La parola delivery significa consegna. Si tratta del tasso di reperibilità dei contatti presenti sulla tua mailing list. Cioè quanti indirizzi ricevono correttamente la comunicazione rispetto al numero di indirizzi a cui viene inviata.
Cosa si intende per delivery di un’e-mail?
In una strategia di comunicazione che comprenda l’email marketing, prima ancora di valutare il contenuto e l’efficacia del messaggio è necessario assicurarsi che questo arrivi al destinatario.
Ecco cos’è la delivery: la consegna della newsletter o di qualsiasi altra comunicazione via e-mail a un indirizzo presente nel database.
Come si calcola in una campagna marketing
La formula matematica che esprime il significato di delivery rate è semplice. [Numero delle e-mail inviate] – [numero delle e-mail non ricevute] = tasso di delivery.
Per calcolarlo dovrai quindi tenere conto del numero complessivo di contatti presenti nel tuo database. Calcola anche l’altrettanto fondamentale paramento del bounce rate.
Quando la mail non viene consegnata: il bounce rate
Il tasso di rimbalzo, ovvero bounce rate, è l’opposto della delivery. Indica quindi tutte le comunicazioni inviate con strategie di e-mail marketing che non hanno mai raggiunto il cliente.
Il bounce rate si divide in
- Hard bounce: sono le e-mail che non è possibile consegnare perché l’indirizzo non è corretto o il server di posta non esiste più.
- Soft bounce: si tratta di invii che non arrivano a destinazione per un problema temporaneo e risolvibile. Per esempio una casella di posta piena o un server non disponibile.
Come migliorare la delivery
In una buona strategia di e-mail marketing, il tasso di delivery dev’essere più alto possibile. Come migliorarlo applicando piccole tecniche ed accortezze?
Un’ottimizzazione della lista contatti è il primo passo. Una lista contatti “pulita” contiene solo indirizzi e-mail corretti ed effettivamente esistenti. Ciò diminuisce il tasso di hard bounce.
Puoi ottenerla praticando il double opt-in. Quest’ultimo è un modo per confermare la correttezza dell’indirizzo inserito. Chiedi all’utente di cliccare su un link di attivazione che ne accerti l’identità.
Un altro modo molto semplice è quello di creare un campo di conferma mail nel form di iscrizione a una newsletter.
Errori da evitare per aumentare il tasso di delivery
Se l’hard bounce rate è inevitabile, su problematiche più soft puoi intervenire cercando di aumentare il tuo tasso di delivery.
La consegna delle comunicazioni via email può risentire, per esempio, della percentuale di segnalazioni di spam che arrivano al tuo indirizzo. Verificane il numero e correggi le motivazioni per cui gli utenti o i server identificano la tua comunicazione via e-mail come spam.
Potrebbe essere per un invio troppo frequente o insistente di messaggi. Un altro motivo per cui alcuni server respingono le tue e-mail può essere l’uso di content filters. Questi ultimi filtrano automaticamente parole ed espressioni che vengono considerate offensive o fastidiose.
Studia quali sono quelle relative al tuo campo ed eliminale dalle tue comunicazioni: aumenterai la delivery delle campagne di email marketing.