C’è una novità nel mondo del marketing digitale. E ha un nome: Google Mum, il nuovo algoritmo firmato Google. L’algoritmo è un elemento fondamentale della ricerca online, poiché determina quali risultati verranno visualizzati in risposta alle keywords dell’utente. L’arrivo del nuovo algoritmo Google, dunque, fa giustamente parlare di sé.
Se sei tra quanti lavorano quotidianamente con la SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto..., e devi dunque fare i conti con gli algoritmi, non puoi non conoscere Google Mum. Per scoprire cosa è in grado di fare e come (e se) cambierà il nostro modo di effettuare le ricerche, non ti resta che proseguire nella lettura. Pronto? Si parte!
In pochi punti:
Cos’è Google Mum
L’intelligenza artificiale è ormai da qualche anno una realtà. Le tecnologie che ne sfruttano le potenzialità sono sempre più diffuse, e la sigla AI – dall’inglese Artificial Intelligence – ci è ormai familiare.
Proprio l’intelligenza artificiale è alla base di Google Mum. Un algoritmo mille volte più potente del suo predecessore Bert, in grado di comprendere query di ricerca complesse in 75 lingue diverse.
L’acronimo Mum, d’altro canto, sta per Multitask Unified Model. Una tecnologia multitasking e multimodale, che riesce a produrre risultati soddisfacenti in maniera veloce ed estremamente accurata.
Come funziona il nuovo algoritmo Google
Così come Bert, anche Mum si basa su un modello a rete neurale. In altre parole, imita il funzionamento del nostro cervello, in particolare delle sinapsi nervose. Ogni nodo della rete rappresenta dunque un punto di decisione per determinare i risultati della ricerca dell’utente.
A differenza del predecessore, tuttavia, Mum ha mille nodi in più. Questo si traduce in maggiore potenza, ma non solo. Google Mum è in grado di comprendere meglio il linguaggio naturale e dunque di fornire risposte precise anche alle query più complesse.
Come ci riesce? Affidandosi non solo ai testi, ma anche alle immagini e ai video. La tecnologia che sta alla base dell’algoritmo è infatti capace di “leggere” i contenuti multimediali più e meglio di quanto avvenga oggi.
Da un lato, dunque, comprende meglio la richiesta dell’utente. Dall’altro, unisce diverse fonti per rispondere a quella richiesta nel modo più completo possibile. Proprio come farebbe un esperto.
Ricerche veloci e multilingue
Velocità e accuratezza sono le principali promesse di Mum. Per capire come l’algoritmo manterrà queste promesse, riprendiamo l’esempio fatto dalla stessa azienda.
Immagina di aver appena scalato il Monte Adams e voler tentare anche la scalata del Monte Fuji. Per essere sicuro di riuscire, vuoi sapere come prepararti al meglio. Sei interessato insomma alle differenze tra i due monti, come l’altitudine e altri dati tecnici. In più, hai previsto di partire in autunno, per cui vuoi conoscere condizioni climatiche e temperature in quella stagione.
Se oggi provassi a cercare su Google queste informazioni, ti sarebbero necessarie molte ricerche per arrivare ad una risposta soddisfacente. Con Mum questo non sarà più necessario. Sarà infatti l’algoritmo ad incrociare fonti diverse e fornire all’utente una risposta completa. In pochi secondi. Potrai addirittura, rimanendo nell’esempio, caricare una foto dei tuoi scarponi per sapere se sono adatti alla scalata. Google saprà risponderti.
Un’altra fondamentale caratteristica di Mum Google è la capacità di abbattere le barriere linguistiche. L’algoritmo è stato infatti “allenato” dagli sviluppatori a comprendere ben 75 lingue. Ciò significa che può attingere a fonti in lingue diverse per accontentare le richieste degli utenti. Per il Monte Fuji potrà far riferimento a siti in lingua giapponese, e tradurli per darti le informazioni di cui hai bisogno.
Cosa cambia per la SEO
Oggi SEO e SEO copywriting sono fondamentali per il posizionamento di un sito web sulla SERPCon l’acronimo SERP (in inglese Search Engine Results Page) si fa riferimento alla "pagina dei risultati del motore di ricerca". Si tratta, dunque, dell’elenco ordinato di pagine internet che appaiono... di Google. Sarà ancora così con il nuovo algoritmo?
Alcuni utenti ne hanno discusso su Reddit, un forum molto popolare negli Stati Uniti. John Mueller, Webmaster Trend Analyst di Google, intervenendo nella discussione, ha rassicurato tutti: “Non vedo davvero come questo ridurrebbe la necessità di SEO. Le cose si evolvono sempre“. Parole che possono far tirare un sospiro di sollievo agli addetti ai lavori.
I dubbi degli utenti, tuttavia, sono più che fondati. Sappiamo infatti che Google Mum sarà in grado di prendere informazioni da fonti di lingua diversa da quella della query di ricerca. Ad esempio, se fai una ricerca in italiano ma le fonti più attendibili sono inglesi, Mum tradurrà per te quelle fonti. Cosa succede dunque ai siti italiani che trattano quell’argomento? Non appariranno più tra i primi risultati?
Come detto da Mueller, la SEO è in continua evoluzione. Già rispetto a qualche anno fa, sulla SERP non appaiono più solo link, ma anche immagini. Anche con l’avvento di Google Mum, dunque, la SEO continuerà ad esistere. Semplicemente, subirà un cambiamento. Di cui chi si occupa di SEO strategy dovrà tener conto.
Cosa cambia per gli utenti
Il nuovo algoritmo non coinvolgerà solo gli esperti di marketing digitale. Anche gli utenti saranno interessati dal cambiamento.
Secondo Prabhakar Raghavan, vicepresidente senior di Google, “in media le persone impiegano otto ricerche per completare attività complesse”. In altre parole, per ottenere risposte articolate una solo ricerca non basta. Gli utenti sono costretti a digitare più query per arrivare alla risposta definitiva.
Google Mum consente, da questo punto di vista, di risparmiare tempo. È infatti l’algoritmo ad occuparsi di cercare e intrecciare le diverse fonti. Presentando poi all’utente la risposta migliore possibile.
Cambierà dunque il modo in cui facciamo ricerche su Google? Probabilmente sì. Se infatti oggi ci limitiamo a poche keywords che rispecchiano l’argomento che ci interessa, in futuro potremo digitare frasi più articolate, certi che Google non ci deluderà.
Quando sarà implementato Google Mum
Nel corso della conferenza Google I/O 2021 Pandu Nayak, responsabile di Google Search, ha definito Mum “una nuova pietra miliare dell’Intelligenza Artificiale“. L’azienda di Mountain View punta molto sulla nuova tecnologia, destinata ad avere un impatto significativo sul mondo delle ricerche online.
Ciò tuttavia non significa che Google Mum sia già operativo. E nemmeno che lo diventerà a breve. Sono necessari infatti numerosi e accurati test prima che il nuovo algoritmo venga lanciato ufficialmente.
Il processo di valutazione, inoltre, non ha un tempo prestabilito. Non è quindi ancora possibile sapere quanto durerà e quando Google Mum sarà disponibile. Dall’azienda dicono però che già nei prossimi mesi includeranno Mum nei loro prodotti. Non ci resta dunque che aspettare. E nel frattempo studiare i cambiamenti che porterà il nuovo algoritmo.
Conclusioni
Non ci sono dubbi sul fatto che il nuovo algoritmo Google comporterà una rivoluzione nel mondo delle ricerche. In parte, lo sta già facendo. Pur non essendo ancora stato ufficializzato il lancio, infatti, gli addetti ai lavori si stanno già informando sul suo funzionamento.
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