Giocare è anche una questione di business.
La prova esiste e si chiama gamification.
Che cos’è? Come funziona? Quali sono le caratteristiche vincenti di questa disciplina e perché dovremmo utilizzarla per fare marketing?
Le risposte sono tutte contenute nel nostro articolo.
Prenditi cinque minuti e dedicali alla lettura dei prossimi paragrafi.
Rimarrai piacevolmente sorpreso.
No doubt!
In pochi punti:
Che cos’è la gamification
Iniziamo dalle basi.
La traduzione letterale di gamification è “ludicizzazione”.
Come si può intuire, il termine deriva dalla parola “gioco” (in inglese game, in latino ludus).
Ma non è solo una questione di divertimento.
Il concetto viene introdotto da un game designer americano.
È il 2010 e Jess Schell – sul palco della DICE Conference di Las Vegas – si lancia nella previsione di uno scenario, forse allora, inimmaginabile. Quello di un futuro dove il gaming entra nella vita quotidiana della gente.
Ma spieghiamoci meglio tornando al significato delle parole.
Il dizionario della lingua italiana definisce gamification:
L’utilizzo di meccanismi tipici del gioco e, in particolare, del videogioco (punti, livelli, premi, beni virtuali, classifiche), per rendere gli utenti o i potenziali clienti partecipi delle attività di un sito e interessarli ai servizi offerti.
vocabolario Treccani online
In pratica, si tratta di impiegare tecniche e dinamiche del game design per coinvolgere attivamente le persone.
Cioè spingerle… motivarle a compiere azioni che, però, non siano legate a contesti prettamente ludici. Anche offline.
Perché e come funziona
Abbiamo appena dato una definizione generale di gamification.
Ma su quali meccanismi si basa? Quali sono le ragioni di tanta popolarità?
Ovviamente la chiave di volta è proprio il divertimento. Inteso come passatempo piacevole e intrapreso volontariamente.
Ebbene… questa è soltanto la spiegazione più superficiale.
Il vero segreto del suo successo è un altro.
La gamification sfrutta a proprio vantaggio alcuni istinti primari dell’uomo come: la voglia di competere, il desiderio di vincere e la gratificazione sociale.
E poi, ancora meglio se si ottiene qualcosa in cambio.
Le cosiddette ricompense.
Le aziende utilizzano tali strategie in diversi ambiti lavorativi. Principalmente:
- nel recruiting e nella formazione dei dipendenti;
- nelle vendite;
- nello sviluppo di servizi o prodotti;
- nel customer care
e come abbiamo già accennato… nel marketing.
Scopriamo subito come.
Gamification, marketing e obiettivi raggiungibili
Bisogna partire da un dato di fatto.
Le aziende più produttive sanno come distinguersi dalla massa. Specialmente nel campo del marketing.
Ma cerchiamo di approfondire e ricapitoliamo.
Cosa si ottiene – quindi – con una buona “strategia di gioco”?
Moltissimo. Si può:
- favorire l’engagement dei clienti;
- migliorare brand awareness e brand loyalty;
- influenzare positivamente il processo di acquisto;
- raggiungere fasce demografiche diverse;
- facilitare l’apprendimento (how to use) di un articolo/servizio appena introdotto sul mercato;
- stimolare la condivisione virale dei contenuti;
- raccogliere dati e profilare gli utenti.
Dunque i vantaggi apportati dalla gamification sono davvero innumerevoli.
Analizza bene la tua attività per capire come muoverti.
La gamification in pratica
Come abbiamo detto, all’inizio di questa guida, la gamification utilizza elementi tipici del gaming.
Sicuramente sono dinamiche che hai già avuto modo di testare in varie maniere.
Infatti, parliamo di:
- punti con cui eventualmente riscattare anche beni/premi;
- badge (attestati virtuali);
- progressive bar e livelli che misurano gli stati di avanzamento di profili, attività, missioni, ecc. ;
- sfide di gioco;
- classifiche.
Desideri saperne di più?
Ti suggeriamo di dare un’occhiata al sito gamification.it. Troverai contributi e spunti utili.
Esempi di gamification
Siamo d’accordo con quanti sostengono che i fatti valgono più di mille parole.
Quindi proseguiamo la nostra guida proponendo qualche esempio pratico. Illustrando le scelte di alcune aziende internazionali che hanno deciso di portare la gamification nelle proprie strategie di marketing.
- SAMSUNG
Nel 2013 la famosa impresa sudcoreana presenta il nuovo telefono Galaxy S4 con una challenge singolare.
