria storia.
Raccontarla in maniera onesta e genuina aumenterà le possibilità che il lavoratore venga preso in considerazione da aziende e compagnie di prestigio.
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