Il web ha migliorato la vita di molte persone. In più ha portato a tanti benefici per aziende e privati. Nonostante questo però ci sono anche aspetti negativi. Un esempio? Le fake news. E la disinformazione.
Oggigiorno le notizie false sono sempre più frequenti. Persino le testate giornalistiche online più rinomate ci sono cascate e hanno condiviso questi contenuti. E il motivo è semplice: sono realizzate sempre con più cura. Inoltre sono credibili, ben pensate.
Quindi difendersi dalla mala-informazione online non è così semplice. Tuttavia grazie a Mailsenpai oggi lo è un po’ di più. Scopri in questa guida tutte le info utili sull’argomento. Alla fine saprai come riconoscere le fake news… E informarti meglio!
Perciò allaccia le cinture e inizia questo viaggio nell’informazione online!
In pochi punti:
Cosa sono le fake news?
Con il termine “fake news” si indicano le notizie fasulle. O meglio ancora articoli e pubblicazioni con informazioni ingannevoli. Letteralmente questo termine significa “notizie false“, tradotto dall’inglese. Ed è un nome che descrive piuttosto bene il fenomeno.
Attualmente, grazie soprattutto ai social, la condivisione di queste pseudonotizie è sempre più diffusa. Nonostante questo sia un problema molto attuale, ha origini lontane. Già nel 1814 si avevano le prime notizie false. Però la differenza stava nei mezzi di condivisione (allora la carta stampata, oggi il web). In particolare oggi hanno un ruolo fondamentale i social network. Come Facebook, Instagram, Twitter.
Nel 1814 un uomo vestito da ufficiale si presentò in una locanda a Dover e dichiarò la sconfitta e la morte di Napoleone. La notizia si diffuse subito a Londra. E la principale conseguenza fu che all’apertura della Borsa molti azionisti investirono convinti nella salita al potere dei Borbone. In realtà era tutto falso e questo costò la vita a coloro che avevano venduto i titoli governativi.
Wikipedia
A cosa servono le fake news?
Sempre più spesso le fake news hanno come scopo la manipolazione dell’opinione pubblica. Però non è questo il solo obiettivo della condivisione di una notizia falsa. Anzi ce ne sono molti. Sicuramente uno di questi è disinformare e creare scandalo.
Allo stesso tempo una notizia falsa può portare a molti click. Quindi anche a ricavi economici. Ad esempio se all’interno della pagina sono presenti dei banner pubblicitari. Dunque se si vendono spazi in cambio di click o visualizzazioni. Questo perché una notizia ingannevole può attirare tanti utenti rapidamente.
Riassumendoli, gli obiettivi sono soprattutto:
- Finanziari;
- Politici.
Verosimilmente anche le recensioni false possono essere considerate come fake news. In questo caso si svolge un’operazione di sabotaggio. Difatti grazie a un commento negativo nei confronti di un brand o prodotto si ostacola il rapporto con il cliente. Cioè anche gli acquisti.
Come funziona una notizia falsa?
Innanzitutto una fake news deve attirare l’attenzione. Infatti una caratteristica immancabile è che ci sia un titolo sensazionalistico. Dunque il primo obiettivo è scioccare chi legge. Solo una reazione così forte può portarlo in un secondo momento a cliccare sulla notizia. E a leggere il contenuto.
In aggiunta a questo l’articolo è ingannevole. Perciò sono presenti informazioni false o distorte. O ancora il contenuto è manipolato, producendo un’immagine differente da quella reale. Un’altra caratteristica è il contesto ingannevole, cioè il contenuto reale è accompagnato da informazioni di contesto false.
Quindi prima di condividere sul web le notizie vengono realizzate queste azioni:
- Creazione di un titolo sensazionalistico;
- Realizzazione di un contenuto falso o ingannevole;
- Pubblicazione;
- Condivisione sui social e sul web.
Perché esistono le fake news?
Attualmente le fake news sono al centro del dibattito globale. Infatti la difficoltà delle piattaforme web di controllare i contenuti che circolano online rende ancora più complicato prevenire la disinformazione.
Nello specifico le piattaforme social hanno un notevole impatto su questo fenomeno. Cioè se già dai social network non si riescono a gestire le notizie, diventa complesso poterle eliminare nel resto del web.
In aggiunta a questo, Internet è uno spazio molto ampio. Soprattutto se si conta il dark web. E questo fa sì che questi fenomeni non siano tenuti sotto controllo. Favorendo la mala-informazione.
A questo proposito un esempio sono le accuse nei confronti di Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook. Difatti la piattaforma fu al centro del dibattito negli USA. E lo è ancor oggi. Questo perché diverse prove mostrano come, già 1 anno e mezzo prima delle Presidenziali nel 2016, fossero a conoscenza di diversi canali di disinformazione. E di non aver fatto nulla per disattivarli. In particolare Facebook non bloccava i post incriminati. Persino quelli dei politici ufficiali che contenevano informazioni false.
Come si elabora una fake news?
Alla base della creazione delle fake news c’è un meccanismo specifico: il “confirmation bias“. Con questo termine si indica un concetto che è impiegato anche nel marketing. Cioè che ad attirare la nostra attenzione sono le informazioni che confermano i dubbi. O ancora i propri pregiudizi.
Quindi per elaborare notizie false ci si basa quasi sempre su questo concetto. Infatti in questo modo si manipola il contenuto. E viene spacciato come vero.
