Il ghostwriter, detto in italiano “scrittore fantasma” o “scrittore ombra” non è un personaggio da film dell’orrore. Tutt’altro: è una figura professionale che viene incaricata di redigere testi, capitoli, interi libri per conto di altri.
Si tratta di un lavoro che ha molto a che fare con il copywriting e con la scrittura creativa. Il lavoro può assumere diverse connotazioni in base alla situazione specifica.
In pochi punti:
- 1 Chi è quindi un ghostwriter?
- 2 Diverse tipologie di scrittore ombra
- 3 Cosa ti serve per essere un buon ghostwriter
- 4 Cosa dice la legge?
- 5 Questioni etiche: è giusto assumere un ghostwriter?
- 6 Assumere un ghostwriter: pro e contro
- 7 E se volessi intraprendere una carriera da ghostwriter?
- 8 Quanto puoi guadagnare?
- 9 Qualche consiglio
- 10 Conclusioni
Chi è quindi un ghostwriter?
Se sei qui, probabilmente stai pensando di fare di questo mestiere la tua carriera. O, al contrario, vuoi realizzare un progetto e desideri rivolgerti a un professionista di questo tipo.
In ogni caso, ti serve conoscere nel dettaglio il significato di ghostwriter. Come suggerisce la parola, lo scrittore fantasma è una figura che resta nell’ombra. Colui che lavora dietro le quinte, o meglio dietro la tastiera.
Il ghostwriter redige testi di varia lunghezza per privati o aziende che richiedono i suoi servizi. La differenza rispetto a uno scrittore tradizionale è che il suo nome non appare nell’elenco degli autori. Di fatto, vende i diritti d’autore sull’opera che ha composto.
Diverse tipologie di scrittore ombra
Il ghostwriter, dicevamo, compie un lavoro di scrittura o ri-scrittura di testi per conto di un privato o di un’azienda. Ma in quali casi ci si rivolge a questo professionista?
- Per scrivere biografie di personaggi famosi. Attori, cantanti, politici: molti di loro hanno storie di vita interessanti ma non sempre hanno la capacità, il tempo e le energie da dedicare alla stesura di un libro.
- Per pubblicare romanzi a nome di autori famosi. In questo caso, spesso è la casa editrice a rivolgersi a un ghostwriter. Il nome altisonante in copertina assicura un alto volume di vendite.
- Per dare un contributo professionale all’idea di un non professionista. Capita che qualcuno abbia un progetto editoriale interessante ma abbia bisogno di una mano nel renderlo commercialmente appetibile. In questo caso, lo scrittore fantasma assume un ruolo più marginale all’interno dell’opera, intervenendo solo per modificare o editare il testo già scritto.
- Per realizzare testi di siti web. In questo caso, il lavoro del ghostwriter verte più verso la componente del copywriting. Il suo scopo è quello di creare testi accattivanti e ben strutturati in ottica SEO per un blog, l’e-commerce di un’azienda, un aggregatore di notizie. Anche in questo caso, però, la sua firma non appare in calce al pezzo.
Cosa ti serve per essere un buon ghostwriter
La prima risposta è la più ovvia: un gran talento per la scrittura. Il ghostwriter viene scelto da aziende o privati proprio perché in grado di scrivere correttamente un testo di qualsiasi tipo.
Si può trattare di una biografia, di un romanzo, ma anche di un saggio scientifico o tecnico. In ognuno di questi casi ti servirà una buona padronanza dell’argomento.
Chi scrive la biografia di un personaggio famoso trascorre molto tempo insieme a lui/lei, registra interviste e cerca di conoscere a fondo quella persona. In fondo, scrivere l’autobiografia di qualcuno significa letteralmente calarsi nei suoi panni. Importantissimo è anche il tono che si sceglie per il libro: i lettori dovranno avere la sensazione di ascoltare il racconto direttamente dalla viva voce del protagonista.
Se invece si scrive un romanzo di fantasia, oltre alle ottime doti di scrittura creativa bisognerà entrare in contatto con l’idea originale dell’autore. In questi casi, spesso l’autore o la casa editrice fornisce al ghostwriter un canovaccio del romanzo dal quale partire.
Ancora diversa è la situazione dei ghostwriter che scrivono articoli o saggi su argomenti tecnico-scientifici. Qui si tratta spesso di persone già ferrate sull’argomento o disposte a spendere molto tempo per studiarlo a fondo.
Cosa dice la legge?
In Italia esiste una certa contraddizione tra la legge sul diritto d’autore e i contratti (del tutto legali) che un privato o un’azienda può stipulare con un ghostwriter.
In un contratto, il significato di ghostwriter è chiaro: la persona in questione “vende” i propri diritti d’autore al committente. D’altra parte, però, secondo l’art. 22 L. 633/41 della stessa legge prevede che i diritti morali appartengano allo scrittore ombra.
Per risolvere la questione, la legge italiana prevede che il contratto di un ghostwriter sia valido e a norma. Quest’ultimo, però, può rivendicare il diritto d’autore sulla propria opera se si impegna a risarcire il committente per aver mancato ai suoi obblighi contrattuali.
