Hai bisogno di redigere una lettera di dimissioni e non sei ancora molto abile nel farla, e dunque temi di poter sbagliare? Magari hai ottenuto una nuova opportunità lavorativa e non sai come poter gestire tutto questo. Sei nel posto giusto e al momento giusto! In questa guida ti offriremo alcuni suggerimenti per redigerla senza alcun tipo di errore! Non dovrai far altro che proseguire la lettura. Mettiti comodo, prenditi il tuo tempo e soprattutto leggi attentamente passo passo tutte le dritte che stiamo per suggerirti. E in bocca al lupo!
In pochi punti:
Cos’è una lettera di dimissioni?
Se stai leggendo questo articolo vuol dire solo una cosa: hai intenzione di lasciare la tua occupazione attuale. Magari hai voglia di cambiare o non hai trovato quello a cui aspiravi o eri in un ambiente di lavoro tossico. Qualunque sia la motivazione è necessario presentare al datore di lavoro le proprie dimissioni per iscritto. Ma cos’è una lettera di dimissioni?
La lettera di dimissioni è un documento attraverso cui il lavoratore comunica al datore di lavoro di non voler più proseguire l’attività lavorativa.
E’ fondamentale per il lavoratore dare un preavviso minimo di 8/15 giorni lavorativi, in caso di lavoratori a tempo indeterminato full-time e di 4/8 giorni lavorativi in caso di lavoratori a tempo indeterminato part-time.
Qualora il periodo di preavviso non fosse rispettato, il datore di lavoro può chiedere un’indennità pari all’importo che sarebbe spettato nel periodo di preavviso non lavorato. Attenzione però! Nel conteggio dei giorni di preavviso non devono essere calcolate eventuali assenze dovute ad infortunio, malattia, maternità etc.
A cosa serve
La lettera di dimissioni, sia che essa abbia la forma di un accordo scritto o telematico, serve a il recesso dal rapporto di lavoro. Ad entrambe le parti, lavoratore e datore, non è consentito recedere dal rapporto prima del termine stabilito, a meno che si verifichi una giusta causa.
In mancanza di una giusta causa, la parte recedente può eventualmente essere tenuta a risarcire all’altra il danno subito per il recesso anticipato.
Come si comunicano le dimissioni
Secondo la legge dal 12 marzo 2016, a seguito della riforma del Jobs Act prevista dal decreto legge 20 marzo 2014, n. 34 e dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183., non è più sufficiente un documento cartaceo per poter ottenere le dimissioni ma è necessaria una procedura telematica. Basta andare sul sito “cliclavoro” e registrarsi tramite il proprio SPID o in alternativa puoi rivolgerti ad un patronato o ad un consulente per il lavoro.
Come dati, ti serviranno:
- il codice fiscale del datore di lavoro;
- data di assunzione;
- il tuo codice fiscale;
- la data da cui vuoi recedere dal contratto.
La data che va indicata è la prima data di non lavoro. Se tu dipendente e vuoi cessare la tua attività lavorativa il primo maggio, dovrai inserire la data successiva decorrente ovvero il due aprile.
Come scrivere una lettera di dimissioni
Una lettera di dimissioni deve avere in sé alcuni elementi indispensabili. Deve essere ordinata, chiara, concisa e cortese affinché riesca a colpire nel segno. Se non hai ancora la percezione di come scriverla, ecco alcune indicazioni utili per non cadere in errore:
- Sii sintetico: non è necessario dilungarsi. Metti da parte le chiacchiere e arriva dritto al punto;
- Menziona il tuo contratto di lavoro: dimostra di aver letto attentamente il contratto e di essere a conoscenza delle clausole o riferimenti annessi alle dimissioni. Così potrai evitare spiacevoli disguidi;
- Sii professionale: poiché si tratta del tuo datore di lavoro, è necessario mantenere un tono formale;
- Rispetta i tempi stabiliti;
- Preparati per tempo: prima di comunicare al tuo capo di voler recedere il contratto, assicurati di aver già pronta la lettera che dovrai consegnare come formalità.
Quali parti compongono una lettera di dimissioni
La lettera di dimissioni ha in sé alcuni elementi che sono indispensabili per la stesura del documento e devi far attenzione nel rispettarli per rendere la comunicazione chiara e inequivocabile.
Quali sono?
- Dati anagrafici del lavoratore e del datore di lavoro o dell’azienda datrice
- motivazione delle dimissioni;
- indicazione periodo di preavviso e dell’ultimo giorno lavorativo;
- luogo e data di dimissioni;
- firma del lavoratore e del datore di lavoro in caso di accettazione.
