Vuoi diventare un HR Manager? Ti interessa sapere di più su questa professione? Sei nel posto giusto! Oggi la figura di HR Manager è richiestissima nel mercato del lavoro.
Con la rivoluzione digitale, la risorsa umana ha assunto un ruolo fondamentale nelle imprese. Sempre più legate al mondo dei servizi. Rappresentando non solo un valore aggiunto, ma anche un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.
Oltre a ciò, si tratta di una professione dinamica e stimolante perché prevede lo svolgimento di attività diversificate. Come realizzare ricerche di mercato, creare grafici e report sull’andamento del reparto HR in azienda o tenere un colloquio.
Ma anche organizzare un corso di formazione, un evento trasversale, come ci si deve muovere in caso di contestazioni legali, e via dicendo.
In questa guida vediamo insieme quali sono le mansioni principali di un responsabile risorse umane, i requisiti per diventarlo e le prospettive di guadagno. Pronto? Iniziamo!
In pochi punti:
Chi è un HR Manager
Un HR Manager è il responsabile della gestione e coordinamento di tutte le procedure che riguardano il personale in un’azienda.
Questo professionista si occupa essenzialmente della selezione e della gestione dei candidati. Ma anche della formazione e dello sviluppo del personale di un’azienda. Tutto ciò in risposta alle esigenze del management.
L’HR Manager tiene sotto controllo le persone che operano nell’azienda e propone soluzioni per migliorare la produttività dei dipendenti.
L’obiettivo principale, infatti, è quello di usare il capitale umano nel modo più efficace. Così da facilitare l’incontro tra le esigenze aziendali e quelle del lavoratore.
Le risorse umane hanno un valore centrale per l’azienda e contribuiscono al suo sviluppo. Oltre a consentirle di adattarsi ai cambiamenti dei consumatori.
Penso che, come azienda, se riesci a ottenere due cose giuste – avere una idea chiara di quello che stai cercando di fare e coinvolgere persone fantastiche che possano farlo – allora puoi fare abbastanza bene.
Mark Zuckerberg, CEO di Facebook
Cosa fa un HR Manager
Un HR Manager svolge molte attività differenti, accompagnando i dipendenti durante l’intera vita all’interno dell’azienda.
Ovviamente i compiti assegnati al responsabile risorse umane non sono sempre gli stessi. Variano a seconda delle dimensioni aziendali, del grado di anzianità e del settore in cui opera. Anche se, in generale, ci sono alcune mansioni tipicamente svolte da un HR Manager.
Vediamo quali sono:
- Ricerca e selezione personale: in primo luogo, l’HR Manager fa scouting. Cerca talenti e persone in linea con i fabbisogni aziendali da inserire nel personale. Perciò è richiesta una certa sensibilità e intuito nell’analizzare i profili di candidati.
- Gestione del costo del lavoro: in questa fase, l’HR Manager si occupa di redigere il budget da allocare al reparto risorse umane. Assumere candidati rappresenta un investimento nel tempo, che si traduce in vantaggi per l’azienda se fatto bene.
- Negoziazione degli aspetti contrattuali: solitamente il responsabile risorse umane si occupa della redazione dei contratti di lavoro. Stabilisce retribuzioni, premi e gestisce le pratiche di cessazione dei rapporti lavorativi. Oltre a riconoscere eventuali avanzamenti di carriera.
- Monitoraggio e valutazione prestazioni: un altro compito svolto dall’HR Manager è quello di controllare il lavoro svolto dal personale. Con l’obiettivo di assicurare il miglior risultato professionale tanto per i dipendenti, quanto per il business di riferimento.
- Definizione del piano di sviluppo del personale: il responsabile risorse umane si occupa anche dell’aggiornamento e della formazione degli impiegati. Così da garantire un livello di preparazione dei dipendenti sempre adeguato all’interno di un’azienda. Inoltre, l’HR Manager definisce i percorsi di carriera dei dipendenti, per una programmazione del lavoro a lungo termine.
- Gestione dei rapporti con i sindacati: infine, il responsabile risorse umane è la persona incaricata di interfacciarsi con le organizzazioni sindacali. L’HR Manager, dunque, fornisce supporto nell’interpretazione e applicazione di tutte le disposizioni legislative.
Perché è importante
Qualsiasi azienda, che si tratti di un’agenzia di comunicazione o di una società di consulenza, è in primo luogo basata sull’essere umano. Elemento imprescindibile di ogni realtà economica funzionante.
Per questo motivo le figure professionali capaci di collocare e guidare le persone giuste, al posto giusto sono fondamentali per dare una spinta a qualsiasi impresa.
L’HR Manager si pone come un punto di contatto indispensabile tra lavoratore e azienda. Una sorta di mediatore che garantisce il raggiungimento degli obiettivi del dipendente e dell’azienda.
In questo modo, assicura una reciproca soddisfazione e promuove condizioni di lavoro ottimali. Per trarre il meglio dalla collaborazione tra ente economico ed essere umano.
Inoltre, la percezione dell’azienda come un luogo di lavoro sicuro, dinamico e attraente è vantaggiosa. Ma perché? Perché consente di rafforzarne la posizione in tutti gli ambiti.
