Prima di spiegare che cos’è un dark post diciamo subito che non ha niente a che fare con il dark web. Il cosiddetto lato oscuro della Rete. Quindi rassicuriamoci pure.
Ok. Buono a sapersi. Ma di che si tratta?
Di qualcosa di assolutamente fondamentale per chi si occupa di social media marketing.
E – soprattutto – per le aziende che hanno bisogno di lanciare la propria attività online.
O di vendere prodotti o servizi.
NO WORRIES.
Se vuoi saperne di più dai un’occhiata al nostro articolo!
In pochi punti:
Cosa sono i dark post
Andiamo dritti dritti al cuore del discorso. Senza perderci in inutili paroloni.
Come accennato, l’espressione potrebbe trarre in inganno.
Ma i dark post – o post non pubblicati – sono semplici post sponsorizzati. Niente di difficile. Almeno nella sostanza.
Allora in cosa si differenziano da quelli tradizionali?
Semplice. Per il fatto che non appaiono nella HOME della tua pagina social. Ma solo nei feed degli utenti a cui abbiamo deciso di inviare il messaggio.
Come creare dark post di Facebook
In primis, rispondiamo ad una domanda che dovrebbe essere sorta spontaneamente. Leggendo il titolo del paragrafo.
E cioè: per quale motivo si parla in modo specifico di dark post di Facebook?
Beh, perché la piattaforma di Mark Zuckerberg è stata la prima a lanciare tale funzione ed è tutt’ora quella di riferimento per coloro che fanno business in Rete.
D’altronde – nonostante i competitors – è ancora la più utilizzata al mondo. Con circa 2 miliardi e mezzo di utenti attivi ogni giorno.
Ma ci teniamo a precisare. L’opzione è disponibile sui principali social network. Come LinkedIn, Twitter e Pinterest. Su Instagram viene – addirittura – mostrata come impostazione predefinita.
Bene. Ora torniamo pure a noi.
Come possiamo creare il nostro primo dark post su Faccialibro?
Il procedimento è davvero intuitivo. Ci sono pochi passaggi da seguire.
È sufficiente:
- accedere alla gestione della propria pagina Facebook;
- entrare nel Power Editor;
- cliccare su POST DELLA PAGINA poi su CREA POST;
- compilare i vari campi in base alla tipologia di inserzione interessata (video, link, carosello, immagine, aggiornamento di stato, offerta);
- mettere la spunta sull’opzione “utilizza questo post solo per un annuncio“.
Ci siamo. Qual è lo step finale?
Ovviamente bisogna scegliere i destinatari. Insomma, chi vuoi che legga il tuo annuncio.
Puoi farlo selezionando vari parametri. Ad esempio: età, genere, lingua, paese di provenienza, interessi, parole chiave, eccetera.
L’importante è che si chiariscano prima quali sono gli obiettivi da raggiungere.
Fatto? Non resta che postare. Nell’immediato. Tipo cotto e mangiato. Oppure in fase successiva pianificando la pubblicazione con calma.
P.S.
I lettori potranno interagire con il dark post come sempre. Mettendo un like o un commento. Oppure condividendo direttamente l’inserzione con altri utenti.
Extra tips
Tieni a mente: ogni risultato è sempre migliorabile. Ma anche che esistono i famosi trucchi del mestiere. Suggerimenti validi e non conosciuti ai più che ci aiutano a raggiungere gli effetti sperati.
Dunque… vogliamo essere sicuri di usare i dark post nella maniera giusta?
Allora ricorda di:
- sfruttarli il più possibile anche per sperimentare la qualità dei contenuti realizzati e le reazioni dei followers;
- ampliare il pubblico cercando di rivolgersi ad utenti non abituali;
- analizzare spesso le metriche degli annunci.
Un’ultima cosa. Puoi controllare tutti gli annunci attivi della tua pagina cliccando sulla sezione “Info e ads” del menù.
Pratico, comodo e veloce.
Perché i dark post sono fondamentali per una buona strategia di marketing
Che dire? I vantaggi legati a questo strumento sono molteplici.
Alcuni li avrai già intuiti. I dark post sono estremamente facili da gestire.
Basta avere una pagina aziendale e lavorarci su. In pochissimo tempo è possibile “pubblicare” senza problemi.
Ma cerchiamo di essere più tecnici.
Perché la nostra strategia social dovrebbe puntare su questo tipo di post?
Perché ci permettono di:
- creare annunci personalizzati e in target;
- aumentare l’engagement con un pubblico specifico;
- lanciare in contemporanea più campagne;
- studiare quali sono le opzioni più efficaci tramite test A/B ed ottimizzare tutti i contenuti (anche dei post organici).
E poi fra noi possiamo essere sinceri.
Non è affatto “bello” avere una home page piena zeppa di annunci. Manca di professionalità e rischia di annoiare seriamente i propri followers.
Specie quelli che seguono ogni giorno le nostre attività online. Senza perdersi mai nulla.
Attenzione
QUESTION TIME. Ma il dark post ha solo lati positivi? Non proprio. Come insegna la vita c’è sempre il rovescio della medaglia.
Sbagliare target può risultare davvero pericoloso. Soprattutto se non controlliamo le reazioni degli utenti, che potrebbero diffondere commenti negativi. Difficili da contenere, ma soprattutto dannosissimi per la propria reputazione online.
Vanno moderati con attenzione.
Morale della favola?
Affidiamoci sempre ai professionisti del settore. A risentirne non sarà certo il nostro ROI (Return on Investment). Anzi.
Competenze ed esperienza danno i loro frutti. Garantito!
Esempio di dark post
Non vogliamo sembrare ripetitivi. Ma si sa… gli esempi valgono più di mille parole. E ormai con la teoria dovremmo esserci.
Quindi non resta che andare sulla pratica.
Perfetto. Mettiamo il caso di avere un negozio di vestiti online, una pagina Facebook collegata e qualche migliaio di iscritti.
L’obiettivo? Quello di promuovere una speciale linea dedicata alle donne.
Come si dovrebbe procedere? Attenendoci a quanto detto finora:
- identifichiamo gli utenti che risultano più in target (ovviamente tutte le donne);
- scriviamo un messaggio adeguato del tipo “sconto del 20% sulla nuova collezione abiti donna primavera-estate” o “non perderti la nuova linea moda per women che sanno cosa vogliono”;
- realizziamo il nostro dark post;
- inviamo l’inserzione agli utenti del primo punto.
Beh… niente di complicato? No?
Conclusioni
Insomma ti abbiamo convinto a scommettere sui dark post? Vuoi metterti alla prova?
Come dicono gli abitanti d’oltreoceano… YOU WIN.
Ma ti consigliamo di iniziare con un budget limitato e di dedicare qualche minuto del tuo tempo libero alla visione di tutorial. Sono più che utili e ne esistono di tantissimi anche su YouTube. Soprattutto in lingua inglese. Come quello proposto da Top Growth Marketing.
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