Sicuramente ti sarà capitato di avere una canzone fissa in testa per tutta la giornata. Questo evento prende il nome di fenomeno earworm e viene sfruttato da sempre più brand per pubblicizzare i propri prodotti. Scegliere la canzone giusta per rimanere impressi nella mente dei potenziali clienti è ormai necessario quanto il testimonial perfetto.
Oggi ti parleremo di cos’è il fenomeno earworm e alcuni esempi nel campo della pubblicità.
Come direbbe un giovane Enrico Papi “moosecaaa”.
In pochi punti:
Cos’è il fenomeno earworm?
Vi ricordate il famoso cartone Inside Out nel quale viene inserito nella mente della bambina il ricordo di un jingle pubblicitario? Bene, ecco spiegato brevemente cos’è il fenomeno earworm.
Come avrete capito la parola “earworm” deriva dall’inglese e significa letteralmente “tarlo delle orecchie” . Secondo recenti studi si verifica ogni giorno in moltissimi consumatori. In particolare, nel 98% delle persone in Occidente è avvenuto almeno una volta nella vita. Data la sua forte diffusione è stato studiato ed analizzato da diversi esperti ed è stato rinominato in differenti nomi, come “sindrome della canzone bloccata” o “musica appiccicosa”.
Di cosa si tratta?
Possiamo definire il fenomeno earworm come una ripetizione involontaria nella nostra mente di un brano o di jingle. Dal punto di vista scientifico avviene questo “prurito cognitivo“ , perché la corteccia uditiva del cervello immagazzina i suoni e li rielabora in modo involontario. Questo tarlo delle orecchie può essere risvegliato anche da un’emozione o da un’associazione di parole che richiama a un ricordo nella mente del consumatore.
Ricerca scientifica sul fenomeno earworm
Nel 2005, un gruppo di ricercatori dell’istituto di Dartmouth ha studiato il fenomeno earworm. È stata condotta una ricerca su un gruppo di persone utilizzando un particolare strumento in grado di analizzare le attivazioni del cervello, il imaging a risonanza magnetica funzionale.
Dall’esperimento si è dimostrato che i partecipanti dopo aver ascoltato una canzone, attivavano una specifica parte del cervello collegata all’audizione. In seguito, questa regione veniva attivata anche solo se il partecipante pensava a una canzone che conosceva.
Questa scoperta ha portato il gruppo di scienziati a dedurre che le canzoni vengono conservate nella nostra mente sempre sotto forma di memoria a breve termine. Quindi, il motivo per cui avviene il fenomeno earworm è dovuto dal fatto che il nostro cervello memorizza le canzoni in modo differente dalle altre informazioni uditive. Infatti, quest’ultime solitamente sono salvate nella nostra memoria a lungo termine che porta a dimenticare.
È come se avessimo un cassetto mentale sempre a portata di mano, dove si trovano tutti i jingle ascoltati nella nostra vita.
Perché si parla del fenomeno earworm nel marketing?
Il fenomeno earwon è spesso collegato ai tanti jungle pubblicitari che sentiamo distrattamente ogni giorno. Come nel caso della bambina di Inside Out ci ritroviamo a canticchiare canzoni di pubblicità mandate in onda anni prima. Questo perché molti brand hanno sfruttato questo fenomeno per far fissare nella nostra mente alcuni prodotti. Inoltre, in ambito pubblicitario le canzoni risultano molto efficaci per comunicare qualcosa che in altri modi risulterebbe stupido o noioso.
Un altro modo per rimanere impressi nella mente del consumatore è utilizzare canzoni conosciute negli spot, magari che in una frase nominano il brand o un particolare prodotto.
Basti pensare a una parte del ritornello di “Mille”, cantata da fantastico trio Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro, che fa:
“Labbra rosso coca-cola”
Il famoso brand di bevande ha sfruttato la popolarità della canzone per sponsorizzare l’uscita della nuova coca – cola zero.
Un altro caso molto conosciuto è il brand Algida, che ogni estate riprende i tormentoni e li inserisce nei suoi spot. Basti pensare alla canzone di qualche anno fa “Logico” di Cremonini , oppure “Vorrei ma non posto” e “Italiana” di Jax e Fedez.
È sempre bene ricordare che le canzoni scelte per il proprio spot devono essere in linea con:
- L’obiettivo di comunicazione;
- Il target di riferimento;
- I valori e l’essenza del brand.
Se si perdono di vista questi tre aspetti con molta probabilità avverrà il fenomeno earworn nella mente del consumatori, ma non si raggiungerà l’obiettivo sperato.
Esempi fenomeno earwom nella pubblicità
Come abbiamo detto in precedenza, l’uso delle canzoni in ambito pubblicitario serve per dare visibilità a un prodotto e a far ricordare con più facilità un determinato brand. In altre parole, serve per influenzare scelte d’acquisto dei consumatori.
Ora alza il volume delle tue casse, perché è il momento di far tornare alla tua memoria qualche pubblicità con dei jingle che attivano il fenomeno earworm. Sei pronto? Iniziamo!
Gran Soleil, il nettare degli dei
Siamo certi che già che solo dal titolo ti sarà venuta in mente l’intera canzone! Gran Soleil è un massimo esempio di come una canzone possa rimanere nella mente delle persone, nonostante il prodotto non sia più in commercio da anni. Può anche essere utile per riflettere su come una bella canzone non basti a vendere il prodotto.
Kinder Happy Hippo e il leone addormentato
Non possiamo non nominare l’iconico duo del cantante ippopotamo e del cane danzante che ha fatto cantare tantissimi utenti. La canzone “The lion sleeps tonight”, del famoso gruppo The Tokens, è rimasta nella storia proprio per lo spot dei Kinder Happy Hippo.
Miel Pops bzz bzz
I cereali al miele Kellogg’s sono diventati famosissimi grazie all’apetta canterina. La sua canzone è entrata nella testa di tantissimi consumatori, senza più uscirne. La scelta dell’ape e del suo suono emesso durante la canzone non è casuale, ma serve per far rimanere nella mente delle persone il gusto dei cereali. Miel Pops continua ad essere uno dei cereali più amati dai consumatori di tutto il monto.
Dobbiamo ammetterlo, questa canzone non solo attiva il fenomeno earworm crea davvero dipendenza!
Po-po-polaretti
Questa canzone è stata la causa del fenomeno earworm di tantissimi bambini. Anche in questo caso, come per i cereali, abbiamo degli animali che cantano e ballano. I pinguini nella loro canzone raccontano la bontà del prodotto sponsorizzato e lo rendono ancora più desiderabile agli occhi di un bambino.
Giorno e notte 24 ore in funzione
Dopo aver parlato tanto di prodotti alimentari, ci vuole qualcosa per bruciare i grassi. Questo jingle raccontava i poteri miracolosi di un prodotto dimagrante che aveva una doppia azione. Non siamo certi del suo reale funzionamento, ma sicuramente il jingle ha raggiunto il suo obiettivo.
Conclusioni
Dopo aver letto e riascoltato questi jingle pubblicitari avremmo riattivato nella tua mente il fenomeno earworm. Come avrai notato ognuno di esso ci fa rivivere dei momenti delle nostre vite o ci fa venir voglia di ricomprare quel prodotto.
Se hai in mente altri esempi che ti sono rimasti nella mente contattaci. Saremo lieti di ascoltare i jingle che ti sono rimasti nel cuore e nella mente.