Ogni membro del team aziendale è un valore aggiunto per l’impresa e, di riflesso, per la reputazione del marchio. Scopri di più sull’employer branding!
Quanto guadagna un HR Manager
Lo stipendio medio per un HR Manager in Italia si aggira attorno ai 50.000 euro annui. Non male vero?
Su Glassdoor la retribuzione minima si attesta intorno ai 36.000 euro all’anno. Mentre i professionisti con molti di anni di esperienza alle spalle arrivano a guadagnare fino a 78.000 euro all’anno.
Ovviamente si tratta di dati variabili. Il compenso per un responsabile risorse umane dipende da molti fattori. Tra cui le dimensioni dell’azienda, il settore in cui opera, l’esperienza e il contratto di lavoro etc.
Fatto interessante. Il settore delle risorse umane è uno dei pochi in cui sono assunte molte più donne che uomini. Infatti, nel nostro paese circa l’80% degli HR Manager è donna, mentre solamente il 20% è uomo.
Come diventare hr manager
Questa professione richiede capacità specifiche e tecniche. E, per via della sua importanza, non può essere affidata a persone prive di una preparazione completa.
Ad oggi, per diventare HR Manager è indispensabile avere una laurea triennale. E a volte non basta. Alcune aziende richiedono anche una magistrale di specializzazione.
Le lauree migliori per ricoprire questa posizione sono in discipline umanistiche. La più indicata è ovviamente Gestione delle Risorse Umane. Ma alcune alternative interessanti possono essere Psicologia del lavoro e Business Administration.
Possono accedere al ruolo di HR Manager anche i laureati in Lettere, Filosofia, Economia, Giurisprudenza e Storia, ad esempio.
Inoltre, con l’evoluzione digitale e lo sviluppo di nuove tecnologie, sono sempre più necessarie competenze specifiche. Prima fra tutte l’utilizzo di moderni strumenti per le risorse umane.
Le aziende più lungimiranti sul mercato, infatti, si servono già della HR Technology. Cioè piattaforme, applicazioni e servizi che rendono più snelli e fluidi i processi del reparto HR.
Persino una preparazione di Social Media Management può essere utile negli uffici di risorse umane. A patto che operino la selezione del personale internamente e vogliano sfruttare al meglio le potenzialità dei social network.
Il Social recruiting permette alle aziende di raggiungere un ampio numero di possibili collaboratori. Leggi di più nel nostro articolo dedicato!
Requisiti per un HR Manager
Non hai ancora capito se lavorare nelle risorse umane fa per te? Non ti preoccupare. Abbiamo raccolto i requisiti fondamentali per un HR Manager.
Esistono, appunto, alcuni tratti distintivi che accomunano e che non possono assolutamente mancare a coloro che operano nell’area HR.
Capacità comunicative
L’HR Manager deve essere un eccellente comunicatore. Capace di instaurare rapporti interpersonali positivi e comprendere le ragioni dell’altro.
Così come trovare una soluzione che metta d’accordo le parti. Non solo. È un leader e un ottimo motivatore, in grado di valorizzare le capacità dei lavoratori.
Ma anche un esperto negoziatore con grandi capacità diplomatiche. Da sfruttare soprattutto nei momenti di tensione come un licenziamento, un rimprovero o una controversia tra dipendenti.
Capacità relazionali ed empatia
Naturalmente, un responsabile risorse umane deve essere in grado di garantire la sicurezza ed il benessere dei lavoratori.
Il concetto di benessere è sempre più importante all’interno delle grandi aziende. Perché si sta rafforzando l’idea per la quale un dipendente felice e soddisfatto è una risorsa migliore.
Gestire al meglio l’ambiente lavorativo e renderlo un posto in cui il singolo individuo può sviluppare il proprio percorso professionale. Queste sono le prerogative di un valido HR Manager.
Flessibilità e problem solving
Ricoprire questo ruolo vuol dire essere trasversali e toccare, potenzialmente, tutti i reparti e le divisioni di un’azienda. Perché le risorse umane non si limitano alla valutazione dei cv.
Un’altra caratteristica richiesta dalle aziende è quella di saper risolvere problemi in tempi rapidi. L’HR Manager deve essere in grado di affrontare i problemi nel migliore dei modi, senza compromettere la struttura aziendale.
Deve saper elaborare strategie rapidamente e cambiare tattica in maniera altrettanto veloce. Senza improvvisare. Facendo affidamento su senso pratico e sangue freddo.
Conclusioni
L’HR Manager dunque coordina l’ufficio HR e fa da referente dell’operato dell’area risorse umane. Perciò si rapporta con i clienti e/o i superiori, assumendosi la responsabilità dei progetti in essere.
Va da sé che per diventare un HR Manager è necessario avere delle solide competenze nell’area delle risorse umane. Ma non basta. Deve anche saperle applicare, assumendosi la responsabilità del lavoro durante tutte le fasi di svolgimento.
Per approfondire l’argomento ti consigliamo la lettura di alcuni libri:
- Hrevolution: HR nell’epoca della social e digital trasformation di Alessandro Donadio
- Lavorare nelle risorse umane di Giuditta Alessandrini
- Risorse inumane di Denis Murano
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