Questioni etiche: è giusto assumere un ghostwriter?
Indipendentemente dalla legge, l’assunzione di un ghostwriter pone diverse questioni etiche al committente.
Si prende in giro il lettore, mettendo in copertina il nome di un’altra persona rispetto a chi ha scritto il libro? Ci si appropria di una capacità di storytelling che non si possiede, se si fa realizzare il testo del proprio sito web a un autore che resterà anonimo?
Spesso, per risolvere la questione, il nome del ghostwriter appare insieme a quello del committente. Basta aggiungere la dicitura “insieme a” oppure “con la collaborazione di“.
Assumere un ghostwriter: pro e contro
Se hai un progetto editoriale o digitale ma ti mancano le capacità, il tempo e l’energia per dedicarti alla redazione dei testi, puoi avvalerti di un ghostwriter.
Assicurati di conoscere la persona che scriverà per te. Se vuoi che il progetto risulti coerente e rispecchi i valori della tua persona o della tua azienda, è bene mettere per iscritto alcune regole.
Puoi fissare una struttura del libro o del testo che lo scrittore dovrà seguire, oppure lasciargli maggiore libertà. Se il ghostwriter sta scrivendo la tua autobiografia o raccontando una tua storia, assicurati che il vostro stile comunicativo sia sulla stessa lunghezza d’onda.
Se invece sei il direttore di una casa editrice e vuoi proseguire la realizzazione di una serie di libri sotto il nome di un autore che al momento non può scrivere, fornisci al ghostwriter i suoi lavori precedenti. Così potrà mettersi in tune con il mondo reale o di fantasia in cui si muovono i suoi personaggi.
Infine, se il lavoro che richiedi è per il sito web della tua azienda, assicurati di fornire una serie di espressioni e slogan che consideri positivi e che rispecchino il tuo lavoro. Scegli uno scrittore fantasma che sia uno specialista nella SEO e magari conosca anche la formattazione HTMLHTML è l'acronimo di Hyper Text Markup Language, in italiano Linguaggio di Contrassegno per Ipertesti. Non si tratta di un linguaggio di programmazione, ma di un sistema che permette di.... Inoltre, controlla che i testi realizzati siano in linea con il linguaggio usato dal tuo target di clienti-tipo.
E se volessi intraprendere una carriera da ghostwriter?
Puoi iniziare dalla più richiesta tra le tipologie di scrittore fantasma. Si tratta del copywriter o ghostwriter di siti web.Trovare committenti in questo campo è abbastanza semplice.
Parti dai content marketplace che mettono in comunicazione chi ha bisogno di testi per il proprio progetto e i ghostwriter disposti a produrli.
Comincia dal basso, lavorando anche a testi di breve lunghezza. Poi realizza lavori sempre più lunghi, complessi e articolati, magari specializzandoti in alcuni settori comunicativi.
In breve tempo avrai un portfolio di lavori realizzati per diversi committenti e potrai creare un tuo sito web sul quale attrarre altri potenziali clienti.
Da lì, inizia a inviare curriculum, magari accompagnati da una lettera di presentazione e da alcune referenze, alle case editrici che collaborano con ghostwriter.
Quanto puoi guadagnare?
Se questo è il mestiere dei tuoi sogni, hai studiato scrittura e hai un talento naturale, puoi arrivare a rendere quello di ghostwriter un lavoro a tempo pieno.
Non aspettarti da subito grandi cifre, però. Sui siti di content marketplace si parte da pochi centesimi per brevi descrizioni di prodotto. Anche se fai da ghostwriter per una casa editrice, inizialmente potresti guadagnare anche 1.500-5.000€ per un intero libro.
Non temere però: il talento, la costanza e il passaparola funzionano in tutti i campi. Anche nel mondo della scrittura, sia editoriale che digitale, puoi farti un nome, avere sempre maggiore credibilità e assicurarti i committenti migliori (e disposti a pagare di più per i tuoi servizi).
Qualche consiglio
Un aspirante ghostwriter non può non conoscere ogni mezzo di comunicazione possibile. Oltre a un buon corso di scrittura creativa, dovrai avere una buona padronanza dei social network.
Ricordati che la creazione del tuo personal branding, soprattutto se lavori da freelance, parte da lì. Il tuo futuro committente cercherà il tuo nome e cognome su un motore di ricerca. E in base ai risultati che troverà, deciderà se assumerti o meno.
Non aver paura di lanciarti in argomenti e forme di scrittura che non ti vanno a genio. Ogni nuovo lavoro ti farà accumulare esperienze e nuove competenze spendibili con il prossimo cliente.
Conclusioni
Adesso conosci molti dei segreti di un buon ghostwriter: cosa ne pensi? La ritieni una figura professionale interessante o eticamente scorretta? Potresti usufruirne in futuro, oppure farne la tua carriera?
Se hai altri dubbi, rivolgiti al team di Mailsenpai: cerchiamo di tenerti sempre aggiornato sul mondo del lavoro online e offline.