In linea di massima sappiamo tutti che chi ha un sito web insegue un obiettivo specifico. Quello di arrivare ai primi posti della SERPCon l’acronimo SERP (in inglese Search Engine Results Page) si fa riferimento alla "pagina dei risultati del motore di ricerca". Si tratta, dunque, dell’elenco ordinato di pagine internet che appaiono....
Perfetto. Non ci piove. Ma se ti dicessimo che esiste una posizione ancora più ambita?
Stiamo parlando del featured snippet. Anche detto snippet in primo piano o posizione zero di Google.
Vuoi sapere di cosa si tratta e come funziona?
Basta leggere la nostra guida!
In pochi punti:
Che cosa sono i featured snippets e a cosa servono
Rispondiamo senza giri di parole.
Il featured snippet è un risultato organico che viene messo in evidenza da Google.
Per capirci meglio… è quel riquadro che compare in cima a tutti i risultati (rigorosamente non a pagamento) della prima pagina della SERP. Come risposta ad una query.
In genere contiene:
- un breve testo informativo che cerca di soddisfare la richiesta dell’utente;
- un titolo;
- il link di collegamento al sito da cui è stato estratto il testo;
- un’immagine correlata e tuttavia non per forza proveniente dalla stessa fonte del contenuto testuale.
Ok. Ma qual è la sua funzione? Semplice.
Nel 2014, Big G introduce i featured snippets per agevolare le ricerche degli internauti
Cioè restituire risposte rapide, corrette (si spera) ed immediate.
Principali tipi di featured snippets
Abbiamo appena spiegato come si presenta un featured snippet standard.
Ma possiamo essere ancora più precisi perché sono disponibili in vari formati.
Ovvero:
- PARAGRAFO (text snippet) = Il testo relativo alle informazioni è descrittivo o fornisce una definizione. In genere, non include più di 60 parole e risponde alla domande: chi, cosa, come e perché.
- LISTA NUMERATA (list snippet) = Indica passaggi da seguire secondo ordine preciso. Come una ricetta o le istruzioni d’uso di un prodotto.
- LISTA PUNTATA (list bulleted) = È un elenco privo di gerarchia o ordine consequenziale. Nella maggior parte dei casi include dati, prezzi o tariffe.
- TABELLA (table snippet) = Presenta informazioni in maniera organizzata secondo schema o tabella.
- VIDEO = Di solito non viene mostrata una clip integrale. Ma un estrapolato opportunamente scelto in base alla query.
- DUE IN UNO = Accorpa contenuti di due generi diversi. Ad esempio, testo + immagine o testo + video.
P.S.
La tipologia di featured snippets più diffusa è quella in versione testo/paragrafo.
Come ottenere un featured snippet per la tua pagina web
Chiariamolo subito. I featured snippets non sono acquistabili. Quindi riponi pure portafoglio e carte di credito. Respira a pieni polmoni.
Difatti, sono i sistemi di Google:
a stabilire se una pagina costituisce un valido snippet in primo piano per una richiesta di ricerca dell’utente e, in questo caso, viene posta in alto.
https://developers.google.com
Allora? Come bisogna muoversi? Cosa possiamo fare per avere una chance concreta di apparire nella posizione zero di Google?
Nessun professionista sulla Terra è in grado di garantire risultati. Nemmeno un mago.
Ma esiste un modo giusto di lavorare per arrivarci. E si parte dai contenuti.
REGOLA NUMERO UNO: punta sempre sulla qualità.
Si tratta di capire cosa cercano gli utenti (in gergo SEARCH INTENT) e impegnarsi – al massimo – per fornire loro informazioni affidabili, pertinenti ed originali. Di valore.
Esattamente come suggerisce Google.
Il 99,58% degli snippet in primo piano si trova già nelle prime 10 posizioni di Google.
https://ahrefs.com
E poi ci sono i famosi accorgimenti “tecnici”.
Parliamo di elementi che non vanno assolutamente trascurati. Tutt’altro. Sono fondamentali per raggiungere l’obiettivo.
