Chi non ha una fidelity card – in italiano “carta fedeltà” – nel portafoglio?
Ammettiamolo pure. Non è mica una colpa. Anzi.
Se per le aziende rappresenta un irrinunciabile strumento di marketing relazionale, per i consumatori è un’occasione imperdibile per ottenere promozioni di ogni tipo.
In questa guida ti spiegheremo perché averne una conviene e come realizzarla.
Dai un’occhiata!
In pochi punti:
Che cos’è la fidelity card
Alle origini era di carta.
Una tessera nominativa che veniva consegnata, anche dal negoziante sotto casa, per premiare i clienti abituali. Bastava mostrarla in cassa ad ogni acquisto.
Un timbro = un punto. Più punti = sconti od omaggi.
Gli anni passano ma il principio è rimasto lo stesso. Come funziona?
Semplice. Si compila l’apposito modulo con alcuni dati personali (principalmente NOME, RESIDENZA, DATA, LUOGO DI NASCITA) e la fidelity card è pronta.
Nient’altro. Facile come un gioco da ragazzi.
Tipologie
Abbiamo già citato la prima fidelity card della storia (se così si può dire). Quella cartacea.
Non è andata definitivamente in pensione, ma – di certo – se ne vedono sempre meno in giro.
Oggi quasi tutte le aziende, escluse le piccolissime, preferiscono puntare su due varianti molto più convenienti e gestibili. Sotto diversi punti di vista.
Parliamo, cioè, di:
- TESSERA FISICA
È la classica scheda di plastica con codice a barre o numero identificativo. La misura standard è di 85 X 54mm con spessore di 0,76mm. Ne esistono anche in materiale riciclato. Per chi è davvero attento all’ambiente. - TESSERA DIGITALE
Di ultimissima generazione, è una comoda card virtuale/app da tenere conservata nel telefonino. L’utente può controllare quando e come vuole il proprio profilo, il numero di punti accumulati ed eventuali promozioni attive.
Senza inutili ingombri o la paura di averla lasciata a casa.
Come realizzare una fidelity card
Se hai un piccolo punto vendita, un ristorante o un bar… potresti cominciare con una fidelity card di carta. Così. Giusto per capire come funziona ed entrare meglio nel meccanismo.
In fondo il costo è davvero limitato.
È sufficiente:
- scegliere una grafica accattivante per la tessera (ovviamente con tanto di logo e recapiti aziendali);
- stabilire un sistema di punteggio e premiazione appropriato;
- stampare, magari con aziende professionali come PixartPrinting.
P.S.
Non dimentichiamo di rispettare le norme del GDPR.
All’utente va consegnata anche la relativa informativa sulla privacy e il trattamento dei dati personali. Deve essere chiara, leggibile e priva di qualsiasi ambiguità.
Preferisci realizzare subito una card fisica o digitale? Perfetto. Ci sono diverse soluzioni. Per ogni esigenza e budget.
Come quelle proposte da Cardfacile o Passfacile.
Il bello è che il procedimento per la creazione è davvero rapido. Intuitivo. Spiegato nel dettaglio anche da tutorial online e con l’aiuto di supporto qualificato.
Qualche consiglio in più
La fidelity card rientra in quelli che in gergo si definiscono programmi di fidelizzazione.
Sono tecniche di marketing che vengono utilizzate per incoraggiare i clienti a fare più acquisti. In cambio di determinati vantaggi.
La teoria è piuttosto evidente. OK. Ma non sempre la pratica va di pari passo.
Cosa dobbiamo fare per far sì che la nostra fidelity card funzioni? Venga accolta con piacere dai clienti ed usata secondo aspettative prefissate?
Ci sono alcune regole da seguire.
È fondamentale:
- dotarsi di un software professionale per immagazzinare i dati degli utenti registrati e le loro attività;
- rinnovare periodicamente i vari premi, coupon o sconti offerti;
- sfruttare i social network per pubblicizzare i benefici collegati alla card;
- dare la possibilità di realizzare la propria carta fedeltà anche online, tramite sito web e con semplice form di iscrizione.
Un ultimo suggerimento. Per incentivare l’attivazione della fidelity card è “cosa buona e giusta” regalare un bonus.
Magari tot punti di ingresso o uno sconto immediato.
Provare per credere.
Esempi di fidelity card
Diciamo che, per farsi un’idea di come sia fatta una fidelity card, basta aprire il proprio portafogli.
In pratica torniamo, dritti dritti, da dove siamo partiti. All’introduzione.
La maggior parte delle carte fedeltà sono – infatti – di plastica. All’incirca due su tre.
Magari hai quella della famosa catena italiana di prodotti per l’igiene e la bellezza Acqua e Sapone. Permette di partecipare a tante iniziative interessanti e accedere a sconti e promozioni riservate agli iscritti.
Chi – invece – si occupa di fare la spesa conosce, certamente, la carta Unika del gruppo Gabrielli.
I titolari la utilizzano per le raccolte punti e acquistare, a prezzi ridotti, presso i punti vendita Tigre ed Oasi.
Di una cosa siamo sicuri. Ormai tutti i grandi marchi hanno una fidelity card. Ma anche la farmacia che si trova dietro l’angolo.
Ci sarà un motivo… no?
Se hai ancora qualche dubbio al riguardo, continua a leggere.
Ti convinceremo!
Quali sono i vantaggi di una fidelity card per aziende e consumatori
A questo punto del discorso caliamo gli assi. Per un’azienda i lati positivi di una fidelity card sono innumerevoli.
Proviamo a riassumerli.
- Consente di raccogliere informazioni utili per segmentare i clienti (scontrino medio, frequenza d’acquisto, preferenze sui prodotti, ecc.) e ottimizzare le varie strategie di marketing e comunicazione;
- fidelizza gli utenti;
- migliora la cosiddetta customer experience e il valore dell’azienda agli occhi dei clienti, che potrebbero trasformarsi in brand ambassador o fare buzz marketing;
- incentiva gli acquisti.
Negli ipermercati e nei supermercati italiani il 90% degli acquisti avviene mediante la carta fedeltà.
www.nonsolorisparmio.it
Per i clienti i vantaggi di una carta fedeltà sono ancora più lampanti. Tutti noi siamo attirati dalla possibilità di accedere a sconti, gift o promozioni speciali.
C’è un unico rischio da considerare. Quale?
Di esagerare con lo shopping. Cioè di acquistare, non per necessità, ma per la voglia di ottenere il “premio” della carta.
Quindi, attenzione. Cerchiamo di essere consumatori consapevoli.
Alle aziende rivolgiamo un unico avviso. Quello di rivolgersi a dei professionisti del settore.
L’amico dell’amico costa poco. È vero. Però i risultati sono (quasi sempre) piuttosto discutibili.
Conclusioni
Ci siamo. Il nostro viaggio sul mondo delle fidelity card sta per volgere al termine. Speriamo di averti convinto sulle sue potenzialità commerciali.
A fronte di un investimento economico quasi irrisorio, i profitti collegati sono davvero importanti.
E allora perché rinunciarci?
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Non esitare. La grande squadra di MailSenpai è pronta all’appello.
Rispondiamo in tempi brevissimi.