In più così si fa leva sul sentimento della singola persona. E questo istinto lo porta ad aprire subito un link o ad approfondire. Difatti spesso le fake news sono destinate a specifici target. Dunque a coloro che sono più indignati o stimolati verso un tema.
Dopo aver definito a chi inviare la notizia, un altro step è renderla verosimile. Difatti per essere più convincenti vengono inseriti finti dati scientifici. O ancora le fonti, che però non sono quasi mai in lingua italiana. Questo perché così si fa leva sulla pigrizia degli utenti, che non approfondiscono di più.
Come riconoscere le fake news?
Grazie alle nuove tecnologie, riconoscere le fake news non è così facile. Tuttavia esistono alcune attenzioni che possono aiutarti. Cioè elementi da analizzare prima di credere a un contenuto. Eccone alcuni.
Presta attenzione al titolo e all’url
Come anticipato, il titolo è fondamentale in una fake news. Questo elemento deve essere sensazionalistico. Inoltre ha lo scopo di attirare l’attenzione, con parole altisonanti o ancora punteggiatura esagerata. Perciò se trovi questi elementi nel titolo è già un primo campanello di allarme.
Allo stesso modo la url dell’articolo è importante. Ad esempio se è molto simile a quelli di un sito già esistente è molto probabile che si tratti di una notizia falsa. Perciò presta sempre attenzione che il link visitato non sia un tentativo di copia di un’altra piattaforma.
Quali sono le fonti delle fake news?
Certamente le fonti sono l’elemento che meglio può aiutarti nel riconoscere una fake news. Solitamente in una notizia falsa non sono attendibili. Oppure non sono presenti. O ancora sono in una lingua non italiana.
Dedicare qualche minuto in più a individuare la fonte è fondamentale. Questo ti permette di capire chi c’è dietro le informazioni riportate. Cioè se è davvero affidabile o meno.
Date e formattazione
Persino la data di pubblicazione di una notizia può aiutarti. A volte i siti ripubblicato le fake news, in modo da attirare nuovi utenti. Perciò non è raro trovare un contenuto vecchio ricondiviso. Anche questo aspetto è un segnale di possibile contenuto ingannevole.
Allo stesso modo lo è la formattazione. Spesso nelle fake news sono presenti errori di battitura. O ancora il testo è formattato in modo anomalo. Di conseguenza se trovi questi due elementi è molto probabile che si tratti di una notizia falsa.
Ricorda che esiste la satira!
Esistono diversi siti che realizzano fake news ironiche o satiriche. In questo caso si tratta di veri articoli ma che hanno l’obiettivo di far ridere. Perciò anche le capacità critiche del singolo utente sono fondamentali. Se hai la certezza di cosa stai leggendo, approfondisci l’argomento su altri canali!
Alcuni esempi di fake news
Di certo gli esempi di fake news sono moltissimi. È sufficiente scrollare l’homepage dei social per trovarne qualcuna, più o meno nascosta. Nonostante questo, leggere alcuni esempi può aiutarti a capirne le caratteristiche. Perciò eccone qualcuno.
Le fake news durante la pandemia
Durante i primi mesi della pandemia (e non solo) le fake news online erano numerosissime. Difatti sul web si potevano leggere consigli su come prevenire l’infezione da Covid-19. Tra questi i più condivisi sono stati:
- Usare la candeggina o gli steroidi;
- Bere bevande calde;
- Assumere vitamina C e integratori;
- Mangiare proteine per il sistema immunitario;
- Il Covid-19 provocato dalla rete 5G;
- Disinfettare le mani con raggi UV;
- Con il Covid-19 cambia il colore del sangue.
Il Cairo nel 2013
Le fake news non sono solo testuali. Anzi, in un mondo dove video e multimedialità sono all’ordine del giorno, anche le notizie false si sono evolute. È il caso di un video di YouTube pubblicato nel 2013. In questo periodo ha luogo il Colpo di Stato in Egitto e appare online un video di manifestanti che buttano giù da un ponte l’auto della polizia.
Questo contenuto ha attirato l’attenzione persino di organizzazioni come Amnesty International. Infatti il video viene analizzato per possibili violazioni dei diritti umani. In realtà si scoprirà che il file riprendeva un incidente d’auto accaduto in passato. E non durante il Colpo di Stato.
Esistono pro e contro delle fake news?
Sicuramente non esistono benefici delle fake news. Se ci sono, possono essere considerati illegali sotto molti punti di vista. Ad esempio si ottiene un ricavo economico ingannando l’utente.
In aggiunta a questo, la condivisione di contenuti falsi aumenta la disinformazione. E questo può avere conseguenze molto gravi sulla società. Non solo per un aspetto politico e finanziario, bensì anche di istruzione e sanità.
È sufficiente pensare agli esempi sulla pandemia. La lettura di contenuti falsi può portare le persone ad assumere sostante dannose (come la candeggina). O ancora un utente può cambiare idea per quanto riguarda una cura o un vaccino.
Tirando le somme
Ok, quindi le fake news sono sempre più elaborate. E credibili. Tuttavia adesso dovresti saperle riconoscere. Anche grazie agli esempi e ai consigli presenti in questa guida.
Un ultimo suggerimento è quello di verificare sempre le fonti. Cioè prestare attenzione alla loro affidabilità. Piuttosto perdi qualche minuto in più: sarà ben investito nella tua informazione.
Infine anche avere un confronto con un’altra persona aiuta. Soprattutto se intorno a te hai chi riesce a riconoscere una notizia falsa. Perciò non avere paura di chiedere.
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