Vediamoli insieme.
Best practice
Perfetto. Non abbiamo nessun dubbio sulla qualità dei nostri contenuti. Sono utili e informativi come richiesto. Ora? Come si procede?
Il nostro consiglio è quello di fare un check completo delle seguenti operazioni. Riguardano – soprattutto – l’ottimizzazione in chiave SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto....
- Individua le parole chiave che hanno maggiori probabilità di portarti in alto nella SERP;
- Cerca di rispondere anche a domande correlate alle keyword prescelte (strumenti come Google Trends o Answer the Public potrebbero aiutarti);
- Studia il comportamento dei competitor e la struttura dei loro featured snippets;
- Utilizza i tag H1, H2 ecc. per organizzare il testo alla lettura;
- Scegli un dominio autorevole;
- Aggiungi l’alt text ad immagini e foto;
- Lavora sulla link building;
- Controlla la velocità della pagina e che sia ottimizzata per i dispositivi mobili;
- Dividi in paragrafi e sfrutta liste ed elenchi puntati che piacciono tanto a Google.
LAST BUT NOT LEAST: se non sai che pesci prendere rivolgiti ad un’agenzia SEO qualificata. Così non si sbaglia mai.
Norme Google
Bisogna fare molta attenzione quando scriviamo per il web. La policy di Google è severa e non concede deroghe. Vuoi davvero raggiungere la posizione zero?
Ottimo. Allora comportati bene e NON inserire contenuti:
- molesti, ingannevoli o che incitano all’odio;
- digitalmente manipolati;
- medici;
- sessualmente espliciti:
- di natura terroristica.
Ovviamente è bandito anche ogni linguaggio volgare o blasfemo.
Pro e contro della posizione zero
È piuttosto evidente. La posizione zero su Google porta con sé una bella serie di vantaggi. Da non sottovalutare affatto.
Ci permette – infatti – di avere più visibilità e più traffico organico. Aumenta la fiducia degli utenti e la credibilità del proprio sito web.
Inoltre, dobbiamo ricordare un’altra cosa importante.
Cioè che Google – nella maggior parte dei casi – risponde alle ricerche vocali proprio con un featured snippet.
BE CAREFUL. C’è anche un risvolto della medaglia.
Non sempre i featured snippets sono i positivi. Perché possono risultare talmente esaurienti e completi da non incoraggiare il click.
Insomma, se troviamo tutte le risposte “pronte sul tavolo” … per quale motivo dovremmo perdere tempo cercando altrove?
Alla coscienza di ogni internauta l’ardua sentenza.
Come rinunciare alla posizione zero di Google
I featured snippets sono il risultato di un processo automatizzato di Google. L’abbiamo capito.
Però questo non significa che siamo obbligati a “partecipare”.
Specialmente se le nostre ricerche ci portano a concludere che conviene lasciarli stare. Magari perché hanno causato un calo delle prestazioni. Proprio come accennato sopra.
Quindi? Come si bloccano i featured snippets?
Abbiamo tre strade possibili.
- Aggiungere il tag nosnippet per impedire che il nostro testo appaia nei frammenti in primo piano e normali (meta description).
- Inserire il tag data-nosnippet per escludere singoli sezioni di testo.
- Impostare il tag max-snippet per segnalare il numero massimo di caratteri visualizzabili da Google. In teoria, più basso è il numero e minori sono le probabilità di comparire nello snippet.
Un’ultima annotazione utile.
Google permette agli utenti di esprimere la propria opinione sui featured snippets visualizzati.
Basta cliccare in basso a destra del pannello snippet. Sulla parola “feedback“.
È addirittura possibile richiederne la rimozione per motivi legali.
Conclusioni
A questo punto del discorso dovrebbe essere tutto molto chiaro.
I featured snippets nascono per migliorare l’esperienza degli utenti. Per facilitare l’accesso alle enormi quantità di informazioni presenti in Rete. E far risparmiare tempo prezioso.
Ma come – abbiamo visto – apportano notevoli benefici anche ai publisher.
Provare per credere.
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