In cosa consisteva?
Nell’invitare i passanti a fissare per 60 secondi consecutivi uno schermo. Senza distogliere lo sguardo e con la promessa di vincere un cellulare.
La carne sul fuoco? Tanta. C’era la sfida, il premio e la spinta alla socializzazione.
Un’idea assolutamente riuscita per suscitare l’interesse del pubblico e curiosità. - ORIGINAL MARINES
L’azienda italiana leader nel settore dell’abbigliamento per bambini – nel 2014 – lancia l’iniziativa #Play Original.
Un gioco digitale (+ community) a cui partecipare per vincere buoni sconto spendibili nei vari punti vendita del marchio.
Lo stratagemma ha fatto bingo: è servito a fare data building, fidelizzare i vecchi clienti e acquisirne di nuovi. - BURBERRY
Anche la moda confida nelle potenzialità della gamification.
Nel 2019 crea il suo primo videogioco online. Si chiama B BounceIl Bounce (in italiano rimbalzo) è un indicatore che ci segnala quanti messaggi non hanno raggiunto l'inbox (casella di posta elettronica) del destinatario in una campagna di email marketing. Le... e i player di tutto il mondo competono per una ricompensa speciale: una vera giacca Burberry!
La lista potrebbe continuare all’infinito.
Ma il cuore del discorso è un altro. Capire quanto – oggi – sia importante la gamification per il comparto marketing delle imprese.
Gamification app
Naturalmente non possiamo fare a meno di affrontare l’argomento applicazioni.
D’altronde, solo in Italia si registrano oltre 80 milioni di numeri di cellulari attivi.
E inoltre… chi non ha un’app installata sul proprio telefonino o iPad?
Insomma, ci sembra giusto avviarci al termine di quest’avventura con un ulteriore campione. Quello di app di gamification progettate da aziende, particolarmente lungimiranti, allo scopo di migliorare vari servizi o attività per gli utenti.
Vediamole insieme:
- Starbucks rewards = si tratta di una specie di carta fedeltà digitale, da usare per: raccogliere punti, fare giochini a premi, verificare offerte e promozioni.
- Carwings di Nissan = permette di controllare il proprio veicolo elettrico o ibrido da dispositivo mobile (livello di carica, accensione/spegnimento climatizzatore, autonomia stimata). Ed anche di partecipare a competizioni a premi con altri automobilisti.
- Burger King Italia = si può usare per leggere i menù, accedere ad offerte esclusive e raccogliere corone del programma loyalty con cui riscattare ricompense.
- Nike Training Club NTC = Nike offre programmi di allenamento, consigli sull’alimentazione e lo sport. Più una grande community e la possibilità di conquistare badge e trofei ad ogni traguardo raggiunto.
- Magic Kinder = si rivolge ai bambini. Include giochi interattivi per imparare e crescere divertendosi, video e contenuti dedicati ai genitori.
Abbiamo citato solo qualche esempio.
Ma le app di gamification rappresentano una realtà tangibilissima e sempre più presente. Che interessa sia le piccole che le grandi aziende.
Perché non provare?
Consigli per una strategia di gamification vincente
Prima dei consigli facciamo una piccola premessa.
Non affidarti all’improvvisazione.
Scommettere su una strategia di marketing vuol dire anche possedere la giusta competenza. O quantomeno avere la buona idea di rivolgersi a personale qualificato.
Bene.
Ora veniamo a noi.
Ecco i nostri suggerimenti per impiegare la gamification nel marketing.
- Utilizza regole semplici ed intuitive;
- punta sullo storytelling;
- raccogli informazioni sui tuoi utenti per capire cosa si aspettano o desiderano;
- inserisci ricompense intermedie per mantenere alto l’interesse dei partecipanti;
- incentiva feedback e recensioni;
- monitora costantemente i risultati raggiunti.
Infine, non perdere mai di vista gli obiettivi della tua azienda.
In questo caso, il gioco non è fine a se stesso. Ma deve portare a conseguenze concrete.
Conclusioni
Ci siamo.
Il nostro viaggio sul mondo della gamification si conclude qui.
Vuoi approfondire l’argomento?
Potresti iniziare con i seguenti volumi:
- Il potere della Gamification. Usare il gioco per creare cambiamenti nei comportamenti e nelle performance individuali di Vincenzo Petruzzi.
- Press Start: Using Gamification to Power-up your Marketing di Daniel Griffin e Albert van der Meer.
OK. È giunto il momento di lasciarci.
Ma ricorda di continuare a leggere il nostro blog!