Vivi (male) per le tue email? Sogni una casella di posta elettronica senza email da leggere? Probabilmente sarai affetto dall’e-anxiety! Tranquillo non è una malattia inguaribile, ma un disturbo che coinvolge sempre più persone nell’ambito lavorativo. Oggi ti aiuteremo a scoprire cos’è l’e-anxiety e come fare per vivere senza lo stress legato alle email.
In pochi punti:
Cos’è l’e-anxiety?
Nell’era moderna in cui efficienza e velocità sono all’ordine del giorno è sempre più comune l’ansia legata alle attività lavorative, che non ci permettono di vivere adeguatamente. In particolare, è aumentato in maniera vertiginoso lo stress legato alle email. Le persone vivono una situazione di costante insoddisfazione e di ossessione in relazione a una casella di posta con delle email ancora da aprire o a cui rispondere. Tutto ciò ha portato a una serie di reazione emotive che provocano e-anxiety, nota in Italia come stress da email.
Tale sensazione è dovuta soprattutto al fatto che i messaggi di posta elettronica ci “perseguitano” ovunque! Con l’uso delle nuove tecnologie, infatti, è possibile controllare la posta o rispondere a un’email anche dopo l’orario lavorativo. La diffusione di questo malessere ha portato ricercatori e psicologi di tutto il mondo a studiare il fenomeno per comprendere le cause e trovare soluzione. Ad esempio, nel 2018 è stata condotta in Europa una ricerca sugli effetti dell’email su 500 individui. I risultati hanno dimostrato che ricevere un numero elevato di messaggi provoca numerosi effetti collaterali, come:
- Un aumento dell’intensità delle emozioni negative;
- Paura di sbagliare il contenuto delle email e della reazione del destinatario;
- Un maggior stress lavorativo;
- Calo dell’efficienza lavorativa.
Segnali dell’e-anxiety
Ora che abbiamo compreso cos’è l’e-anxiety cerchiamo di analizzare tutti i campanelli d’allarme. Dobbiamo però fare una premessa importante! Senza una diagnosi accurata non è possibile comprendere il livello di stress a cui si è sottoposti e i possibili rimedi. La psicologa aziendale del DH Consulting a Londra, Dannielle Haig, ha evidenziato i principali sentori causati dallo stress da email:
- Costante stato di panico causato dalla paura di non riuscire a compiere il proprio dovere;
- Respiro breve e rapido;
- Battito cardiaco accelerato;
- Forte sudorazione;
- Nausea e vertigini;
- Sporadiche vampate di calore senza un’apparente motivazione.
Se pensi di avere queste sensazioni in relazione a una notifica di email o il segnale di un messaggio non letto ti consigliamo di andare da uno specialista!
Da cosa deriva lo stress da email?
Le cause che portano alla nascita dell’e-anxiety possono essere innumerevoli. Sicuramente la pandemia da Covid-19 e la frenesia che la vita moderna ci impone portano a vivere sensazioni di stress in ambito lavorativo. Riguardo alle possibili cause, la psicoterapeuta, Eleonora Iacobelli, presidente Eurodap e responsabile trainer del Centro Bioequilibrium, ha rilasciato un’intervista Adnkronos proprio sullo stress da email. Secondo la dottoressa:
“Non va infatti sottovalutato il fatto che riuscire a svuotare completamente la casella della posta da leggere equivale a completare un compito e quindi il nostro cervello rilascia dopamina per premiarci. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, riuscire a fare una cosa del genere è praticamente impossibile. Chiunque si sarà reso conto che la gestione delle e-mail è quasi un secondo impiego”
Psicoterapeuta Eleonora Iacobelli per Adnkronos
L’impegno temporale e mentale per molti individui porta alla nascita di una forte ansia che va a impattare negativamente sulla loro vita personale. Solitamente, questo stato è causato da tre fattori, ossia
- l’ansia di essere sopraffatti;
- l’incertezza dovuta dalla perdita di elementi non verbali;
- Paura di sbagliare.
Ansia di essere sopraffatti
La digital transformation indubbiamente ha reso la vita lavorativa di tante persone più semplice e smart. Questo però ha reso il lavoratore raggiungibile in ogni momento della giornata e ovunque. Un collega, datore di lavoro o cliente può inviarci una email quando lo preferisce. Secondo alcune stime un dipendente medio riceve giornalmente più di 120 messaggi di posta elettronica. A queste continue richieste si aggiungono gli impegni e gli obiettivi da raggiungere. Tutta questa situazione può portare il lavoratore a non saper gestire adeguatamente il proprio tempo e vivere nella costante ansia di non riuscire a svolgere i propri compiti. Uno degli effetti di questo stato è proprio lo stress da email.