Tutti questi aspetti sono imprescindibili per un modello basilare della lettera di dimissioni. Ogni lavoratore può successivamente aggiungere informazioni, personalizzandola secondo le proprie esigenze.
Tipologie di lettere di dimissioni
La lettera di dimissioni può avere varia natura, a seconda della motivazione indicata. Quelle più comuni che andiamo ad analizzare sono di cinque tipi:
- lettera di dimissioni volontaria;
- senza preavviso;
- con preavviso;
- con ringraziamenti;
- lettera di dimissioni per giusta causa.
Lettera di dimissioni volontaria
Il lavoratore decide di sua spontanea volontà di recedere dal contratto, caso classico, perché ha trovato un altro impiego magari più consono alle sue aspettative. In questo caso il lavoratore deve comunicare il proprio recesso con un congruo termine di preavviso previsto nel CCNL che varia in base al tipo di mansione svolta e all’anzianità.
Attenzione però! In caso di dimissione volontaria il lavoratore non ha diritto a percepire la disoccupazione.
Un’ultima precisazione, non per importanza, riguarda ciò che poi nell’atto pratico avviene. Il datore di lavoro spinge il lavoratore a firmare la lettera di dimissioni attraverso una specie di accordo, per non far trasparire che in realtà si tratta di un licenziamento. Non cadere nel tranello perché anche in questo caso, trattandosi di dimissioni volontarie, il lavoratore NON percepisce la disoccupazione.
Se non sai come strutturare una lettera basilare per dimissioni volontarie, ecco a te un prototipo da poter compilare!
Lettera di dimissioni senza preavviso
Nella lettera di dimissioni senza preavviso, il lavoratore rende nota l’impossibilità di prestare attività lavorativa durante il periodo di preavviso, come noto dal CCNL che disciplina il rapporto di lavoro. In questo caso vanno inseriti in alto a sinistra i dati anagrafici del lavoratore, a destra quelli del datore di lavoro e come oggetto la dicitura “dimissioni“. In basso a destra la firma del dipendente e a sinistra la dicitura “per accettazione“. Vediamo un esempio:
Nome Cognome Spett.le
Via Bologna, 100 Azienda S.r.l.
00195 Firenze Via Bologna, 101
00195 Firenze
Firenze, GG Mese ANNO
Oggetto: dimissioni
Io sottoscritto Nome Cognome con la presente intendo rassegnare in data odierna le mie irrevocabili dimissioni volontarie. Nell’impossibilità di rispettare il periodo di preavviso stabilito dalle norme contrattuali e consapevole dell’inadempienza, vogliate considerare quale termine ultimo del mio rapporto di lavoro la data del XX/XX/XXXX.
Distinti saluti.
PER ACCETTAZIONE Nome Cognome
Il datore di lavoro __________________
Conseguenze
Cosa succede se il lavoratore da le dimissioni senza preavviso?
Il datore di lavoro in questo caso ha il diritto a trattenere dalla busta paga un importo che gli sarebbe spettato nel caso in cui avesse dato preavviso.
Non solo. L’azienda perde la possibilità di poter valutare un altro candidato ed è costretto a riorganizzare precocemente l’attività lavorativa. Questo potrebbe essere un danno enorme, in quanto in breve tempo il datore di lavoro dovrà gestire i ritmi aziendali senza quel dipendente.
Lettera di dimissioni con preavviso
Per quanto riguarda, invece, la lettera di dimissioni con preavviso, il CCNL stabilisce che le dimissioni decorrono dal primo o dal sedicesimo giorno di ogni mese. Il lavoratore entro questo tempo deve dichiarare il proprio recesso del contratto, pena mancata retribuzione il cui importo è calcolato in base alle giornate lavorative che avrebbe percepito se avesse continuato a lavorare per il periodo stabilito uguale a quello del preavviso.
Il preavviso serve al datore di lavoro a calcolare tutti i tempi necessari per poter assumere un altro dipendente. Pertanto la lettera di dimissione sarà così composta:
Nome Cognome Spett.le
Via Roma, 100 Azienda S.r.l.
20140 Milano Via Roma, 101
20140 Milano
Milano, GG Mese ANNO
Oggetto: dimissioni
Io sottoscritto Nome Cognome con la presente intendo rassegnare in data odierna le mie dimissioni volontarie con un preavviso di XX giorni, così come stabilito dalle norme contrattuali. Vogliate quindi considerare quale termine ultimo del mio rapporto di lavoro la data del XX/XX/XXXX.
Cordiali saluti.