Comunicazione non verbale
Le email sono un chiaro esempio di comunicazione testuale in cui tutti gli elementi non verbali vengono meno. Quando inviamo un SMS a un amico ci facciamo aiutare dall’uso di emoji per far comprendere il nostro stato d’animo. All’interno delle email di lavoro, invece, si usa un tono più formale e vengono eliminati tutti gli elementi della comunicazione non verbale, come:
- linguaggio del corpo o i gesti;
- il tono di voce usato;
- le espressioni facciali.
La perdita di questi elementi comunicativi aumenta l’e-anxiety, perché è più semplice interpretare male un messaggio o non comprendere l’intento del mittente. Tutto ciò, porta a porsi delle domande e a far nascere dei dubbi nella mente degli individui. Ad esempio, si va a mettere in discussione la bravura personale o si pensa che l’altro ci stia giudicando per una parola detta male.
A peggiorare la situazione, vi è anche la perdita di un feedback immediato da parte del nostro interlocutore. Il destinatario, infatti, potrebbe rispondere alla nostra email dopo un’ora o dopo giorni. I dubbi e le ansie nate in precedenza potrebbero aumentare con l’aumento dei tempi di attesa.
Paura di sbagliare
La paura di inviare un contenuto sbagliato o di dimenticare un allegato è più comune di quello che pensi! Questo è uno dei motivi principali che genera stress da email. Inoltre, fa perdere molto tempo al lavoratore che in preda all’ansia riguarderà mille volte il contenuto prima di cliccare su invia. Migliorare la comunicazione via email è fondamentale per evitare di sbagliare, ma a volte è più importante restare calmi e non farsi sovrastare dall’e-anxiety.
Come limitare lo stress da email
Non pensare che l’e-anxiety sia una malattia incurabile! È un disturbo mentale che con il giusto supporto può essere risolto. Il nostro consiglio è affidarti a un esperto, raccontare le tue emozioni e ascoltare le sue istruzioni per stare meglio. Quello che possiamo noi è darti qualche piccola azione per evitare che l’ansia possa rovinare la tua vita personale e lavorativa.
Riconosci di avere un problema
Per poter guarire devi ammettere di avere un problema! Non c’è nulla di male nel riconoscere quale sia la causa del tuo malessere. Cerca di ascoltare te stesso e capire qual è il motivo per cui una email non letta di provoca ansia. In particolare, devi comprendere il livello di agitazione in base ai sintomi negativi che vivi.
Ricorda di respirare profondamente
Stai andando in iperventilazione perché hai 10 email non lette e 20 messaggi a cui rispondere? Niente panico! Prima di iniziare a scrivere comincia a respirare profondamente e con calma. Questo ti aiuterà a far diminuire il battito cardiaco e a migliorare la concentrazione. Ricorda che rispondere a una email in piena crisi da e-anxiety ti porterà a commettere degli errori.
Prenditi del tempo e fatti aiutare
Una email non deve avere subito una risposta, il destinatario può anche aspettare. Prima di cliccare in modo compulsivo sul bottone “rispondi” prenditi del tempo. Fai una selezione sui messaggi davvero importanti e dai una priorità. Inoltre, se lo stress da email è una conseguenza della paura di sbagliare aspetta qualche minuto prima di inviarla. Questo ti permetterà di rileggere più volte il testo e di evitare possibili errori di distrazione. Grazie alle nuove tecnologie in molti sistemi di posta hai la possibilità di programmare l’invio dell’email o in caso di errore cancellare l’invio.
Un’altra tecnica che può far diminuire la tua ansia è chiedere aiuto a un collega di cui ti fidi. Potrebbe rileggere la tua email ed eventualmente darti qualche consiglio per migliorarla.
Non essere sempre reperibile
Controlli la tua posta elettronica anche prima di andare a dormire? Per evitare di confondere vita privata e lavorativa ti consigliamo di spegnere i device aziendali una volta terminato l’orario di lavoro. In questo modo, il senso di sopraffazione legato all’e-anxiety diminuirebbe in modo repentino. Ecco per te altri consigli che ti aiuteranno rilassarti:
- Non usare device personali per lavorare! Ad esempio, avere due telefoni differenti aiuta poter rilassarsi meglio;
- Non portare con te lo smartphone aziendale in vacanza o quando torni a casa. Il tuo cervello ha bisogno di prendersi una vera pausa dal lavoro;
- Informare colleghi o clienti con messaggi automatici quando sarai di nuovo disponibile per rispondere alle email.
Conclusioni
Da come avrai capito l’e-anxiety è un disturbo che sta caratterizzando la nostra era! Sempre più professionisti vivono con queste sensazioni pensando che sia la normalità. Come ogni disturbo è bene prima avere la consapevolezza di poter migliorare la propria situazione mentale e affidarsi a mani esperte. Se sei curioso di saperne di più o di conoscere altri disturbi del troppo lavoro, ci siamo noi di Mailsenpai, sempre pronti a rispondere a ogni tua domanda.