Nome Cognome
Firma
_________________
PER ACCETTAZIONE
Il datore di lavoro
Firma
___________________
Lettera di dimissioni con ringraziamenti
Quando si pensa ad una lettera di dimissioni, in automatico la mente associa un pensiero negativo, ma non è sempre così. Ci sono casi in cui il rapporto di lavoro ha contribuito alla crescita positiva del dipendente, maturando esperienze importanti all’interno dell’azienda. Per questo la chiosa dell’attività lavorativa non potrà che essere piena di ringraziamenti e con una lettera di referenze allegata. Vediamo un esempio:
Spett.le Nome azienda
Indirizzo
Luogo, Data
Oggetto: dimissioni
Gli anni trascorsi in quest’azienda sono stati di crescita, non solo professionale, ma anche personale. Colgo quindi l’occasione per ringraziare dell’opportunità concessami e per la fiducia che è stata posta nella mia persona.
E’ arrivato il momento giusto di fare nuove esperienze e con la presente quindi, rassegno le mie dimissioni, nella speranza che anche Voi abbiate apprezzato il mio contributo. Rimango a disposizione fino al giorno __________ e mi rendo disponibile per il passaggio di consegne al collega che mi sostituirà, nei termini stabiliti dal contratto.
Saluto e ringrazio ognuno di voi.
Data ____________
Firma ________________
Per accettazione
Firma_________________________
Lettera di dimissioni per giusta causa
Alla lettera di dimissioni con preavviso fanno eccezione le dimissioni per giusta causa. In atre parole, il lavoratore decide di porre fine alla propria attività lavorativa per motivi personali validi o talmente gravi che non gli permettono di continuare. Quali sono le cause? Mobbing, molestie sessuali, trasferimento in un’altra struttura senza un comprovato motivo, bullismo, maternità etc. A differenza delle dimissioni volontarie, in quelle per giusta causa il lavoratore può ottenere la disoccupazione.
Per poter stilare una lettera di dimissioni per giusta causa leggi il fac simile che ti riportiamo!
Tuttavia può accadere che il datore di lavoro respinga la lettera di dimissioni per mancate prove. Il lavoratore deve dimostrare quali sono le motivazioni che lo spingono a non poter proseguire. Se manca tale prova, il datore di lavoro può ottenere un risarcimento da parte del lavoratore in quanto non è legittimato a porre fine al contratto di lavoro. Pertanto, ti illustriamo come poter compilare il modulo on-line attraverso pochi e semplici passaggi.
Modulo di dimissioni on-line
Come avevamo già anticipato all’inizio, la modalità di consegna delle dimissioni è cambiata. Successivamente all’introduzione della legge del Jobs Act, il lavoratore è tenuto a compilare la lettera per via telematica se ha un contratto di lavoro subordinato presso un’azienda privata. Cosa cambia in sostanza? Il nuovo modello deve essere compilato e inviato secondo le norme ministeriali. La compilazione può avvenire o dal lavoratore o dai soggetti predisposti come Caf, consulente del lavoro. Per poter compilare il modulo devi procedere come segue:
- Vai sul portale web Servizi Lavoro del Ministero del Lavoro;
- accedi con le credenziali SPID o quelle fornite dall’INPS per autenticarti;
- segui le indicazioni che ti portano alla voce “dimissioni“;
- clicca su “inserisci una nuova dimissione” e potrai notare i tuoi contratti di lavoro attivi;
- seleziona il contratto di lavoro da cui vuoi recedere e verrai rimandato sulla pagina dove poter compilare il modulo online.
- Dovrai inserire i tuoi dati anagrafici, quelli del datore di lavoro, e verificare i requisiti del tuo contratto;
- Accertati di aver inserito le motivazioni in base alla tua esigenza;
- Una volta compilate tutte queste sezioni, riepiloga il tutto in quanto la pagina non ti permette di modificare le informazioni.
- “Salva” per inviare o “annulla” per tornare indietro;
- In caso di validazione, ti apparirà un messaggio di avviso che comunica che la richiesta è stata elaborata correttamente e che è stata inviata una mail di notifica al datore di lavoro;
Puoi visualizzare la tua richiesta quante volte vuoi e una volta terminato, scaricare il PDF.
Conclusioni
All’inizio può sembrarti un po’ complicato, ma basta solo un po’ d’abitudine. Rileggendo il nostro articolo e applicando tutte le informazioni che ti abbiamo fornito, saprai cavartela egregiamente. Ricorda di essere sempre preciso e di arrivare dritto al punto. A nessuno piace essere preso in giro.
Se hai bisogno di delucidazioni in merito non esitare a contattarci. Siamo qui per te.